[Gfoss] [Lavoro] Ma come si valutano le competenze GIS?

Salve a tutti,

mi piacerebbe avere un vostro parere sulla definizione dei due
profili GIS che ho trovato nel capitolato di un bando in corso
(SERVIZIO PER IL SUPPORTO SPECIALISTICO PER L’INTEGRAZIONE DELLA BANCA
DATI DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PAESAGGISTICA CON I DATABASE
GEOGRAFICI AI FINI DELL’IMPLEMENTAZIONE DELLE RISORSE INFORMATIVE
DELL’INFRASTRUTTURA DATI TERRITORIALI REGIONALE )

A parte il largo riferimento a prodotti proprietari, che potrebbe
avere un senso se sono stati adottati dall'ente, mi colpisce il fatto
che non si faccia nessun accenno al percorso di studio o alle
conoscenze generali di geomatica...
Nulla riguardo ai Geodatabase (si parla solo di linguaggio SQL) e ai
formati.... Poco o nulla riguardo agli strumenti topologici; lodevole
il riferimento ad aspetti normativi (tra cui INSPIRE e le specifiche
DBT) e alcuni standard OGC (Organismo poco conosciuto dal committente
visto il refuso)...

Ma quel che mi chiedo è se il nostro lavoro si riduce alla capacità di
usare una serie di software, direi proprio di no... e soprattutto:
conoscere il signor Autocad è davvero fondamentale per un esperto GIS?

Amefad

-------------------------------------------------------------

Competenze tecniche delle figure professionali:

L’analista programmatore, dovrà
- Conoscere i principali sistemi operativi: GNU/Linux: Debian e
derivate (es. Ubuntu), RedHat e derivate (es. CentOS, Fedora etc),
Gentoo e Slackware. Microsoft Windows/ Windows server
- Conoscere i principali linguaggi di programmazione e Web: C,
C++, Java, XHTML/CSS, PHP, ASP, JavaScript, Flash, Python, e CMS quali
DRUPAL, JOOMLA.
- Conoscere e gestire database: linguaggio SQL, database
MySQL., PostGres, Oracle.
- Conoscere e gestire Web Server: Apache (per Unix e Windows)
IIS (Windows)
- Conoscere gli standard dell’OGC (Open GIS Consortium) con
particolare riferimento ai protocolli afferenti ai servizi web WMS,
WFS, CSW;

L’operatore senior GIS dovrà:
- Conoscere e utilizzare a livello avanzato il software GIS
ArcGIS di ESRI.
- Conoscere e utilizzare a livello avanzato il software GIS
Geomedia di Intergraph.
- Conoscere e utilizzare a livello avanzato il software GIS
almeno un software GIS OpenSource tra i più conosciuti (QGis,
OpenJump, Udig, SagaGis, ecc)
- Conoscere i software per le elaborazioni grafiche: CorelDraw,
Paint Shop Pro, PhotoShop o similari;
- Conoscere AutoCAD di Autodesk;
- Conoscere le specifiche della CTRN e del relativo Database topografico;
- Conoscere il software ConVE e per la conversione delle
coordinate geografiche/cartografiche tra i diversi sistemi di
riferimento;
- Conoscere le modalità di trattamento ed elaborazione delle
ortofoto digitali ed elaborazioni del Modello Digitale del Terreno
(DTM) e Modello Digitale delle Superfici (DSM);
- Aver realizzato e concluso la costituzione di banche dati
territoriali e/o similari, attività di pianificazione territoriale e/o
urbanistica;

Il Gestore sistemi grafici/data entry dovrà:
- Conoscere e utilizzare a livello avanzato i software per le
elaborazioni grafiche: CorelDraw, Paint Shop Pro, PhotoShop o
similari;
- Conoscere e utilizzare a livello base il software GIS ArcGIS
di ESRI e/o il software GIS Geomedia di Intergraph.
- Conoscere e utilizzare a livello base il software GIS almeno
un software GIS OpenSource tra i più conosciuti (QGis, OpenJump, Udig,
SagaGis, ecc)
- Conoscere e utilizzare in maniera avanzata i principali
software di videoscrittura, e fogli elettronici.
----------------------------------------------------

Ma quel che mi chiedo è se il nostro lavoro si riduce alla capacità di
usare una serie di software, direi proprio di no... e soprattutto:
conoscere il signor Autocad è davvero fondamentale per un esperto GIS?

DIpende da quale e' l'obiettivo del lavoro.

Se ad esempio e' fornire assistenza ai comuni:

Nei comuni usano parecchio i DWG (almeno dalle nostre parti) e quindi
, poiche' nei software GIS GFOSS; il formato DWG e' inusabile, ecco
che serve autocad.

Certo nel mondo GFOSS vi e' il DXF, ma non e' detto che sia accettabile.
Pensa ad esempio a tutti i dwg che ora hanno i comuni.
Per buttarli via quantomeno servirebbe di convertirli in DXF.
E questo ha un costo, sempre che sia fattibile.

Infatti assieme al formato DWG ci sono le librerie di simboli
specifici e se si passa ai DXF su GIS GFOSS le libreria di simboli di
autocad non funzionerebbero.

Insomma dipende da cosa dice il capitolato anche in merito a gli
obiettivi del lavoro.

L'impressione e' che cerchino una persona che sappia' fornire supporto
su argomenti svariati e sappia quindi usare vari softwares.
Provando a indovinare direi che usano molto arcgis e geomedia e
vogliono provare a usare software gfoss. Pper questo ne ammettono uno
a scelta tra una lista di scele, ma ci mettono un pericolo
trafiletto:

"un software GIS OpenSource tra i più conosciuti ".

Se un ditta gli propone un software GFOSS cinese che ha un bacino
potenziale di utenti di 1 miliardo di persone, rientra nella categoria
"tra i piu' conosciuti" ?
:slight_smile:

A.

Il 15 gennaio 2015 18:59, Amedeo Fadini <fame@libero.it> ha scritto:

Salve a tutti,

mi piacerebbe avere un vostro parere sulla definizione dei due
profili GIS che ho trovato nel capitolato di un bando in corso
(SERVIZIO PER IL SUPPORTO SPECIALISTICO PER L’INTEGRAZIONE DELLA BANCA
DATI DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PAESAGGISTICA CON I DATABASE
GEOGRAFICI AI FINI DELL’IMPLEMENTAZIONE DELLE RISORSE INFORMATIVE
DELL’INFRASTRUTTURA DATI TERRITORIALI REGIONALE )

A parte il largo riferimento a prodotti proprietari, che potrebbe
avere un senso se sono stati adottati dall'ente, mi colpisce il fatto
che non si faccia nessun accenno al percorso di studio o alle
conoscenze generali di geomatica...
Nulla riguardo ai Geodatabase (si parla solo di linguaggio SQL) e ai
formati.... Poco o nulla riguardo agli strumenti topologici; lodevole
il riferimento ad aspetti normativi (tra cui INSPIRE e le specifiche
DBT) e alcuni standard OGC (Organismo poco conosciuto dal committente
visto il refuso)...

Ma quel che mi chiedo è se il nostro lavoro si riduce alla capacità di
usare una serie di software, direi proprio di no... e soprattutto:
conoscere il signor Autocad è davvero fondamentale per un esperto GIS?

Amefad

-------------------------------------------------------------

Competenze tecniche delle figure professionali:

L’analista programmatore, dovrà
- Conoscere i principali sistemi operativi: GNU/Linux: Debian e
derivate (es. Ubuntu), RedHat e derivate (es. CentOS, Fedora etc),
Gentoo e Slackware. Microsoft Windows/ Windows server
- Conoscere i principali linguaggi di programmazione e Web: C,
C++, Java, XHTML/CSS, PHP, ASP, JavaScript, Flash, Python, e CMS quali
DRUPAL, JOOMLA.
- Conoscere e gestire database: linguaggio SQL, database
MySQL., PostGres, Oracle.
- Conoscere e gestire Web Server: Apache (per Unix e Windows)
IIS (Windows)
- Conoscere gli standard dell’OGC (Open GIS Consortium) con
particolare riferimento ai protocolli afferenti ai servizi web WMS,
WFS, CSW;

L’operatore senior GIS dovrà:
- Conoscere e utilizzare a livello avanzato il software GIS
ArcGIS di ESRI.
- Conoscere e utilizzare a livello avanzato il software GIS
Geomedia di Intergraph.
- Conoscere e utilizzare a livello avanzato il software GIS
almeno un software GIS OpenSource tra i più conosciuti (QGis,
OpenJump, Udig, SagaGis, ecc)
- Conoscere i software per le elaborazioni grafiche: CorelDraw,
Paint Shop Pro, PhotoShop o similari;
- Conoscere AutoCAD di Autodesk;
- Conoscere le specifiche della CTRN e del relativo Database topografico;
- Conoscere il software ConVE e per la conversione delle
coordinate geografiche/cartografiche tra i diversi sistemi di
riferimento;
- Conoscere le modalità di trattamento ed elaborazione delle
ortofoto digitali ed elaborazioni del Modello Digitale del Terreno
(DTM) e Modello Digitale delle Superfici (DSM);
- Aver realizzato e concluso la costituzione di banche dati
territoriali e/o similari, attività di pianificazione territoriale e/o
urbanistica;

Il Gestore sistemi grafici/data entry dovrà:
- Conoscere e utilizzare a livello avanzato i software per le
elaborazioni grafiche: CorelDraw, Paint Shop Pro, PhotoShop o
similari;
- Conoscere e utilizzare a livello base il software GIS ArcGIS
di ESRI e/o il software GIS Geomedia di Intergraph.
- Conoscere e utilizzare a livello base il software GIS almeno
un software GIS OpenSource tra i più conosciuti (QGis, OpenJump, Udig,
SagaGis, ecc)
- Conoscere e utilizzare in maniera avanzata i principali
software di videoscrittura, e fogli elettronici.
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I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
666+40 iscritti al 5.6.2014

--
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Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù
-----------------

E' il vizio comune di tutti i bandi per enti pubblici: sovraccaricare di
competenze anche inutili il profilo professionale richiesto !
E poi magari il reale lavoro che effettivamente si deve svolgere è molto più
banale.
Mi chiedo poi, questo "mostro" con tutte queste popò di conoscenze che
indicano nel bando .... quanto dovrebbe essere pagato ?

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Lavoro-Ma-come-si-valutano-le-competenze-GIS-tp7591138p7591152.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.

Il giorno 17 gennaio 2015 19:25, nnnfor <nnnfor@alice.it> ha scritto:

E' il vizio comune di tutti i bandi per enti pubblici: sovraccaricare di
competenze anche inutili il profilo professionale richiesto !

A pensar male, potrebbe una "combinazione" di competenze che "guarda caso"
corrisponde a qualcuno già noto ?

E poi magari il reale lavoro che effettivamente si deve svolgere è molto
più
banale.

Sicuramente.

Mi chiedo poi, questo "mostro" con tutte queste popò di conoscenze che
indicano nel bando .... quanto dovrebbe essere pagato ?

Praticamente, occorre un direttore d'orchestra per poi suonare più
banalmente il piffero.

Per quanto riguarda i DWG, si potrebbe usare anche DraftSight (free, anche
se non open source :slight_smile:

Ma non pensiamo sempre male. Quasi quasi partecipo :slight_smile:

Rob

Salve

No, evidentemente mi sono spiegato male chiariamo subito che il bando in sé non ha niente che non va…

Per una volta non volevo criticare e sparare a zero su una amministrazione che con non poca fatica sta tenendo in piedi un servizio SIT di qualità…

Non credo affatto che le competenze elencate siano “troppe” o male espresse… (@geodrinx tra l’altro visto gli appalti precedenti sono certo che il bando non sia “indirizzato”, tra l’altro è al massimo ribasso) io mi ci ritrovo pienamente e la mia azienda parteciperà senza problemi.

Quel che mi chiedo è se è giusto misurarele competenze con il numero di software che uno sa usare… La mia impressione è che ci sia “qualcos’altro” che rende comoetente chi si occupa di GIS, ad esempio sapere QUALE software utilizzare per determinate operazioni…

Vorrei riflettere su come misurare le nostre competenze e quindi come migliorare in generale la formazione di chi fa il nostro mestiere…

Anche la strada di valutare i titoli accademici non è detto sia la migliore, si rischia di perdere di vista un certo tipo di produttività che ad es. Per gli enti cartografici è importante…

Fidatevi, no.

Eh, non avete googlato abbastanza… È un bando di fornitura personale, rivolto alle aziende

Tornando a bomba: come si misura un buon cartografo GIS?

Amefad

···

Il giorno 17 gennaio 2015 19:25, nnnfor nnnfor@alice.it ha scritto:

E’ il vizio comune di tutti i bandi per enti pubblici: sovraccaricare di
competenze anche inutili il profilo professionale richiesto !

A pensar male, potrebbe una “combinazione” di competenze che “guarda caso” corrisponde a qualcuno già noto ?

E poi magari il reale lavoro che effettivamente si deve svolgere è molto più
banale.

Mi chiedo poi, questo “mostro” con tutte queste popò di conoscenze che
indicano nel bando … quanto dovrebbe essere pagato ?

Praticamente, occorre un direttore d’orchestra per poi suonare più banalmente il piffero.

A parer mio un cartografo GIS non si preoccupa di pubblicare roba su internet. Né si occupa di webgis.

Un cartografo GIS deve saper produrre dati. Dove produrre significa anche trattarli e trasformarli. Una buona conoscenza di svariati strumenti GIS. Non solo GIS desktop, ma anche interfacce SQL (penso a PostGIS o spatialite) gli consente di avere più soluzioni tra cui scegliere per risolvere i problemi di trattamento dati.

Infatti è indubbio che tutto si riesce a fare con un GIS desktop.a se io conosco anche spatialite, sono in grado di optare in ogni momento per lo strumento più opportuno per il particolare problema.
Alla fine il.risultato è migliore e in tempi più rapidi.
Con maggiore soddisfazione del committente visto che minor tempo equivale a minori costi.

Una altra capacità del cartografo GIS che io reputo importante è saper leggere i dati.
Ovvero noncdipendere solondalla disponibilità di documentazione e di qualcuno che spieghi. Perche la documentazione può essere obsoleta o errata e chi lo conosceva.è andato on pensione.
Qui il cartografo GIS deve essere quasi un hacker dei dati.
Uno che si mette a studiare i dati la parte alfanumerica e la.parte geometrica.
Localizza i campi con chiavi potenziante univoche. Identifica i campi con le categorizza azioni e ne comprende eventuali correlazioni con altri valori.
Nella.parte geetrica è in grado di valutare la qualità del LL archivio verificando i dati tramite controllo topologici. Sovrapponendo con altri archivi trova le correlazioni sul.territorio, etc…
E un detective dei dati.
Alla.fine riesce a ricostruire molto dell archivio e quindi familiarizza con esso e ne sa quindi tirare fuori informazioni e sfruttarlo in maniera produttiva.
Comporre elaborazioni finalizzate a produrre indici vari, statistiche del territorio, stampe.etc…

Anche qui è utile essere padrone di più strumenti per poter usare sempre quello più efficiente.

A.

···

Il giorno 17 gennaio 2015 19:25, nnnfor nnnfor@alice.it ha scritto:

E’ il vizio comune di tutti i bandi per enti pubblici: sovraccaricare di
competenze anche inutili il profilo professionale richiesto !

A pensar male, potrebbe una “combinazione” di competenze che “guarda caso” corrisponde a qualcuno già noto ?

E poi magari il reale lavoro che effettivamente si deve svolgere è molto più
banale.

Mi chiedo poi, questo “mostro” con tutte queste popò di conoscenze che
indicano nel bando … quanto dovrebbe essere pagato ?

Praticamente, occorre un direttore d’orchestra per poi suonare più banalmente il piffero.

Il sabato 17 gennaio 2015, Andrea Peri <aperi2007@gmail.com> ha scritto:

Qui il cartografo GIS deve essere quasi un hacker dei dati.

Grazie degli spunti Andrea… Mi trovi in gran oarted’accordo.

Produrre Cartografia significa poi dover rispondere della affidabilità e dell’accuratezza, di quanto essi rispondano alla realtà…

È buona la definizione di detective… ci porta alla necessità di conoscere il processo produttivo dei dati, le incognite del telerilevamento… Io sono rimasto stupito di quanto può peggiorare il dato la riproiezione di un raster malfatta…

Amefad

Salve a tutti,

Amedeo Fadini ha scritto:

Ma quel che mi chiedo è se il nostro lavoro si riduce alla capacità di

usare una serie di software, direi proprio di no... e soprattutto:
conoscere il signor Autocad è davvero fondamentale per un esperto GIS?

Secondo me e' fondamentale definire subito professionalmente chi e' un
"esperto GIS".

Attualmente, ci sono varie figure professionali che potrebbero facilmente
ricadere in questa categoria.
Per la parte CAD penserei ad un architetto; per la parte database ad un
ingegnere; per la parte dei geoprocessi ad un naturalista e cosi via' con il
WEB (Mapserver - GeoServer ecc)...
Un "esperto GIS" che padroneggi pienamente tutte queste 3 professionalita'
mi fa temere piuttosto che costui le conosca alquanto superficialmente...
Magari si tratta di una persona di mezza eta' (visti gli anni necessari per
formarsi) con uno spiccata curiosita' (per essersi specializzato cosi' tanto
nello studio di tutte queste materie...) :slight_smile:

Ammesso che tale figura professionale esista concretamente in *carne ed
ossa* io penserei quindi che debba conoscere:
- per i database il linguaggio SQL: partendo da Sqlite fino ad arrivare a
Postgresql. Per esempio tramite SqliteStudio [1] e Pgadmin [2] con
SpatiaLite e PostGIS per la parte prettamente cartografica.
- per la parte CAD, a livello open source, penserei magari a Qcad [3] anche
se rimane pero' da affrontare la compatibilita' con il formato DWG;
- per la parte Geoprocessi penserei a GRASS - SAGA (con qualche conoscenza
di base del linguaggio R).

Riferendomi ad un "esperto GIS" darei invece per scontate le sue conoscenze
di base: tipo quelle connesse con il modulo ECDL GIS [4]

Un video (Hangouts with James Fee) che ho trovato interessante, perche'
vengono affrontati parzialmente questi argomenti, e' il seguente:
https://www.youtube.com/watch?v=tRN50wU8674

Un punto interessante che viene discusso in questo video e' l'importanza
della conoscenza di base di un linguaggio di programmazione (es. Python) da
utilizzare nei vari software GIS.
Attualmente, secondo me, non e' un caso se Qgis ha oltre 400 plugin in
Python...

Per concludere, m chiedo pero' nuovamente quanti siano i professionisti GIS
italiani che padroneggino veramente tutte queste materie (SQL, CAD, R -
Python ecc) ?
Senza considerare quanto costerebbe la loro consulenza professionale per gli
Enti pubblici nostrani: notoriamente con *pochissime* risorse economiche da
utilizzare oggigiorno... :slight_smile:

Cordiali saluti

Silvio Grosso

[1] http://sqlitestudio.pl/
[2] http://www.pgadmin.org/
[3] http://www.qcad.org/en/qcad-documentation/qcad-features
[3] http://www.ecdl.it/ecdl-gis/la-certificazione/syllabus/syllabus_gis.pdf

--
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Tieni presente che l aver richiesto una figura professionale con determinati requisiti non implica che debba essere una singola persona fisica.
Non so se il capitolato dice niente a riguardo, ma potrebbero anche essere ammissibili più persone fino al raggiungimento del requisito.

Il 18/gen/2015 13:15 “Silvio Grosso” <grossosilvio@yahoo.it> ha scritto:

Salve a tutti,

Amedeo Fadini ha scritto:

Ma quel che mi chiedo è se il nostro lavoro si riduce alla capacità di
usare una serie di software, direi proprio di no… e soprattutto:
conoscere il signor Autocad è davvero fondamentale per un esperto GIS?

Secondo me e’ fondamentale definire subito professionalmente chi e’ un
“esperto GIS”.

Attualmente, ci sono varie figure professionali che potrebbero facilmente
ricadere in questa categoria.
Per la parte CAD penserei ad un architetto; per la parte database ad un
ingegnere; per la parte dei geoprocessi ad un naturalista e cosi via’ con il
WEB (Mapserver - GeoServer ecc)…
Un “esperto GIS” che padroneggi pienamente tutte queste 3 professionalita’
mi fa temere piuttosto che costui le conosca alquanto superficialmente…
Magari si tratta di una persona di mezza eta’ (visti gli anni necessari per
formarsi) con uno spiccata curiosita’ (per essersi specializzato cosi’ tanto
nello studio di tutte queste materie…) :slight_smile:

Ammesso che tale figura professionale esista concretamente in carne ed
ossa
io penserei quindi che debba conoscere:

  • per i database il linguaggio SQL: partendo da Sqlite fino ad arrivare a
    Postgresql. Per esempio tramite SqliteStudio [1] e Pgadmin [2] con
    SpatiaLite e PostGIS per la parte prettamente cartografica.
  • per la parte CAD, a livello open source, penserei magari a Qcad [3] anche
    se rimane pero’ da affrontare la compatibilita’ con il formato DWG;
  • per la parte Geoprocessi penserei a GRASS - SAGA (con qualche conoscenza
    di base del linguaggio R).

Riferendomi ad un “esperto GIS” darei invece per scontate le sue conoscenze
di base: tipo quelle connesse con il modulo ECDL GIS [4]

Un video (Hangouts with James Fee) che ho trovato interessante, perche’
vengono affrontati parzialmente questi argomenti, e’ il seguente:
https://www.youtube.com/watch?v=tRN50wU8674

Un punto interessante che viene discusso in questo video e’ l’importanza
della conoscenza di base di un linguaggio di programmazione (es. Python) da
utilizzare nei vari software GIS.
Attualmente, secondo me, non e’ un caso se Qgis ha oltre 400 plugin in
Python…

Per concludere, m chiedo pero’ nuovamente quanti siano i professionisti GIS
italiani che padroneggino veramente tutte queste materie (SQL, CAD, R -
Python ecc) ?
Senza considerare quanto costerebbe la loro consulenza professionale per gli
Enti pubblici nostrani: notoriamente con pochissime risorse economiche da
utilizzare oggigiorno… :slight_smile:

Cordiali saluti

Silvio Grosso

[1] http://sqlitestudio.pl/
[2] http://www.pgadmin.org/
[3] http://www.qcad.org/en/qcad-documentation/qcad-features
[3] http://www.ecdl.it/ecdl-gis/la-certificazione/syllabus/syllabus_gis.pdf


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Sent from the Gfoss – Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.


Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
666+40 iscritti al 5.6.2014