[Archeologia] GNewArchaeology - alcune riflessioni

Ciao a tutti.
Nei giorni 13 e 14 ottobre scorsi ho partecipato come uditore e come
co-autore di un intervento al workshop Gnewarchaeology
(http://www.gnewarchaeology.it/) tenutosi a Ferrara e di cui avete
sentito certamente parlare. A distanza di pochi giorni dall'evento
volevo condividere con voi alcune riflessioni che reputo importanti e
utili anche per il futuro di ArcheoFOSS.

Le due giornate sono state caratterizzate da diversi interventi di
taglio e argomento differente (rimando al sito per il programma):
dalle introduzioni generali al software libero, ai progetti concreti
realizzati con FLOSS, alle novità tecnologiche negli applicativi in
archeologia, fino ai tutorial su specifici software.
Senza dilungarmi troppo nel merito dei singoli interventi (non me ne
sono perso nemmeno uno perché tutti erano a mio avviso
interessantissimi) direi solo che l'incontro è riuscito in maniera
eccellente sotto tutti i punti di vista. L'organizzazione è stata
perfetta: il numero di interventi limitato ha permesso una
distribuzione dei tempi ottimale e ha lasciato spazio a lunghe
sessioni di discussione coinvolgente e informale nella quale ho notato
una consistente partecipazione del pubblico; gli interventi sono stati
tutti puntuali, concreti, con presentazione di fatti reali, problemi
aperti, idee percorribili (nessuna presenza istituzionale che
presentasse progetti fumosi e più o meno “open”); un clima fresco,
vivace, frizzante che ha regalato ai presenti (almeno a me) moltissimi
spunti.
Il tutorial su R è stato condotto secondo una formula azzeccatissima:
poche pennellate rapide ma concrete per dare, in poco tempo, un quadro
completo delle basi del software e dimostrare che non è poi così
impossibile usarlo. Infine due parole sull'intervento del prof. Renzo
Davoli: credo di non aver mai assistito ad una presentazione così
stimolante ed appassionata sul software libero in ambito universitario
(tema che personalmente mi sta molto a cuore). Per le persone già
avvezze al tema credo sia stato un piacere ascoltare le sue parole e
ritornare con esse un po' alle origini, quando ognuno di noi si
informava sul FLOSS, si appassionava al tema, lo “propinava” ad amici
e colleghi; per quegli studenti che invece erano tra il pubblico in
cerca di informazioni su un argomento più o meno “orecchiato”, ma del
quale non sapevano ancora bene distinguere i contorni credo sia stato
davvero illuminante ascoltare il professore. Se fosse possibile
propongo già di invitarlo al prossimo ArcheoFOSS!

Come avrete capito, sono rimasto entusiasta dell'esperienza. E ciò che
più mi appassiona è il fatto che questa iniziativa sia nata dal basso
e al di fuori di ArcheoFOSS, dimostrando come le esigenze di libertà
di software e dati siano ampiamente diffuse e come il movimento per il
FLOSS in archeologia si stia diffondendo percorrendo strade autonome e
nuove. Penso anche che Gnewarchaeology possa essere presa come esempio
per le prossime edizioni di ArcheoFOSS almeno per ciò che riguarda la
concretezza dei progetti, l'informalità dell'organizzazione, la
amplissima partecipazione e integrazione tra “relatori” e pubblico e
soprattutto per lo spirito e la vigoria trasfusa dagli organizzatori
al loro workshop, lo stesso spirito e vigoria che aveva ArcheoFOSS
alla nascita.

Sperando quindi che questa esperienza possa ripetersi e diffondersi in
altre università, ringrazio vivamente Domenico Giusti e i suoi
collaboratori e mi complimento con loro per il risultato raggiunto
invitandoli a proseguire nella direzione intrapresa e a partecipare
ovviamente al prossimo ArcheoFOSS.

Un saluto a tutti e a presto,

Denis Francisci

Io purtroppo non ho potuto essere presente e me ne rammarcio tanto di più quanto leggo queste tue parole. Ero fiducioso che potesse essere una buona occasione e vedo che non sono stato deluso.
Spero che questo incontro abbia aiutato molti, soprattutto gli studenti e i “giovani” a farsi un’idea propria e li abbia stimolati a usare questi strumenti, non per moda o perchè sono gratis, ma proprio come vitale idea per un cambiamento in situazioni spesso troppo stantie.
Perchè è solo dal “basso”, ormai, che si può verificare un cambiamento, dagli studenti, da quelli che usano i software, hanno problemi, scartabellano dati e insomma lavorano e hanno idee ed entusiasmo.
Bravo Domenico!

Il giorno 18 ottobre 2011 13:26, Denis Francisci <denis.francisci@gmail.com> ha scritto:

Ciao a tutti.
Nei giorni 13 e 14 ottobre scorsi ho partecipato come uditore e come
co-autore di un intervento al workshop Gnewarchaeology
(http://www.gnewarchaeology.it/) tenutosi a Ferrara e di cui avete
sentito certamente parlare. A distanza di pochi giorni dall’evento
volevo condividere con voi alcune riflessioni che reputo importanti e
utili anche per il futuro di ArcheoFOSS.

Le due giornate sono state caratterizzate da diversi interventi di
taglio e argomento differente (rimando al sito per il programma):
dalle introduzioni generali al software libero, ai progetti concreti
realizzati con FLOSS, alle novità tecnologiche negli applicativi in
archeologia, fino ai tutorial su specifici software.
Senza dilungarmi troppo nel merito dei singoli interventi (non me ne
sono perso nemmeno uno perché tutti erano a mio avviso
interessantissimi) direi solo che l’incontro è riuscito in maniera
eccellente sotto tutti i punti di vista. L’organizzazione è stata
perfetta: il numero di interventi limitato ha permesso una
distribuzione dei tempi ottimale e ha lasciato spazio a lunghe
sessioni di discussione coinvolgente e informale nella quale ho notato
una consistente partecipazione del pubblico; gli interventi sono stati
tutti puntuali, concreti, con presentazione di fatti reali, problemi
aperti, idee percorribili (nessuna presenza istituzionale che
presentasse progetti fumosi e più o meno “open”); un clima fresco,
vivace, frizzante che ha regalato ai presenti (almeno a me) moltissimi
spunti.
Il tutorial su R è stato condotto secondo una formula azzeccatissima:
poche pennellate rapide ma concrete per dare, in poco tempo, un quadro
completo delle basi del software e dimostrare che non è poi così
impossibile usarlo. Infine due parole sull’intervento del prof. Renzo
Davoli: credo di non aver mai assistito ad una presentazione così
stimolante ed appassionata sul software libero in ambito universitario
(tema che personalmente mi sta molto a cuore). Per le persone già
avvezze al tema credo sia stato un piacere ascoltare le sue parole e
ritornare con esse un po’ alle origini, quando ognuno di noi si
informava sul FLOSS, si appassionava al tema, lo “propinava” ad amici
e colleghi; per quegli studenti che invece erano tra il pubblico in
cerca di informazioni su un argomento più o meno “orecchiato”, ma del
quale non sapevano ancora bene distinguere i contorni credo sia stato
davvero illuminante ascoltare il professore. Se fosse possibile
propongo già di invitarlo al prossimo ArcheoFOSS!

Come avrete capito, sono rimasto entusiasta dell’esperienza. E ciò che
più mi appassiona è il fatto che questa iniziativa sia nata dal basso
e al di fuori di ArcheoFOSS, dimostrando come le esigenze di libertà
di software e dati siano ampiamente diffuse e come il movimento per il
FLOSS in archeologia si stia diffondendo percorrendo strade autonome e
nuove. Penso anche che Gnewarchaeology possa essere presa come esempio
per le prossime edizioni di ArcheoFOSS almeno per ciò che riguarda la
concretezza dei progetti, l’informalità dell’organizzazione, la
amplissima partecipazione e integrazione tra “relatori” e pubblico e
soprattutto per lo spirito e la vigoria trasfusa dagli organizzatori
al loro workshop, lo stesso spirito e vigoria che aveva ArcheoFOSS
alla nascita.

Sperando quindi che questa esperienza possa ripetersi e diffondersi in
altre università, ringrazio vivamente Domenico Giusti e i suoi
collaboratori e mi complimento con loro per il risultato raggiunto
invitandoli a proseguire nella direzione intrapresa e a partecipare
ovviamente al prossimo ArcheoFOSS.

Un saluto a tutti e a presto,

Denis Francisci

Cari tutti,

approfitto della lista per ringraziare Denis a nome di tutti gli
organizzatori per le sue toccanti parole e per portare il mio
personale contributo.

Dal punto di vista dell'organizzazione sono stati giorni intensi e
notti agitate, e sono felice che per Denis tutto questo si sia
tradotto in "spirito e vigoria". E' stata, comunque, un'esperienza
importante e bellissima.
Devo la buona riuscita dell'evento a tutti i partecipanti, i miei
meriti sono infatti limitati all'avervi messo in comunicazione. Il
resto l'ha fatto il clima di familiarità condiviso.
L'iniziativa è nata dal basso, organizzata da studenti e a questi
principalmente rivolta; ha coinvolto anche professori e liberi
professionisti e in definitiva ha realizzato le sue principali
finalità: stimolare curiosità, permettere uno scambio di idee ed
esperienze, portare la discussione all'interno di un'università. Gli
obiettivi futuri sono di continuare a perseguire questi stessi fini
tramite il sito web dell'iniziativa.

Naturalmente GNewArchaeology non è un workshop nato dal nulla, anche
se in principio questo devono aver pensato i più. Ha certamente alle
spalle 6 anni di ArcheoFOSS (anche se non sono mai stato presente) e
il lavoro di tutti voi. Ha raccolto idee di cui mi sono per lungo
tempo silenziosamente nutrito e infine è semplicemente venuto fuori
(con soli 1500€), a dimostrazione che i tempi sono maturi e la
proliferazione di iniziative del genere sono forse la strada giusta da
percorrere? non lo so, da parte mia ho immaginato ArcheoFOSS e ho
cercato di realizzarlo, non da solo.

Voglio ringraziare quindi tutti i partecipanti e tutte le persone che
da anni lavorano in questa direzione, e spero di riuscire ad essere
finalmente presente al prossimo ArcheoFOSS.

Dome

Il 18 ottobre 2011 13:26, Denis Francisci <denis.francisci@gmail.com>
ha scritto:

Ciao a tutti.
Nei giorni 13 e 14 ottobre scorsi ho partecipato come uditore e come
co-autore di un intervento al workshop Gnewarchaeology
(http://www.gnewarchaeology.it/) tenutosi a Ferrara e di cui avete
sentito certamente parlare. A distanza di pochi giorni dall'evento
volevo condividere con voi alcune riflessioni che reputo importanti e
utili anche per il futuro di ArcheoFOSS.

Le due giornate sono state caratterizzate da diversi interventi di
taglio e argomento differente (rimando al sito per il programma):
dalle introduzioni generali al software libero, ai progetti concreti
realizzati con FLOSS, alle novità tecnologiche negli applicativi in
archeologia, fino ai tutorial su specifici software.
Senza dilungarmi troppo nel merito dei singoli interventi (non me ne
sono perso nemmeno uno perché tutti erano a mio avviso
interessantissimi) direi solo che l'incontro è riuscito in maniera
eccellente sotto tutti i punti di vista. L'organizzazione è stata
perfetta: il numero di interventi limitato ha permesso una
distribuzione dei tempi ottimale e ha lasciato spazio a lunghe
sessioni di discussione coinvolgente e informale nella quale ho notato
una consistente partecipazione del pubblico; gli interventi sono stati
tutti puntuali, concreti, con presentazione di fatti reali, problemi
aperti, idee percorribili (nessuna presenza istituzionale che
presentasse progetti fumosi e più o meno “open”); un clima fresco,
vivace, frizzante che ha regalato ai presenti (almeno a me) moltissimi
spunti.
Il tutorial su R è stato condotto secondo una formula azzeccatissima:
poche pennellate rapide ma concrete per dare, in poco tempo, un quadro
completo delle basi del software e dimostrare che non è poi così
impossibile usarlo. Infine due parole sull'intervento del prof. Renzo
Davoli: credo di non aver mai assistito ad una presentazione così
stimolante ed appassionata sul software libero in ambito universitario
(tema che personalmente mi sta molto a cuore). Per le persone già
avvezze al tema credo sia stato un piacere ascoltare le sue parole e
ritornare con esse un po' alle origini, quando ognuno di noi si
informava sul FLOSS, si appassionava al tema, lo “propinava” ad amici
e colleghi; per quegli studenti che invece erano tra il pubblico in
cerca di informazioni su un argomento più o meno “orecchiato”, ma del
quale non sapevano ancora bene distinguere i contorni credo sia stato
davvero illuminante ascoltare il professore. Se fosse possibile
propongo già di invitarlo al prossimo ArcheoFOSS!

Come avrete capito, sono rimasto entusiasta dell'esperienza. E ciò che
più mi appassiona è il fatto che questa iniziativa sia nata dal basso
e al di fuori di ArcheoFOSS, dimostrando come le esigenze di libertà
di software e dati siano ampiamente diffuse e come il movimento per il
FLOSS in archeologia si stia diffondendo percorrendo strade autonome e
nuove. Penso anche che Gnewarchaeology possa essere presa come esempio
per le prossime edizioni di ArcheoFOSS almeno per ciò che riguarda la
concretezza dei progetti, l'informalità dell'organizzazione, la
amplissima partecipazione e integrazione tra “relatori” e pubblico e
soprattutto per lo spirito e la vigoria trasfusa dagli organizzatori
al loro workshop, lo stesso spirito e vigoria che aveva ArcheoFOSS
alla nascita.

Sperando quindi che questa esperienza possa ripetersi e diffondersi in
altre università, ringrazio vivamente Domenico Giusti e i suoi
collaboratori e mi complimento con loro per il risultato raggiunto
invitandoli a proseguire nella direzione intrapresa e a partecipare
ovviamente al prossimo ArcheoFOSS.

Un saluto a tutti e a presto,

Denis Francisci