[Gfoss] A proposito di 3D e il plugin QGis2threejs ...

Il giorno 16/gen/2014, alle ore 18:23, Geodrinx <geodrinx@gmail.com> ha scritto:

Ma perchè volete fare sempre tutto quanto in QGIS???

non e' che si voglia fare tutto in QGIS, ma un ambiente integrato e'
enormemente piu' facile da apprendere e da usare per una persona normale.

Boh, questo e' il tuo parere. Consentimi di dissentire.... Esempi che vanno in direzione opposta a quanto tu suggerisci se ne possono fare prendendoli da altri settori...

Il discorso che puó essere valido per un professionista, a volte è difficile da proporre in una azienda e ancor meno in una Pubblica, specie in regime di "spendi g review" ( per risparmiare ho tolto una "n" :slight_smile:

Ma non e' un fatto di costi... gia' non è un problema di costi in ambito commerciale (non e' detto che tre software commerciali che fanno tre cose diverse costino di piu' di un unico software commerciale che fa tutte e tre le cose, anzi potrei fare esempi concreti che dicono proprio l'opposto...), ma a maggior ragione non è un problema di costi in ambito free, dove di costi di acquisto non ce ne sono....
Se poi fai riferimento al fatto che in un software solo si impara prima ad usare piu' funzioni, ribadisco quanto ho detto a Paolo, ovvero che non sono necessariamente d'accordo. Puo' essere che il software "trapano" e il software "cacciavite" siano piu' semplici e veloci (e quindi meno onerosi) da usare rispetto al software "milleusi", che proprio perche' deve essere milleusi potrebbe essere piu' complicato da saper usare nelle varie sfaccettature.

E' che tante volte uno "battezza" un software come il suo prediletto, per attitudine, forma mentis, necessita' ecc., e via via tende a desiderare che lo stesso software implementi qualsiasi cosa, anche cose che esulano dall'ambito primario di utilizzo del software stesso.

Certo, specie se uno sta nel ... reparto Gis.

Ma il "reparto GIS" comincia ad essere un po' grandino... e' un po' come dire "reparto grafica". C'e la grafica raster, quella vettoriale, il desk top publishing... Non e' detto che la soluzione migliore sia avere un megasoftware unico che copra tutto il reparto.

Sara' questione di gusti ma per me non solo.

:wink:
Ciao
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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http://youtu.be/9UPfufPLQUw
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Ciao
Roberto

/
GEOgrafica wrote

Al limite puoi convertire un DEM in un raster a scala di grigi, dal valore
minimo al valore massimo, quantizzando quindi l'intervallo di elevazioni
in 256 segmenti

/

Questa e' una gran cosa: gentilmente potresti elaborare meglio il concetto?

Tu stai dicendo: non potendo disporre di un server WCS, tu metti sul server
WMS un raster "piatto" in scala di grigio, l'utente si salva in locale la
videata come Geotiff, dopodiche' si "ricostruisce" (in modalita' offline) il
Dem quasi-originario.

Se e' vera la mia interpetrazione, quale software sarebbe in grado di
realizzare questa sorta di 'reverse engineering'..?

Grazie!

-----

--
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Se vi interessa potete fare qualche prova con il server wcs che sto mettendo in piedi.
L’indirizzo è provvisorio e anche i suoi contenuti, per cui vi chiedo la gentilezza di non inserire il link su pagine web altrimenti poi chi lo punta tra qualche tempo potrebbe ricevere errore.
Ma se serve un wcs per testare sul momento il connubio tra il plugin e un server wcs puo’ farvi comodo.

questo è l’indirizzo del server WCS

http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wcsdem

e questo è l’indirizzo del suo omonimo WMS
http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wmsdem

A.

···

Il giorno 16 gennaio 2014 20:40, antoniovinci <sieradz@outlook.com> ha scritto:

/
GEOgrafica wrote

Al limite puoi convertire un DEM in un raster a scala di grigi, dal valore
minimo al valore massimo, quantizzando quindi l’intervallo di elevazioni
in 256 segmenti

/

Questa e’ una gran cosa: gentilmente potresti elaborare meglio il concetto?

Tu stai dicendo: non potendo disporre di un server WCS, tu metti sul server
WMS un raster “piatto” in scala di grigio, l’utente si salva in locale la
videata come Geotiff, dopodiche’ si “ricostruisce” (in modalita’ offline) il
Dem quasi-originario.

Se e’ vera la mia interpetrazione, quale software sarebbe in grado di
realizzare questa sorta di ‘reverse engineering’…?

Grazie!



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Andrea Peri
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qwerty àèìòù

Se vi interessa potete fare qualche prova con il server wcs che sto mettendo in piedi.

Grazie, Andrea :slight_smile:

Domanda: se ricordo bene, il WCS ritorna degli elementi punto, vero ?

Io, in realtà, stavo pensando ad un semplice WMS del DTM (originariamente GeoTIFF 24 bit) che potesse ritornare un semplice PNG a 24 bit che potesse essere usato per trasferire le informazioni di altezza.
Ho fatto dei test con dei file locali creati con VTBuilder, e la cosa funziona benissimo, anche se, per il momento, QGis2threejs utilizza un solo layer file per le altezze, e non "guarda" ancora un eventuale WMS attaccato.
D'altro canto, lo stiamo ideando in questo momento... :wink:

Ciao
Roberto

Il giorno 16/gen/2014, alle ore 20:40, antoniovinci <sieradz@outlook.com> ha scritto:

/
GEOgrafica wrote

Al limite puoi convertire un DEM in un raster a scala di grigi, dal valore
minimo al valore massimo, quantizzando quindi l'intervallo di elevazioni
in 256 segmenti

/

Questa e' una gran cosa: gentilmente potresti elaborare meglio il concetto?

Tu stai dicendo: non potendo disporre di un server WCS, tu metti sul server
WMS un raster "piatto" in scala di grigio, l'utente si salva in locale la
videata come Geotiff, dopodiche' si "ricostruisce" (in modalita' offline) il
Dem quasi-originario.

Se e' vera la mia interpetrazione, quale software sarebbe in grado di
realizzare questa sorta di 'reverse engineering'..?

Beh, la cosa è molto semplice: i vari valori del canale del grigio ( 8 bit, quindi da 0 - nero puro - a 255 - bianco puro) vengono convertiti in quote. Il problema pero' e' che questa tecnica e' molto limitante, perche' un livello WMS rappresentante un DEM in scala di grigio quantizza le quote del DEM stesso sui 256 valori che ha a disposizione, ma le quantizza partendo dalla quota minima presente nel livello altimetrico fino alla quota massima dello stesso. Quindi, se il file di partenza riguarda una zona dove ci sono piccoli dislivelli, la quantizzazione sara' piu' precisa in termini assoluti, mentre lo sara' molto meno se include dislivelli molto grandi.
Faccio un esempio: se il livello in scala di grigio rappresenta tutta l'Italia, sappiamo che le quote di elevazione vanno da 0 m a 4880 o giu' di li' del Monte Bianco: quindi il mio livello in scala di grigio ha a disposizione solo 256 valori per rappresentare 4880 m di dislivello. Quindi, ogni "fascia" della mappa in toni di grigio rappresenta un intervallo altimetrico di 4880/256 = 19.062 m. Quindi, indipendentemente dalla risoluzione in quota del DEM di origine, la risoluzione in Z del DEM derivato dalla mappa in toni di grigio sara' di 20 metri. Inoltre, il che e' ancora peggio, questa risoluzione e' quantizzata sui vari livelli, quindi di fatto se creiamo un DEM fatto in questo modo ci troveremo di fronte a un DEM tabulare, fatto a scalini. Questi scalini si noteranno piu' o meno a seconda dell'acclivita' locale dell'area rappresentata: in aree molto acclivi non si notera' quasi la scalettatura, mentre in aree moderatamente acclivi si notera' molto bene la struttura a piani. La tecnica e' molto limitante in termini GIS, e anche in termini di pura e semplice visualizzazione funziona bene o abbastanza bene solo in aree piuttosto acclivi, con dislivelli comunque non molto accentuati, e con una fittezza della maglia X-Y comparabile con la distribuzione planare dei "salti di quota"....

Fatto tutto questo cappello introduttivo, e' piuttosto facile capire come si converte una mappa in toni di grigio in un DEM: la si prende come un raster (es. un raster di GRASS) e le si dice di assegnare il valore minimo, corrispondente in genere a 0 (ma non è detto, dipende come e' tagliato il ritaglio) alla quota minima "reale" presente nell'area di interesse, e viceversa di assegnare il valore massimo, corrispondente al 255 (ma non e' detto, vedi sopra) alla quota massima "reale".

Con GRASS si fa tranquillamente. Idem con VTBuilder di Virtual Terrain Project, dal quale poi si puo' esportare il DEM importato in vari formati (attenzione pero' perche' VTBuilder non chiede nulla sulla quota massima e minima, con il rischio di sbagliare il range di altezze: bisogna andare a verificare a mano che sia stato scelto un range di altezze corretto, altrimenti riassegnarlo).

Questa tecnica e' usata da sempre nella computer grafica 3d per creare oggetti a rilievo da una Z-map, o mappa delle profondita'. Si puo' utilizzare per estrudere fisicamente un oggetto (mesh displacement) oppure per creare un effetto di falso ombreggio (bump mapping). Nella grafica 3d si possono utilizzare tecniche di subsampling (subpatch) per smussare le gradonature che vengono fuori dal DEM, cosa che normalmente nei software GIS non e' prevista (a meno di non interpolare) perche' si introduce una arbitrarietà del dato.

Spero di essere riuscito a spiegarmi....
Ciao
Marco

Marco Gualdrini
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Grazie!

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Il giorno 17/gen/2014, alle ore 07:09, Geodrinx <geodrinx@gmail.com> ha scritto:

Se vi interessa potete fare qualche prova con il server wcs che sto mettendo in piedi.

Grazie, Andrea :slight_smile:

Domanda: se ricordo bene, il WCS ritorna degli elementi punto, vero ?

Ritorna un raster con valori associati alla coppia X-y. Se il WCS e' un WCS di un DEM, sara' un raster con una terna di valori per ogni cella, ovvero X, y e Z.

Io, in realtà, stavo pensando ad un semplice WMS del DTM (originariamente GeoTIFF 24 bit) che potesse ritornare un semplice PNG a 24 bit che potesse essere usato per trasferire le informazioni di altezza.

Occhio Roberto perchè il tuo file a 24 bit di fatto è un file a 8 bit... L'informazione altimetrica e' distribuita sui 3 canali R, G e B ma in maniera esattamente identica, per cui di fatto hai la variazione continua dei 3 valori: per la quota minima avrai RGB pari a 0,0,0, per la successiva RGB = 1,1,1 e cosi' via fino a RGB = 255, 255, 255. Quindi anche se il file di partenza e' stato convertito a 24 bit, rimane un dato a 8 bit, quantizzato su 256 valori. Decisamente molto poco per un lavoro che abbia un senso in termini di modellazione 3d.
Si potrebbe fare di piu' con la scala di grigio se invece di usare un file RGB a 24 bit, che e' uguale a un file in scala di grigio a 256 livelli, si potesse utilizzare un file in scala di grigio a 16 bit, dove i livelli sono molti di piu', per la precisione 65536, sufficienti per rappresentare con una risoluzione in quota di un quasi un decimetro tutta la superficie terrestre in continuo (8848/65536 = 0.135 m). Il fatto e' che i WMS sono serviti come file a 24 bit, quindi ribadisco, che il WMS non e' proprio il massimo.

Ho fatto dei test con dei file locali creati con VTBuilder,

si infatti VTBuilder legge direttamente i file in scala di grigio e li interpreta da solo come dislivelli... anche se (vedi sotto)

e la cosa funziona benissimo,

funziona bene ma non ti chiede nulla sulla scala delle altezze utilizzata, ne' sul range nè sull'unità di misura: in pratica decide lui che altezze usare.... conoscendo il programmatore, mi immagino anche di sapere come mai funzioni in questo modo, che e' potenzialmente foriero di errori clamorosi sui dislivelli....

anche se, per il momento, QGis2threejs utilizza un solo layer file per le altezze, e non "guarda" ancora un eventuale WMS attaccato.

Si ma questo e' solo un problema della sorgente dati da leggere. Non è certo eccessivamente complicato dire al plugin di utilizzare come fonte dati anche un WMS (perché, una volta risolti i problemi di input-output, si tratta di leggere i valori da un raster in scala di grigio), solo che un WMS potrebbe anche contenere una mappa satellitare a milioni di colori, o una mappa dove ci sono delle righe o dei simboli... e allora come si dovrebbe comportare lo stesso plugin? Come assegnerebbe le quote? Comunque, ammettiamo pure che gli si dia in pasto un WMS fatto in toni di grigio e che rappresenti una altimetria: al momento del caricamento bisognera' imporre a mano la quota mimima e massima correlate ai toni di grigio presenti sul ritaglio considerato: cosa che non e' detto che si sappia a priori.

Nel WCS questo non succede perche' ad ogni coppia x, y e' associato anche il relativo valore Z assoluto, e non "convertito in scala di grigio", quindi un WCS contiene realmente la geometria 3d mentre nel WMS stai facendo un trucchetto che in molti casi e' una specie di accrocchio, e spesso ti mancano gli elementi per procedere...

Io personalmente se avessi voglia di riscoprire l'acqua calda e implementare la funzione di lettura di un dato in streaming per il plugin in questione, lascerei perdere il WMS e implementerei direttamente il WCS.

D'altro canto, lo stiamo ideando in questo momento... :wink:

Forse vale piuttosto la pena trasformare VTBuilder in un plugin di QGIS, se proprio vuoi trasportare un ambiente di editing 3d in QGIS.....

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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Marco,

grazie per i preziosi consigli.

Aggiudicato per il WCS.

Solo, non capisco una cosa: dici che non è possibile creare un PNG24 bit a migliaia di colori ?

Per quale motivo le 3 componenti dovrebbero essere uguali ? Solo per visualizzare in toni di grigio ? Ma io non devo visualizzare "l'immagine" DTM, io devo solo codificare, trasferire e utilizzare le coordinate. Il colore del terreno verrà dalla texture, altra immagine, questa a colori, accoppiata al DTM (che potrà provenire da un'altro, più tradizionale WMS).

Puoi chiarirmi questo dubbio?

Ciao e grazie

Roberto

Inviato da iPhone

Il giorno 17/gen/2014, alle ore 18:24, GEOgrafica <geografica@alice.it> ha scritto:

Il giorno 17/gen/2014, alle ore 07:09, Geodrinx <geodrinx@gmail.com> ha scritto:

Se vi interessa potete fare qualche prova con il server wcs che sto mettendo in piedi.

Grazie, Andrea :slight_smile:

Domanda: se ricordo bene, il WCS ritorna degli elementi punto, vero ?

Ritorna un raster con valori associati alla coppia X-y. Se il WCS e' un WCS di un DEM, sara' un raster con una terna di valori per ogni cella, ovvero X, y e Z.

Io, in realtà, stavo pensando ad un semplice WMS del DTM (originariamente GeoTIFF 24 bit) che potesse ritornare un semplice PNG a 24 bit che potesse essere usato per trasferire le informazioni di altezza.

Occhio Roberto perchè il tuo file a 24 bit di fatto è un file a 8 bit... L'informazione altimetrica e' distribuita sui 3 canali R, G e B ma in maniera esattamente identica, per cui di fatto hai la variazione continua dei 3 valori: per la quota minima avrai RGB pari a 0,0,0, per la successiva RGB = 1,1,1 e cosi' via fino a RGB = 255, 255, 255. Quindi anche se il file di partenza e' stato convertito a 24 bit, rimane un dato a 8 bit, quantizzato su 256 valori. Decisamente molto poco per un lavoro che abbia un senso in termini di modellazione 3d.
Si potrebbe fare di piu' con la scala di grigio se invece di usare un file RGB a 24 bit, che e' uguale a un file in scala di grigio a 256 livelli, si potesse utilizzare un file in scala di grigio a 16 bit, dove i livelli sono molti di piu', per la precisione 65536, sufficienti per rappresentare con una risoluzione in quota di un quasi un decimetro tutta la superficie terrestre in continuo (8848/65536 = 0.135 m). Il fatto e' che i WMS sono serviti come file a 24 bit, quindi ribadisco, che il WMS non e' proprio il massimo.

Ho fatto dei test con dei file locali creati con VTBuilder,

si infatti VTBuilder legge direttamente i file in scala di grigio e li interpreta da solo come dislivelli... anche se (vedi sotto)

e la cosa funziona benissimo,

funziona bene ma non ti chiede nulla sulla scala delle altezze utilizzata, ne' sul range nè sull'unità di misura: in pratica decide lui che altezze usare.... conoscendo il programmatore, mi immagino anche di sapere come mai funzioni in questo modo, che e' potenzialmente foriero di errori clamorosi sui dislivelli....

anche se, per il momento, QGis2threejs utilizza un solo layer file per le altezze, e non "guarda" ancora un eventuale WMS attaccato.

Si ma questo e' solo un problema della sorgente dati da leggere. Non è certo eccessivamente complicato dire al plugin di utilizzare come fonte dati anche un WMS (perché, una volta risolti i problemi di input-output, si tratta di leggere i valori da un raster in scala di grigio), solo che un WMS potrebbe anche contenere una mappa satellitare a milioni di colori, o una mappa dove ci sono delle righe o dei simboli... e allora come si dovrebbe comportare lo stesso plugin? Come assegnerebbe le quote? Comunque, ammettiamo pure che gli si dia in pasto un WMS fatto in toni di grigio e che rappresenti una altimetria: al momento del caricamento bisognera' imporre a mano la quota mimima e massima correlate ai toni di grigio presenti sul ritaglio considerato: cosa che non e' detto che si sappia a priori.

Nel WCS questo non succede perche' ad ogni coppia x, y e' associato anche il relativo valore Z assoluto, e non "convertito in scala di grigio", quindi un WCS contiene realmente la geometria 3d mentre nel WMS stai facendo un trucchetto che in molti casi e' una specie di accrocchio, e spesso ti mancano gli elementi per procedere...

Io personalmente se avessi voglia di riscoprire l'acqua calda e implementare la funzione di lettura di un dato in streaming per il plugin in questione, lascerei perdere il WMS e implementerei direttamente il WCS.

D'altro canto, lo stiamo ideando in questo momento... :wink:

Forse vale piuttosto la pena trasformare VTBuilder in un plugin di QGIS, se proprio vuoi trasportare un ambiente di editing 3d in QGIS.....

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples:
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
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Il giorno 17/gen/2014, alle ore 18:47, Geodrinx <geodrinx@gmail.com> ha scritto:

Marco,

grazie per i preziosi consigli.

Aggiudicato per il WCS.

Solo, non capisco una cosa: dici che non è possibile creare un PNG24 bit a migliaia di colori ?

No, certo che e' possibile creare un PNG24 bit a colori, solo che per rappresentare un DEM questo non va bene.

Per quale motivo le 3 componenti dovrebbero essere uguali ? Solo per visualizzare in toni di grigio ? Ma io non devo visualizzare "l'immagine" DTM, io devo solo codificare, trasferire e utilizzare le coordinate. Il colore del terreno verrà dalla texture, altra immagine, questa a colori, accoppiata al DTM (che potrà provenire da un'altro, più tradizionale WMS).

Okey okey, ma non c'entra la texture da spalmare sul DEM. Quella si che puo' venire da un normale WMS e puo' essere sia un'ortofoto, un'immagine satellitare, ma anche una cartina, a colori o in bianco e nero (una CTR). Io parlo del WMS per la gestione delle altimetrie. Infatti in osgEarth, tanto per dire, si usa il WCS per l'altimetria e il WMS per la colorazione della stessa.

Per quanto riguarda l'altimetria, in pura teoria potresti definire uno schema per utilizzare tutti i 16 milioni di variazioni dei 3 canali RGB a 8 bit (3 per 8 = 24 bit, ovvero 16 milioni di colori) e rappresentarli come quote, ma non esiste alcun protocollo che standardizzi questo sistema, anche perche' e' quanto di piu' farraginoso uno si possa inventare.

Quindi, all'atto pratico, non e' al momento possibile definire una palette con corrispondenza univoca tra terne RGB diverse da valori omologhi sui tre canali e quote.
Okey, puoi stabilire che il valore minimo e' 0, 0, 0, e che il massimo e' 255 255 255, ma in mezzo? Come interpreti 1,0,0? Sarebbe la quota successiva a 0,0,0? e poi come vai avanti? 2,0,0? O invece 1,1,0?.... potrei continuare, non so se e' abbastanza chiaro... non e' semplice spiegare queste cose "a voce", senza avere la possibilita' di fare almeno un disegnino...

Per rappresentare un valore univoco che varia (la quota) la cosa piu' logica e' ragionare su un unico canale, perche' cosi' e' immediata la corrispondenza diretta tra x-y e la relativa z. Il problema e' che il singolo canale o e' a 8 bit oppure e' a 16 bit. A 16 bit vai piu' che bene (hai 65K livelli, adeguato per gestire geometrie con dislivelli molto significativi), ma non mi risulta che i WMS supportino i 16 bit, visto che sono pensati per veicolare immagini JPG a 24 bit o similari. A 8 bit hai tutti i problemi di cui ho gia' parlato. Neanche un TIF (o TGA o PNG) a 32 bit va bene, perche' e' solo un file a 24 bit con un canale aggiuntivo, ma ogni canale ha sempre solo 8 bit. Vai bene solo se usi un raster mono-canale (quindi, a toni continui, quindi in soldoni "bianco e nero", o meglio toni di grigio) a 16 bit sul singolo canale, cosi' hai 65k variazioni. Anche in questo caso devi pero' definire a mano il valore massimo e minimo di quota presente sulla tua fetta di ritaglio, dato che potresti non conoscere.

Ergo, vince il WCS.

Puoi chiarirmi questo dubbio?

Spero di esserci riuscito....
Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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Il giorno Fri, 17 Jan 2014 19:32:09 +0100
GEOgrafica <geografica@alice.it> ha scritto:

ciao Marco,

Il giorno 17/gen/2014, alle ore 18:47, Geodrinx <geodrinx@gmail.com>
ha scritto:

> .......
Quindi, all'atto pratico, non e' al momento possibile definire una
palette con corrispondenza univoca tra terne RGB diverse da valori
omologhi sui tre canali e quote. Okey, puoi stabilire che il valore
minimo e' 0, 0, 0, e che il massimo e' 255 255 255, ma in mezzo? Come
interpreti 1,0,0? Sarebbe la quota successiva a 0,0,0? e poi come vai
avanti? 2,0,0? O invece 1,1,0?....

con la notazione posizionale che usiamo tutti i giorni: (R,G,B) ->
(R*256 + G)*256 + B ?

si ottiene (0,0,0)-> 0, (0,0,1)-> 1, (0,1,0)->255, (1,0,0)->65536, ....
(255,255,255)-> 16777216=2**24: hai la corrispondenza biunivoca fra il
dominio (R,G,B) e il codominio dei numeri interi fra 0 e 16777216;

vorrebbe dire la rapresentazione della crosta terrestre, dalla fossa
delle Marianne all'Everest, con una risoluzione in elevazione di circa
1.2mm (20000m/16E6)!

Ciao!
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

ciao,
giuliano

Giuliano ha detto:

con la notazione posizionale che usiamo tutti i giorni: (R,G,B) ->
(R*256 + G)*256 + B ?

si ottiene (0,0,0)-> 0, (0,0,1)-> 1, (0,1,0)->255, (1,0,0)->65536, ....
(255,255,255)-> 16777216=2**24: hai la corrispondenza biunivoca fra il
dominio (R,G,B) e il codominio dei numeri interi fra 0 e 16777216;

vorrebbe dire la rapresentazione della crosta terrestre, dalla fossa
delle Marianne all'Everest, con una risoluzione in elevazione di circa
1.2mm (20000m/16E6)!

Esatto ! :slight_smile:

Il WCS consente la stessa cosa ? In caso affermativo, con la stessa
semplicità ? Per il momento ho ottenuto questo, con il WCS del DTM della
Catalogna:

https://drive.google.com/file/d/0Bwg_m86uaXY1a2xmTC1BeXphZEU/edit?usp=sharing

:frowning:

Vabbè, come al solito ho sbagliato io qualcosa… Lo segnalerò in lista
qgis-developer

Ciao

Roberto

Salve ,

Ho modificato alcuni settaggi dei due sistemi wms e wcs che vi avevo segnalato.

Ora il WCS ritorna correttamente un GeoTiff Float-32.

Inoltre gli indirizzi sono cambiati:
ecco i nuovi:

server wcs:
http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wcs

ricordatevi di usare l'opzione "sempre-rete" sul client qgis , altrimenti ripropone i vecchi settaggi e i vecchi dati.
Attualmente ritorna solo dati in epsg:25832, non ho ancora configurato il sistema per la riproiezione al volo.

server wms:
http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wmsmorfologia
il server wms è configurato per la riproiezione al volo.

Saluti,

Andrea.

On 16/01/2014 22:56, Andrea Peri wrote:

Se vi interessa potete fare qualche prova con il server wcs che sto mettendo in piedi.
L'indirizzo è provvisorio e anche i suoi contenuti, per cui vi chiedo la gentilezza di non inserire il link su pagine web altrimenti poi chi lo punta tra qualche tempo potrebbe ricevere errore.
Ma se serve un wcs per testare sul momento il connubio tra il plugin e un server wcs puo' farvi comodo.

questo è l'indirizzo del server WCS
http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wcsdem

e questo è l'indirizzo del suo omonimo WMS
http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wmsdem

A.

Il giorno 16 gennaio 2014 20:40, antoniovinci <sieradz@outlook.com <mailto:sieradz@outlook.com>> ha scritto:

    /
    GEOgrafica wrote
    > Al limite puoi convertire un DEM in un raster a scala di grigi,
    dal valore
    > minimo al valore massimo, quantizzando quindi l'intervallo di
    elevazioni
    > in 256 segmenti

    /

    Questa e' una gran cosa: gentilmente potresti elaborare meglio il
    concetto?

    Tu stai dicendo: non potendo disporre di un server WCS, tu metti
    sul server
    WMS un raster "piatto" in scala di grigio, l'utente si salva in
    locale la
    videata come Geotiff, dopodiche' si "ricostruisce" (in modalita'
    offline) il
    Dem quasi-originario.

    Se e' vera la mia interpetrazione, quale software sarebbe in grado di
    realizzare questa sorta di 'reverse engineering'..?

    Grazie!

    -----

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Andrea Peri
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Ho caricato il WCS in QGis e ho impostato una colorazione “iridata”, settando anche un blu per il mare.

Ho poi caricato in VTBuilder l’immagine TIF salvata da QGis.

Occorre modificare il codice sorgente di VTBuilder, per leggere direttamente il WCS, comunque ho ottenuto un modello:

https://drive.google.com/file/d/0Bwg_m86uaXY1bm1INldRVzRneEU/edit?usp=sharing

Sperimentazione in corso…

Ciao

Roberto

···

Il giorno 18 gennaio 2014 10:45, aperi2007 <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

Salve ,

Ho modificato alcuni settaggi dei due sistemi wms e wcs che vi avevo segnalato.

Ora il WCS ritorna correttamente un GeoTiff Float-32.

Inoltre gli indirizzi sono cambiati:
ecco i nuovi:

server wcs:
http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wcs

ricordatevi di usare l’opzione “sempre-rete” sul client qgis , altrimenti ripropone i vecchi settaggi e i vecchi dati.
Attualmente ritorna solo dati in epsg:25832, non ho ancora configurato il sistema per la riproiezione al volo.

server wms:
http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wmsmorfologia
il server wms è configurato per la riproiezione al volo.

Saluti,

Andrea.

On 16/01/2014 22:56, Andrea Peri wrote:

Se vi interessa potete fare qualche prova con il server wcs che sto mettendo in piedi.
L’indirizzo è provvisorio e anche i suoi contenuti, per cui vi chiedo la gentilezza di non inserire il link su pagine web altrimenti poi chi lo punta tra qualche tempo potrebbe ricevere errore.
Ma se serve un wcs per testare sul momento il connubio tra il plugin e un server wcs puo’ farvi comodo.

questo è l’indirizzo del server WCS

http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wcsdem

e questo è l’indirizzo del suo omonimo WMS
http://www502.regione.toscana.it/wmsraster/com.rt.wms.RTmap/wms?map=wmsdem

A.

Il giorno 16 gennaio 2014 20:40, antoniovinci <sieradz@outlook.com> ha scritto:

/
GEOgrafica wrote

Al limite puoi convertire un DEM in un raster a scala di grigi, dal valore
minimo al valore massimo, quantizzando quindi l’intervallo di elevazioni
in 256 segmenti

/

Questa e’ una gran cosa: gentilmente potresti elaborare meglio il concetto?

Tu stai dicendo: non potendo disporre di un server WCS, tu metti sul server
WMS un raster “piatto” in scala di grigio, l’utente si salva in locale la
videata come Geotiff, dopodiche’ si “ricostruisce” (in modalita’ offline) il
Dem quasi-originario.

Se e’ vera la mia interpetrazione, quale software sarebbe in grado di
realizzare questa sorta di ‘reverse engineering’…?

Grazie!



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Andrea Peri
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/
GEOgrafica wrote

con VTBuilder di Virtual Terrain Project, dal quale poi si puo' esportare
il DEM importato in vari formati

/
Niente da fare, sono troppo ritardato, non riesco a ricostruire il Dem
tridimensionale dal raster "piatto": seguimi.

Dal server WCS di Andrea mi sono clippato un pezzo, l'ho stilizzato con 256
toni di grigio secondo altitudine, salvato come Geotiff in EPSG:25832 e fin
qui, tutto ok.

Quando pero' in VTbuilder 1.52 (sotto Win7) carico il Geotiff con IMPORT
DATA => IMAGE, non trovo alcun comando che mi permetta di associare una
quota ad una tonalita' 0-255 e, di conseguenza, non mi fa esportare nessun
Dem 'derivato'.

Se cortesemente trovi 5 minuti liberi per provarci personalmente, ti allego
il Geotiff in questione:
http://novarese.t15.org/gfoss/raster2d.zip
<http://novarese.t15.org/gfoss/raster2d.zip&gt;

Grazie e buon weekend!

-----

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Il giorno 17/gen/2014, alle ore 23:26, giulianc51 <giulianc51@gmail.com> ha scritto:

con la notazione posizionale che usiamo tutti i giorni: (R,G,B) ->
(R*256 + G)*256 + B ?

si ottiene (0,0,0)-> 0, (0,0,1)-> 1, (0,1,0)->255, (1,0,0)->65536, ....
(255,255,255)-> 16777216=2**24:

Questo e' UN modo di leggere dei valori. Potrei inventarne un altro che usa gli stessi tre canali e li moltiplica con un altro ordine... E infatti, nei software che utilizzano i GeoTIFF, spesso al momento dell'import viene chiesto appunto se la codifica dei canali e' fatta secondo l'ordinamento Win o Mac, perche' la lettura dei valori puo' essere anche scambiata, o mixata.....

Per fare tutte queste prove, oltre a consigliare l'utilizzo del sempiterno GRASS, consiglio anche il buon vecchio MicroDEM.

hai la corrispondenza biunivoca fra il
dominio (R,G,B) e il codominio dei numeri interi fra 0 e 16777216;

si esatto, al di la' del modo di leggere la palette, e' quanto vado scrivendo da un po'.... ma attenzione: si puo' impostare una corrispondenza tra valori RGB e l'intervallo 0-16 milioni e rotti. La successiva trasformazione dell'intervallo 0-16 milioni in valori di quote e' una cosa che va fatta "a mano" nel software che ricostruira' il 3d. Ovvero dovro' dire sempre "a mano" qual e' il valore minimo e il valore massimo in quota presenti sulla mia fetta di raster, e correlarli correttamente ai valori massimo e minimo secondo la palette definita....

Ricordo che non e' obbligatorio avere un WMS del DEM di tutto il mondo, potrei avere un DEM solo di una piccola porzione di territorio, dove la scala delle altezze non sarebbe distribuita su un intervallo "meno undicimila metri - piu' novemila metri"... potrei avere un valore minimo di 3 metri e 15,2 cm e un valore massimo di 45 metri e 17,4 cm (esempio un rilievo topografico con precisione al decimo di millimetro....).

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

-------------------------------------------------------------------------------
GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples:
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

-------------------------------------------------------------------------------

Il giorno 18/gen/2014, alle ore 08:12, Geo DrinX <geodrinx@gmail.com> ha scritto:

Giuliano ha detto:

vorrebbe dire la rapresentazione della crosta terrestre, dalla fossa
delle Marianne all'Everest, con una risoluzione in elevazione di circa
1.2mm (20000m/16E6)!

Esatto ! :slight_smile:

Il WCS consente la stessa cosa ? In caso affermativo, con la stessa semplicità ?

Oh mamma mia..... Roberto, il WCS consente di fare molto di piu' e con una semplicità molto maggiore!

Il WCS contiene IL VALORE vero della Z, non una lista di valori RGB che determinano la definizione di numeri interi compresi tra 0 e 16 milioni....
Un file DEM servito via WCS e' del tutto equivalente ad un ASCII DEM, o GeoTIF DEM, o altro formato raster di elevazione, per cui si legge direttamente la quota nell'intervallo dei numeri razionali.... senza vincoli di intervalli massimi e minimi, palette da ricalcolare, informazioni al contorno sul cosa significa il valore massimo e il valore minimo della palette......

Consiglio una breve lettura:
http://it.wikipedia.org/wiki/Web_Coverage_Service

Buon weekend!

Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

-------------------------------------------------------------------------------
GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples:
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

-------------------------------------------------------------------------------

Il giorno 18/gen/2014, alle ore 11:38, antoniovinci <sieradz@outlook.com> ha scritto:

Quando pero' in VTbuilder 1.52 (sotto Win7) carico il Geotiff con IMPORT
DATA => IMAGE,

Devi importarlo come ELEVATION. Se lo importi come Image lui pensa che lo vuoi usare come immagine, non come elevation... :slight_smile:

ciao
Marco

Il giorno Sat, 18 Jan 2014 11:43:43 +0100
GEOgrafica <geografica@alice.it> ha scritto:

ciao Marco,

Il giorno 17/gen/2014, alle ore 23:26, giulianc51
<giulianc51@gmail.com> ha scritto:

>>
>
> con la notazione posizionale che usiamo tutti i giorni: (R,G,B) ->
> (R*256 + G)*256 + B ?
>
> si ottiene (0,0,0)-> 0, (0,0,1)-> 1, (0,1,0)->255,
> (1,0,0)->65536, .... (255,255,255)-> 16777216=2**24:

Questo e' UN modo di leggere dei valori. Potrei inventarne un altro
che usa gli stessi tre canali e li moltiplica con un altro ordine...
........

non vorrei fare io la figura del "saccente" che temevi di fare
tu :slight_smile: :slight_smile:

questi che state trattando sono temi per me nuovi e infatti seguo con
attenzione perchè trovo il tutto molto interessante;

nello specifico volevo solo obiettare, costruttivamente spero, alla
tua opinione circa le difficoltà nella passare da una LUT indicizzata
a 256 valori ad una indicizzata a 16M valori;

con tutti i limiti di un discorso aritmetico perchè poi capisco che ci
sono problemi di protocolli e, forse, soprattutto di storia;

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

ciao,
giuliano

Ciao Antonio,

come puoi vedere da questa immagine, il tuo DTM dell’Isola d’Elba si carica in VTBuilder:

https://drive.google.com/file/d/0Bwg_m86uaXY1U1JSRDB0bjRESms/edit?usp=sharing

···

Come ti ha detto Marco, devi:

  1. Lanciare VTBuilder

  2. Menu “Layer” > “Import Data”

  3. Scegliere “Elevation” come tipo di dati

  4. Scegliere il tuo file “elbaperi.tif” (e verrà caricato il DTM come Layer “Elevation”)

  5. Eventualmente, cambiare la colorazione del DTM, andando nel menu “View” > “Options” e impostando come "Rendering options…“Default relative” e “Shading” “Quick (East-West)”

Per visualizzare il DTM in 3D, puoi usare sia VTP Enviro, ed avere così il pieno controllo dei movimenti del punto di vista sul modello, oppure anche usando il plugin QGis2threejs, che però attualmente ti permette solo di ruotare il modello e avvicinarti :slight_smile:

Spero di esserti stato utile

Ciao

Roberto

Grazie Roby, purtroppo il problema non e' cosmetico, ma fisico, e mi spiego.

Prova da VTBuilder ad esportare il Dem della tua schermata, ed importarlo ad
es. in Qgis2threejs.

Quello che otterrai non sara' piu' la splendida Elba, bensi' una specie
d'atollo di Mururoa 5 minuti dopo un test nucleare francese, fidati...

Questo avviene perche' lo sfondo ha lo stesso valore cromatico (255) della
zona di Monte Capanne (massima altezza secondo l'approccio di Marco).

Anche ammesso di applicare una cosiddetta "vertical exaggeration" pari a 4x
(riportando la cima ai suoi 1020 mt. s.l.m.) e clippando via lo sfondo in
Qgis, il bordo della costa risulta comunque irto di cuspidi.

Faccio notare che queste prove non sono fini a se stesse: supponendo di
scannare una vecchia mappa orografica, si potrebbe renderla tridimensionale
con la tecnica suddetta.

-----

--
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Il giorno 18/gen/2014, alle ore 17:11, antoniovinci <sieradz@outlook.com> ha scritto:

Grazie Roby, purtroppo il problema non e' cosmetico, ma fisico, e mi spiego.

Prova da VTBuilder ad esportare il Dem della tua schermata, ed importarlo ad
es. in Qgis2threejs.

Quello che otterrai non sara' piu' la splendida Elba, bensi' una specie
d'atollo di Mururoa 5 minuti dopo un test nucleare francese, fidati...

Questo avviene perche' lo sfondo ha lo stesso valore cromatico (255) della
zona di Monte Capanne (massima altezza secondo l'approccio di Marco).

Il problema e' che nel file del quale hai messo il link il mare ha erroneamente valore 255, quando dovrebbe avere valore 0, poichè sarà inevitabilmente la quota piu' bassa nel layer presente (che non contiene le batimetrie).
Quindi prima di fare altre manovre bisogna impostare lo sfondo a nero pieno, in modo che il mare rappresenti la quota minima e non massima.
Se lo imposti cosi' - come ha spiegato anche Roberto - vedrai che, importato in VTBuilder, viene.

Anche se poi, a questo punto, VTBuilder non conosce ne' l'unita' di misura delle quote ne' la corrispondenza tra i grigi e le quote, per cui ti crea un DEM con altezze in piedi (ft), e che va da 0 piedi a 255 piedi.

Andando nel menu' Elevation si possono ricampionare le quote massime e minime.
Questo pero' solo dopo aver messo a posto il valore di nero del mare, senno' non ti viene fuori niente di significativo.

Anche ammesso di applicare una cosiddetta "vertical exaggeration" pari a 4x
(riportando la cima ai suoi 1020 mt. s.l.m.) e clippando via lo sfondo in
Qgis, il bordo della costa risulta comunque irto di cuspidi.

A parte la vertical exageration, che si puo' applicare correttamente solo quando si sono impostate manualmente la quota massima e minima, le cuspidi di cui parli sono artefatti grafici derivanti dalla incorretta lettura delle quote del mare, per cui si creano delle "scarpate" virtuali che in realta' non esistono.
Al di la' del problema specifico, come ho gia' detto questo metodo un po' antiquato si tira dietro un sacco di problemi...

Faccio notare che queste prove non sono fini a se stesse: supponendo di
scannare

povera mappa!

una vecchia mappa orografica, si potrebbe renderla tridimensionale
con la tecnica suddetta.

Se per mappa orografica intendi una mappa a sfumo o pseudorilievo tridimensionale (di quelle pastellate a matita o aerografo), il risultato non verra' mai bene, perche' un conto e' fare una gradazione a scala di grigi progressiva dalla quota minima a massima, un conto e' fare un ombreggio che serve solo a livello grafico per rappresentare la tridimensionalita' ma non contiene una reale informazione sull'altezza degli elementi. Per ombreggio intendo il corrispondente manuale di uno shaded relief fatto con il GIS.

Con la tecnica di cui stiamo parlando si puo', invece, colorare una mappa con isoipse mettendo delle fasce di grigi contigui (lavoro da certosini...), poi, con la santa pazienza si tolgono tutti gli elementi grafici che non servono (toponimi, griglie, simboli, isoipse stesse) e si estrude la mappa derivata.

Ciao!
Marco