[Gfoss] [GRASS-Italia] ECDL GIS

Interessantissimo.
Qualcuno ha altre notizie?
pc

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Subject: [GRASS-Italia] ECDL GIS
Date: 10:57, lunedì 10 aprile 2006
From: juanitos@ciaoweb.it
To: grass-italia@listserv.cce.unipr.it

Mi sono appena iscritto a questa mailing list pertanto chiedo scusa se la
questione che voglio porre è già stata affrontata.

A settembre sarà pronto il sistema di certificazione ECDL GIS.
Al progetto, oltre l'AICA, partecipano alcune Università e centri di
ricerca, oltre la ESRI e l'Intergraph.
La certificazione è incentrata su 4 moduli: i primi 3 sulle conoscenze GIS
prevedono una verifica attraverso questionari; il quarto, sulle
competenze, prevede una verifica pratica utilizzando un'applicazione a
scelta tra i prodotti ESRI e quelli Intergraph.
Mi sembra errato come approccio il ruolo centrale attribuito ai vendor e
penso che vadano considerati altri prodotti tra i quali certamente anche
sw open source.
Sarebbe opportuno organizzarsi per far rientrare anche Grass tra i
prodotti utilizzabili nella verifica necessaria al conseguimento della
ECDL GIS.
Questo appello è indirizzato principalmente a chi utilizza sw open source
lavorando nell'Università, in quanto persone che possono avere un certo
potere contrattuale.

_______________________________________________
GRASS-Italia mailing list
GRASS-Italia@listserv.unipr.it
http://listserv.unipr.it/mailman/listinfo/grass-italia

-------------------------------------------------------

--
Paolo Cavallini
email+jabber: cavallini@faunalia.it
www.faunalia.it
Piazza Garibaldi 5 - 56025 Pontedera (PI), Italy Tel: (+39)348-3801953

On Mon, 2006-04-10 at 11:06 +0200, Paolo Cavallini wrote:

Interessantissimo.
Qualcuno ha altre notizie?

Ho tentato di tenermi fuori da questo thread perché ho poco da offrire,
in effetti e perché parlare di ECDL apre a seri rischi di flame, in
generale. Però ho appena letto sull'archivio della lista grass-italia
che Paolo Di Donato mi chiama in qualche modo in causa come persona
informata, per questo mi pare giusto dire due parole sul rapporto tra
ECDL-GIS e software libero.

DISCLAIMER, per chi non mi conosce: sono il coordinatore in Italia di
FSFE, ma ho partecipato a un incontro di definizione di ECDL GIS a
Milano a titolo strettamente personale, in qualità di architetto e
collaboratore di un gruppo di ricerca del Politecnico di Milano.

Durante la riunione e la fase di redazione del syllabus ho provato ad
immaginare l'inserimento di GRASS, QGIS ecc nel programma, ma mi sono
dovuto immediatamente fermare di fronte al limite strutturale di tutta
la certificazione ECDL: è legata al concetto di 'prodotti software',
inutile che si dica e si scriva il contrario. E il GIS non può essere
considerato un prodotto, ma un servizio. E il software libero è un
servizio.

Quindi IMHO ECDL-GIS può funzionare solo per i vendor classici (IIRC
partecipano da subito Geomedia e ESRI), i quali giustamente hanno messo
a disposizione i loro gruppi di formatori per definire il syllabus.

Ho provato ad immaginare chi avesse interesse nella comunità del sw
libero a contribuire per rendere il modulo 4 del syllabus compatibile
con GRASS e mi sono risposto subito: nessuno. Prima di tutto chi è
GRASS? Chi lo rappresenta e avrebbe risorse da investire mesi uomo per
sviluppare questo modulo? Ma poi, pure che esista questo qualcuno, cosa
ci guadagnerebbe? Non la vendita di licenze, certamente ... Magari
venderebbe qualche corso e qualche certificazione? Ma quanti ce ne
saranno di studenti che "alla ricerca della prima occupazione o [...] di
ricollocarsi sul mercato del lavoro"* vogliano spendere tempo per
formarsi su un sistema che pochi riconoscono? Per un responsabile
risorse umane è più interessante su un curriculum Certificato GIS
Autodesk o Certificato GIS GRASS? Alla fine ho concluso che per
ECDL-GIS con GRASS (o altro gis libero) non c'è mercato e inoltre i due
sono incompatibili all'origine e ho smesso di preoccuparmi del problema.

Saluti
stef

* (citazioni tratte dal sito www.ecdl.it).

Il giorno lun, 24/04/2006 alle 12.39 +0200, Stefano Maffulli ha scritto:

Ho provato ad immaginare chi avesse interesse nella comunità del sw
libero a contribuire per rendere il modulo 4 del syllabus compatibile
con GRASS e mi sono risposto subito: nessuno. Prima di tutto chi è
GRASS? Chi lo rappresenta e avrebbe risorse da investire mesi uomo per
sviluppare questo modulo? Ma poi, pure che esista questo qualcuno, cosa
ci guadagnerebbe? Non la vendita di licenze, certamente ... Magari
venderebbe qualche corso e qualche certificazione? Ma quanti ce ne
saranno di studenti che "alla ricerca della prima occupazione o [...] di
ricollocarsi sul mercato del lavoro"* vogliano spendere tempo per
formarsi su un sistema che pochi riconoscono? Per un responsabile
risorse umane è più interessante su un curriculum Certificato GIS
Autodesk o Certificato GIS GRASS? Alla fine ho concluso che per
ECDL-GIS con GRASS (o altro gis libero) non c'è mercato e inoltre i due
sono incompatibili all'origine e ho smesso di preoccuparmi del problema.

Stefano,
il tuo contributo è più che utile, è indispensabile se vogliamo capirci
qualcosa.

Da parte mia condivido alcuni dei dubbi che tu esponi - senza essere
ugualmente documentato - ma vorrei proporti una domanda allo scopo di
generare una discussione costruttiva (no flame!): come vedi il rapporto

ECDL "standard" : OpenOffice = ECDL GIS : GIS liberi

?

In quel caso _mi pare_ che l'introduzione di software libero sia stata
positiva. Che differenze possono essere individuate tra le due
situazioni?

In seconda battuta aggiungo che al momento cominciamo ad avere una
entità potenzialmente in grado di seguire una iniziativa di questo tipo
cioè OSGEO.

Fiducioso,
Stefano

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it Software Open Source per l'Archeologia
Jabber: steko@jabber.linux.it
GnuPG Key ID 1024D/0xD0D30245
Linux Registered User #385969 counter.li.org

On Mon, Apr 24, 2006 at 12:39:18PM +0200, Stefano Maffulli wrote:
...

Durante la riunione e la fase di redazione del syllabus ho provato ad
immaginare l'inserimento di GRASS, QGIS ecc nel programma, ma mi sono
dovuto immediatamente fermare di fronte al limite strutturale di tutta
la certificazione ECDL: è legata al concetto di 'prodotti software',
inutile che si dica e si scriva il contrario. E il GIS non può essere
considerato un prodotto, ma un servizio. E il software libero è un
servizio.

C'e' anche il "prodotto" GRASS:

http://www.gdf-hannover.de/media.php?id=1&lg=en
-> vedi la scatola... :slight_smile:

ciao
Markus

On Wed, 2006-04-26 at 10:52 +0200, Stefano Costa wrote:

Da parte mia condivido alcuni dei dubbi che tu esponi - senza essere
ugualmente documentato - ma vorrei proporti una domanda allo scopo di
generare una discussione costruttiva (no flame!): come vedi il rapporto

ECDL "standard" : OpenOffice = ECDL GIS : GIS liberi

?

In quel caso _mi pare_ che l'introduzione di software libero sia stata
positiva.

Da cosa lo arguisci? Cerca i numeri che dimostrino la tua equazione e
ne parliamo. Io non penso che la tua equazione sia vera. Puoi chiedere
ad AICA di farti dare la percentuale ufficiale di persone che si sono
certificate con sw libero rispetto a quelle Microsoft. Vedi se non
rispecchiano fedelmente le quote di mercato di MS Office e OO.org.

In seconda battuta aggiungo che al momento cominciamo ad avere una
entità potenzialmente in grado di seguire una iniziativa di questo tipo
cioè OSGEO.

OSGEO è una bella iniziativa, ma come per GNU e le FSF so che le risorse
disponibili sono sufficienti per fare qualche convegno all'anno e per un
po' di formazione. Che giro d'affari ha OSGEO? Può permettersi di
investire 1 anno uomo per correggere il syllabus di ECDL? In cambio di
cosa? Per ESRI o Intergraph è banale capire perché investire in
ECDL-GIS, mentre per qualsiasi freegis proprio non vedo il modo. Ma
questa è solo la mia opinione personale.

bye
stef

Scrive Stefano Maffulli <stefano@maffulli.net>:

> In quel caso _mi pare_ che l'introduzione di software libero sia stata
> positiva.

Da cosa lo arguisci? Cerca i numeri che dimostrino la tua equazione e
ne parliamo. Io non penso che la tua equazione sia vera. Puoi chiedere
ad AICA di farti dare la percentuale ufficiale di persone che si sono
certificate con sw libero rispetto a quelle Microsoft. Vedi se non
rispecchiano fedelmente le quote di mercato di MS Office e OO.org.

No, non ho nessun dato ovviamente.
Intendevo dire che il fatto che sia possibile ottenere la certificazione anche
con OOo è comunque positivo. Forse mi riferivo anche al fatto che OOo sia stato
giudicato sufficientemente maturo per essere incluso, ma non so in che modo AICA
decida queste cose.
L'insieme dei freegis ha le stesse possibilità che ha avuto OOo secondo te? Mi
pare di capire che (ovviamente?) non ci sono solo motivazioni tecniche dietro.

> In seconda battuta aggiungo che al momento cominciamo ad avere una
> entità potenzialmente in grado di seguire una iniziativa di questo tipo
> cioè OSGEO.

OSGEO è una bella iniziativa, ma come per GNU e le FSF so che le risorse
disponibili sono sufficienti per fare qualche convegno all'anno e per un
po' di formazione. Che giro d'affari ha OSGEO? Può permettersi di
investire 1 anno uomo per correggere il syllabus di ECDL? In cambio di
cosa? Per ESRI o Intergraph è banale capire perché investire in
ECDL-GIS, mentre per qualsiasi freegis proprio non vedo il modo. Ma
questa è solo la mia opinione personale.

Forse sarebbe interessante sentire l'opinione di qualcuno che sta dentro OSGEO.
Io ormai sono solo in grado di fare domande... :wink:

Ciao,
Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it * Software Libero per l'Archeologia
Jabber: steko@jabber.linux.it

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On Fri, 2006-04-28 at 23:51 +0200, Stefano Costa wrote:

Forse mi riferivo anche al fatto che OOo sia stato
giudicato sufficientemente maturo per essere incluso, ma non so in che modo AICA
decida queste cose.

Perché qualcuno in AICA ci teneva a dimostrare che ECDL è veramente
multipiattaforma come scrivono nelle brochure. Ma quello che conta non
è la forma, ma la sostanza: ECDL può essere conseguita con OO.org e
Firefox (OpenECDL), ma questo come aiuta la diffusione del software
libero sui desktop? Per quello che ho visto io OpenECDL è completamente
ininfluente per quanto riguarda lo stimolo alla diffusione del software
libero sui desktop, ovvero, nessuno ha mai provato a dimostrare che lo
faccia. Se hai la dimostrazione o vuoi dimostrare il contrario sarei
felice di saperlo.

L'insieme dei freegis ha le stesse possibilità che ha avuto OOo secondo te?

No, IMHO non ce l'hanno. Perché, come ho già detto, non c'è nessuno
interessato a spendere 1 anno uomo per un nuovo syllabus in cambio di
nulla. ESRI e Geomedia hanno interesse perché possono vendere corsi per
i loro prodotti e avere un guadagno immediato. Quanti corsi per
GRASS/mapserver si vendono in giro? Magari mi sbaglio e qualche
istituto di formazione/sviluppo vuole fare questo sforzo.

Mi
pare di capire che (ovviamente?) non ci sono solo motivazioni tecniche dietro.

Ovvio che no: sono principalmente questioni economiche, IMVHO.

bye
stef

On Fri, Apr 28, 2006 at 11:51:04PM +0200, Stefano Costa wrote:

Scrive Stefano Maffulli <stefano@maffulli.net>:

...

> > In seconda battuta aggiungo che al momento cominciamo ad avere una
> > entità potenzialmente in grado di seguire una iniziativa di questo tipo
> > cioè OSGEO.
>
> OSGEO è una bella iniziativa, ma come per GNU e le FSF so che le risorse
> disponibili sono sufficienti per fare qualche convegno all'anno e per un
> po' di formazione. Che giro d'affari ha OSGEO? Può permettersi di
> investire 1 anno uomo per correggere il syllabus di ECDL? In cambio di
> cosa? Per ESRI o Intergraph è banale capire perché investire in
> ECDL-GIS, mentre per qualsiasi freegis proprio non vedo il modo. Ma
> questa è solo la mia opinione personale.

Forse sarebbe interessante sentire l'opinione di qualcuno che sta dentro OSGEO.
Io ormai sono solo in grado di fare domande... :wink:

Ciao,

per darvi qualche indicazione delle cose che vengono fatti/creati al momento
in OSGeo (occhio, OSGeo esiste solo da febbraio!):

Qua ci sono tutti i comitati e workgroup:
http://wiki.osgeo.org/index.php/Main_Page#Committees_and_Working_Groups

La cosa interessante per questa discussione (esiste solo da Marzo 24, 2006):
"Education and Curriculum Committee"
  http://wiki.osgeo.org/index.php/Education_and_Curriculum_Committee

  Li' dentro ci sono questi gruppi di interesse (scusate, lo lascio in inglese):
    * The "Education Working Groups" page lists focus areas for the committee.
       * The "Educational Resources page" will list and describe materials for educators.
       * The "OSGeo in Research" page discusses the research outreach.
       * The "Core Curriculum Project" page contains the initial brainstorming data.

Allora, l'ultimo gruppo e' IL gruppo :slight_smile:
Invito: partecipate o contribuite li' - basta inscriversi nella mailing list di
EduCom e indicare il problema. Ci sono un paio di Europei nel gruppo che magari
portano avanti anche la storia di ECDL. Solo, prima devono conoscere il problema...

Mi farebbe piacere se qualcuno di voi indica il problema li' (anche tramite IRC
in #osgeo su irc.freenode.net, per esempio durante un meeting del gruppo online).
Perche' sono gia' occupato con tante cose, per EduCom stiamo preparando un nuovo
dataset libero per insegnare GIS (per avere un alternativa a "Spearfish" di GRASS).
Ci sono tante cose in stato "Work in progress" ovviamente.

Non centra tanto che sono nel board della fondazione - e' una "community
foundation" - vive dai contributi di tutti...

ciao & welcome

Markus

--
Markus Neteler <neteler itc it> http://mpa.itc.it
ITC-irst - Centro per la Ricerca Scientifica e Tecnologica
MPBA - Predictive Models for Biol. & Environ. Data Analysis
Via Sommarive, 18 - 38050 Povo (Trento), Italy