[Archeologia] due interviste interessanti

Due interviste interessanti (di segno opposto) comparse ultimamente in
rete.

L'arch. Recchia all'AICA: l'ICT fattore trainante del MiBAC
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/News/visualizza_asset.html_1079194140.html

L'intervista all'architetto Recchia è molto breve quindi non ne riporto
il contenuto, anche se devo dire che non vedo tutti questi passi avanti
nel connubio tra ICT e Ministero, in modo particolare negli uffici
periferici.

Intervista al dottor Matteo Colombini
http://www.archart.it/rivista-archeologia/interviste/intervista-al-dottor-matteo-colombini/

Riporto uno stralcio:

D. Quali sono le tre emergenze che andrebbero risolte?

R. [...] Un’altra emergenza credo sia l’approccio con cui la
Sovrintendenza si pone nei confronti delle questioni archeologiche:
l’archeologia è un bene che deve esser pubblico, dunque obiettivo
finale di ogni intervento della Soprintendenza dovrebbe, a mio avviso,
esser la condivisione dei dati sia a livello divulgativo che
scientifico. Troppo spesso ci si preoccupa invece della tutela,
rendendo accessibile il bene archeologico solo a pochi addetti ai
lavori. La mia esperienza di lavoro mi ha fatto vedere l’interesse che
c’è attorno ai ritrovamenti archeologici, un interesse che rischia di
scemare se la cattiva politica di chiusura verso il pubblico
condizionerà le generazioni future diseducandole all’interesse verso
la storia.

E ancora:

D. Scavare e pubblicare: ci vorrebbe un limite massimo di tempo per
farlo?
R. Ovviamente si, rientra sempre nel dovere di divulgare i risultati
della ricerca, sia questa divulgazione rivolta al pubblico o agli
ambienti accademici.

Non so se le diverse visioni siano solo frutto di approcci diversi di
due generazioni distanti di addetti al patrimonio culturale..

Ciao,
ste

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology