[Gfoss] estensione finalità associazione oltre ambito ambientale

buongiorno a tutti e buon anno. causa eccesso di spam sul vecchio e-mail tiscali (attivo dal 1997…) mi sono ri-iscritto da altro provider.

allego la tabella di cui parlavo a fine anno, in cui alcuni funzionari della Commissione Europea tratteggiavano una sorta di schema di riferimento indicando da un lato varie aree tematiche, e dall’altro varie politiche comunitarie in essere.

per me questa tabella è molto utile: se devo lavorare con persone interessate a “cose comunitarie”, è immediato identificare aree tematiche differenti per lavorare ecc.

dovendo applicare la cosa per lo statuto, si può o inserire la tabella e citare la fonte esatta, che posso reperire, o valutare come riadattarla (sempre citando la fonte di partenza), o inventarsi altra forma di rappresentazione.

ho provato a capire dove caricare la stessa informazione su wiki, ma non mi è evidente - me ne scuso, ma non ho troppa confidenza con quello strumento, per cui resto in attesa di vostro supporto.

un saluto

Andrea, noto Pibinko
http://pibinko.altervista.org

data_themes_vs_policies.pdf (19.9 KB)

Interessante la tabella. Ma che uso ne potremmo fare secondo te? Forse potremmo riadattarla; mi sembra ci siano tante tematiche, per certi versi fin troppo specifiche, per altri ne tralascia alcune a mio parere importanti in una visione integrale di “sviluppo sostenibile”. Si parla spesso di “salute”, ma è certo l’unico parametro sociale. Il discorso si allarga di molto, senz’altro, se andiamo a considerare i vari parametri socio-economici ma a questo punto mi chiedo se dentro GFOSS esiste questo interesse. Siamo tutti legati all’aspetto ambientale o c’è qualcuno che si occupa anche di altre cose?
Io mi sto interessando ai “processi partecipativi”, e questi hanno un fronte esteso. Credo ci sia molto da fare in Italia in questo senso, e vista la sensibilità di GFOSS, potrebbe essere assunto tra i suoi interessi. In tal caso promuoverei nella scheda una serie di altri parametri…

Giovanni

2007/1/8, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com>:

buongiorno a tutti e buon anno. causa eccesso di spam sul vecchio e-mail tiscali (attivo dal 1997…) mi sono ri-iscritto da altro provider.

allego la tabella di cui parlavo a fine anno, in cui alcuni funzionari della Commissione Europea tratteggiavano una sorta di schema di riferimento indicando da un lato varie aree tematiche, e dall’altro varie politiche comunitarie in essere.

per me questa tabella è molto utile: se devo lavorare con persone interessate a “cose comunitarie”, è immediato identificare aree tematiche differenti per lavorare ecc.

dovendo applicare la cosa per lo statuto, si può o inserire la tabella e citare la fonte esatta, che posso reperire, o valutare come riadattarla (sempre citando la fonte di partenza), o inventarsi altra forma di rappresentazione.

ho provato a capire dove caricare la stessa informazione su wiki, ma non mi è evidente - me ne scuso, ma non ho troppa confidenza con quello strumento, per cui resto in attesa di vostro supporto.

un saluto

Andrea, noto Pibinko
http://pibinko.altervista.org


Gfoss mailing list
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss

Giovanni - buoni commenti, che purtroppo per voi :wink: mi hanno suggerito alcune osservazioni a briglia sciolta - mi scuso in anticipo per la lunghezza del messaggio.
il mail ha preso una piega forse diversa da quella intesa all’inizio - ma ci tenevo a condividere con voi queste riflessioni, e quindi schiaccio “send”…

nota “redazionale”
per quanto riguarda la tabella: a parte la suddivisione tematica, per me la parte interessante è che c’è un allineamento facile rispetto alle politiche comunitarie.
nel frattempo sono riuscito a farmi rimandare l’originale della tabella, tratto dallo Inspire Work Programme v. 4.5.3 del 2005…che dice qualcosa in più…non ricordo come mai avessi tolto le “X” dalla tabella che avevo rielaborato. allego tale tabella in e-mail separato.

a**) un modo pratico per provare a convergere** potrebbe essere quello mettere delle “X” nella tabella per ciascuno dei partecipanti a GFOSS.IT, e vedere se ci caratterizziamo in alcuni settori specifici, oppure se siamo distribuiti in modo omogeneo.
tale procedura verrebbe anche incontro in parte alla proposta di Paolo Cav. di fare un sondaggio sulla comunità GFOSS - non ricordo se poi la cosa abbia avuto seguito.

in questa operazione, si potrebbero aggiungere righe e/o colonne alla tabella in modo da arricchirla, ma farei cmq uno sforzo per catalogarci secondo le categorie già definite, in quanto condivise da altre comunità che trattano SDI ecc ecc.

secondo me non ci mettiamo più di 1 settimana a fare questo esercizio.

b) la questione participatory GIS: da un paio di anni sto seguendo una mailing list dedicata. molto interessante.
nel mio piccolo mi sono trovato, quasi senza accorgermene, a portare avanti dei timidi tentativi di “progetti pilota” con questa modalità…ad es. l’anno scorso ci stava per partire un esperimento di PGIS sulla fiera di Rho-Pero…temporaneamente sospeso per mancanza di “braccia”…continuo a pensare comunque che sia un modo buono di trattare problemi (territoriali).
però, è appunto da vedere come una metodologia di approccio a un problema, piuttosto che come un’area tematica…quasi quasi aggiungerei alla tabella un terzo asse in cui mettiamo “metodi di lavoro”, ad esempio:

– PGIS,
– approccio da progetto di ricerca comunitario
– appalti pubblici
– commesse private
– consulente straniero che rivende la cosa fatta altrove senza localizzarla
– “faccio quello che ha fatto l’amministrazione accanto”
– ecc…

[categorie buttate di getto - senza offesa per nessuno…oggi mi piace sdrammatizzare]

b2) lo sviluppo sostenibile

rimane un buon paradigma, ma chi è che oggi dice di seguirne uno diverso, di modello di sviluppo ?

forse neanche i cinesi…e quindi non è più un differenziatore…non mi aiuta a caratterizzare un modello di soluzione dei problemi territoriali da un altro…

c) infine: qual è l’ambito “giusto” ?

ricordando la famosa frase commerciale che ci dice che almeno l’80% delle informazioni hanno una componente spaziale, e che l’approccio “olistico” proposto oggigiorno per molti problemi tende a far affiancare competenze tematiche di almeno 3-4 discipline per volta, personalmente faccio fatica a voler definire i confini dell’ambito che si sta ricercando in relazione allo statuto.

c1. mi piace più pensare che, dato un problema, ci possa essere una fase in cui questo viene sottoposto a una serie di accertamenti, dai quali si identificano una o due possibili vie di approfondimento, e che tale processo aiuti a sua volta a identificare gli ambiti e le competenze da chiamare in causa.

…tutto sommato, è la stessa cosa che facciamo per la salute individuale da qualche migliaio di anni…e da quello che sento dire -sia da pazienti che da conoscenti che operano nel settore medico- è sempre meglio partire da un buon generalista, con cui magari hai anche piacere di fare quattro chiacchiere, oltre che farti sezionare tramite risonanze magnetiche attivate via web…

c2. mi piace anche pensare che, nel caso delle “tecnologie spaziali”, ci sono ambiti di impiego che sono tuttora sottovalutati (ma stanno uscendo fuori,piano piano, vedi mashup ecc), e che serva un piano di sensibilizzazione, che aiuti nel medio termine (1-3 anni) a capire quali sono aree in cui GFOSS può aiutare, e quali sono aree in cui non è utile aiutare.

tutto ciò non deve essere confuso con un invito alla tuttologia - e confido di riuscire a sintetizzare meglio questo pensiero in un prossimo mail…a meno che a questo punto P.Cav non mi cancelli dalla lista ;)…

d) se devo dire cosa è per me “l’ambito”, dico che l’ambito è il territorio
Con la comunità di persone che ho conosciuto attraverso l’approccio GIS (GFOSS, modellistica, visualizzazione, storici dell’amministrazione, urbanisti, archeologi, facilitatori di processi partecipativi, economisti, sociologi, assicuratori ecc ecc ecc)- mi piace pensare che non serva limitarsi troppo nel definire il raggio d’azione, in questa fase…

…mo’ vado anche a stamparmi un po’ di wiki sullo statuto - prometto!

un saluto breve, dato lo sproloquio: CIAO -

Andrea, noto Pibinko
http://pibinko.altervista.org

2007/1/8, G. Allegri <giohappy@gmail.com>:

Interessante la tabella. Ma che uso ne potremmo fare secondo te? Forse potremmo riadattarla; mi sembra ci siano tante tematiche, per certi versi fin troppo specifiche, per altri ne tralascia alcune a mio parere importanti in una visione integrale di “sviluppo sostenibile”. Si parla spesso di “salute”, ma è certo l’unico parametro sociale. Il discorso si allarga di molto, senz’altro, se andiamo a considerare i vari parametri socio-economici ma a questo punto mi chiedo se dentro GFOSS esiste questo interesse. Siamo tutti legati all’aspetto ambientale o c’è qualcuno che si occupa anche di altre cose?
Io mi sto interessando ai “processi partecipativi”, e questi hanno un fronte esteso. Credo ci sia molto da fare in Italia in questo senso, e vista la sensibilità di GFOSS, potrebbe essere assunto tra i suoi interessi. In tal caso promuoverei nella scheda una serie di altri parametri…

Giovanni

2007/1/8, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com>:

buongiorno a tutti e buon anno. causa eccesso di spam sul vecchio e-mail tiscali (attivo dal 1997…) mi sono ri-iscritto da altro provider.

allego la tabella di cui parlavo a fine anno, in cui alcuni funzionari della Commissione Europea tratteggiavano una sorta di schema di riferimento indicando da un lato varie aree tematiche, e dall’altro varie politiche comunitarie in essere.

per me questa tabella è molto utile: se devo lavorare con persone interessate a “cose comunitarie”, è immediato identificare aree tematiche differenti per lavorare ecc.

dovendo applicare la cosa per lo statuto, si può o inserire la tabella e citare la fonte esatta, che posso reperire, o valutare come riadattarla (sempre citando la fonte di partenza), o inventarsi altra forma di rappresentazione.

ho provato a capire dove caricare la stessa informazione su wiki, ma non mi è evidente - me ne scuso, ma non ho troppa confidenza con quello strumento, per cui resto in attesa di vostro supporto.

un saluto

Andrea, noto Pibinko
http://pibinko.altervista.org

Grazie per la sintesi concettuale che proponi. Non credo sia off-topic questo discorso, visto che non è banale fare il punto ogni tanto sul “dove stiamo andando” (parafrasando un altro thread), nel senso delle finalità… Di strumenti ne nascono a bizzeffe (fin troppi, a mio parere!), ma talvolta si rischia di perdere di vista gli obiettivi o meglio un confronto sugli obiettivi.
D’accordo che “sviluppo sostenibile” è un termine inflazionato e spesso strumentalizzato e distorto. Resto fedele ad un suo significato originario, che chiama in causa la sostenbilità e il miglioramente delle relazioni sociali e naturali… Ma potremmo parlarne per mesi.
Tornando a GFOSS. Non era certo mia intenzione specificare maggiormente nello Statuto tutti i possibili ambiti specifici e metodi che GFOSS abbraccia o intende abbrcciare. Volevo piuttosto evitare un restringimento della sua attività (formativa, comunicativa, ecc.) all’ambito ambientale e cogliere l’occasione per vedere “chi siamo”, così che in un GFOSS generalista, possiamo sapere quali specialisti (o ulteriori generalisti) ci sono :slight_smile:

Giova

2007/1/8, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com>:

Giovanni - buoni commenti, che purtroppo per voi :wink: mi hanno suggerito alcune osservazioni a briglia sciolta - mi scuso in anticipo per la lunghezza del messaggio.
il mail ha preso una piega forse diversa da quella intesa all’inizio - ma ci tenevo a condividere con voi queste riflessioni, e quindi schiaccio “send”…

nota “redazionale”
per quanto riguarda la tabella: a parte la suddivisione tematica, per me la parte interessante è che c’è un allineamento facile rispetto alle politiche comunitarie.
nel frattempo sono riuscito a farmi rimandare l’originale della tabella, tratto dallo Inspire Work Programme v. 4.5.3 del 2005…che dice qualcosa in più…non ricordo come mai avessi tolto le “X” dalla tabella che avevo rielaborato. allego tale tabella in e-mail separato.

a**) un modo pratico per provare a convergere** potrebbe essere quello mettere delle “X” nella tabella per ciascuno dei partecipanti a GFOSS.IT, e vedere se ci caratterizziamo in alcuni settori specifici, oppure se siamo distribuiti in modo omogeneo.
tale procedura verrebbe anche incontro in parte alla proposta di Paolo Cav. di fare un sondaggio sulla comunità GFOSS - non ricordo se poi la cosa abbia avuto seguito.

in questa operazione, si potrebbero aggiungere righe e/o colonne alla tabella in modo da arricchirla, ma farei cmq uno sforzo per catalogarci secondo le categorie già definite, in quanto condivise da altre comunità che trattano SDI ecc ecc.

secondo me non ci mettiamo più di 1 settimana a fare questo esercizio.

b) la questione participatory GIS: da un paio di anni sto seguendo una mailing list dedicata. molto interessante.
nel mio piccolo mi sono trovato, quasi senza accorgermene, a portare avanti dei timidi tentativi di “progetti pilota” con questa modalità…ad es. l’anno scorso ci stava per partire un esperimento di PGIS sulla fiera di Rho-Pero…temporaneamente sospeso per mancanza di “braccia”…continuo a pensare comunque che sia un modo buono di trattare problemi (territoriali).
però, è appunto da vedere come una metodologia di approccio a un problema, piuttosto che come un’area tematica…quasi quasi aggiungerei alla tabella un terzo asse in cui mettiamo “metodi di lavoro”, ad esempio:

– PGIS,
– approccio da progetto di ricerca comunitario
– appalti pubblici
– commesse private
– consulente straniero che rivende la cosa fatta altrove senza localizzarla
– “faccio quello che ha fatto l’amministrazione accanto”
– ecc…

[categorie buttate di getto - senza offesa per nessuno…oggi mi piace sdrammatizzare]

b2) lo sviluppo sostenibile

rimane un buon paradigma, ma chi è che oggi dice di seguirne uno diverso, di modello di sviluppo ?

forse neanche i cinesi…e quindi non è più un differenziatore…non mi aiuta a caratterizzare un modello di soluzione dei problemi territoriali da un altro…

c) infine: qual è l’ambito “giusto” ?

ricordando la famosa frase commerciale che ci dice che almeno l’80% delle informazioni hanno una componente spaziale, e che l’approccio “olistico” proposto oggigiorno per molti problemi tende a far affiancare competenze tematiche di almeno 3-4 discipline per volta, personalmente faccio fatica a voler definire i confini dell’ambito che si sta ricercando in relazione allo statuto.

c1. mi piace più pensare che, dato un problema, ci possa essere una fase in cui questo viene sottoposto a una serie di accertamenti, dai quali si identificano una o due possibili vie di approfondimento, e che tale processo aiuti a sua volta a identificare gli ambiti e le competenze da chiamare in causa.

…tutto sommato, è la stessa cosa che facciamo per la salute individuale da qualche migliaio di anni…e da quello che sento dire -sia da pazienti che da conoscenti che operano nel settore medico- è sempre meglio partire da un buon generalista, con cui magari hai anche piacere di fare quattro chiacchiere, oltre che farti sezionare tramite risonanze magnetiche attivate via web…

c2. mi piace anche pensare che, nel caso delle “tecnologie spaziali”, ci sono ambiti di impiego che sono tuttora sottovalutati (ma stanno uscendo fuori,piano piano, vedi mashup ecc), e che serva un piano di sensibilizzazione, che aiuti nel medio termine (1-3 anni) a capire quali sono aree in cui GFOSS può aiutare, e quali sono aree in cui non è utile aiutare.

tutto ciò non deve essere confuso con un invito alla tuttologia - e confido di riuscire a sintetizzare meglio questo pensiero in un prossimo mail…a meno che a questo punto P.Cav non mi cancelli dalla lista ;)…

d) se devo dire cosa è per me “l’ambito”, dico che l’ambito è il territorio
Con la comunità di persone che ho conosciuto attraverso l’approccio GIS (GFOSS, modellistica, visualizzazione, storici dell’amministrazione, urbanisti, archeologi, facilitatori di processi partecipativi, economisti, sociologi, assicuratori ecc ecc ecc)- mi piace pensare che non serva limitarsi troppo nel definire il raggio d’azione, in questa fase…

…mo’ vado anche a stamparmi un po’ di wiki sullo statuto - prometto!

un saluto breve, dato lo sproloquio: CIAO -

Andrea, noto Pibinko
http://pibinko.altervista.org

2007/1/8, G. Allegri <giohappy@gmail.com>:

Interessante la tabella. Ma che uso ne potremmo fare secondo te? Forse potremmo riadattarla; mi sembra ci siano tante tematiche, per certi versi fin troppo specifiche, per altri ne tralascia alcune a mio parere importanti in una visione integrale di “sviluppo sostenibile”. Si parla spesso di “salute”, ma è certo l’unico parametro sociale. Il discorso si allarga di molto, senz’altro, se andiamo a considerare i vari parametri socio-economici ma a questo punto mi chiedo se dentro GFOSS esiste questo interesse. Siamo tutti legati all’aspetto ambientale o c’è qualcuno che si occupa anche di altre cose?
Io mi sto interessando ai “processi partecipativi”, e questi hanno un fronte esteso. Credo ci sia molto da fare in Italia in questo senso, e vista la sensibilità di GFOSS, potrebbe essere assunto tra i suoi interessi. In tal caso promuoverei nella scheda una serie di altri parametri…

Giovanni

2007/1/8, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com>:

buongiorno a tutti e buon anno. causa eccesso di spam sul vecchio e-mail tiscali (attivo dal 1997…) mi sono ri-iscritto da altro provider.

allego la tabella di cui parlavo a fine anno, in cui alcuni funzionari della Commissione Europea tratteggiavano una sorta di schema di riferimento indicando da un lato varie aree tematiche, e dall’altro varie politiche comunitarie in essere.

per me questa tabella è molto utile: se devo lavorare con persone interessate a “cose comunitarie”, è immediato identificare aree tematiche differenti per lavorare ecc.

dovendo applicare la cosa per lo statuto, si può o inserire la tabella e citare la fonte esatta, che posso reperire, o valutare come riadattarla (sempre citando la fonte di partenza), o inventarsi altra forma di rappresentazione.

ho provato a capire dove caricare la stessa informazione su wiki, ma non mi è evidente - me ne scuso, ma non ho troppa confidenza con quello strumento, per cui resto in attesa di vostro supporto.

un saluto

Andrea, noto Pibinko
http://pibinko.altervista.org


Gfoss mailing list
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss