Francesco P. Lovergine ha scritto:
Si potrebbe poi aprire una riflessione sui quintali di prodotti
FOSS GIS che invece di fare massa critica vanno ognuno per conto
proprio in allegria… ma il discorso diventa scottante…
…e invece dobbiamo proprio scottarci (e scottare più che altro)!!!
Quello toccato da Francesco è un nervo scoperto che va “curato”.
Più volte nei nostri thread è venuta fuori in maniera indiretta la questione del marciare divisi da parte delle comunità FOSS dei vari progetti GIS (QGIS, uDIG, gvSIG, ecc.) risultante in un “dividi et impera” che va a diretto vantaggio dei colossi proprietari. Ciascuno di noi predilige una suite piuttosto che un’altra, vuoi perchè risponde meglio alle specifiche esigenze di ognuno, vuoi perchè si fa parte dei beta tester o degli sviluppatori… vuoi perchè il primo amore non si scorda mai. Il rischio è ovviamente quello di diventare dei supporters che sostengono il proprio “campione” a spada tratta in qualunque confronto alla pari tra software.
In questo modo ogni suite andrà per la propria strada, mantenendo i rispettivi punti di forza e di debolezza, senza convergere di fatto in versioni più complete, stabili e versatili.
Faccio un esempio che potrà sembrare un pò una boutade, ma rende l’idea. Rimane un mio parere personale, ma il plugin di georeferenziazione di QGIS è nettamente inferiore a quello di gvSIG, sotto molti punti di vista: usabilità, flessibilità nella generazione delle metainformazioni (world file, ecc.), controllo del RMS, ecc. Con questo io certo non prediligo in assoluto il sw valenciano rispetto al veterano QGIS, ma il fatto che questo vanti una maggiore longevità nello sviluppo non spiega come mai una funzione fondamentale come la rettificazione delle immagini sia rimasta così poco sviluppata in QGIS.
Prima di far partire un flame sia chiaro che è lungi da me criticare brutalmente gli sviluppatori (massimo rispetto!) di QGIS, che ritengo ancora la suite più matura tra quelle desktop fatta eccezione per GRASS ovviamente, ma mi pare indubbio che progetti come gvSIG, nati con “presupposti” diversi e con una comunità molto chiusa (come qualcuno più consapevole segnalava), abbiano una evoluzione più rapida che porta a software più competitivo (e alla lunga più completo e flessibile).
Ecco, è questo il problema, nel FOSS la competitività dovrebbe essere vista come opportunità di crescita e stimoli per TUTTE le comunità delle varie suite sw, e non portata avanti con logiche puramente commerciali… altrimenti che OS è??? L’aspetto più negativo di questa situazione è che ogni sw avrà sempre qualcosa in più o in meno rispetto agli altri (per lo meno nelle funzioni fondamentali) e questa divergenza costringerà gli utenti ad utilizzare ora questo ora quello a seconda delle esigenze.
Mi rendo conto di fare un discorso per buona parte utopistico, dato che competitività e agonismo fanno parte della natura umana ed è altamente improbabile che gruppi di sviluppatori si scambino allegramente idee e metodologie… ma si tratta sempre di FOSS.
Arrivo al dunque. L’attività di benchmarking/confronto della quale ci stiamo occupando (http://wiki.gfoss.it/index.php/Gruppi_di_lavoro#Benchmarking_software_GIS) potrebbe/dovrebbe avere come obiettivo anche quello di stimolare una reale collaborazione tra le differenti comunità di sviluppo, allo scopo di ottenere alla lunga delle suite software complete, flessibili e insieme competitive non tra di loro, ma di tutto il FOSS nei confronti del software proprietario. Inutile dire semplicemente: QGIS sa fare meglio questo di uDIG, mentre gvSIG è insuperabile in quest’altro… facciamo capire che ci sono funzionalità fondamentali che tutti i GFOSS dovrebbero sapere “fare” più o meno allo stesso modo, e cioè completo ed efficace.
Saludos,
PB