[Gfoss] domande sui dati per chi insegna e chi impara

in merito ai dati da usare:
Dipende dalle finalita' del corso, se e' un corso per gente che deve
imparare a produrre archivi di qualita' e' un conto. Altro, invece, se
si pensa a un corso per gente che deve fare pianificazione o
programmazione.

In entrambi i casi ha senso mettere cercare di far lavorare lo
studente su dati che siano similari a quelli che usera'.
In linea di massima questo vale maggiormente per i corsi del secondo tipo.

Certamente, non ha molto senso in un corso breve usare dati in
coordinate geografiche se poi ci si aspetta che lavorera' su dati in
coordinate piane.

Se invece il corso e' piu' corposo e contempla anche la parte
dell'utilizzo contemporaneo di dati in differenti sistemi di
riferimento potrebbe essere invece utile avere dati piu' eterogenei.

In linea di massima, secondo me' sarebbe meglio che gli studenti
imparassero su dati non troppo buoni (peggio sono e meglio e'), cosi'
toccherebbero con mano i problemi che poi si troverebbero a gestire.
Ovviamente questo vale per chi produce archivi.

poligoni che non si chiudono, topologie non rispettate, etc...

Ad esempio, una cosa che chi esce da questi corsi non concepisce mai,
e' che il calcolo dell'area potrebbe risultare errato se nei poligoni
ci sono dei vertici coincidenti.
per cui e' sempre buona cosa, se si ha dubbi sulla provenienza
dell'archivio, fare delle verifiche topologiche prima di usarlo.
Cosa che invece non avviene mai.
L'utente tipicamente chiede al software di calcolare l'area e su essa
opera, e non si pone il dilemma se l'archivio sia ben fatto oppure no.

Chi opera nella pianificazione, poiche' e' lecito che si attenda di
lavorare con archivi terminati o comunque in versione quasi terminata
e quindi buoni.
Converrebbe che per il corso usassero dati di tale qualita'.

Pero', poiche' e' comunque importante che l'utente abbia la
consapevolezza che la qualita' dell'archivio e' un parametro
importante, e usare archivi di provenienza incerta potrebbe
compromettere i risultati del suo lavoro.
Anche qui sarei piu' propenso a pensare che un confronto tra cosa
succede con archivi buoni e cosa succede con archivi poco buoni
sarebbe molto istruttivo.

Venendo ai programmi su cui imparare:

La parte di reportistica (stampe) ,per chi deve produrre archivi e'
meno importante.
Lo e' di piu' per chi opera nella pianificazione e progettazione.

Come pure le capacita' di rending degli strumenti usati nel corso.

Ciao,

--
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§ Andrea §
§ Peri §
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2008/3/14, Andrea Peri <peri.rtoscana@gmail.com>:

In linea di massima, secondo me' sarebbe meglio che gli studenti
imparassero su dati non troppo buoni (peggio sono e meglio e'), cosi'
toccherebbero con mano i problemi che poi si troverebbero a gestire.
Ovviamente questo vale per chi produce archivi.

poligoni che non si chiudono, topologie non rispettate, etc...

Dissento molto da questa affermazione, poichè non dovrebbero esserci
dati "non troppo buoni". Si dovrebbe incominciare a fare i corsi ai
dipenti pubblici non agli studenti! Per la mia tesi ho lavorato con i
dati distribuiti dalla Regione Piemonte, dire che facevano schifo è
fargli i complimenti! Fiumi che scomparivano, isolinee con buchi, col
risultato di creare delle pseudo frane...e noi questi dati li abbiamo
anche finanziati con le tasse...

Ad esempio, una cosa che chi esce da questi corsi non concepisce mai,
e' che il calcolo dell'area potrebbe risultare errato se nei poligoni
ci sono dei vertici coincidenti.

Ma gli viene spiegato?

Ciao,

ciao
Luca

On Fri, Mar 14, 2008 at 11:14:01AM +0100, Luca Delucchi wrote:

2008/3/14, Andrea Peri <peri.rtoscana@gmail.com>:

> In linea di massima, secondo me' sarebbe meglio che gli studenti
> imparassero su dati non troppo buoni (peggio sono e meglio e'), cosi'
> toccherebbero con mano i problemi che poi si troverebbero a gestire.
> Ovviamente questo vale per chi produce archivi.
>
> poligoni che non si chiudono, topologie non rispettate, etc...
>

Interessante.
Non sarebbe ancor meglio che li producano gli studenti stessi ?
Non sapendolo fare gli verrebbe spontaneo produrli non troppo buoni,
poi imparerebbero a renderli buoni e il risultato potrebbe giovare
a tutti.

--strk;

Il 14/03/08, strk<strk@keybit.net> ha scritto:

Interessante.
Non sarebbe ancor meglio che li producano gli studenti stessi ?
Non sapendolo fare gli verrebbe spontaneo produrli non troppo buoni,
poi imparerebbero a renderli buoni e il risultato potrebbe giovare
a tutti.

Se mi pagano io sono disponibile...poi qualche esperienza con la
correzione dei dati piemontesi l'ho fatta :wink:

--strk;

Luca

Dissento molto da questa affermazione, poichè non dovrebbero esserci
dati "non troppo buoni". Si dovrebbe incominciare a fare i corsi ai

Facciamo a capirsi subito, per evitare discussioni inutili.
I dati finali devono essere non buoni ma buonissimi .

Qui si parla di un corso ovverosia di gente che deve imparare a
ragionare e a identificare i problemi, e non si impara a identificare
i problemi se non ci sono.
Altrimenti si va a fare un corso di datttlografia.

Hai mai fatto un esame in cui ti viene dato un progetto sbagliato e ti
viene chiesto di correggerlo ?

O forse ritieni sia giusto limitarsi a dire "il progetto dovrebbe
essere gia' fatto bene e quindi io non ritengo di dover sapere come e
cosa correggere".

dipenti pubblici non agli studenti! Per la mia tesi ho lavorato con i
dati distribuiti dalla Regione Piemonte, dire che facevano schifo è
fargli i complimenti! Fiumi che scomparivano, isolinee con buchi, col
risultato di creare delle pseudo frane...e noi questi dati li abbiamo
anche finanziati con le tasse...

I fiumi possono scomparire per tante ragioni :slight_smile:

I dati spesso sono composti da lotti differenti, e se vai a vedere nel
mugello, ad esempio, vedi che alcuni fiumi spariscono.
Per la semplice ragione che in una zona il volo e' avvenuto dopo che
un lavoro ha fatto sparire un fiume.

Qui sta la capacita' del tecnico, capire dove e come mettere insieme
dati eterogenei,
e non prenderli con il preconcetto di non preoccuparsi se sono
affidabili oppure no.

Altro aspetto che la gente normalmente non concepisce.
Si aspetta che un archivio molto esteso territorialmnete (ade sempio
regionale o nazionale) sia stato rilevato alla medesima data su tutto
il territorio.
Spesso non e' cosi', e quindi succede che certe cose spariscono,
oppure sono presenti cose che ora non ci sono piu'.

Ciao,

2008/3/14, Luca Delucchi <lucadeluge@gmail.com>:

2008/3/14, Andrea Peri <peri.rtoscana@gmail.com>:

> In linea di massima, secondo me' sarebbe meglio che gli studenti
> imparassero su dati non troppo buoni (peggio sono e meglio e'), cosi'
> toccherebbero con mano i problemi che poi si troverebbero a gestire.
> Ovviamente questo vale per chi produce archivi.
>
> poligoni che non si chiudono, topologie non rispettate, etc...
>

Dissento molto da questa affermazione, poichè non dovrebbero esserci
dati "non troppo buoni". Si dovrebbe incominciare a fare i corsi ai
dipenti pubblici non agli studenti! Per la mia tesi ho lavorato con i
dati distribuiti dalla Regione Piemonte, dire che facevano schifo è
fargli i complimenti! Fiumi che scomparivano, isolinee con buchi, col
risultato di creare delle pseudo frane...e noi questi dati li abbiamo
anche finanziati con le tasse...

> Ad esempio, una cosa che chi esce da questi corsi non concepisce mai,
> e' che il calcolo dell'area potrebbe risultare errato se nei poligoni
> ci sono dei vertici coincidenti.

Ma gli viene spiegato?

> Ciao,
>

ciao

Luca

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§ Andrea §
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