[Gfoss] L' OS come punto di approdo o come punto di partenza ?

Scusate, la vena polemica, ma ogni tanto mi prende....

http://punto-informatico.it/2195008/PI/News/Open-source--l-Italia-vuol-saperne-di-pi-ugrave-/p.aspx

Partendo da questo link, giustamente segnalato da PG.

Leggendolo capisco , come gia' si sapeva, che si sta ' facendo una
indagine sul software OS
usato nelle varie PA.
E questo e' senz'altro un punto di partenza corretto.

Nel suddetto articolo si riporta a una ulteriore pagina con i
risultati dell'indagine svolta.
E che sarebbe terminata oggi stesso (7 marzo).
http://www.osspa.cnipa.it/home/

Aggiungo, poi, quest'altro link:
http://www.concreta-mente.it/images/pdf/programmaospa_v12.pdf

che segnala un convegno tenutosi il 3 marzo sempre su OS.

Per farla breve, molti interventi e iniziative tese a monitorare la
situazione nel paese.
E sono tutte azioni tese a indagare quello che e' stato fatto per
farlo conoscere anche ad altri.

Ottimo, benissimo, favoloso.

Poi pero' che verra' fatto ?

Verra' preparato un elenco di prodotti e si inviteranno i singoli enti
e PA a pescare il software da tale elenco ?

Ammettiamo di fare questo.
E ammettiamo anche che un comune prende un software OS e poi scopra
che una certa funzionalita' non esiste e se la vuole deve pagare di
tasca sua.
A questo punto come dovrebbe comportarsi il comune in questione ?
Diciamo che incarica qualcuno di stimare quanto costa mettere quella
funzionalita' che gli serve.
E gia' qui sorgono i primi problemi.
Non e' infatti molto semplice stimare il costo a corpo (sottolineo a
corpo) per l'immissione di una certa funzionalita' in un applicativo
che non si conosce.

Ammesso che si riesca a fare questa stima.
Il passo successivo e' che se la stima supera un certo ammontare
(20.000 euro iva compresa per quello che ne so' io), si deve fare una
gara e in questo si stabilisce dei requisiti di gara che di solito
finiscono per tenere fuori o comunque penalizzare piccole ditte,
composte di 1 o 2 persone massime, vuoi perche' non hanno fatturato
dimostrabile o cose del genere.

Fatta la gara, e selezionata una ditta, la medesima procede con
l'aggiunta della nuova funzionalita' all'applicativo OS.
Al termine ci si ritrova con un applicativo che fa' quello che alla PA
serviva, poi pero' al primo rilascio successivo dell'applicativo
originario la versione modificata dall'ente specifico diviene obsoleto
e si dovrebbe ricominciare da capo.

La soluzione sarebbe inserire la modifica in un percorso concordato
con la community che segue lo sviluppo dell'applicativo specifico, e
per fare questo si deve chiedere alla ditta di impostare lo sviluppo
in tal senso.

Qusto pero' e' un punto che porta senz'altro grossi problemi, perche'
una ditta di solito rifiuta di vedersi coordinata nel proprio lavoro
da gruppi di lavoro esterni a lei e all'ente appaltatore. In genere
rifiuta di vedersi legata a oneri e costi che non erano chiaramente
indicati e stimati nel capitolato di gara.

Molto piu' facile sarebbe se l'ente che svolge l'indagine (cnipa) poi
si accolli anche l'onere di migliorare i suddetti programmi,
finanziandoli centralmente.
Infatti, un finanziamento centralizzato di prodotti quali geoserver,
grass, qgis, open-office.
Oltre a non richiedere poi singoli interventi mirati da parte d
svariati enti locali, che poi magari finirebbero anche per
sovrapporsi, finanziando piu' volte le medesime modifiche.
Inoltre operando centralmente potrebbe essere piu' facile far arrivare
i finanziamenti direttamente ai gruppi che curano direttamente tali
sviluppi, oltre a poter fornire cifre senz'altro piu' consistenti.

Per cui, mi aspetterei che dopo questa fase di indagine arrivi
l'annuncio che il cnipa chieda agli enti locali quali ritengono essere
i prodotti migliori e proceda a finanziarne le evoluzioni lui
medesimo.

Penso, tanto per non fare nomi, ad esempio, a un paio di prodotti:
Geoserver e Mapserver (cosi' da accontentare tutte le possibili
varianti architetturali presenti presso i vari enti)
Finanziando i rispettivi gruppi di sviluppo per mettervi tutte le
funzionalita che Inspire richiedera'.

in caso contrario non capisco bene a che serva l'iniziativa di
indagine del cnipa su tutto il territorio italiano.

Andrea.

--
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§ Andrea §
§ Peri §
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Andrea Peri ha scritto:

Scusate, la vena polemica, ma ogni tanto mi prende....

Andrea, hai colto un punto fondamentale!
Uno degli argomenti che ho messo sul piatto (probabilmente il piu'
importante, dal nostro punto di vista) dell'audizione che abbiamo avuto
con CNIPA e' proprio questo: come aiutare l'ente pubblico a muoversi nel
mondo FOSS, e GFOSS in particolare? Perche' e' chiaro che, come
sottolinei tu, che con gli strumenti consueti (gara, sviluppo ad hoc
svincolato dalla comunita') non si va tanto lontano, ne' dal punto di
vista del committente, ne' del fornitore, ne' della comunita' in generale.
Spero che CNIPA voglia tenere aperto il dialogo, e lavorare insieme per
trovare una soluzione. Gli spagnoli stanno lavorando molto in questa
direzione, con risultati eccellenti ma per me non molto soddisfacenti,
perche' spesso "autarchici" e svincolati dalla comunita'. Credo che si
possa trovare una strada migliore, e quello che stanno facendo, in modo
forse troppo parcellizzato, alcune PA (penso ad es. a Trento), e' forse
la strada giusta. Di qui a farne un modello nazionale, la strada e' lunga.
Grazie per aver sollevato la questione.
pc
--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc

Ciao pc,

Non dimenticare che il Trentino e' una regione a statuto speciale e come tale
ha dei mezzi, sia dal punto di vista finanziario che dal punto di
vista dei vincoli di impiego,
che non sono concessi alle regioni a statuto ordinario.
Per cui considerarla un modello a cui le altre Regioni dovrebbero alla
lunga rifarsi potrebbe essere improprio.

Secondo quello che leggo a questo link.
(Ovviamente non sono in grado di sapere se i valori riportati
corrispondono alla realta')

http://it.wikipedia.org/wiki/Regione_(ente)

Lo statuto speciale garantisce una più ampia autonomia, soprattutto

finanziaria, rispetto alle

Regioni ordinarie. A titolo di esempio, la Regione Trentino-Alto

Adige (900.000 abitanti) dispone

di un budget che corrisponde a quello della Regione Veneto, con 4,5

milioni di abitanti.

...
La Regione Trentino-Alto Adige è costituita dalle Province autonome

di Trento e Bolzano (art 116,

II Cost.). Tali province sono dotate di poteri (anche legislativi)

corrispondenti a quelli di una

Regione. Taluno parla di province a statuto speciale.
...

A meno di non ipotizzare che una Regione a statuto speciale possa
accollarsi lei di finanziare
gli sviluppi di cui beneficerebbe tutto il resto del Paese .
E' questo che intendi ?

Andrea.

Il 08/03/08, Paolo Cavallini<cavallini@faunalia.it> ha scritto:

Andrea, hai colto un punto fondamentale!
Uno degli argomenti che ho messo sul piatto (probabilmente il piu'
importante, dal nostro punto di vista) dell'audizione che abbiamo avuto
con CNIPA e' proprio questo: come aiutare l'ente pubblico a muoversi nel
mondo FOSS, e GFOSS in particolare? Perche' e' chiaro che, come
sottolinei tu, che con gli strumenti consueti (gara, sviluppo ad hoc
svincolato dalla comunita') non si va tanto lontano, ne' dal punto di
vista del committente, ne' del fornitore, ne' della comunita' in generale.
Spero che CNIPA voglia tenere aperto il dialogo, e lavorare insieme per
trovare una soluzione. Gli spagnoli stanno lavorando molto in questa
direzione, con risultati eccellenti ma per me non molto soddisfacenti,
perche' spesso "autarchici" e svincolati dalla comunita'. Credo che si
possa trovare una strada migliore, e quello che stanno facendo, in modo
forse troppo parcellizzato, alcune PA (penso ad es. a Trento), e' forse
la strada giusta. Di qui a farne un modello nazionale, la strada e' lunga.
Grazie per aver sollevato la questione.
pc

--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc

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§ Andrea §
§ Peri §
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Andrea Peri ha scritto:

Ciao pc,

Appena uscito un documento di particolare rilievo per questa discussione:

Nell'ambito dei lavori della Commissione Open Source 2007 presieduta dal
professore Angelo Raffaele Meo, l'associazione per il Software Libero è
stata chiamata ad esprimere il proprio parere.
Il documento integrale, è disponibile sul nostro sito web:
http://www.softwarelibero.it/files/commissione_MEO_assoli_finale.pdf

Mi pare largamente condivisibile, e da diffondere.
Saluti.
pc
--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc