[Gfoss] Cartografia IGM 1936

Ciao a tutti,
la seguente e-mail è per raccogliere informazioni di carattere tecnico e
giuridico sulla cartografia 1:25.000 prodotta dall'IGM negli anni '30
(in particolare io ho visto mappe del 1936).

Visto che siamo nel 2008, questo insieme di carte ha 72 anni. A questo
va aggiunto il fatto che (stando a quanto dice EdoM che di diritto
d'autore ne sa più di me) fino al 1947 non dovrebbe esistere una
specifica protezione per le carte geografiche.
La legge sul diritto d'autore italiano è peraltro del 1941, anche se il
dda esiste dal 1927.

Tutti questi tasselli messi insieme potrebbero significare che quelle
carte sono libere, come piace a noi. Sarebbe opportuno verificare
tramite persone competenti (Wikimedia, Creative Commons) se
effettivamente le cose stanno così.

Nel caso in cui accertassimo la "Libertà" della cartografia IGM 1936,
potremmo iniziare ad affrontare il lato tecnico della faccenda: trovare
qualcuno che possieda tutte le carte (di carta!) in ottimo stato e ci
permetta di digitalizzarle... forse solo l'IGM stesso. Niente ci
impedisce di contattarli e affrontare l'argomento, presentandoci come
associazione.

E una volta digitalizzate, che farne? Cartograficamente, che
caratteristiche hanno? Sono in un sistema di coordinate "buono" da
trattare con i nostri strumenti standard?

Mi rendo conto di avere messo molta carne al fuoco, comunque i passi da
seguire sono abbastanza obbligati ed è meglio seguire l'ordine in cui li
ho esposti. A meno che qualcuno non sia interessato alla cartografia del
1888: quella dovrebbe essere senza alcun dubbio libera!

Obbligatoria pagina wiki: http://wiki.gfoss.it/index.php/IGM_1936

Chi è interessato o ha già la risposta ad alcune delle domande, si
faccia avanti...

Ciao, Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it Archeologia e Software Libero
Io uso Debian GNU/Linux!

Caro lo Steko -

tempo fa mi capitò di avere sotto mano copie cartacee di una mappa IGM
coetanea delle tue, relativa a una zona su cui avevamo organizzato
delle passeggiate/trekking...ci era rimasto impresso il fatto che
erano segnati dei "punti di interesse" (ruderi ecc), che non erano
riportati sulle carte nuove in nostro possesso. ...insomma: le mappe
vecchie si erano rivelate effettivamente utili per migliorare i nostri
percorsi.

poter disporre di una base digitalizzata come quella che ci proponi
avrebbe sicuramente interesse per tanti tipi di studi (la prima cosa
che mi viene in mente è la variazione dell'urbanizzato), o anche solo
per questioni di curiosità personale (...come era la mia zona 70 anni
fa ?).

resta da chiarire il "punto zero", cioè se queste carte siano libere
(e metto in copia Simone, che magari ci può indirizzare per
approfondimenti).

il lavoro che potrebbe nascere in caso di verifica positiva, fatto
magari uno studio pilota su un paio di tavolette, potrebbe diventare
un progettone, in cui l'associazione ci starebbe bene, ma ci vedrei
bene anche un gruppo più "strutturato"...

...mi aspetterei anche che ci siano in circolazione altri progetti di
digitalizzazione ecc ecc ecc...sarebbe quindi da fare un po' di
verifica sullo stato dell'arte in questo settore (se già non l'hai
fatto).

...dette tutte queste cose molto belle: resta da seguire il discorso
verifica sulla licenza...se ci puoi stare dietro tu, sarebbe bene, e
vediamo nel giro di qualche settimana cosa produce la comunità.

my 0.2 centesimi (in Lire degli anni '30 :wink: ).

andrea, noto pibinko
http://pibinko.altervista.org

p.s. e come la mettiamo con le mappe dell'Atlante T.C.I. degli anni '20 ? ...

p.p.s. comunque anche qualche mappa del 1888 non mi spiacerebbe averla
sottomano.

2008/1/23, Stefano Costa <steko@iosa.it>:

Ciao a tutti,
la seguente e-mail è per raccogliere informazioni di carattere tecnico e
giuridico sulla cartografia 1:25.000 prodotta dall'IGM negli anni '30
(in particolare io ho visto mappe del 1936).

Visto che siamo nel 2008, questo insieme di carte ha 72 anni. A questo
va aggiunto il fatto che (stando a quanto dice EdoM che di diritto
d'autore ne sa più di me) fino al 1947 non dovrebbe esistere una
specifica protezione per le carte geografiche.
La legge sul diritto d'autore italiano è peraltro del 1941, anche se il
dda esiste dal 1927.

Tutti questi tasselli messi insieme potrebbero significare che quelle
carte sono libere, come piace a noi. Sarebbe opportuno verificare
tramite persone competenti (Wikimedia, Creative Commons) se
effettivamente le cose stanno così.

Nel caso in cui accertassimo la "Libertà" della cartografia IGM 1936,
potremmo iniziare ad affrontare il lato tecnico della faccenda: trovare
qualcuno che possieda tutte le carte (di carta!) in ottimo stato e ci
permetta di digitalizzarle... forse solo l'IGM stesso. Niente ci
impedisce di contattarli e affrontare l'argomento, presentandoci come
associazione.

E una volta digitalizzate, che farne? Cartograficamente, che
caratteristiche hanno? Sono in un sistema di coordinate "buono" da
trattare con i nostri strumenti standard?

Mi rendo conto di avere messo molta carne al fuoco, comunque i passi da
seguire sono abbastanza obbligati ed è meglio seguire l'ordine in cui li
ho esposti. A meno che qualcuno non sia interessato alla cartografia del
1888: quella dovrebbe essere senza alcun dubbio libera!

Obbligatoria pagina wiki: http://wiki.gfoss.it/index.php/IGM_1936

Chi è interessato o ha già la risposta ad alcune delle domande, si
faccia avanti...

Ciao, Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it Archeologia e Software Libero
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Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

Non ho grande esperienza di diritti d'autore, ma mi è capitato di
pubblicare estratti di carte IGM e mentre per quelle recenti occorre
un'autorizzazione per le carte che citi basta informare l'Istituo con
una lettera. Da questo arguisco che le carte sono di uso libero, anche
se non so cosa accaderebbe se le volessimo pubblicare su un sito web.
Per quanto invece riguarda progetti di trasposizione in digitale
sicuramente l'Università di Firenze ha già elaborato diversi
materiali, anche se non in un progetto unico. Ho lavorato per parecchi
anni al dipartimento di urbanistica e spesso, all'interno di varie
ricerche, venivano utilizzate carte IGM di varie date (dalla prime
coperture di fine 800 in poi) attraverso scansione e
georeferenziazione. Una buona dote di materiali cartacei è presente
presso l'archivio cartografico della facoltà di architettura (via
micheli 2).

Iacopo

On mer, 2008-01-23 at 23:10 +0100, andrea giacomelli wrote:

tempo fa mi capitò di avere sotto mano copie cartacee di una mappa IGM
coetanea delle tue, relativa a una zona su cui avevamo organizzato
delle passeggiate/trekking...ci era rimasto impresso il fatto che
erano segnati dei "punti di interesse" (ruderi ecc), che non erano
riportati sulle carte nuove in nostro possesso. ...insomma: le mappe
vecchie si erano rivelate effettivamente utili per migliorare i nostri
percorsi.

Io ricordo bene che nel corso di Geografia Storica il prof Moreno ci
mostrò la differenza abissale che esisteva tra le prime carte realizzate
sulla base delle foto aeree (proprio quelle negli anni pre-2 guerra
mondiale) e quelle precedenti, che prevedevano il buon cartografo che
girava a piedi per l'Italia da poco unita.

Ci sono casi incredibili in cui una casa rurale isolata esiste nel 1888,
scompare nel 1936 e "magicamente" riappare dopo la guerra.. tutto a
parità di vegetazione.

Tutto questo per sottolineare il fatto che queste carte non sono
importanti solo perché potenzialmente libere, ma hanno effettivamente un
altissimo valore di per sé.

Attendiamo fiduciosi una risposta da Simone Aliprandi.. :slight_smile:

Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it Archeologia e Software Libero
Io uso Debian GNU/Linux!

On Wed, 23 Jan 2008 10:23:58 +0100
Stefano Costa <steko@iosa.it> wrote:

Ciao a tutti,
la seguente e-mail è per raccogliere informazioni di carattere tecnico e
giuridico sulla cartografia 1:25.000 prodotta dall'IGM negli anni '30
(in particolare io ho visto mappe del 1936).

[cut]

Tutti questi tasselli messi insieme potrebbero significare che quelle
carte sono libere, come piace a noi. Sarebbe opportuno verificare
tramite persone competenti (Wikimedia, Creative Commons) se
effettivamente le cose stanno così.

per quanto possa valere la mia opinione, mi sembra un'ottima iniziativa;

Ciao, Steko

ciao,
giuliano