[Gfoss] licenza dati PA [dati geologici]

Ciao,
scusatemi, sto seguendo molto interessato la discussione perchè sto cercando di proporre nella PA dove lavoro un webgis per la pubblicazione di dati geologici in nostro possesso.
per dati geologici intendo tutto quello che sta attorno ad un sondaggio.
questi dati sono di varia natura: provengono da privati che li hanno concessi alla PA, da lavori commissionati per la PA o dai piani di caratterizzazione ambientale.
Da quello che ho capito (…poco…) non è chiaro se e come si possono pubblicare sti dati.
Attualmente forniamo solo ad altri enti pubblici e in seguito ad una richiesta.
Il problema principale, è sicuramente, (almeno per il mio dirigente) la questione del possibile profitto che ne trarrebbe un professionista dall’utilizzo dei dati accquisiti gratuitamente.
I dati provenienti da privati sono sicuramente coperti da copy right (o sbaglio) e quindi è praticamente impossibile fornirli a terzi.
Saluti


Andrea Rosina GEOL

http://www.ambientegis.com

On Wed, Nov 07, 2007 at 09:13:58AM +0100, Andrea Rosina wrote:

Ciao,
scusatemi, sto seguendo molto interessato la discussione perchè sto cercando
di proporre nella PA dove lavoro un webgis per la pubblicazione di dati
geologici in nostro possesso.
per dati geologici intendo tutto quello che sta attorno ad un sondaggio.
questi dati sono di varia natura: provengono da privati che li hanno
concessi alla PA, da lavori commissionati per la PA o dai piani di
caratterizzazione ambientale.
Da quello che ho capito (...poco...) non è chiaro se e come si possono
pubblicare sti dati.
Attualmente forniamo solo ad altri enti pubblici e in seguito ad una
richiesta.
Il problema principale, è sicuramente, (almeno per il mio dirigente) la
questione del possibile profitto che ne trarrebbe un professionista
dall'utilizzo dei dati accquisiti gratuitamente.
I dati provenienti da privati sono sicuramente coperti da copy right (o
sbaglio) e quindi è praticamente impossibile fornirli a terzi.
Saluti

Dunque, il primo passo e' fare un censimento di quali copyright siano
associati a quali dati.
Quando si commissionano lavori di raccolta di dati e' importante specificare
il tipo di licenza che si vuole. Ad esempio, nelle gare d'appalto (o simili
documenti) puo' essere specificato un vincolo sul tipo di licenza che si
vuole avere sul prodotto finale. Per fare un parallelo col software stesso,
si puo' richiedere ai fornitori del software di avere il diritto di
redistribuzione (per il riuso) e di modifica (per l'adattamento).

La questione del possibile profitto mi e' ancora dura da mandar giu',
perche' si vuole impedire che altri traggano profitto da un lavoro
pubblico, se questo profitto non preclude ad altri di trarne lo stesso
profitto ?

--strk;

OK
purtoppo però non si riesce a risalire alle modalità con le quali la PA ha richiesto i dati, vuoi perchè nell’appalto non era specificato, vuoi perchè non si sa di preciso la fonte (si tratta anche di dati vecchiotti), vuoi perchè non ci si poneva il problema di una possibile divulgazione

Per la questione del profitto altrui, penso che (da non esperto), se si facesse in modo che coloro che sfruttano i dati pubblici per trarne profitto, fossero a loro volta obbligati a divulgare pubblicamente i lavori svolti con i dati pubblici, s irisolverebbero parecchie cose.
D’altra parte è quello che avviene con le licenze open. “Tu puoi utilizzare questi file, a patto che poi li ridistribuisci con gli stessi criteri”

ciao

Il 07/11/07, strk <strk@keybit.net> ha scritto:

On Wed, Nov 07, 2007 at 09:13:58AM +0100, Andrea Rosina wrote:

Ciao,
scusatemi, sto seguendo molto interessato la discussione perchè sto cercando
di proporre nella PA dove lavoro un webgis per la pubblicazione di dati
geologici in nostro possesso.
per dati geologici intendo tutto quello che sta attorno ad un sondaggio.
questi dati sono di varia natura: provengono da privati che li hanno
concessi alla PA, da lavori commissionati per la PA o dai piani di
caratterizzazione ambientale.
Da quello che ho capito (…poco…) non è chiaro se e come si possono
pubblicare sti dati.
Attualmente forniamo solo ad altri enti pubblici e in seguito ad una
richiesta.
Il problema principale, è sicuramente, (almeno per il mio dirigente) la
questione del possibile profitto che ne trarrebbe un professionista
dall’utilizzo dei dati accquisiti gratuitamente.
I dati provenienti da privati sono sicuramente coperti da copy right (o
sbaglio) e quindi è praticamente impossibile fornirli a terzi.
Saluti

Dunque, il primo passo e’ fare un censimento di quali copyright siano
associati a quali dati.
Quando si commissionano lavori di raccolta di dati e’ importante specificare
il tipo di licenza che si vuole. Ad esempio, nelle gare d’appalto (o simili
documenti) puo’ essere specificato un vincolo sul tipo di licenza che si
vuole avere sul prodotto finale. Per fare un parallelo col software stesso,
si puo’ richiedere ai fornitori del software di avere il diritto di
redistribuzione (per il riuso) e di modifica (per l’adattamento).

La questione del possibile profitto mi e’ ancora dura da mandar giu’,
perche’ si vuole impedire che altri traggano profitto da un lavoro
pubblico, se questo profitto non preclude ad altri di trarne lo stesso
profitto ?

–strk;


Andrea Rosina GEOL

http://www.ambientegis.com

On Wed, Nov 07, 2007 at 05:09:39PM +0100, Andrea Rosina wrote:

OK
purtoppo però non si riesce a risalire alle modalità con le quali la PA ha
richiesto i dati, vuoi perchè nell'appalto non era specificato, vuoi perchè
non si sa di preciso la fonte (si tratta anche di dati vecchiotti), vuoi
perchè non ci si poneva il problema di una possibile divulgazione

Per la questione del profitto altrui, penso che (da non esperto), se si
facesse in modo che coloro che sfruttano i dati pubblici per trarne
profitto, fossero a loro volta obbligati a divulgare pubblicamente i lavori
svolti con i dati pubblici, s irisolverebbero parecchie cose.
D'altra parte è quello che avviene con le licenze open. "Tu puoi utilizzare
questi file, a patto che poi li ridistribuisci con gli stessi criteri"

Concordo con il requisito di "condivisione allo stesso modo".

Questo il "pubblico dominio" non lo offre.
Per evitare confusioni, non tutte le licenze "open" portano con se
questo requisito, e' una caratteristica della licenza GPL ed e' poi
stata codificata anche nella Creative Commons "Share-alike" (condividi
allo stesso modo, appunto).

Alcuni, chiamano questo tipo di licenza "virale", perche' come un virus si
trasmette ad applicativi che usano come componente un software "portatore"
di tale licenza. Il termine e' poco appropriato, perche' gli effetti dei
virus sono tipicamente negativi, mentre nel caso delle licenze libere
gli effetti sono positivi (vengono trasmessi gli stessi diritti che si
acquisiscono). La negativita' la vedono quelli che vogliono fare profitto
senza far sapere ad altri come si fa (nel nostro case, dove si troverebbero
i dati per offrire servizi equivalenti).

--strk;

Credo che il concetto alla base del "Riuso" potrebbe essere un buon
compromesso, cosicché le PA non devono cedere alcuna proprietà ma
rendono disponibile l'utilizzo dei dati. Questo risolverebbe anche il
problema dell'utilizzo da parte di soggetti privati, infatti la
proprietà resterebbe pubblica.
Il problema è che le buone intenzioni del "Riuso" hanno creato scontri
ben noti, e di fatto allo stato attuale mi sembra sia un bel concetto
ma che si sta ingolfando da solo, credo a causa anche all'art.3 della
L.36 del 2006 [1]

Giovanni

[1] http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/dlgs36_06.html

Il 07/11/07, Andrea Rosina<bracc.rosina@gmail.com> ha scritto:

OK
purtoppo però non si riesce a risalire alle modalità con le quali la PA ha
richiesto i dati, vuoi perchè nell'appalto non era specificato, vuoi perchè
non si sa di preciso la fonte (si tratta anche di dati vecchiotti), vuoi
perchè non ci si poneva il problema di una possibile divulgazione

Per la questione del profitto altrui, penso che (da non esperto), se si
facesse in modo che coloro che sfruttano i dati pubblici per trarne
profitto, fossero a loro volta obbligati a divulgare pubblicamente i lavori
svolti con i dati pubblici, s irisolverebbero parecchie cose.
D'altra parte è quello che avviene con le licenze open. "Tu puoi utilizzare
questi file, a patto che poi li ridistribuisci con gli stessi criteri"

ciao

Il 07/11/07, strk <strk@keybit.net> ha scritto:
> On Wed, Nov 07, 2007 at 09:13:58AM +0100, Andrea Rosina wrote:
> > Ciao,
> > scusatemi, sto seguendo molto interessato la discussione perchè sto
cercando
> > di proporre nella PA dove lavoro un webgis per la pubblicazione di dati
> > geologici in nostro possesso.
> > per dati geologici intendo tutto quello che sta attorno ad un sondaggio.
> > questi dati sono di varia natura: provengono da privati che li hanno
> > concessi alla PA, da lavori commissionati per la PA o dai piani di
> > caratterizzazione ambientale.
> > Da quello che ho capito (...poco...) non è chiaro se e come si possono
> > pubblicare sti dati.
> > Attualmente forniamo solo ad altri enti pubblici e in seguito ad una
> > richiesta.
> > Il problema principale, è sicuramente, (almeno per il mio dirigente) la
> > questione del possibile profitto che ne trarrebbe un professionista
> > dall'utilizzo dei dati accquisiti gratuitamente.
> > I dati provenienti da privati sono sicuramente coperti da copy right (o
> > sbaglio) e quindi è praticamente impossibile fornirli a terzi.
> > Saluti
>
> Dunque, il primo passo e' fare un censimento di quali copyright siano
> associati a quali dati.
> Quando si commissionano lavori di raccolta di dati e' importante
specificare
> il tipo di licenza che si vuole. Ad esempio, nelle gare d'appalto (o
simili
> documenti) puo' essere specificato un vincolo sul tipo di licenza che si
> vuole avere sul prodotto finale. Per fare un parallelo col software
stesso,
> si puo' richiedere ai fornitori del software di avere il diritto di
> redistribuzione (per il riuso) e di modifica (per l'adattamento).
>
> La questione del possibile profitto mi e' ancora dura da mandar giu',
> perche' si vuole impedire che altri traggano profitto da un lavoro
> pubblico, se questo profitto non preclude ad altri di trarne lo stesso
> profitto ?
>
> --strk;
>

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Andrea Rosina GEOL

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On Wed, Nov 07, 2007 at 05:27:20PM +0100, G. Allegri wrote:

Credo che il concetto alla base del "Riuso" potrebbe essere un buon
compromesso, cosicché le PA non devono cedere alcuna proprietà ma
rendono disponibile l'utilizzo dei dati. Questo risolverebbe anche il
problema dell'utilizzo da parte di soggetti privati, infatti la
proprietà resterebbe pubblica.
Il problema è che le buone intenzioni del "Riuso" hanno creato scontri
ben noti, e di fatto allo stato attuale mi sembra sia un bel concetto
ma che si sta ingolfando da solo, credo a causa anche all'art.3 della
L.36 del 2006 [1]

Giovanni

[1] http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/dlgs36_06.html

Maddai, e' assurdo quell'articolo !
In pratica c'e' scritto che TUTTO e' escluso dall'obbligo di riuso ?!?
Risultati di ricerche scientifiche, audiovisivi RAI, beni culturali...

L'unico che ha senso e' il comma 'h', ovvero la PA non puo' distribuire
cose non sue... grazie..

--strk;

Per la questione del profitto altrui, penso che (da non esperto), se si facesse in modo che coloro che sfruttano i dati pubblici per trarne profitto, fossero a loro volta obbligati a divulgare pubblicamente i lavori svolti con i dati pubblici, s irisolverebbero parecchie cose.
D'altra parte è quello che avviene con le licenze open. "Tu puoi utilizzare questi file, a patto che poi li ridistribuisci con gli stessi criteri"

ma perchè si deve obbligare qualcuno a fare qualcosa di qualcosa che ha pagato e che continua a pagare?
le tasse le pagano anche le ditte e, generalmente, il loro indotto e la loro spesa fiscale sono superiori a quelli di un singolo.

se i dati acquisiti a nome della pubblica amministrazione sono un prodotto unico e senza licenza temo che sia difficile sostenere qualsiasi forma di rivalsa contro la pubblica amministrazione.
se nessuno dei due sottolinea una licenza i dati dovrebbe essero a totale uso e copyright del cliente, almeno così mi sembra sia nel software. Ma non ne sono certo.

ciao
Lorenzo

Lorenzo Becchi ha scritto:

...

Attenzione: questo thread a me personalmente interessa molto, e sono
contento che si discuta in modo approfondito di tutto cio'.
Pero' non dimenticatevi che abbiamo centinaia di iscritti, e che per
molti di loro questa quantita' di traffico risulti difficilmente
digeribile. Fino ad oggi non abbiamo avuto praticamente defezioni dalla
mailing list, il che mi pare un bel successo.
Suggerisco, se possibile, di usare anche altri canali, piu' utili per il
"botta e risposta" (ad es. IRC gfoss), e magari distillare (ad es. sul
wiki) il risultato in qualche conclusione piu' utilizzabile anche fra
qualche mese, quando forse nessuno si mettera' a scavare negli archivi
della mailing list.
*Non* sto criticando nessuno, cerco di rendere la comunicazione piu'
proficua per tutti.
Grazie mille!
pc
--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc