[Gfoss] dati geografici Toscana

Qualcuno ricorderà i messaggi girati in lista relativamente alla rete
escursionistica della toscana che la regione si è rivenduta ad
un'azienda privata.
Se pur con lentezza ho continuato per quel poco che mi è possibile a
far pressione, almeno dentro il CAI, che di tali dati è il fornitore.
Pochi risultati per ora naturalmente, ma alla regione mi hanno fatto
notare la delibera 772/2007 che fra le altre cose stabilisce che i
soggetti interessati dall'accordo regione-comuni-provincie per la
gestione del sit regionale devono: "rendere libero l'accesso alle
informazioni prodotte dall'Ente per la Base Informativa Geografica
verso tutti i cittadini" (art. 2 del disciplinare). Se volete trovate
il testo sta qui:
http://www.regione.toscana.it/ius/ns-attinew/?MIval=_pag4a&prec=Delibera+n.772+del+05/11/2007&v_tipoprat=AD&v_vers=DG&v_codprat=2007DG00000001103&accesso=1

Nel 2008 se ne dovrebbero vedere i frutti. Speriamo bene.

Buon fine anno a tutti.

Iacopo Zetti

La cosa piu' inutile che esiste sulla faccia della terra.

...I sentieri del CAI.

io mi domando perche' un ente pubblico continua a foraggiare escursionisti
per produrre tracciati che poi dopo la prima pioggia spariscono e bisogna ricominciare da capo.

Sapere che li ha venduti e ci ha ripreso una parte dei soldi che ha speso ,
io la vedo come una buona notizia.

Non sarebbe meglio spendere quei soldi per aiutare qualche associazione che opera nel sociale ?
Che invece devono tirare avanti senza un becco di un quattrino.

Andrea.

On Sat, 22 Dec 2007 15:33:19 +0100, Iacopo Zetti wrote:

Qualcuno ricorderà i messaggi girati in lista relativamente alla rete
escursionistica della toscana che la regione si è rivenduta ad
un'azienda privata.
Se pur con lentezza ho continuato per quel poco che mi è possibile a
far pressione, almeno dentro il CAI, che di tali dati è il fornitore.
Pochi risultati per ora naturalmente, ma alla regione mi hanno fatto
notare la delibera 772/2007 che fra le altre cose stabilisce che i
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2007DG00000001103&accesso=1

Nel 2008 se ne dovrebbero vedere i frutti. Speriamo bene.

Buon fine anno a tutti.

Iacopo Zetti

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Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

Andrea,

la cartografia delle parti urbanizzate si produce facilmente e con
metodologie consolidate.

Per la sentieristica, l'unico modo è quello di percorrere il territorio,
scandirlo palmo a palmo. Meno tecnologia, indubbiamente, ma più cultura,
conoscenza del paesaggio e della natura, migliore rapporto con il proprio
territorio.

Non condivido le tue riflessioni: risparmi, a vantaggio del sociale, si
possono, e si devono fare, eliminando sprechi, dirottando risorse
destinate ad armamenti, ecc. La cultura (e l'attenzione ai sentieri, alla
toponomastica, alla speleologia per il sottosuolo, bird-watching e tutto
quanto legato a paesaggio, territorio, storia ed evoluzione degli stessi)
non è "terreno di sprechi".

Ricordo Piero Spagna, fondatore del Servizio Cartografico e poi del SIT
della Toscana, che si perse di notte in un bosco, per una cartina che non
riportava correttamente e riconoscibilmente i sentieri per cui si era
avventurato. Si vide costretto a forzare una autovettura (chissà come
finita li, chissà come trovata) per passarvi la notte!

Pensa anche all'uso da parte di scouts, escursionisti, Protezione Civile,
ecc.

E credo che sia proprio competenza degli Enti Pubblici spendere, e
spendere soprattutto dove non c'è da attendersi ritorni (si tratta di Enti
che non devono produrre "fatturato", ma "vivibilità" e "cultura"):
chiaramente tali spese non devono essere o diventare foraggiamenti (come
talvolta è successo) di combriccole, prestanome, mafiosi: ma non è
certamente il caso del CAI.

Ciao,
Bion Natale e Felice 2008,

Maurizio

Risposta a: < Andrea P.>

La cosa piu' inutile che esiste sulla faccia della terra.

...I sentieri del CAI.

io mi domando perche' un ente pubblico continua a foraggiare escursionisti
per produrre tracciati che poi dopo la prima pioggia spariscono e bisogna
ricominciare da capo.

Sapere che li ha venduti e ci ha ripreso una parte dei soldi che ha speso
,
io la vedo come una buona notizia.

Non sarebbe meglio spendere quei soldi per aiutare qualche associazione
che opera nel sociale ?
Che invece devono tirare avanti senza un becco di un quattrino.

Andrea.

On Sat, 22 Dec 2007 15:33:19 +0100, Iacopo Zetti wrote:

Qualcuno ricorderà i messaggi girati in lista relativamente alla rete
escursionistica della toscana che la regione si è rivenduta ad
un'azienda privata.
Se pur con lentezza ho continuato per quel poco che mi è possibile a
far pressione, almeno dentro il CAI, che di tali dati è il fornitore.
Pochi risultati per ora naturalmente, ma alla regione mi hanno fatto
notare la delibera 772/2007 che fra le altre cose stabilisce che i
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Ciao Maurizio,

lungi da me dire che il CAI e' inutile, anzi , avercene.

Pero' come anche te confermi, ci si ingegna a conoscere tutto.
Sappiamo tutto di strade, sentieri e torrenti.
Ma non sappiamo assolutamente nulla di quello che esiste vicino a casa nostra.

E cito come esempio il settore del volontariato. Nessuno ne sa' niente.
Nemmeno le persone che potrebbero beneficiare del loro aiuto.
E' questo che e' avvilente. Spesso esistono delle associazioni che potrebbero aiutarti, ma non lo sai, non le conosci e quindi non ricorri al loro aiuto.

Parlando con il presidente di una di queste associazioni, mi diceva che loro non sanno neanche quale e' la reale situazione nel loro territorio.
E chi potrebbe informarle (come ad esempio gli assistenti sociali) e' tenuto al rispetto della privacy e quindi non puo' indirizzarle, dicendogli chi aiutare e
dove.

Te mi parli di conoscenza del territorio.
E' vero, ma insieme alla conoscenza del territorio "lontano", sarebbe meglio conoscere anche (e forse meglio) il territorio "vicino".
E poi farlo conoscere.

Oggi possiamo sapere molto di strade, sentieri e torrenti, ma chi e cosa si trova nella strada vicino a casa tua non lo sappiamo, ne' sappiamo
dove si trovi una associazione che possa fornire aiuto e sostegno.

La natura insegna che chi grida piu' forte ottiene di piu', vuoi che sia il pulcino nel nido perche' ha fame ed e' in competizione con i propri fratelli, o che sia
una associazione che chiede fondi, in competizione con un ' altra.

Una associazione che opera nel sociale richiede che il volontario abbai tempo da mettere a disposizione.
E questo lo puo' fare solo chi e' in pensione.
A una associazione come il CAI ci puo' partecipare anche un giovane che la domenica se ne va a fare una scampagnata.

I giovani hanno fiato e gridano, gli anziani, invece, hanno meno fiato e troppe cose da fare.

E siccome chi non grida nulla ottiene, ecco che il cerchio si chiude.

Ed ecco perche' a volte si discute dell'utilita' della conoscenza del territorio lontano e trascuriamo altre conoscenze.

Finito il pistolotto natalizio, torno alla realta'.

Saluti,
Andrea.

On Sat, 22 Dec 2007 20:19:11 +0100 (CET), Maurizio Trevisani wrote:

Andrea,

la cartografia delle parti urbanizzate si produce facilmente e con
metodologie consolidate.

Per la sentieristica, l'unico modo è quello di percorrere il territorio,
scandirlo palmo a palmo. Meno tecnologia, indubbiamente, ma più cultura,
conoscenza del paesaggio e della natura, migliore rapporto con il proprio
territorio.

Non condivido le tue riflessioni: risparmi, a vantaggio del sociale, si
possono, e si devono fare, eliminando sprechi, dirottando risorse
destinate ad armamenti, ecc. La cultura (e l'attenzione ai sentieri, alla
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talvolta è successo) di combriccole, prestanome, mafiosi: ma non è
certamente il caso del CAI.

Ciao,
Bion Natale e Felice 2008,

Maurizio

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La cosa piu' inutile che esiste sulla faccia della terra.

...I sentieri del CAI.

io mi domando perche' un ente pubblico continua a foraggiare escursionisti
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Andrea.

On Sat, 22 Dec 2007 15:33:19 +0100, Iacopo Zetti wrote:

Qualcuno ricorderà i messaggi girati in lista relativamente alla rete
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Se pur con lentezza ho continuato per quel poco che mi è possibile a
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