Potendo disporre del dato catastale ogni volta che si vuole
(nel caso in cui si possa accedere al "Portale dei Comuni"),
giudico molto importante la possibilita' di ripetere le
operazioni di riproiezione e trasformazione sempre con gli
stessi parametri, in maniera da consentira la valutazione
delle modifiche nel tempo.
Una volta stabilita la tolleranza accettabile per
l'accuratezza posizionale dei dati catastali in relazione
all'accuratezza degli
agli altri dati del nostro sistema informativo, non andrei a
cercare la perfetta coincidenza di molti punti di controllo,
utilizzando tecniche di triangolazione, ma mi accontenterei
di realizzare la migliore trasformazione "affine" di un
intero foglio.
Supponendo di voler comunque procedere alla triangolazione,
starei molto attento alla scelta dei punti di controllo. Per
mia piccola esperienza, esercitata sui fogli del Comune di
Albanella (SA), dal confronto tra il dato catastale e quello
della Carta Tecnica Regionale, e' emerso che alcuni edifici
della carta catastale erano palesemente spostati (anche
confrontando le distanze relative ad ad altri oggetti comuni
tra le due fonti).
Bisogna ricordare che il dato catastale nasce con finalita'
fiscali e che l'accuratezza posizionale non e' vincolante
come per una carta tecnica (o per un'ortofoto).
Come primo passo, mi piacerebbe sistematizzare la
riproiezione al volo in PostGIS. Qualcuno sa indicarmi i
riferimenti da studiare?
Grazie,
Guglielmo
----- Original Message -----
Da : "Bud P. Bruegger" <bud@comune.grosseto.it>
A : Antonio Falciano <afalciano@yahoo.it>
Cc: "gfoss@faunalia.com" <gfoss@faunalia.com>
Oggetto : Re: [Gfoss] domande su dati catastali
Data : Mon, 10 Dec 2007 17:04:57 +0100
Ciao Antonio,
On Fri, 07 Dec 2007 17:45:38 +0100
Antonio Falciano <afalciano@yahoo.it> wrote:
> > Riguardo il tuo commento sul rubbersheeting che e' da
> > evitare, ti vorrei chiedere piu' dettagli.
>
> Questo tipo di trasformazioni sono da evitare perchè
> alterano completamente la geometria della cartografia
> catastale. Meglio una trasformazione affine!Hmm. Capisco che dici ora e ovviamente e' legato alla
semantica dato al termine "rubber sheeting". Io
personalmente penso molto di piu' in gradi di griscio:
Normalmente, una trasformazione affine non e' possibile su
tutta l'area (che e' troppo grande) e si taglia in entita'
piu' piccole (ad esempio fogli che gia' esistono). Il
rubbersheeting implementato da me anni fa (quello basato
su una triangulazione) fa la stessa cosa (non sono certo
se la trasformazione in ogni triangolo sia veramente
affine, penso di si, ma se no e' comunque un concetto
molto comparabile..) solo in aree piu' piccole.Allora la domanda che rimane e quanto piccole
devono/possono essere le aree a quali applicare una
trasformazione geometrica (affine o altro) e qui
certamente dipende dallo scopo...Se lo scopo e' un match piu' buono possibile, e se si
accetta che la CTR proveniente da un rilievo
fotogrammetrico sia' piu' vero che la geometria del
catasto (magari solo su oggetti fisici come edifici, fiumi
,...) allora una trasformazione che porta il catasto a
quella geometria vera e' una buona cosa.Mi rendo conto che una trasformazione affine per foglio e'
molto piu' robusto su scelte spagliate di "correspondence
points" ma sono sempre del'opinione che con correspondence
points buoni si puo arrivare a buoni risultati.[snip]
> Su piccole aree, stimare la trasformazione locale ed
> applicarla offre buoni risultati, ma utilizzarla "on the
fly" non credo serva a qualcosa.Hmm. Perche' no? Se ho capito bene, il "on the fly" era
motivato nel fatto che si lascia i dati nel loro sistema
originale senza fisicamente rappresentare una
"interpretazione" non ufficiale.L'on the fly, se implementato veloce, allora mi sembra
ugualmente beneficiale per una trasformazione affine che
per una riproiezione analitica. O c'e' qualcosa che non
vedo?Mi chiedo se non e' gia' normale per dati raster di
trasformare on the fly sia per una trasformazione
geometrica (mappare i pixel a coordinate x/y di un sistema
di riferimento della carta) che anche una trasformazione
da un sistema di riferimento in un altro. Forse spaglio?> > * non capisco del tutto che intendono essattamente con
> > "fitting" oppure "interventi geometrici locali", ma
> > non sono alla fine un rubber-sheeting? (anche questo
> > un termine molto vaghe che potrebbe riferirsi a cose
> ben diverse).
> Attenzione: di trasformazioni ce ne sono tante e il
> rubbersheeting è proprio la più "distruttiva". Per
> intenderci, una trasformazione che rende le linee in
curve è, ai ns fini, particolarmente inadatta.Hmm. La trasformazione lineare usato in triangoli
preserve linee e magari "cambia direzione" ai confini di
un triangolo al altro (allora dipende quanto fino sono i
triangoli).Mi sembra che vedere che fa in qualche esempio vero
sarebbe piu' facile che ragionare teoricamente...saluti
-b>
> ciao
> Antonio
>
>
>--
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