[Gfoss] gps e regione toscana

Salve a tutta la lista.
Sottopongo (dietro consiglio di Paolo Cavallini, al quale avevo inviato
una mail per segnalargli l'argomento) all'attenzione della lista il
seguente evento al quale ho partecipato da uditore ai primi di luglio
che mi ha lasciato a bocca semiaperta...
Attendo pareri nella lista di discussione.
Saluti
Paolo Dionisi Vici

Il mio messaggio era questo:

Gentile dott. Cavallini,
sono un dottore forestale iscritto alla mailing list degli
utenti grass, anche se mi occupo di altre cose e non sono certamente un
utente
di alto livello.
Sono però un felice utente linux, credo fermamente
nell'avvento del software libero e sono un po' deluso dalle
grandi affermazioni di principio della
regione toscana che, nel caso che le sottopongo, mi sembra
sia scaduta a livelli di piccola bottega.
Ai primi di luglio ho partecipato, restando francamente a
bocca aperta,
all'evento che trova nel link sottostante:
http://www.parks.it/news/dettaglio.php?id=1385

Sebbene l'idea sia buona, ma non nuova (nel mio piccolo
avevo cominciato a elaborare con due colleghi geologi un
progetto del genere usando grass sulla sentieristica delle
Apuane, del quale Parco sono Guida), ciò di cui sono
rimasto molto sorpreso è il candore con cui l'azienda che
ha implementato la cartografia sul palmare ha affermato che
i dati cartografici erano in formato proprietario,
scaricabili solo per quanto riguarda i dati dei percorsi
sotto formati di interscambio.
Tutto ciò potrebbe essere poco scandaloso se si trattasse
di un progetto privato che si confronti "ad armi pari" col
mercato, ma il fatto che questo sviluppo sia stato
finanziato da CAI e Regione Toscana mi aveva fatto un po'
ribollire il sangue...
Per fortuna, a fine luglio ho conosciuto in treno una
gentilissima signora (della quale non ricordo il nome) che
si occupa di sviluppo di software libero alla quale ho
raccontato l'episodio: per darle dei riferimenti sarà
coinvolta nel festival delle tecnologie che si terrà a
fine ottobre a Firenze.
Lei mi ha spiegato la manifesta contraddizione di questo
progetto con una legge regionale che impone la scelta,
qualora esistano soluzioni software alternative, di
implementazione di strumenti liberi.
Credo che lei sia al corrente dell'esistenza di un software
che fa parte della dotazione di un meraviglioso oggetto del quale sono in
possesso, il nokia n800, che si chiama maemo-mapper,
rilasciato sotto GPL e che costituisce a mio parere qualcosa
di assolutamente paragonabile.
Se posso credere alla buona fede dei membri CAI, che non
necessariamente conoscono tutto ciò che il mondo del
software offre, molto meno mi convince l'ignoranza dei
servizi tecnici della Regione che con gli strumenti
cartografici operano ad alto livello.
Spero che trovi questa segnalazione di un qualche interesse
e le do tutta la mia disponibilità ad approfondire ogni
dettaglio che ritenga di suo interesse.
Ringraziandola in anticipo la saluto cordialmente

Paolo Dionisi Vici

Lei mi ha spiegato la manifesta contraddizione di questo
progetto con una legge regionale che impone la scelta,
qualora esistano soluzioni software alternative, di
implementazione di strumenti liberi.

Effettivamente di paradossi simili se ne trovano di continuo nelle
amministrazioni, ma non sapevo che la Toscana (che è sempre un passo
avanti) avesse una legge specifica in materia. Qualcuno sa se esiste
una legge simile anche per l'emilia-romagna?
Io intanto faccio un'indagine e se becco cose simili...posto.

La legge e' la 1 del 2004:
http://www.e.toscana.it/varie/LR_RTRT/testo_legge_burt.pdf
La formulazione e':
gli enti pubblici della Regione devono utilizzare standard aperti, e
devono impegnarsi nella "promozione, sostegno ed utilizzo preferenziale di
soluzioni basate su programmi con codice sorgente aperto, in osservanza
del principio di neutralità tecnologica, al fine di abilitare
l'interoperabilità di componenti prodotti da una pluralita' di fornitori,
di favorirne la possibilità di riuso, di ottimizzare le risorse e di
garantire la piena conoscenza del processo di trattamento dei dati".
Poi, quanti effetti pratici portino queste leggi e' un'altra questione...
Saluti.
pc

Effettivamente di paradossi simili se ne trovano di continuo nelle
amministrazioni, ma non sapevo che la Toscana (che è sempre un passo
avanti) avesse una legge specifica in materia. Qualcuno sa se esiste
una legge simile anche per l'emilia-romagna?
Io intanto faccio un'indagine e se becco cose simili...posto.

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Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss

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Paolo Cavallini
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Piazza Garibaldi 5 - 56025 Pontedera (PI), Italy Tel: (+39)348-3801953

Se posso credere alla buona fede dei membri CAI, che non
necessariamente conoscono tutto ciò che il mondo del
software

Su questo hai ragione, ma il fatto che quei dati siano stati rilevati,
gratis, da volontari, peggiora la cosa. Chi sapeva come usarli non
doveva regalarli ad una ditta privata, o comunque dovrebbe pretendere
che gli stessi dati siano scaricabili gratuitamente dai siti della
regione Toscana ed Emilia Romagna.
Dato che sono un socio CAI toscano vedo un po' se posso fare qualcosa
dall'interno e magari se trovo un canale si potrebbe scrivere anche
per conto dell'Associazione.

Iacopo

Il problema è esattamente questo:
se il lavoro è stato volontario i dati non dovrebbero essere ceduti ad
un'azienda privata, ma ancor più se il lavoro è stato svolto da
qualcuno coinvolto nel progetto e finanziato dalla regione toscana,
riterrei che la "privatizzazione" dei formati sia assolutamente poco
limpida... Resto in attesa di chiarimenti sul contributo del CAI e spero
che vi sia volontà di approfondire.
In ogni caso spero di avere modo di parlarne al festival delle creatività
dove Paolo Cavallini parteciperà.
Saluti
PDV

Se posso credere alla buona fede dei membri CAI, che non
necessariamente conoscono tutto ciò che il mondo del
software

Su questo hai ragione, ma il fatto che quei dati siano stati rilevati,
gratis, da volontari, peggiora la cosa. Chi sapeva come usarli non
doveva regalarli ad una ditta privata, o comunque dovrebbe pretendere
che gli stessi dati siano scaricabili gratuitamente dai siti della
regione Toscana ed Emilia Romagna.
Dato che sono un socio CAI toscano vedo un po' se posso fare qualcosa
dall'interno e magari se trovo un canale si potrebbe scrivere anche
per conto dell'Associazione.

Iacopo

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Gfoss@faunalia.com
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Per quello che ne so, dato che non ho partecipato direttamente, i dati
sono stati rilevati, a volte con gps, più spesso tracciati sulla carta
tecnica regionale 1:10.000 a mano. Questa parte del lavoro è stata
fatta dal CAI e naturalmente a mezzo dei volontari con un contributo
finanziario della regione a copertura delle spese. Poi la
digitalizzazione dei sentieri disegnati con la matita è stata fatta da
una società su incarico della regione (soldi pubblici). Non so poi chi
si è occupato della parte web che si trova qui
http://web.rete.toscana.it/sgr/sentieri_cai/viewer.htm
La successiva cessione ad una società non so da chi dipenda, ma
cercherò di informarmi. Temo dipenda dalla coscienza approssimativa di
cosa questo significhi di qualcuno del CAI, ma è solo una
supposizione.

Iacopo

P.S. ho fatto un giro sul sito. Strano ma ho notato che il database
dei sentieri on line è meno completo di quello che avevano utilizzato
in una prima versione sperimentale. Hanno tolto delle informazioni
associate ad una parte dei tracciati (se ricordo bene)