Il giorno 05/gen/2015, alle ore 15:00, fabio.romelli <fabio.romelli86@gmail.com> ha scritto:
forse non mi sono spiegato bene, quindi di seguito vi espongo quello che sto
provando a fare così magari avete qualche consiglio per un miglior
approccio:
voglio ottenere un DTM che rappresenta in maniera realistica una porzione di
territorio (per capirci mi piacerebbe ottenere una realtà virtuale tipo
google heart dove poi inserire i modellini 3D e fare alcuni render), sono
riuscito a farlo per piccole porzioni con Vterrain generando il file .bt e
successivamente appiccicandogli sopra l'ortofoto come texture.
questo procedimento però non funziona per porzioni grandi di terreno, credo
sia colpa delle abbondanti dimensioni dell’ortofoto.
Con VTP gia’ da svariati anni si possono realizzare scenari con DEM e ortofoto paginate in tiles (piastrelle) che bypassano i limiti dell’obsoleto formato .BT. Con i dati paginati i limiti del terreno e delle ortofotonon sono infiniti ma sono comunque amplissimi - per fare n esempio, in un recente lavoro abbiamo realizzato il modello 3D navigabile interattivamente di tutta la provincia di Trento con ortofoto a 25 cm e DEM a 5 metri.
Per essere trasformati in questa modalità’ i dati vanno preparati in VTBuilder, caricandoli come DEM e ortofoto “standard” (ECW, Geotiff, JPG+JGW ecc per quello che riguarda le immagini, ASCII DEM e altro per quanto riguarda i DEM) e quindi esportandoli
nel formato proprietario in tiles (.ini). In questo modo si possono gestire interattivamente i terreni enormi di cui sopra.
Dopo una elaborazione piu’ o meno breve in VTBuilder gli scenari potranno essere caricati in Enviro a grande velocità e con ottime performance. Qui poi sarà’ possibile inserire eventuali oggetti 3d e/o vegetazione.
Esistono altri ambienti OpenSource nei quali si possono caricare livelli GIS raster e vettoriali, locali e remoti, e visualizzarli come scenari 3d (ad esempio il progetto osgEarth), ma l’utilizzo dei formati standard non compressi e non ottimizzati determina inevitabilmente un collo di bottiglia durante la visualizzazione interattiva. Per questo e’ consigliabile, per lo specifico scopo della visualizzazione 3d interattiva, effettuare un pre-processing dei dati.
per ovviare a questo problema, sempre che sia possibile, pensavo di unire le
caratteristiche dei 2 raster sperando così facendo di alleggerire
l'elaborazione all'avvio di Enviro.
Consiglio la lettura del manuale di Virtual Terrain Project, sia Enviro (la cui interfaccia e’ stata tradotta in prima battuta da me, successivamente e con molto piu’ aggiornamento e dettaglio da Roberto Angeletti) e sia VTBuilder (tradotto da Roberto) dove si vedrà’ che non e’ necessario fare i passaggi ipotizzati ma molto piu’ semplicemente si potrà’ lavorare con i dati paginati.
Chiedo scusa se non mi dilungo nelle spiegazioni ma ultimamente non riesco a scrivere quasi per niente in mailing list per seri problemi di vista che mi limitano moltissimo: Roberto Angeletti potrà (se ne avra’ tempo e voglia) dare tutte le delucidazioni del caso.
Saluti
Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza
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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org
Virtual Terrain Project / GeoView examples:
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs
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