[Gfoss] associazione GFOSS.it

vorrei fare alcune considerazioni relativamente alla costituzione dell'associazione.
In generale mi sembra che sia discusso molto, spesso ripetendo cose già dette. Non vorrei polemizzare dato che riconosco che se la discussione è attiva significa che vi è anche interesse da parte di tutti.
Ma il fatto è che il tempo passa e richschiamo di non far nulla per Palermo, pertanto vi riassumo come ritengo si debba fare:

L'associazione deve nascere, per semplificare al massimo le cose, come associazione di persone, in numero limitato solo per semplicità costitutita (persone distribuite geograficamente con omogeneità), e si può poi immediatamente accettare tutti i possibili soci.
Che con le giuste finalità, immediatamente dopo la costituzione della GFOSS.it si può con la stessa associazione aderire a OSGEO evitanto inutili duplicazioni anche perchè i propositi potrebbero certamente essere gli stessi.
Se sucessivamente si pongono problemi si può cercare una soluzione (con determinazione del consiglio direttivo) per restare armonizzati a OSGEO pur con nuove istanze operative.
Esiste il problema della sede e proporrei in prima istanza Trento, se ciò è possibile.
esistono poi dei problemi di costituzione connessi con i costi, ma anche con la portata dell'associazione
Allo stesso documento rimando per altri problemi abbastanza consistenti che devono essere risolti prima di vederci a Palermo, se palermo può essere il luogo per costituire l'associazione.
A tal proposito allego alcune note ed il link che mi sembra estremamente interessante:
http://www.badpenguin.org/docs/associazioni-howto/associazioni-howto.html

L'associazione può essere costituita con un atto ed uno statuto da registrare anche senza l'apporto del notaio, infatti:

*Come costituire un circolo o un'associazione culturale*

Il punto di partenza per costituire un'associazione è quello di /redigere i relativi Statuto ed Atto di costituzione/. La costituzione può avvenire indifferentemente nella forma di atto pubblico, con l'intervento quindi di un notaio, oppure con un semplice atto privato tra un gruppo di persone. Questi documenti devono esplicitare la denominazione dell'ente, le attività che attraverso esso si intendono svolgere, lo scopo istituzionale, il patrimonio, la sede, oltre alle norme relative all'ordinamento ed all'amministrazione interni. Devono essere anche fissati i diritti e i doveri degli associati nonchè le condizioni di ammissione.

Si consiglia comunque, prima di mettersi al lavoro, di leggere attentamente il /libro I del codice civile, agli articoli dal 14 al 35/ <http://www.associazionifvg.it/Normativa/codice_civile.html&gt;\. Un'associazione si può costituire a costo zero.
Sotto il profilo giuridico le associazioni e i circoli culturali possono essere RICONOSCIUTI o NON RICONOSCIUTI dallo Stato italiano. Solo tale riconoscimento conferisce loro personalità giuridica, limitando così la responsabilità degli amministratori agli atti compiuti nell'esercizio delle funzioni. Nel caso si opti per il riconoscimento occorre registrarsi presso l'Ufficio del Registro ed inoltrare la relativa richiesta di riconoscimento alla Prefettura, che avvierà il procedimento affinché la pratica, passando per il ministero competente, giunga infine alla Presidenza della Repubblica.

Se tutto procede bene il decreto di riconoscimento può arrivare prima di 2 anni. I tempi possono essere più brevi nel caso in cui l'associazione limiti la sua attività all'ambito provinciale o regionale: in questo caso, infatti, il via libera viene dato dal Prefetto o dal Presidente della Giunta regionale.

_*Lo Statuto di un'associazione che aspiri al riconoscimento statale deve essere redatto dal notaio*_ e contenere, oltre ai dati summenzionati, anche l'obbligo dell'approvazione annuale del bilancio.

*
pertanto:*

Riconosciuta e di interesse nazionale? = atto pubblico =notaio

      Sotto il profilo giuridico le associazioni e i circoli culturali
      possono essere RICONOSCIUTI o NON RICONOSCIUTI dallo Stato
      italiano. Solo tale riconoscimento conferisce loro personalità
      giuridica (a), limitando così la responsabilità degli
      amministratori agli atti compiuti nell'esercizio delle funzioni.
      Nel caso si opti per il riconoscimento occorre registrarsi presso
      l'Ufficio del Registro ed inoltrare la relativa richiesta di
      riconoscimento alla Prefettura, che avvierà il procedimento
      affinché la pratica, passando per il ministero competente, giunga
      infine alla Presidenza della Repubblica.

      (a) diventare "persone giuridica", ha diversi riflessi tra i
      quali: 1) l'autonomia patrimoniale, in base alla quale il
      patrimonio dell'associazione si presenta distinto e autonomo
      rispetto a quello degli associati e degli amministratori; 2) la
      limitazione della responsabilità degli amministratori per le
      obbligazioni assunte per conto dell'associazione;

4) Lo Statuto di un'associazione che aspiri al riconoscimento statale *deve essere redatto dal notaio e contenere*, oltre ai dati summenzionati, anche l'obbligo dell'approvazione annuale del bilancio.

Altro aspetto da considerare è quello di far nascere l'associazione come aderente ad una delle associazioni nazionali di settore.

      Questo perchè sono previste agevolazioni fiscali (legge 153/94,
      art. 14) per le associazioni che aderiscono ad una delle
      Associazioni Nazionali di settore riconosciute dal Ministero
      (ARCI, AICS ecc...). La scelta dell'adesione deve essere citata
      nell'articolo 1 dello statuto.

Credo che queste sia aspetti fondamentali da considerare e sui quali bisogna prendere delle decisioni prima di vederci a Palermo.
proverò anche a rivedere qualcosa sul wiki.

ciao
andrea Scianna

Ciao a tutti,
Ho contattato i responsabili dell'associazionismo perugino (CESVOL)...
in merito a costi e metodi di creazione dell'associazione....

Mi è stato detto che, sulla base della descrizione sommaria che ho
fatto, la nostra potrebbe configurarsi come associazione di promozione
sociale...
tale riconoscimento (che è un po' più di una semplice associazione)
consentirebbe di accedere ad alcune agevolazioni che, per esempio,
consentono di esser iscritti al registro delle associazioni che possono
ricevere il 5 per mille...

tuttavia.. prima di avere accesso a queste agevolazioni l'associazione
deve dimostrare di esistere da 2 anni...
quindi solo tra due anni avremo diritto (se la costituiamo a palermo) ad
avvalerci del 5 per mille.... (e mi sembra scontato spiegare il perchè
di questi 2 anni)

il costo per la creazione di ua associazione di questo tipo è di
circa 178 euro di imposta di registro + una marca da bollo da 14 euro
applicata su ciascuna coppia di pagine dello statuto.. (mi ha detto di
considerare quindi circa 8 marche da bollo)
in totale circa 290 euro..

in allegato trovate una bozza dello statuto di un associazione di questo
tipo...
probabilmente si discosta un po' da quello che abbiamo già messo online
a causa del fatto che la normativa relativa è relativamente più recente

io non ho ancora avuto modo di leggerla ma, essendomi stata data dal
CESVOL sono convinto che sia ben fatta...
fatemi sapere se servono ulteriori elementi di chiarezza... perchè per
parlare con i responsabili CESVOL devo sempre prendere un appuntamento
con un anticipo di circa 1 settimana

Ancora ciao

Ivan

Il giorno sab, 27/01/2007 alle 12.22 +0100, Andrea Scianna ha scritto:

previste agevolazioni fiscali (legge 153/94,
      art. 14) per le associazioni che aderiscono ad una delle
      Associazioni Nazionali di settore riconosciute dal Ministero
      (ARCI, AICS ecc...). La scelta dell'adesione deve essere citata
      nell'articolo 1 dello statuto.

--
Ti prego di cercare di non inviarmi files .doc, .xls, .ppt, .dwg.
Preferisco formati liberi.
Please try to avoid to send me .doc, .xls, .ppt, .dwg files.
I prefer free formats.
http://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_format

Ivan Marchesini
Department of Civil and Environmental Engineering
University of Perugia
Via G. Duranti 93/a
06125
Perugia (Italy)
e-mail: marchesini@unipg.it
        ivan.marchesini@gmail.com
tel: +39(0)755853760
fax: +39(0)755853756
jabber: geoivan73@jabber.org

Ass promoz sociale + culturale.doc (59.5 KB)

Ciao
confermo le informazioni di Ivan (a me arrivano dal centro servizi del volontariato di como; la tipologia di associazione dovrebbe quindi essere quella di promozione sociale).
I costi mi tornano: l'unico dubbio è la questione notaio/registrazione/atto pubblico.Ovviamente questa opzione alza i costi e quindi va capito se dobbiamo farlo oppure no. Da quanto scrive Andrea sembrerebbe di sì.
Purtroppo al centro servizi mi hanno dato un appuntamento per una consulenza solo per il 13 febbraio. In ogni caso mi risulta che queste strutture esistano a livello provinciale e in ogni provincia (così mi hanno detto)ce ne sia una. Se qualcuno riuscisse a ottenere informazioni più in fretta sarebbe meglio. Se Ivan riesce ad andarci tra una settimana, mi sembra perfetto. Se anche altri riuscissero a raccogliere informazioni, meglio ancora.

Per lo statuto a parte quindi la parte relativa alle finalità dell'associazione (che è nostra specifica), giusto per sincronizzarci, conviene definire una bozza da utilizzare. Che si fa? Si butta via quella precedente?

Ciao. maria

Se serve un altro modello di statuto, quello di como è disponibile a questa pagina

http://www.csv.como.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/74

comunque non credo che a nessuno piaccia smazzarsi statuti.

Quindi per me va bene cesvol....

Citando ivan marchesini <marchesini@unipg.it>:

Ciao a tutti,
Ho contattato i responsabili dell'associazionismo perugino (CESVOL)...
in merito a costi e metodi di creazione dell'associazione....

Mi è stato detto che, sulla base della descrizione sommaria che ho
fatto, la nostra potrebbe configurarsi come associazione di promozione
sociale...
tale riconoscimento (che è un po' più di una semplice associazione)
consentirebbe di accedere ad alcune agevolazioni che, per esempio,
consentono di esser iscritti al registro delle associazioni che possono
ricevere il 5 per mille...

tuttavia.. prima di avere accesso a queste agevolazioni l'associazione
deve dimostrare di esistere da 2 anni...
quindi solo tra due anni avremo diritto (se la costituiamo a palermo) ad
avvalerci del 5 per mille.... (e mi sembra scontato spiegare il perchè
di questi 2 anni)

il costo per la creazione di ua associazione di questo tipo è di
circa 178 euro di imposta di registro + una marca da bollo da 14 euro
applicata su ciascuna coppia di pagine dello statuto.. (mi ha detto di
considerare quindi circa 8 marche da bollo)
in totale circa 290 euro..

in allegato trovate una bozza dello statuto di un associazione di questo
tipo...
probabilmente si discosta un po' da quello che abbiamo già messo online
a causa del fatto che la normativa relativa è relativamente più recente

io non ho ancora avuto modo di leggerla ma, essendomi stata data dal
CESVOL sono convinto che sia ben fatta...
fatemi sapere se servono ulteriori elementi di chiarezza... perchè per
parlare con i responsabili CESVOL devo sempre prendere un appuntamento
con un anticipo di circa 1 settimana

Ancora ciao

Ivan

Il giorno sab, 27/01/2007 alle 12.22 +0100, Andrea Scianna ha scritto:

previste agevolazioni fiscali (legge 153/94,
      art. 14) per le associazioni che aderiscono ad una delle
      Associazioni Nazionali di settore riconosciute dal Ministero
      (ARCI, AICS ecc...). La scelta dell'adesione deve essere citata
      nell'articolo 1 dello statuto.

--
Ti prego di cercare di non inviarmi files .doc, .xls, .ppt, .dwg.
Preferisco formati liberi.
Please try to avoid to send me .doc, .xls, .ppt, .dwg files.
I prefer free formats.
http://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_format

Ivan Marchesini
Department of Civil and Environmental Engineering
University of Perugia
Via G. Duranti 93/a
06125
Perugia (Italy)
e-mail: marchesini@unipg.it
        ivan.marchesini@gmail.com
tel: +39(0)755853760
fax: +39(0)755853756
jabber: geoivan73@jabber.org

Ciao,
non credo sia necessario il notaio per questo tipo di associazioni. Infatti si tratta di una categoria un po’ diversa dalla casistica classica descritta perfettamente da Andrea. Al momento che viene fatta la registrazione diventa a tutti gli effetti riconosciuta. Rimando, per una comprensione completa, alla legge specifica che disciplina le associazioni di promozione sociale (L. 383/2000): http://www.provincia.fi.it/non-profit/doc/ln-383-2000.pdf

Giovanni

2007/1/27, maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it <maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it >:

Ciao
confermo le informazioni di Ivan (a me arrivano dal centro servizi del
volontariato di como; la tipologia di associazione dovrebbe quindi
essere quella di promozione sociale).
I costi mi tornano: l’unico dubbio è la questione
notaio/registrazione/atto pubblico.Ovviamente questa opzione alza i
costi e quindi va capito se dobbiamo farlo oppure no. Da quanto scrive
Andrea sembrerebbe di sì.
Purtroppo al centro servizi mi hanno dato un appuntamento per una
consulenza solo per il 13 febbraio. In ogni caso mi risulta che queste
strutture esistano a livello provinciale e in ogni provincia (così mi
hanno detto)ce ne sia una. Se qualcuno riuscisse a ottenere
informazioni più in fretta sarebbe meglio. Se Ivan riesce ad andarci
tra una settimana, mi sembra perfetto. Se anche altri riuscissero a
raccogliere informazioni, meglio ancora.

Per lo statuto a parte quindi la parte relativa alle finalità
dell’associazione (che è nostra specifica), giusto per sincronizzarci,
conviene definire una bozza da utilizzare. Che si fa? Si butta via
quella precedente?

Ciao. maria

Se serve un altro modello di statuto, quello di como è disponibile a
questa pagina

http://www.csv.como.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/74

comunque non credo che a nessuno piaccia smazzarsi statuti.

Quindi per me va bene cesvol…

Citando ivan marchesini <marchesini@unipg.it >:

Ciao a tutti,
Ho contattato i responsabili dell’associazionismo perugino (CESVOL)…
in merito a costi e metodi di creazione dell’associazione…

Mi è stato detto che, sulla base della descrizione sommaria che ho
fatto, la nostra potrebbe configurarsi come associazione di promozione
sociale…
tale riconoscimento (che è un po’ più di una semplice associazione)
consentirebbe di accedere ad alcune agevolazioni che, per esempio,
consentono di esser iscritti al registro delle associazioni che possono
ricevere il 5 per mille…

tuttavia… prima di avere accesso a queste agevolazioni l’associazione
deve dimostrare di esistere da 2 anni…
quindi solo tra due anni avremo diritto (se la costituiamo a palermo) ad
avvalerci del 5 per mille… (e mi sembra scontato spiegare il perchè
di questi 2 anni)

il costo per la creazione di ua associazione di questo tipo è di
circa 178 euro di imposta di registro + una marca da bollo da 14 euro
applicata su ciascuna coppia di pagine dello statuto… (mi ha detto di
considerare quindi circa 8 marche da bollo)
in totale circa 290 euro…

in allegato trovate una bozza dello statuto di un associazione di questo
tipo…
probabilmente si discosta un po’ da quello che abbiamo già messo online
a causa del fatto che la normativa relativa è relativamente più recente

io non ho ancora avuto modo di leggerla ma, essendomi stata data dal
CESVOL sono convinto che sia ben fatta…
fatemi sapere se servono ulteriori elementi di chiarezza… perchè per
parlare con i responsabili CESVOL devo sempre prendere un appuntamento
con un anticipo di circa 1 settimana

Ancora ciao

Ivan

Il giorno sab, 27/01/2007 alle 12.22 +0100, Andrea Scianna ha scritto:

previste agevolazioni fiscali (legge 153/94,
art. 14) per le associazioni che aderiscono ad una delle
Associazioni Nazionali di settore riconosciute dal Ministero
(ARCI, AICS ecc…). La scelta dell’adesione deve essere citata
nell’articolo 1 dello statuto.

Ti prego di cercare di non inviarmi files .doc, .xls, .ppt, .dwg.
Preferisco formati liberi.
Please try to avoid to send me .doc, .xls, .ppt, .dwg files.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_format

Ivan Marchesini
Department of Civil and Environmental Engineering
University of Perugia
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06125
Perugia (Italy)
e-mail: marchesini@unipg.it
ivan.marchesini@gmail.com
tel: +39(0)755853760
fax: +39(0)755853756
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Gfoss mailing list
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss

Caro Giovanni
l'intervento del notaio dovrebbe servire in questo contesto:

Se la costituzione avviene sotto la supervisione di un notaio e l'atto viene registrato, essa ha pubblica fede ed è denominata atto pubblico, altrimenti è una scrittura in forma privata. I costi: del notaio ammontano a circa 260,00 euro. La differenza sostanziale sta nel fatto che solo con un atto pubblico è possibile, in futuro, chiedere il Riconoscimento del capo dello stato e diventare quindi "Persona Giuridica".

Diventare "persone giuridicha", ha diversi riflessi tra i quali: 1) l'autonomia patrimoniale, in base alla quale il patrimonio dell'associazione si presenta distinto e autonomo rispetto a quello degli associati e degli amministratori; 2) la limitazione della responsabilità degli amministratori per le obbligazioni assunte per conto dell'associazione;

come ho riportato dal sito web

http://www.badpenguin.org/docs/associazioni-howto/associazioni-howto.html

segnalato da Andrea.

A me sembra che valga la pena di spendere qualche soldino però per avere una portata nazionale e persona giuridica.
Commenti???

maria

Citando "G. Allegri" <giohappy@gmail.com>:

Ciao,
non credo sia necessario il notaio per questo tipo di associazioni. Infatti
si tratta di una categoria un po' diversa dalla casistica classica descritta
perfettamente da Andrea. Al momento che viene fatta la registrazione diventa
a tutti gli effetti riconosciuta. Rimando, per una comprensione completa,
alla legge specifica che disciplina le associazioni di promozione sociale
(L. 383/2000): http://www.provincia.fi.it/non-profit/doc/ln-383-2000.pdf

Giovanni

2007/1/27, maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it <
maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it>:

Ciao
confermo le informazioni di Ivan (a me arrivano dal centro servizi del
volontariato di como; la tipologia di associazione dovrebbe quindi
essere quella di promozione sociale).
I costi mi tornano: l'unico dubbio è la questione
notaio/registrazione/atto pubblico.Ovviamente questa opzione alza i
costi e quindi va capito se dobbiamo farlo oppure no. Da quanto scrive
Andrea sembrerebbe di sì.
Purtroppo al centro servizi mi hanno dato un appuntamento per una
consulenza solo per il 13 febbraio. In ogni caso mi risulta che queste
strutture esistano a livello provinciale e in ogni provincia (così mi
hanno detto)ce ne sia una. Se qualcuno riuscisse a ottenere
informazioni più in fretta sarebbe meglio. Se Ivan riesce ad andarci
tra una settimana, mi sembra perfetto. Se anche altri riuscissero a
raccogliere informazioni, meglio ancora.

Per lo statuto a parte quindi la parte relativa alle finalità
dell'associazione (che è nostra specifica), giusto per sincronizzarci,
conviene definire una bozza da utilizzare. Che si fa? Si butta via
quella precedente?

Ciao. maria

Se serve un altro modello di statuto, quello di como è disponibile a
questa pagina

http://www.csv.como.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/74

comunque non credo che a nessuno piaccia smazzarsi statuti.

Quindi per me va bene cesvol....

Citando ivan marchesini <marchesini@unipg.it>:

Ciao a tutti,
Ho contattato i responsabili dell'associazionismo perugino (CESVOL)...
in merito a costi e metodi di creazione dell'associazione....

Mi è stato detto che, sulla base della descrizione sommaria che ho
fatto, la nostra potrebbe configurarsi come associazione di promozione
sociale...
tale riconoscimento (che è un po' più di una semplice associazione)
consentirebbe di accedere ad alcune agevolazioni che, per esempio,
consentono di esser iscritti al registro delle associazioni che possono
ricevere il 5 per mille...

tuttavia.. prima di avere accesso a queste agevolazioni l'associazione
deve dimostrare di esistere da 2 anni...
quindi solo tra due anni avremo diritto (se la costituiamo a palermo) ad
avvalerci del 5 per mille.... (e mi sembra scontato spiegare il perchè
di questi 2 anni)

il costo per la creazione di ua associazione di questo tipo è di
circa 178 euro di imposta di registro + una marca da bollo da 14 euro
applicata su ciascuna coppia di pagine dello statuto.. (mi ha detto di
considerare quindi circa 8 marche da bollo)
in totale circa 290 euro..

in allegato trovate una bozza dello statuto di un associazione di questo
tipo...
probabilmente si discosta un po' da quello che abbiamo già messo online
a causa del fatto che la normativa relativa è relativamente più recente

io non ho ancora avuto modo di leggerla ma, essendomi stata data dal
CESVOL sono convinto che sia ben fatta...
fatemi sapere se servono ulteriori elementi di chiarezza... perchè per
parlare con i responsabili CESVOL devo sempre prendere un appuntamento
con un anticipo di circa 1 settimana

Ancora ciao

Ivan

Il giorno sab, 27/01/2007 alle 12.22 +0100, Andrea Scianna ha scritto:

previste agevolazioni fiscali (legge 153/94,
      art. 14) per le associazioni che aderiscono ad una delle
      Associazioni Nazionali di settore riconosciute dal Ministero
      (ARCI, AICS ecc...). La scelta dell'adesione deve essere citata
      nell'articolo 1 dello statuto.

--
Ti prego di cercare di non inviarmi files .doc, .xls, .ppt, .dwg.
Preferisco formati liberi.
Please try to avoid to send me .doc, .xls, .ppt, .dwg files.
I prefer free formats.
http://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_format

Ivan Marchesini
Department of Civil and Environmental Engineering
University of Perugia
Via G. Duranti 93/a
06125
Perugia (Italy)
e-mail: marchesini@unipg.it
        ivan.marchesini@gmail.com
tel: +39(0)755853760
fax: +39(0)755853756
jabber: geoivan73@jabber.org

_______________________________________________
Gfoss mailing list
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss

Carissimi
la modalità di adesione all'associazione italiana (persone fisiche o società associazioni ed enti (per mezzo dei rappresentanti legali)) per ora mi sembra ancora oggetto di dibattito. Non capisco quindi perchè vedo un'adesione di Planetek, che non mi sembra il nome di una persona. Da parte mia chiedo quindi che per ora ci siano solo adesioni individuali e poi su questo ci scorneremo casomai a Palermo.
Avrei piacere quindi che venisse tolta l'adesione planetek e sostituita con la persona interessata.
Ciao a tutti.
maria

maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it ha scritto:

Caro Giovanni
l'intervento del notaio dovrebbe servire in questo contesto:

Se la costituzione avviene sotto la supervisione di un notaio e l'atto  
viene registrato, essa ha pubblica fede ed è denominata atto pubblico,  
altrimenti è una scrittura in forma privata. I costi: del notaio  
ammontano a circa 260,00 euro. La differenza sostanziale sta nel fatto  
che solo con un atto pubblico è possibile, in futuro, chiedere il  
Riconoscimento del capo dello stato e diventare quindi "Persona  
Giuridica".

Diventare "persone giuridicha", ha diversi riflessi tra i quali: 1)  
l'autonomia patrimoniale, in base alla quale il patrimonio  
dell'associazione si presenta distinto e autonomo rispetto a quello  
degli associati e degli amministratori; 2) la limitazione della  
responsabilità degli amministratori per le obbligazioni assunte per  
conto dell'associazione;

come ho riportato dal sito web

[http://www.badpenguin.org/docs/associazioni-howto/associazioni-howto.html](http://www.badpenguin.org/docs/associazioni-howto/associazioni-howto.html)

segnalato da Andrea.

A me sembra che valga la pena di spendere qualche soldino però per  
avere una portata nazionale e persona giuridica.
Commenti????

maria

Citando "G. Allegri" [<giohappy@gmail.com>](mailto:giohappy@gmail.com):

  
Ciao,
non credo sia necessario il notaio per questo tipo di associazioni. Infatti
si tratta di una categoria un po' diversa dalla casistica classica descritta
perfettamente da Andrea. Al momento che viene fatta la registrazione diventa
a tutti gli effetti riconosciuta. Rimando, per una comprensione completa,
alla legge specifica che disciplina le associazioni di promozione sociale
(L. 383/2000): [http://www.provincia.fi.it/non-profit/doc/ln-383-2000.pdf](http://www.provincia.fi.it/non-profit/doc/ln-383-2000.pdf)

Giovanni

2007/1/27, [maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it](mailto:maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it) <
[maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it](mailto:maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it)>:
    
Ciao
confermo le informazioni di Ivan (a me arrivano dal centro servizi del
volontariato di como; la tipologia di associazione dovrebbe quindi
essere quella di promozione sociale).
I costi mi tornano: l'unico dubbio è la questione
notaio/registrazione/atto pubblico.Ovviamente questa opzione alza i
costi e quindi va capito se dobbiamo farlo oppure no. Da quanto scrive
Andrea sembrerebbe di sì.
Purtroppo al centro servizi mi hanno dato un appuntamento per una
consulenza solo per il 13 febbraio. In ogni caso mi risulta che queste
strutture esistano a livello provinciale e in ogni provincia (così mi
hanno detto)ce ne sia una. Se qualcuno riuscisse a ottenere
informazioni più in fretta sarebbe meglio. Se Ivan riesce ad andarci
tra una settimana, mi sembra perfetto. Se anche altri riuscissero a
raccogliere informazioni, meglio ancora.

Per lo statuto a parte quindi la parte relativa alle finalità
dell'associazione (che è nostra specifica), giusto per sincronizzarci,
conviene definire una bozza da utilizzare. Che si fa? Si butta via
quella precedente?

Ciao. maria

Se serve un altro modello di statuto, quello di como è disponibile a
questa pagina

[http://www.csv.como.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/74](http://www.csv.como.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/74)

comunque non credo che a nessuno piaccia smazzarsi statuti.

Quindi per me va bene cesvol....

Citando ivan marchesini [<marchesini@unipg.it>](mailto:marchesini@unipg.it):

      
Ciao a tutti,
Ho contattato i responsabili dell'associazionismo perugino (CESVOL)...
in merito a costi e metodi di creazione dell'associazione....

Mi è stato detto che, sulla base della descrizione sommaria che ho
fatto, la nostra potrebbe configurarsi come associazione di promozione
sociale...
tale riconoscimento (che è un po' più di una semplice associazione)
consentirebbe di accedere ad alcune agevolazioni che, per esempio,
consentono di esser iscritti al registro delle associazioni che possono
ricevere il 5 per mille...

tuttavia.. prima di avere accesso a queste agevolazioni l'associazione
deve dimostrare di esistere da 2 anni...
quindi solo tra due anni avremo diritto (se la costituiamo a palermo) ad
avvalerci del 5 per mille....  (e mi sembra scontato spiegare il perchè
di questi 2 anni)

il costo per la creazione di ua associazione di questo tipo è di
circa 178 euro di imposta di registro + una marca da bollo da 14 euro
applicata su ciascuna coppia di pagine dello statuto.. (mi ha detto di
considerare quindi circa 8 marche da bollo)
in totale circa 290 euro..

in allegato trovate una bozza dello statuto di un associazione di questo
tipo...
probabilmente si discosta un po' da quello che abbiamo già messo online
a causa del fatto che la normativa relativa è relativamente più recente

io non ho ancora avuto modo di leggerla ma, essendomi stata data dal
CESVOL sono convinto che sia ben fatta...
fatemi sapere se servono ulteriori elementi di chiarezza... perchè per
parlare con i responsabili CESVOL devo sempre prendere un appuntamento
con un anticipo di circa 1 settimana

Ancora ciao

Ivan

        
previste agevolazioni fiscali (legge 153/94,
      art. 14) per le associazioni che aderiscono ad una delle
      Associazioni Nazionali di settore riconosciute dal Ministero
      (ARCI, AICS ecc...). La scelta dell'adesione deve essere citata
      nell'articolo 1 dello statuto.
          
--
Ti prego di cercare di non inviarmi files .doc, .xls, .ppt, .dwg.
Preferisco formati liberi.
Please try to avoid to send me  .doc, .xls, .ppt, .dwg files.
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Ivan Marchesini
Department of Civil and Environmental Engineering
University of Perugia
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Assolutamente daccordo…penso sia una cosa molto utile avere un codice fiscale e una partita IVA

  • sottoscrivo quanto richiesto da Maria, e invito -almeno chi si è già manifestato nella pagina delle adesioni- a confermare una posizione in questo senso.

a presto

andrea, noto pibinko
http://pibinko.altervista.org

Il 27/01/07, maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it < maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it> ha scritto:

Carissimi
la modalità di adesione all’associazione italiana (persone fisiche o
società associazioni ed enti (per mezzo dei rappresentanti legali))
per ora mi sembra ancora oggetto di dibattito. Non capisco quindi
perchè vedo un’adesione di Planetek, che non mi sembra il nome di una
persona. Da parte mia chiedo quindi che per ora ci siano solo adesioni
individuali e poi su questo ci scorneremo casomai a Palermo.
Avrei piacere quindi che venisse tolta l’adesione planetek e
sostituita con la persona interessata.
Ciao a tutti.
maria


Gfoss mailing list
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss

Non sono del tutto convinto ancora riguardo la scelta di ammettere soltanto adesioni individuali, ma finché non si sarà presa una scelta condivisa credo anch’io sia opportuno aderire come singole persone. Colgo inoltre l’occasione per chiedere, a chi ha sottoscritto a nome di Planetek, se realmente l’intera società condivide questa sottoscrizione e in che termini sarebbe interessata a far parte dell’associazione; potrebbe essere un buon punto di partenza per discutere questo tipo di adesione, no?

Giovanni

2007/1/27, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com>:

  • sottoscrivo quanto richiesto da Maria, e invito -almeno chi si è già manifestato nella pagina delle adesioni- a confermare una posizione in questo senso.

a presto

andrea, noto pibinko
http://pibinko.altervista.org

Il 27/01/07, maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it < maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it> ha scritto:

Carissimi
la modalità di adesione all’associazione italiana (persone fisiche o
società associazioni ed enti (per mezzo dei rappresentanti legali))
per ora mi sembra ancora oggetto di dibattito. Non capisco quindi
perchè vedo un’adesione di Planetek, che non mi sembra il nome di una
persona. Da parte mia chiedo quindi che per ora ci siano solo adesioni
individuali e poi su questo ci scorneremo casomai a Palermo.
Avrei piacere quindi che venisse tolta l’adesione planetek e
sostituita con la persona interessata.
Ciao a tutti.
maria


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Ok...
sono il linea con la posizione degli altri in merito alla questione
persone fisiche...
mi sembra ragionevole...
per quanto attiene alla questione notaio/atto pubblico, proverò a
prendere di nuovo appuntamento al cesvol per capire meglio la
questione... come giustamente chiedeva Maria
spero che mi diano appuntamento velocemente...
un saluto

Ivan

Il giorno dom, 28/01/2007 alle 00.57 +0100, G. Allegri ha scritto:

Non sono del tutto convinto ancora riguardo la scelta di ammettere
soltanto adesioni individuali, ma finché non si sarà presa una scelta
condivisa credo anch'io sia opportuno aderire come singole persone.
Colgo inoltre l'occasione per chiedere, a chi ha sottoscritto a nome
di Planetek, se realmente l'intera società condivide questa
sottoscrizione e in che termini sarebbe interessata a far parte
dell'associazione; potrebbe essere un buon punto di partenza per
discutere questo tipo di adesione, no?

Giovanni

2007/1/27, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com>:
        - sottoscrivo quanto richiesto da Maria, e invito -almeno chi
        si è già manifestato nella pagina delle adesioni- a confermare
        una posizione in questo senso.
         
        a presto
         
        andrea, noto pibinko
        http://pibinko.altervista.org
         
        Il 27/01/07, maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it
        <maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it> ha scritto:
                Carissimi
                la modalità di adesione all'associazione italiana
                (persone fisiche o
                società associazioni ed enti (per mezzo dei
                rappresentanti legali))
                per ora mi sembra ancora oggetto di dibattito. Non
                capisco quindi
                perchè vedo un'adesione di Planetek, che non mi sembra
                il nome di una
                persona. Da parte mia chiedo quindi che per ora ci
                siano solo adesioni
                individuali e poi su questo ci scorneremo casomai a
                Palermo.
                Avrei piacere quindi che venisse tolta l'adesione
                planetek e
                sostituita con la persona interessata.
                Ciao a tutti.
                maria
                
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Prima di intervenire come azienda, intervengo io, Fabio D’Ovidio, dipendete Planetek che si è impegnato in prima persona per questo.

Ci sono delle cose poco chiare che vorrei capire bene. La “Mission” di GFOSS dovrebbe essere quella di promuovere il Software Open Source. Giusto ?

Planetek utilizza anche Software Open Source ormai da anni e sta cercando, nel tempo, di farsi una cultura e una competenza sempre più ampie.

Fermo restante il fatto che L’Ipotesi B della Proposta dello Statuto GFOSS NON è mai stata esclusa (e quindi non mi meraviglierei nel vedere il nome di un’azienda fra gli Interessati) mi chiedo :

  • che senso avrebbe creare un’associazione senza il contributo di aziende forti del settore? E’ proprio grazie al lavoro e all’operato di queste aziende, come Faunalia, ad esempio, che si viene a conoscenza del Software OS.

  • Forse mi sono perso qualcosa ma, chi ha mai detto che l’Associazione sarebbe nata per i singoli professionisti e\o i singoli ricercatori ? Anzi, tempo fa si parlava della possibilità di suddividere gli associati per ambiti di appartenenza (industria, università, singoli professionisti, ecc…) proprio perchè gli interessi sono diversificati in base alle esigenze ed al tipo di lavoro.

A mio avviso, è importante NON perdere di vista l’obiettivo finale, cioè promuovere il Software Open Source. E’ giusto che il contributo da parte di un ente, azienda o meno che sia, debba essere differenziato dal singolo contributo, ma non per questo escluso.

Mi aspetto commenti …

Ciao


Ing. Fabio D’Ovidio
WebGIS Staff
Planetek Italia Srl
via Massaua, 12 - 70123 Bari - Italy
web : http ://www.planetek.it
e-mail : dovidio@planetek.it
Lat/Lon 41° 8’ 16’‘N 16° 50’ 40’'E


On 28 Jan 2007 at 0:57, G. Allegri wrote:

Non sono del tutto convinto ancora riguardo la scelta di ammettere soltanto adesioni individuali,
ma finché non si saràpresa una scelta condivisa credo anch’io sia opportuno aderire come
singole persone. Colgo inoltre l’occasione per chiedere, a chi ha sottoscritto a nome di Planetek,
se realmente l’intera società condivide questa sottoscrizione e in che termini sarebbe interessata
a far parte dell’associazione; potrebbe essere un buon punto di partenza per discutere questo
tipo di adesione, no?

Giovanni

2007/1/27, andrea giacomelli pibinko@gmail.com:

  • sottoscrivo quanto richiesto da Maria, e invito -almeno chi si è già manifestato nella
    pagina delle adesioni- a confermare una posizione in questo senso.

a presto

andrea, noto pibinko
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Il 27/01/07, maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it ha scritto:
Carissimi
la modalità di adesione all’associazione italiana (persone fisiche o
società associazioni ed enti (per mezzo dei rappresentanti legali))
per ora mi sembra ancora oggetto di dibattito. Non capisco quindi
perchè vedo un’adesione di Planetek, che non mi sembra il nome di una
persona. Da parte mia chiedo quindi che per ora ci siano solo adesioni
individuali e poi su questo ci scorneremo casomai a Palermo.
Avrei piacere quindi che venisse tolta l’adesione planetek e
sostituita con la persona interessata.
Ciao a tutti.
maria


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Ciao Fabio,

rispondo senza polemica, (anche perchè sarebbe sbagliato, in quanto la
comunità gfoss ha bisogno dell'apporto di tutti... e tu hai più volte
dimostrato di saperlo dare), alla tua e-mail...

non credo che il problema debba essere letto come una qualche avversione
verso le aziende... (io per primo ne sto mettendo in piedi una)
credo tuttavia che, in prima battuta sarebbe meglio che l'associazione
fosse composta da soli individui....
questo per garantire una minore identificabilità dell'associazione con
alcuni gruppi già esistenti sul mercato... (chi mi conosce sa quanto
stimo i "Faunalii"... quindi assolutamente non ho nulla contro di loro..
credo inoltre che loro la pensino come me..)

inoltre, mi piacerebbe che l'accento fosse posto maggiormente sul
software libero... piuttosto che sul software open source..
sebbene all'atto pratico la differenza quasi non esista, sono convinto
che la filosofia open potrà avere futuro, almeno a breve termine, solo
se gli utenti affiancheranno la consapevolezza di utilizzare prodotti
della societa civile alla convenienza che questi poi effettivamente
funzionano e risolvono i problemi....

con stima
un saluto a tutti
Ivan

Il giorno lun, 29/01/2007 alle 15.31 +0100, Fabio D'Ovidio ha scritto:

Prima di intervenire come azienda, intervengo io, Fabio D'Ovidio,
dipendete Planetek che si è impegnato in prima persona per questo.

Ci sono delle cose poco chiare che vorrei capire bene. La "Mission" di
GFOSS dovrebbe essere quella di promuovere il Software Open Source.
Giusto ?

Planetek utilizza anche Software Open Source ormai da anni e sta
cercando, nel tempo, di farsi una cultura e una competenza sempre più
ampie.

Fermo restante il fatto che L'Ipotesi B della Proposta dello Statuto
GFOSS NON è mai stata esclusa (e quindi non mi meraviglierei nel
vedere il nome di un'azienda fra gli Interessati) mi chiedo :

      * che senso avrebbe creare un'associazione senza il contributo
        di aziende forti del settore? E' proprio grazie al lavoro e
        all'operato di queste aziende, come Faunalia, ad esempio, che
        si viene a conoscenza del Software OS.

      * Forse mi sono perso qualcosa ma, chi ha mai detto che
        l'Associazione sarebbe nata per i singoli professionisti e\o i
        singoli ricercatori ? Anzi, tempo fa si parlava della
        possibilità di suddividere gli associati per ambiti di
        appartenenza (industria, università, singoli professionisti,
        ecc..) proprio perchè gli interessi sono diversificati in base
        alle esigenze ed al tipo di lavoro.

A mio avviso, è importante NON perdere di vista l'obiettivo finale,
cioè promuovere il Software Open Source. E' giusto che il contributo
da parte di un ente, azienda o meno che sia, debba essere
differenziato dal singolo contributo, ma non per questo escluso.

Mi aspetto commenti ....

Ciao

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On 28 Jan 2007 at 0:57, G. Allegri wrote:

>
> Non sono del tutto convinto ancora riguardo la scelta di ammettere
soltanto adesioni individuali,
> ma finché non si saràpresa una scelta condivisa credo anch'io sia
opportuno aderire come
> singole persone. Colgo inoltre l'occasione per chiedere, a chi ha
sottoscritto a nome di Planetek,
> se realmente l'intera società condivide questa sottoscrizione e in
che termini sarebbe interessata
> a far parte dell'associazione; potrebbe essere un buon punto di
partenza per discutere questo
> tipo di adesione, no?
>
> Giovanni
>
> 2007/1/27, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com>:
> - sottoscrivo quanto richiesto da Maria, e invito -almeno chi si
è già manifestato nella
> pagina delle adesioni- a confermare una posizione in questo
senso.
>
> a presto
>
> andrea, noto pibinko
> http://pibinko.altervista.org
>
> Il 27/01/07, maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it
<maria.brovelli@diiar-topo.polimi.it> ha scritto:
> Carissimi
> la modalità di adesione all'associazione italiana (persone
fisiche o
> società associazioni ed enti (per mezzo dei rappresentanti
legali))
> per ora mi sembra ancora oggetto di dibattito. Non capisco
quindi
> perchè vedo un'adesione di Planetek, che non mi sembra il nome
di una
> persona. Da parte mia chiedo quindi che per ora ci siano solo
adesioni
> individuali e poi su questo ci scorneremo casomai a Palermo.
> Avrei piacere quindi che venisse tolta l'adesione planetek e
> sostituita con la persona interessata.
> Ciao a tutti.
> maria
>
>
>
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fax: +39(0)755853756
jabber: geoivan73@jabber.org

Beh Fabio, direi che il tema è caldo ed è giusto batterlo in questo momento.

Prima di intervenire come azienda, intervengo io, Fabio D'Ovidio, dipendete Planetek che si
è impegnato in prima persona per questo.

Ci sono delle cose poco chiare che vorrei capire bene. La "Mission" di GFOSS dovrebbe
essere quella di promuovere il Software Open Source. Giusto ?

su questo non ci sono dubbi.

Planetek utilizza anche Software Open Source ormai da anni e sta cercando, nel tempo, di
farsi una cultura e una competenza sempre più ampie.

bravi

Fermo restante il fatto che L'Ipotesi B della Proposta dello Statuto GFOSS NON è mai stata
esclusa (e quindi non mi meraviglierei nel vedere il nome di un'azienda fra gli Interessati) mi
chiedo :

* che senso avrebbe creare un'associazione senza il contributo di aziende forti del
    settore? E' proprio grazie al lavoro e all'operato di queste aziende, come Faunalia, ad
    esempio, che si viene a conoscenza del Software OS.

io al contrario direi che ha senso.
non sono le aziende che fanno il lavoro all'interno della comunità ma i singoli che si sono applicati e sforzati per questo.
Se l'esempio è faunalia e giusto valutare i singoli: Paolo, Lia, Leo, Walter, ecc ecc che, chi più chi meno ha condiviso le proprie competenze per il bene della comunità.
Tutto sta in questo "chi più o chi meno".
All'interno delle comunità di software libero gli indici che più vengono valutati sono l'impegno personale e l'eficienza di questo impegno.
Se te ti dedichi anima e corpo alla sviluppo della comunità GFOSS, tutti noteranno che tu, Fabio D'Ovidio, ti sei impegnato e hai offerto un prodotto del tuo impegno alla comunità. Non siamo quei per fare le medie aritmetiche ma il tuo impegno verrà notato.

Se tu ti impegni parecchio non vuol dire però che tutti gli altri della tua ditta facciano altrettanto. Ma non vuol dire nemmeno che non lo facciano.
L'unica certezza è l'impegno del singolo, senza ditta, senza bandiera senza etichetta altre che il suo nome o il suo nick name.

* Forse mi sono perso qualcosa ma, chi ha mai detto che l'Associazione sarebbe nata per
    i singoli professionisti e\o i singoli ricercatori ?

a mio avviso sei il primo a dirlo. posso sbagliarmi.

Anzi, tempo fa si parlava della possibilità
    di suddividere gli associati per ambiti di appartenenza (industria, università, singoli
    professionisti, ecc..) proprio perchè gli interessi sono diversificati in base alle esigenze
    ed al tipo di lavoro.

io non suddividerei gli associati, semmai tenderei ad unirli per imparare a trovare il modo di gestire bene e per il bene di tutti i vari temi che ci appartengono.

A mio avviso, è importante NON perdere di vista l'obiettivo finale, cioè promuovere il
Software Open Source. E' giusto che il contributo da parte di un ente, azienda o meno che
sia, debba essere differenziato dal singolo contributo, ma non per questo escluso.

Le aziende, a mio avviso, avranno ampiamente spazio come sponsors. Se sono interessate allo sviluppo del GFOSS, bene, potranno fare una donazione all'associazione in generale o per un determinato scopo.

Se un'azienda investe nella formazione FOSS dei suoi impiegati non sta facendo un piacere alla comunità FOSS, sta facendo un piacere a se stessa.

fine

Mi aspetto commenti ....

anch'io
:slight_smile:

ciao
Lorenzo

Il 29/01/07, Lorenzo Becchi <lorenzo@ominiverdi.com> ha scritto:

Beh Fabio, direi che il tema è caldo ed è giusto batterlo in questo momento.

Prima di intervenire come azienda, intervengo io, Fabio D’Ovidio,
dipendete Planetek che si
è impegnato in prima persona per questo.

Ci sono delle cose poco chiare che vorrei capire bene. La “Mission” di
GFOSS dovrebbe
essere quella di promuovere il Software Open Source. Giusto ?

su questo non ci sono dubbi.

Planetek utilizza anche Software Open Source ormai da anni e sta
cercando, nel tempo, di
farsi una cultura e una competenza sempre più ampie.
bravi

Fermo restante il fatto che L’Ipotesi B della Proposta dello Statuto
GFOSS NON è mai stata
esclusa (e quindi non mi meraviglierei nel vedere il nome di
un’azienda fra gli Interessati) mi
chiedo :

  • che senso avrebbe creare un’associazione senza il contributo di
    aziende forti del
    settore? E’ proprio grazie al lavoro e all’operato di queste
    aziende, come Faunalia, ad
    esempio, che si viene a conoscenza del Software OS.

io al contrario direi che ha senso.
non sono le aziende che fanno il lavoro all’interno della comunità ma i
singoli che si sono applicati e sforzati per questo.
Se l’esempio è faunalia e giusto valutare i singoli: Paolo, Lia, Leo,
Walter, ecc ecc che, chi più chi meno ha condiviso le proprie competenze
per il bene della comunità.
Tutto sta in questo “chi più o chi meno”.
All’interno delle comunità di software libero gli indici che più vengono
valutati sono l’impegno personale e l’eficienza di questo impegno.
Se te ti dedichi anima e corpo alla sviluppo della comunità GFOSS, tutti
noteranno che tu, Fabio D’Ovidio, ti sei impegnato e hai offerto un
prodotto del tuo impegno alla comunità. Non siamo quei per fare le medie
aritmetiche ma il tuo impegno verrà notato.

Se tu ti impegni parecchio non vuol dire però che tutti gli altri della
tua ditta facciano altrettanto. Ma non vuol dire nemmeno che non lo
facciano.
L’unica certezza è l’impegno del singolo, senza ditta, senza bandiera
senza etichetta altre che il suo nome o il suo nick name.

  • Forse mi sono perso qualcosa ma, chi ha mai detto che
    l’Associazione sarebbe nata per
    i singoli professionisti e\o i singoli ricercatori ?
    a mio avviso sei il primo a dirlo. posso sbagliarmi.

Anzi, tempo fa si parlava della possibilità
di suddividere gli associati per ambiti di appartenenza
(industria, università, singoli
professionisti, ecc…) proprio perchè gli interessi sono
diversificati in base alle esigenze
ed al tipo di lavoro.
io non suddividerei gli associati, semmai tenderei ad unirli per
imparare a trovare il modo di gestire bene e per il bene di tutti i vari
temi che ci appartengono.

Approvo pienamente, il suddividere gli associati comporterebbe secondo me più difficoltà (l’ho notato seguendo la creazione di una società di volontariato per lo sviluppo del software libero di genova, molto simile a la nostra futura), la soluzione migliore secondo me è un solo tipo di soci e poi chi vuole e può sostenere maggiormente l’associazione fa delle donazioni…

A mio avviso, è importante NON perdere di vista l’obiettivo finale,
cioè promuovere il
Software Open Source. E’ giusto che il contributo da parte di un ente,
azienda o meno che
sia, debba essere differenziato dal singolo contributo, ma non per
questo escluso.

Le aziende, a mio avviso, avranno ampiamente spazio come sponsors. Se
sono interessate allo sviluppo del GFOSS, bene, potranno fare una
donazione all’associazione in generale o per un determinato scopo.

Giustissimo

Se un’azienda investe nella formazione FOSS dei suoi impiegati non sta
facendo un piacere alla comunità FOSS, sta facendo un piacere a se stessa.

fine

Mi aspetto commenti …

anch’io
:slight_smile:

ciao
Lorenzo

ciao
Luca

se può interessare qui vi è lo statuto dell’ALID http://genova.linux.it/ALID_-_Statuto

-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
Hash: SHA1

Secondo me gli interessati ci devono essere tutti, privati, enti,
rinoceronti e farfalle.
Poi decideremo il da farsi, ma un'espressione di interesse e' un dato
prezioso che serve per valutare meglio.
pc

andrea giacomelli ha scritto:

- sottoscrivo quanto richiesto da Maria, e invito -almeno chi si è già
manifestato nella pagina delle adesioni- a confermare una posizione in
questo senso.

    Avrei piacere quindi che venisse tolta l'adesione planetek e
    sostituita con la persona interessata.
    Ciao a tutti.
    maria

- --
Paolo Cavallini
email+jabber: cavallini@faunalia.it
www.faunalia.it
Piazza Garibaldi 5 - 56025 Pontedera (PI), Italy Tel: (+39)348-3801953
-----BEGIN PGP SIGNATURE-----
Version: GnuPG v1.4.6 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org

iD8DBQFFvhuU/NedwLUzIr4RAlK2AJ9s0JWf1QM5Fe1KVMVSJRYxhLiS+ACgnCyo
OkjroZDUmT4wmS6leSjcvfI=
=twBV
-----END PGP SIGNATURE-----

On 29 Jan 2007 at 15:57, Lorenzo Becchi wrote:

Beh Fabio, direi che il tema è caldo ed è giusto batterlo in questo momento.

Prima di intervenire come azienda, intervengo io, Fabio D’Ovidio,
dipendete Planetek che si
è impegnato in prima persona per questo.

Ci sono delle cose poco chiare che vorrei capire bene. La “Mission” di
GFOSS dovrebbe
essere quella di promuovere il Software Open Source. Giusto ?

su questo non ci sono dubbi.

BENE !!

Planetek utilizza anche Software Open Source ormai da anni e sta
cercando, nel tempo, di
farsi una cultura e una competenza sempre più ampie.
bravi

GRAZIE :wink:

Fermo restante il fatto che L’Ipotesi B della Proposta dello Statuto
GFOSS NON è mai stata
esclusa (e quindi non mi meraviglierei nel vedere il nome di
un’azienda fra gli Interessati) mi
chiedo :

  • che senso avrebbe creare un’associazione senza il contributo di
    aziende forti del
    settore? E’ proprio grazie al lavoro e all’operato di queste
    aziende, come Faunalia, ad
    esempio, che si viene a conoscenza del Software OS.

io al contrario direi che ha senso.
non sono le aziende che fanno il lavoro all’interno della comunità ma i
singoli che si sono applicati e sforzati per questo.
Se l’esempio è faunalia e giusto valutare i singoli: Paolo, Lia, Leo,
Walter, ecc ecc che, chi più chi meno ha condiviso le proprie competenze
per il bene della comunità.
Tutto sta in questo “chi più o chi meno”.
All’interno delle comunità di software libero gli indici che più vengono
valutati sono l’impegno personale e l’eficienza di questo impegno.
Se te ti dedichi anima e corpo alla sviluppo della comunità GFOSS, tutti
noteranno che tu, Fabio D’Ovidio, ti sei impegnato e hai offerto un
prodotto del tuo impegno alla comunità. Non siamo quei per fare le medie
aritmetiche ma il tuo impegno verrà notato.

Lorenzo, è giusto che tu parli in base a quella che, all’interno di GFOSS, è diventata la tua esperienza. Come te, tanti sono stati e sono i singoli che si impegnano e di sicuro questo la Comunità lo apprezza e lo valuta quotidianamente. Secondo me però il problema è un altro e mi scuso a priori se sono insistente su questo aspetto : qui, NON stiamo creando (credo, senza presunzione !!!) una comunità di sviluppo Software, NON stiamo creando un prodotto finale da “vendere” (chiaramente sto parlando sempre di Software OS), ma stiamo (o almeno questo è quello che si evince dalle idee da voi “singoli” suggerite) pensando ad un’Associazione che vuole divulgare il Software libero e far capire a tutti i vantaggi, le potenzialità e, non me ne vogliate, anche le pecche là dove ce ne siano (applicazioni non perfettamente funzionanti, tecnologie spesso ripetitive e non integrate, ecc…insomma in alcuni punti il software libero NON è maturo al 100%, o no ?)…Poi, all’interno di questa Associazione,che fino ad ora è rimasta ufficiosa, i singoli (persone fisiche, aziende, associazioni, ecc…) daranno il loro contributo come meglio credono, chi più chi meno chiaramente.

Dico questo perchè non tutti hanno percorso le tue stesse tappe e l’idea di avvicinarsi al Mondo open source è maturata in modi e momenti diversi per ognuno di noi. Se però fai il ragionamento che hai fatto, secondo me la Comunità si riduce a “pochi intimi” e non so quanto questo possa essere positivo.

Se tu ti impegni parecchio non vuol dire però che tutti gli altri della
tua ditta facciano altrettanto. Ma non vuol dire nemmeno che non lo
facciano.
L’unica certezza è l’impegno del singolo, senza ditta, senza bandiera
senza etichetta altre che il suo nome o il suo nick name.

Secondo me, l’impegno che il singolo può mettere è importante ai fini della crescita della Comunità, ma il contributo che può dare ua azienda forte, con la sua bandiera :-)) nell’opera di divulgazione e promozione del Software libero, guarda che è altrettanto importante, altrimenti i singoli restano singoli e la crescita prima o poi si arresta…

  • Forse mi sono perso qualcosa ma, chi ha mai detto che
    l’Associazione sarebbe nata per
    i singoli professionisti e\o i singoli ricercatori ?
    a mio avviso sei il primo a dirlo. posso sbagliarmi.

meno male !! ;-)) allora il discorso che ho fatto fin’ora regge, e come se regge!! ;-))

Anzi, tempo fa si parlava della possibilità
di suddividere gli associati per ambiti di appartenenza
(industria, università, singoli
professionisti, ecc…) proprio perchè gli interessi sono
diversificati in base alle esigenze
ed al tipo di lavoro.
io non suddividerei gli associati, semmai tenderei ad unirli per
imparare a trovare il modo di gestire bene e per il bene di tutti i vari
temi che ci appartengono.

sono d’accordo, ma unire gli associati vuol dire unire gli intenti e le esigenze. Il processo di “unificazione” non è semplice…inoltre, “unificazione” non vuol dire esclusione…

A mio avviso, è importante NON perdere di vista l’obiettivo finale,
cioè promuovere il
Software Open Source. E’ giusto che il contributo da parte di un ente,
azienda o meno che
sia, debba essere differenziato dal singolo contributo, ma non per
questo escluso.

Le aziende, a mio avviso, avranno ampiamente spazio come sponsors. Se
sono interessate allo sviluppo del GFOSS, bene, potranno fare una
donazione all’associazione in generale o per un determinato scopo.

questo è senza dubbio un’aspetto importante, ma in questo modo stai tenendo fuori (a meno di farle pagare) le aziende, le associazioni e gli enti vari
che invece potrebbero essere una risorsa importante, come ti ho spiegato qualche punto fa…Quindi, così facendo stai creando si un’ Associazione ma una Associazione “ad ingresso limitato”…stai mettendo un vincolo…forte, fra l’altro…

Se un’azienda investe nella formazione FOSS dei suoi impiegati non sta
facendo un piacere alla comunità FOSS, sta facendo un piacere a se stessa.

Domandone : se tu investi nella tua formazione FOSS lo fai per te di sicuro, lo fai per la comunità di sicuro, e fin qui ci siamo. Ma poi vorresti dire che finisce qua ?

Cioè, così come una azienda può avere interesse a formare il personale in software e tecnologie FOSS sta facendo un piacere a se stessa, anche il singolo ha il suo interesse e sopratutto i suoi vantaggi :

  • l’azienda, perchè un’azienda che si rispetti non deve fermarsi di fronte alle tecnologie, ma conoscerle ed assimilarle e… promuoverle…

  • il singolo, perchè così facendo diventa un consulente esperto delle tecnologie che promuove. Giusto ?? e così tutto torna :wink: Cioè, anche il singolo sta facendo un piacere a se stesso :wink:

Nessuno ha mai negato qui che investire in tecnologie OS non vuol dire ricavarci qualcosa,
sia che si tratta di singolo professionista, sia che si tratta di un Ente più grande…o di un’azienda…

…Paolo mi darà ragione su questo (o almeno in parte),vero ??

Saluti


Ing. Fabio D’Ovidio
WebGIS Staff
Planetek Italia Srl
via Massaua, 12 - 70123 Bari - Italy
web : http ://www.planetek.it
e-mail : dovidio@planetek.it
Lat/Lon 41° 8’ 16’‘N 16° 50’ 40’'E


He he

Fabio, mi sa che c'è scappata la penna
:slight_smile:

ne parliamo a Palermo, porta tutti i singoli e le aziende che conosci.

Io porto me stesso.
:wink:

ciao
Lorenzo

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Salvo per l'uso dell'html nella mail...
pc

Fabio D'Ovidio ha scritto:

On 29 Jan 2007 at 15:57, Lorenzo Becchi wrote:

Nessuno ha mai negato qui che investire in tecnologie OS non vuol dire
ricavarci qualcosa,
sia che si tratta di singolo professionista, sia che si tratta di un
Ente più grande.....o di un'azienda...

...Paolo mi darà ragione su questo (o almeno in parte),vero ??

- --
Paolo Cavallini
email+jabber: cavallini@faunalia.it
www.faunalia.it
Piazza Garibaldi 5 - 56025 Pontedera (PI), Italy Tel: (+39)348-3801953
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On 29 Jan 2007 at 17:25, Lorenzo Becchi wrote:

He he

Fabio, mi sa che c'è scappata la penna
:slight_smile:

credo di aver detto tutte cose ovvie :slight_smile: Nessuna novità !!

ne parliamo a Palermo, porta tutti i singoli e le aziende che conosci.

sarà fatto ;-))

...però c'è un problema :

A quando l'incontro "formale" per queste discussioni ?? (So di essere ripetitivo, ma a sto
punto la ripetizione è d'obbligo)
Se mi dite il 14 alle 17 vi rispondo che quello è il giorno in cui si dovrebbe sottoscrivere
l'Associazione (attività in teoria prevista a valle di una discussione conclusa)....

...ho ancora un pò le idee confuse riguardo l'appuntamento :

1. Ci vediamo per parlare o sottoscrivere una Associazione il 14?

2.Se ci vediamo per parlare e molti non possono essere presenti il 14 (almeno così sembra),
facciamo il 15 e\o il 16 ?

A questo punto propongo l'incontro di Palermo come un momento di"ricognizione delle
idee"...

..a voi la parola....

Io porto me stesso.

...allora non vengo ;-)))))))))))))))))))))))))))))))))))))

:wink:

ciao
Lorenzo

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dico la mia…

è da sei mesi che sto prendendo parte a varie operazioni di ricognizione di idee (in ambito GIS ed extra-GIS).

mi può stare bene che Palermo sia un “momento di ricognizione”, a patto che se ne esca anche con una “mappa” risultato della ricognizione stessa e che possa essere una base per una decisione veloce (entro febbraio).

se non facciamo questo, ci troveremo a ripartire non da zero, ma a non aver costruito su questi 3-4 mesi di dibattito.

Pibinko ha parlato

(…immagino noi seduti in un teepee indiano, rischiarati da una fiammella, con il calumet della pace-gis che gira…NB: per chi si stesse facendo idee strane…non sono un fumatore!).

Il 29/01/07, Fabio D’Ovidio <dovidio@planetek.it> ha scritto:


A questo punto propongo l’incontro di Palermo come un momento di"ricognizione delle
idee"…

…a voi la parola…