[Gfoss] open source...ovvio!!!

Ciao a tutti,
sono stato un pò assente per meritato riposo…
…dalla mia discussione di tesi di master…
alla slide “perchè scegliere open source”, il prof. DiPrinzio disse: “bè è ovvio perchè si sceglie opensource…puoi andare avanti!”

E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?

Io mi sono un pò infervorato e gentilmente ho detto che forse è ovvio tra addetti ai lavori, ma spesso nelle PA non vi sono molti addetti che gestiscono i settori che trarrebbero vantaggio dall’utilizzo di open source!

all’argomento INSPIRE…le facce dei commissari erano del tipo argomento troppo intrigato…lasciamolo sbrigare ai giuristi…si è vero che stanno facendo dei possibili errori…ma andiamo oltre

CONTINUO A NON CAPIRE…
Se una università come lo IUAV e un dipartimento di Sistemi Informativi Territoriali, non è attiva su questi argomenti…che ci stà a fare?

Uscito con il mio soddisfacente voto finale, mi sono portato a casa una bella dose di amarezza!
Ho riscontrato un netto distacco tra i “pensatori” accademici e il mondo reale…non era un master in “filosofia del SIT”!

Ringrazio i due gfossini che sono venuti ad ascoltare la presentazione e sarei curioso di sapere le loro impressioni.

Scusate lo sfogo! CIAO


Andrea Rosina GEOL

http://www.ambientegis.com

On Sun, 6 Jan 2008 10:36:29 +0100, Andrea Rosina wrote:

...dalla mia discussione di tesi di master...

Congratulazioni per il master.

Quale era l'argomento di tesi ?

Andrea.

Carissimi
intanto buon anno a tutti!
Volevo comunicarvi un'iniziativa che abbiamo organizzato presso il Laboratorio di Geomatica del Politecnico di Milano (Polo Regionale di Como): il corso "LABORATORIO Internet GIS: pubblicazione di carte e geoservizi con il software free e open source Mapserver, che si svolgerà dal 3 al 5 Marzo 2008. Potete trovare tutti i dettagli sul sito del laboratorio:
http://geomatica.como.polimi.it/scuolagis2008/

Un caro saluto! Maria

I GIS (qualcuno, anche nelle università, ancora fa confusione con i SIT!)
sono recenti, e lo IUAV è tra le prime università che ha attivato
specifici percorsi formativi. Usando quel che, soprattutto un po' di anni
fa', era disponibile: ESRI, ERDAS, ecc.
Dagli tempo: bisogna innanzitutto che gli strumenti maturino e prendano
piede nella PA.

Complimenti,
Maurizio

Risposta a: < Andrea Rosina>

Ciao a tutti,
sono stato un pò assente per meritato riposo...
...dalla mia discussione di tesi di master...
alla slide "perchè scegliere open source", il prof. DiPrinzio disse: "bè è
ovvio perchè si sceglie opensource...puoi andare avanti!"

E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?

Io mi sono un pò infervorato e gentilmente ho detto che forse è ovvio tra
addetti ai lavori, ma spesso nelle PA non vi sono molti addetti che
gestiscono i settori che trarrebbero vantaggio dall'utilizzo di open
source!

all'argomento INSPIRE...le facce dei commissari erano del tipo argomento
troppo intrigato...lasciamolo sbrigare ai giuristi...si è vero che stanno
facendo dei possibili errori...ma andiamo oltre

CONTINUO A NON CAPIRE...
Se una università come lo IUAV e un dipartimento di Sistemi Informativi
Territoriali, non è attiva su questi argomenti...che ci stà a fare?

Uscito con il mio soddisfacente voto finale, mi sono portato a casa una
bella dose di amarezza!
Ho riscontrato un netto distacco tra i "pensatori" accademici e il mondo
reale...non era un master in "filosofia del SIT"!

Ringrazio i due gfossini che sono venuti ad ascoltare la presentazione e
sarei curioso di sapere le loro impressioni.

Scusate lo sfogo! CIAO

--
Andrea Rosina GEOL

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I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

Sarebbe interessante avere maggiori dettagli sulla tua tesi di master.
Cos'hai detto di cosi' "sconvolgente" su INSPIRE?

Ciao.
luca menini

Il giorno dom, 06/01/2008 alle 10.36 +0100, Andrea Rosina ha scritto:

Ciao a tutti,
sono stato un pò assente per meritato riposo...
...dalla mia discussione di tesi di master...
alla slide "perchè scegliere open source", il prof. DiPrinzio disse:
"bè è ovvio perchè si sceglie opensource...puoi andare avanti!"

E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?

Io mi sono un pò infervorato e gentilmente ho detto che forse è ovvio
tra addetti ai lavori, ma spesso nelle PA non vi sono molti addetti
che gestiscono i settori che trarrebbero vantaggio dall'utilizzo di
open source!

all'argomento INSPIRE...le facce dei commissari erano del tipo
argomento troppo intrigato...lasciamolo sbrigare ai giuristi...si è
vero che stanno facendo dei possibili errori...ma andiamo oltre

CONTINUO A NON CAPIRE...
Se una università come lo IUAV e un dipartimento di Sistemi
Informativi Territoriali, non è attiva su questi argomenti...che ci
stà a fare?

Uscito con il mio soddisfacente voto finale, mi sono portato a casa
una bella dose di amarezza!
Ho riscontrato un netto distacco tra i "pensatori" accademici e il
mondo reale...non era un master in "filosofia del SIT"!

Ringrazio i due gfossini che sono venuti ad ascoltare la presentazione
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La mia tesi ha come titolo “progettazione di una infrastruttura webgis open source per la pubblicazione di dati ambientali in una pubblica amministrazione”
Ho strutturato, in maniera non completa, un webgis che aiuti il mio settore (servizio geologico provincia di venezia) a rispondere alle continue richieste di dati geologici. In poche parole attraverso il servizio, un utente può individuare il punto di interesse, vederne la stratigrafia e stamparsi una scheda anagrafica. Stessa cosa per piezometri. Ho strutturato anche un sistema di aggiornamento banca dati online, per l’insrimento di nuovi dati.
Oltre agli aspetti tecnici, ho voluto puntare il dito sull’utilità, e sui mezzi tecnologici che permettono la condivisione delle conoscenze sia tra PA - PA che tra PA e cittadino.
Su INSPIRE non ho detto nulla di strano mi sono limitato a descriverne brevemente la struttura, la comitologia e ho detto che ci sono anche pareri sfavorevoli riguardanti la classificazione dei dati territoriali (vedi sistemi di riferimento intesi come dato)
INSPIRE indica quali mezzi utilizzare. I protocolli OGC sono i mezzi ideali.
Spero che i due ragazzi che frequentano questa maillinglist e che sono venuti ad ascoltare dicano la loro, mi interesserebbe avere un riscontro.

Il 06/01/08, luca menini <menini.luca@alice.it> ha scritto:

Sarebbe interessante avere maggiori dettagli sulla tua tesi di master.
Cos’hai detto di cosi’ “sconvolgente” su INSPIRE?

Ciao.
luca menini

Il giorno dom, 06/01/2008 alle 10.36 +0100, Andrea Rosina ha scritto:

Ciao a tutti,
sono stato un pò assente per meritato riposo…
…dalla mia discussione di tesi di master…
alla slide “perchè scegliere open source”, il prof. DiPrinzio disse:
“bè è ovvio perchè si sceglie opensource…puoi andare avanti!”

E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?

Io mi sono un pò infervorato e gentilmente ho detto che forse è ovvio
tra addetti ai lavori, ma spesso nelle PA non vi sono molti addetti
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all’argomento INSPIRE…le facce dei commissari erano del tipo
argomento troppo intrigato…lasciamolo sbrigare ai giuristi…si è
vero che stanno facendo dei possibili errori…ma andiamo oltre

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Informativi Territoriali, non è attiva su questi argomenti…che ci
stà a fare?

Uscito con il mio soddisfacente voto finale, mi sono portato a casa
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Ho riscontrato un netto distacco tra i “pensatori” accademici e il
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Molto interessante la tua tesi.
E' possibile approfondire la cosa?

Che ne dici di fare una presentazione del tuo lavoro alla PA veneta?
Noi di ARPAV siamo interessati, ma credo che molti altri lo siano.
Sarebbe un piccolo passo di condivisione e collaborazione tra le
amministrazioni.

Se vuoi si puo' anche fare da noi in ARPAV a Padova.
Abbiamo la sede proprio a due passi dalla stazione ferroviaria.

Fammi sapere.
luca menini

tel. 049-8767625
cell. 320-4304214

Il giorno dom, 06/01/2008 alle 18.42 +0100, Andrea Rosina ha scritto:

La mia tesi ha come titolo "progettazione di una infrastruttura webgis
open source per la pubblicazione di dati ambientali in una pubblica
amministrazione"
Ho strutturato, in maniera non completa, un webgis che aiuti il mio
settore (servizio geologico provincia di venezia) a rispondere alle
continue richieste di dati geologici. In poche parole attraverso il
servizio, un utente può individuare il punto di interesse, vederne la
stratigrafia e stamparsi una scheda anagrafica. Stessa cosa per
piezometri. Ho strutturato anche un sistema di aggiornamento banca
dati online, per l'insrimento di nuovi dati.
Oltre agli aspetti tecnici, ho voluto puntare il dito sull'utilità, e
sui mezzi tecnologici che permettono la condivisione delle conoscenze
sia tra PA - PA che tra PA e cittadino.
Su INSPIRE non ho detto nulla di strano mi sono limitato a descriverne
brevemente la struttura, la comitologia e ho detto che ci sono anche
pareri sfavorevoli riguardanti la classificazione dei dati
territoriali (vedi sistemi di riferimento intesi come dato)
INSPIRE indica quali mezzi utilizzare. I protocolli OGC sono i mezzi
ideali.
Spero che i due ragazzi che frequentano questa maillinglist e che sono
venuti ad ascoltare dicano la loro, mi interesserebbe avere un
riscontro.

Il 06/01/08, luca menini <menini.luca@alice.it> ha scritto:
        Sarebbe interessante avere maggiori dettagli sulla tua tesi di
        master.
        Cos'hai detto di cosi' "sconvolgente" su INSPIRE?
        
        Ciao.
        luca menini
        
        Il giorno dom, 06/01/2008 alle 10.36 +0100, Andrea Rosina ha
        scritto:
        > Ciao a tutti,
        > sono stato un pò assente per meritato riposo...
        > ...dalla mia discussione di tesi di master...
        > alla slide "perchè scegliere open source", il prof.
        DiPrinzio disse:
        > "bè è ovvio perchè si sceglie opensource...puoi andare
        avanti!"
        >
        > E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?
        >
        > Io mi sono un pò infervorato e gentilmente ho detto che
        forse è ovvio
        > tra addetti ai lavori, ma spesso nelle PA non vi sono molti
        addetti
        > che gestiscono i settori che trarrebbero vantaggio
        dall'utilizzo di
        > open source!
        >
        > all'argomento INSPIRE...le facce dei commissari erano del
        tipo
        > argomento troppo intrigato...lasciamolo sbrigare ai
        giuristi...si è
        > vero che stanno facendo dei possibili errori...ma andiamo
        oltre
        >
        > CONTINUO A NON CAPIRE...
        > Se una università come lo IUAV e un dipartimento di Sistemi
        > Informativi Territoriali, non è attiva su questi
        argomenti...che ci
        > stà a fare?
        >
        > Uscito con il mio soddisfacente voto finale, mi sono portato
        a casa
        > una bella dose di amarezza!
        > Ho riscontrato un netto distacco tra i "pensatori"
        accademici e il
        > mondo reale...non era un master in "filosofia del SIT"!
        >
        > Ringrazio i due gfossini che sono venuti ad ascoltare la
        presentazione
        > e sarei curioso di sapere le loro impressioni.
        >
        > Scusate lo sfogo! CIAO
        >
        > --
        > Andrea Rosina GEOL
        >
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Andrea Rosina GEOL

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Ciao Andrea,
complimenti per la tesi e soprattutto per la mail.
Dove è possibile trovare la tua presentazione?

pg

Il 06/01/08, Andrea Rosina <bracc.rosina@gmail.com> ha scritto:

La mia tesi ha come titolo “progettazione di una infrastruttura webgis open source per la pubblicazione di dati ambientali in una pubblica amministrazione”
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Oltre agli aspetti tecnici, ho voluto puntare il dito sull’utilità, e sui mezzi tecnologici che permettono la condivisione delle conoscenze sia tra PA - PA che tra PA e cittadino.
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INSPIRE indica quali mezzi utilizzare. I protocolli OGC sono i mezzi ideali.
Spero che i due ragazzi che frequentano questa maillinglist e che sono venuti ad ascoltare dicano la loro, mi interesserebbe avere un riscontro.

Il 06/01/08, luca menini <menini.luca@alice.it > ha scritto:

Sarebbe interessante avere maggiori dettagli sulla tua tesi di master.
Cos’hai detto di cosi’ “sconvolgente” su INSPIRE?

Ciao.
luca menini

Il giorno dom, 06/01/2008 alle 10.36 +0100, Andrea Rosina ha scritto:

Ciao a tutti,
sono stato un pò assente per meritato riposo…
…dalla mia discussione di tesi di master…
alla slide “perchè scegliere open source”, il prof. DiPrinzio disse:
“bè è ovvio perchè si sceglie opensource…puoi andare avanti!”

E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?

Io mi sono un pò infervorato e gentilmente ho detto che forse è ovvio
tra addetti ai lavori, ma spesso nelle PA non vi sono molti addetti
che gestiscono i settori che trarrebbero vantaggio dall’utilizzo di
open source!

all’argomento INSPIRE…le facce dei commissari erano del tipo
argomento troppo intrigato…lasciamolo sbrigare ai giuristi…si è
vero che stanno facendo dei possibili errori…ma andiamo oltre

CONTINUO A NON CAPIRE…
Se una università come lo IUAV e un dipartimento di Sistemi
Informativi Territoriali, non è attiva su questi argomenti…che ci
stà a fare?

Uscito con il mio soddisfacente voto finale, mi sono portato a casa
una bella dose di amarezza!
Ho riscontrato un netto distacco tra i “pensatori” accademici e il
mondo reale…non era un master in “filosofia del SIT”!

Ringrazio i due gfossini che sono venuti ad ascoltare la presentazione
e sarei curioso di sapere le loro impressioni.

Scusate lo sfogo! CIAO


Andrea Rosina GEOL

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I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.


Andrea Rosina GEOL

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Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano@gmail.com

(“perchè la terra dei cachi è la terra dei cachi …!”)

On dom, 2008-01-06 at 16:42 +0100, Maurizio Trevisani wrote:

I GIS (qualcuno, anche nelle università, ancora fa confusione con i
SIT!) sono recenti, e lo IUAV è tra le prime università che ha
attivato specifici percorsi formativi. Usando quel che, soprattutto un
po' di anni fa', era disponibile: ESRI, ERDAS, ecc.
Dagli tempo: bisogna innanzitutto che gli strumenti maturino e
prendano piede nella PA.

Ciao,
vorrei contestare (in maniera "costruttiva") due delle tue affermazioni.

La prima che trovo errata è "i GIS sono recenti". La tecnologia GIS ha
almeno 40 anni. Che poi mentre oltreoceano si inventavano i primi GIS in
Italia fossimo ancora all'età della pietra, è altro discorso...

La necessità che gli strumenti maturino ci sarebbe se gli strumenti non
fossero maturi, ma così non è. Vedasi GRASS, Mapserver, GDAL,
GeoServer... (tanto per fare una lista breve dei soliti noti).

In pratica, mi pare che queste due motivazioni non stiano in piedi,
anche ne purtroppo vengono spesso addotte come giustificazione. Quali
sono dunque i veri motivi che causano questa ineliminabile concezione
mentale nelle nostre classi dirigenti (burocrati o accademici, poco
importa) ?

My 2 cents,
Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it Archeologia e Software Libero
Io uso Debian GNU/Linux!

La prima che trovo errata è "i GIS sono recenti". La tecnologia GIS ha
almeno 40 anni. Che poi mentre oltreoceano si inventavano i primi GIS in
Italia fossimo ancora all'età della pietra, è altro discorso...

Tanto per la precisione,

l'algebra di Boole e i primi studi sulla teoria base dei computers risalgono alla meta del 1800.
In Italia vi era il Risorgimento.

Saltando a una quarantina di anni fa':
Il computer di navigazione della Missione Apollo era un computer con 36KWord
(era stato progettato dal MIT)
http://ed-thelen.org/comp-hist/vs-mit-apollo-guidance.html

Andrea.

=============================================================================================
Ogni frase al di sotto di questa riga non e' inserita dall'autore del messaggio, che percio' ne declina ogni responsabilita'

Se organizzate, invitatemi!

Ciao,
Maurizio

Risposta a: < luca menini>

Molto interessante la tua tesi.
E' possibile approfondire la cosa?

Che ne dici di fare una presentazione del tuo lavoro alla PA veneta?
Noi di ARPAV siamo interessati, ma credo che molti altri lo siano.
Sarebbe un piccolo passo di condivisione e collaborazione tra le
amministrazioni.

Se vuoi si puo' anche fare da noi in ARPAV a Padova.
Abbiamo la sede proprio a due passi dalla stazione ferroviaria.

Fammi sapere.
luca menini

tel. 049-8767625
cell. 320-4304214

Il giorno dom, 06/01/2008 alle 18.42 +0100, Andrea Rosina ha scritto:

La mia tesi ha come titolo "progettazione di una infrastruttura webgis
open source per la pubblicazione di dati ambientali in una pubblica
amministrazione"
Ho strutturato, in maniera non completa, un webgis che aiuti il mio
settore (servizio geologico provincia di venezia) a rispondere alle
continue richieste di dati geologici. In poche parole attraverso il
servizio, un utente può individuare il punto di interesse, vederne la
stratigrafia e stamparsi una scheda anagrafica. Stessa cosa per
piezometri. Ho strutturato anche un sistema di aggiornamento banca
dati online, per l'insrimento di nuovi dati.
Oltre agli aspetti tecnici, ho voluto puntare il dito sull'utilità, e
sui mezzi tecnologici che permettono la condivisione delle conoscenze
sia tra PA - PA che tra PA e cittadino.
Su INSPIRE non ho detto nulla di strano mi sono limitato a descriverne
brevemente la struttura, la comitologia e ho detto che ci sono anche
pareri sfavorevoli riguardanti la classificazione dei dati
territoriali (vedi sistemi di riferimento intesi come dato)
INSPIRE indica quali mezzi utilizzare. I protocolli OGC sono i mezzi
ideali.
Spero che i due ragazzi che frequentano questa maillinglist e che sono
venuti ad ascoltare dicano la loro, mi interesserebbe avere un
riscontro.

Il 06/01/08, luca menini <menini.luca@alice.it> ha scritto:
        Sarebbe interessante avere maggiori dettagli sulla tua tesi di
        master.
        Cos'hai detto di cosi' "sconvolgente" su INSPIRE?

        Ciao.
        luca menini

        Il giorno dom, 06/01/2008 alle 10.36 +0100, Andrea Rosina ha
        scritto:
        > Ciao a tutti,
        > sono stato un pò assente per meritato riposo...
        > ...dalla mia discussione di tesi di master...
        > alla slide "perchè scegliere open source", il prof.
        DiPrinzio disse:
        > "bè è ovvio perchè si sceglie opensource...puoi andare
        avanti!"
        >
        > E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?
        >
        > Io mi sono un pò infervorato e gentilmente ho detto che
        forse è ovvio
        > tra addetti ai lavori, ma spesso nelle PA non vi sono molti
        addetti
        > che gestiscono i settori che trarrebbero vantaggio
        dall'utilizzo di
        > open source!
        >
        > all'argomento INSPIRE...le facce dei commissari erano del
        tipo
        > argomento troppo intrigato...lasciamolo sbrigare ai
        giuristi...si è
        > vero che stanno facendo dei possibili errori...ma andiamo
        oltre
        >
        > CONTINUO A NON CAPIRE...
        > Se una università come lo IUAV e un dipartimento di Sistemi
        > Informativi Territoriali, non è attiva su questi
        argomenti...che ci
        > stà a fare?
        >
        > Uscito con il mio soddisfacente voto finale, mi sono portato
        a casa
        > una bella dose di amarezza!
        > Ho riscontrato un netto distacco tra i "pensatori"
        accademici e il
        > mondo reale...non era un master in "filosofia del SIT"!
        >
        > Ringrazio i due gfossini che sono venuti ad ascoltare la
        presentazione
        > e sarei curioso di sapere le loro impressioni.
        >
        > Scusate lo sfogo! CIAO
        >
        > --
        > Andrea Rosina GEOL
        >
        > http://www.ambientegis.com
        > _______________________________________________
        > Prenota la tua maglietta GFOSS.it:
        > http://wiki.gfoss.it/index.php/Gadgets
        > Iscriviti all'associazione GFOSS.it:
        http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
        > Gfoss@faunalia.com
        > http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
        > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
        > I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
        > le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

--
Andrea Rosina GEOL

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_______________________________________________
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Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

Risposta a: < Stefano Costa>

On dom, 2008-01-06 at 16:42 +0100, Maurizio Trevisani wrote:

I GIS (qualcuno, anche nelle università, ancora fa confusione con i
SIT!) sono recenti, e lo IUAV è tra le prime università che ha
attivato specifici percorsi formativi. Usando quel che, soprattutto un
po' di anni fa', era disponibile: ESRI, ERDAS, ecc.
Dagli tempo: bisogna innanzitutto che gli strumenti maturino e
prendano piede nella PA.

Ciao,
vorrei contestare (in maniera "costruttiva") due delle tue affermazioni.

La prima che trovo errata è "i GIS sono recenti". La tecnologia GIS ha
almeno 40 anni. Che poi mentre oltreoceano si inventavano i primi GIS in
Italia fossimo ancora all'età della pietra, è altro discorso...

A livello di speculazione universitaria... A parte una esperienza in una
citadina canadese che ci veniva portata come testimonianza in una serie di
seminari organizzati al CNUCE di Pisa dal prof.Mogorovich (ti parlo degli
anni precedenti alla nascita di Arcinfo, vedi
http://en.wikipedia.org/wiki/Geographic_information_system#History_of_development
) e descrizioni di Odissey (a cui ha lavorato anche Jack Dangermond, che
credo abbia ispirato ArcInfo), o il prodotto Sicad (della Siemens, mi
sembra in uso presso la Regione Umbria), e poi l'Intergraph su cui ebbi
modo di lavorare all'IGM (ti parlo del 1984/1985), o il sistema Kongsberg,
per la scannerizzazione e vettorializzazione di cartografia pre-esistente
(anche quella vista all'IGM), in Italia c'era ben poco, sia come
competenze, sia come dati, sia come applicazioni.
In Italia gli anni 85-90 sono quelli dei Spagna, Di Bello, De Luigi, Cumer
che hanno voluto e "immaginato" l'odierna cartografia, hanno fondato il
Centro Interregionale per la Cartografia, ecc. Sono gli anni in cui
Gianluca Pelacani scriveva il capitolato e partivano i lavori per la prima
CTR numerica (scala 1:2000, area Firenze-Prato-Pistoia) in Italia.
L'evoluzione successiva, dei dati, degli strumenti, delle applicazioni, è
la storia, recente, dei GIS in Italia.

La necessità che gli strumenti maturino ci sarebbe se gli strumenti non
fossero maturi, ma così non è. Vedasi GRASS, Mapserver, GDAL,
GeoServer... (tanto per fare una lista breve dei soliti noti).

In pratica, mi pare che queste due motivazioni non stiano in piedi,
anche ne purtroppo vengono spesso addotte come giustificazione. Quali
sono dunque i veri motivi che causano questa ineliminabile concezione
mentale nelle nostre classi dirigenti (burocrati o accademici, poco
importa) ?

Sono strumenti potenti, che diventano sempre più efficaci, utili, potenti.
Ma perchè Linux ancora non soppianta Windows o Grass ancora non soppianta
Arcinfo?
Nella PA diversi dirigenti sono convinti della ineluttabilità di scelte
"aperte", e seguono l'evolversi delle cose (ad esempio le norme, la
disponibilità e la capacità d'uso dei dati) e degli strumenti, per
costruire dei percorsi di migrazione da quelle tecnologie, quei formati
proprietari che si dimostrano sempre più anacronistici, sempre più
strumenti di lobby che intendono legare e condizionare la PA, ma che (o
perchè profondamente radicati nell'uso quotidiano, o perchè ancora essi
soli consentono "facilmente" di fare certe cose - pensa solo ad Access)
ancora non possono essere abbandonati o sostituiti.

Ciao,
Maurizio

My 2 cents,
Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it Archeologia e Software Libero
Io uso Debian GNU/Linux!

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Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

OK felicissimo e disponibilissimo
anticipo in via informale che con l’aiuto del settore informatico stiamo muovendo i primi passi per una piattaforma di condivisione dei dati in nostro possesso, verso altri enti (per ora siamo in contatto con L’AATO venezia), basandoci su geoserver. Siamo ancora a livelli di sperimentazione…
L’incontro potrebbe essere l’occasione per ricominciare il discorso su open source - PA veneto abbozzato prima delle feste natalizie.
per giorno e ora non ho problemi

Il 06/01/08, luca menini <menini.luca@alice.it> ha scritto:

Molto interessante la tua tesi.
E’ possibile approfondire la cosa?

Che ne dici di fare una presentazione del tuo lavoro alla PA veneta?
Noi di ARPAV siamo interessati, ma credo che molti altri lo siano.
Sarebbe un piccolo passo di condivisione e collaborazione tra le
amministrazioni.

Se vuoi si puo’ anche fare da noi in ARPAV a Padova.
Abbiamo la sede proprio a due passi dalla stazione ferroviaria.

Fammi sapere.
luca menini

tel. 049-8767625
cell. 320-4304214

Il giorno dom, 06/01/2008 alle 18.42 +0100, Andrea Rosina ha scritto:

La mia tesi ha come titolo “progettazione di una infrastruttura webgis
open source per la pubblicazione di dati ambientali in una pubblica
amministrazione”
Ho strutturato, in maniera non completa, un webgis che aiuti il mio
settore (servizio geologico provincia di venezia) a rispondere alle
continue richieste di dati geologici. In poche parole attraverso il
servizio, un utente può individuare il punto di interesse, vederne la
stratigrafia e stamparsi una scheda anagrafica. Stessa cosa per
piezometri. Ho strutturato anche un sistema di aggiornamento banca
dati online, per l’insrimento di nuovi dati.
Oltre agli aspetti tecnici, ho voluto puntare il dito sull’utilità, e
sui mezzi tecnologici che permettono la condivisione delle conoscenze
sia tra PA - PA che tra PA e cittadino.
Su INSPIRE non ho detto nulla di strano mi sono limitato a descriverne
brevemente la struttura, la comitologia e ho detto che ci sono anche
pareri sfavorevoli riguardanti la classificazione dei dati
territoriali (vedi sistemi di riferimento intesi come dato)
INSPIRE indica quali mezzi utilizzare. I protocolli OGC sono i mezzi
ideali.
Spero che i due ragazzi che frequentano questa maillinglist e che sono
venuti ad ascoltare dicano la loro, mi interesserebbe avere un
riscontro.

Il 06/01/08, luca menini < menini.luca@alice.it> ha scritto:
Sarebbe interessante avere maggiori dettagli sulla tua tesi di
master.
Cos’hai detto di cosi’ “sconvolgente” su INSPIRE?

Ciao.
luca menini

Il giorno dom, 06/01/2008 alle 10.36 +0100, Andrea Rosina ha
scritto:

Ciao a tutti,
sono stato un pò assente per meritato riposo…
…dalla mia discussione di tesi di master…
alla slide “perchè scegliere open source”, il prof.
DiPrinzio disse:
“bè è ovvio perchè si sceglie opensource…puoi andare
avanti!”

E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?

Io mi sono un pò infervorato e gentilmente ho detto che
forse è ovvio
tra addetti ai lavori, ma spesso nelle PA non vi sono molti
addetti
che gestiscono i settori che trarrebbero vantaggio
dall’utilizzo di
open source!

all’argomento INSPIRE…le facce dei commissari erano del
tipo
argomento troppo intrigato…lasciamolo sbrigare ai
giuristi…si è
vero che stanno facendo dei possibili errori…ma andiamo
oltre

CONTINUO A NON CAPIRE…
Se una università come lo IUAV e un dipartimento di Sistemi
Informativi Territoriali, non è attiva su questi
argomenti…che ci
stà a fare?

Uscito con il mio soddisfacente voto finale, mi sono portato
a casa
una bella dose di amarezza!
Ho riscontrato un netto distacco tra i “pensatori”
accademici e il
mondo reale…non era un master in “filosofia del SIT”!

Ringrazio i due gfossini che sono venuti ad ascoltare la
presentazione
e sarei curioso di sapere le loro impressioni.

Scusate lo sfogo! CIAO


Andrea Rosina GEOL

http://www.ambientegis.com


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Andrea Rosina GEOL

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On lun, 2008-01-07 at 03:29 +0100, Maurizio Trevisani wrote:

Risposta a: < Stefano Costa>
> La prima che trovo errata è "i GIS sono recenti". La tecnologia GIS ha
> almeno 40 anni. Che poi mentre oltreoceano si inventavano i primi GIS in
> Italia fossimo ancora all'età della pietra, è altro discorso...

A livello di speculazione universitaria...

[...]

L'evoluzione successiva, dei dati, degli strumenti, delle applicazioni, è
la storia, recente, dei GIS in Italia.

Maurizio,
grazie per il bel quadro "storico" che hai fornito. È difficile venire a
conoscenza di queste esperienze (almeno per chi è fuori dall'ambito
specialistico - come me): sarebbe bello che su it.wikipedia questa
storia comparisse all'interno della voce "Sistema Informativo
Geografico"...

> La necessità che gli strumenti maturino ci sarebbe se gli strumenti non
> fossero maturi, ma così non è. Vedasi GRASS, Mapserver, GDAL,
> GeoServer... (tanto per fare una lista breve dei soliti noti).
>
> In pratica, mi pare che queste due motivazioni non stiano in piedi,
> anche ne purtroppo vengono spesso addotte come giustificazione. Quali
> sono dunque i veri motivi che causano questa ineliminabile concezione
> mentale nelle nostre classi dirigenti (burocrati o accademici, poco
> importa) ?

Sono strumenti potenti, che diventano sempre più efficaci, utili, potenti.
Ma perchè Linux ancora non soppianta Windows o Grass ancora non soppianta
Arcinfo?
Nella PA diversi dirigenti sono convinti della ineluttabilità di scelte
"aperte", e seguono l'evolversi delle cose (ad esempio le norme, la
disponibilità e la capacità d'uso dei dati) e degli strumenti, per
costruire dei percorsi di migrazione da quelle tecnologie, quei formati
proprietari che si dimostrano sempre più anacronistici, sempre più
strumenti di lobby che intendono legare e condizionare la PA, ma che (o
perchè profondamente radicati nell'uso quotidiano, o perchè ancora essi
soli consentono "facilmente" di fare certe cose - pensa solo ad Access)
ancora non possono essere abbandonati o sostituiti.

Eh, questa risposta mi piace di più! :smiley:
Un po' perché la ritengo più rispondente al vero (motivazioni "umane" e
non solo tecniche), un po' perché hai una visione ottimista per il
futuro, che non basta ma aiuta..

Ieri a Pavia si parlava tra le altre cose dell'utilità di "GFOSS success
stories" (anche non italiane) da mostrare proprio a quei dirigenti
"aperti" come incoraggiamento e stimolo.

Ciao,
Steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it Archeologia e Software Libero
Io uso Debian GNU/Linux!

Stefano Costa ha scritto:

Ieri a Pavia si parlava tra le altre cose dell'utilità di "GFOSS success
stories" (anche non italiane) da mostrare proprio a quei dirigenti
"aperti" come incoraggiamento e stimolo.

Concordo.
In questa direzione va la proposta di fare il webgis del gfoss.it (che
purtroppo sta andando a rilento).
pc
--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc

Andrea Rosina ha scritto:

Ciao a tutti,
sono stato un pò assente per meritato riposo...
...dalla mia discussione di tesi di master...
alla slide "perchè scegliere open source", il prof. DiPrinzio disse: "bè
è ovvio perchè si sceglie opensource...puoi andare avanti!"

E QUINDI NOI CHE CI STIAMO A FARE?

...

Scusate lo sfogo! CIAO

Beh, che ci sia un problema di rapporto fra *alcuni settori*
dell'universita' italiana e la "societa' civile" e' cosa nota.
Spero che spazi di dicussione come gfoss aiutino la collaborazione, anzi
mi pare che questo sia proprio quello che sta accadendo.
A me pare che le prospettive per il prossimo futuro siano del tutto
incoraggianti.
Saluti.
pc
--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc

On Mon, Jan 07, 2008 at 03:29:21AM +0100, Maurizio Trevisani wrote:

Nella PA diversi dirigenti sono convinti della ineluttabilità di scelte
"aperte", e seguono l'evolversi delle cose (ad esempio le norme, la
disponibilità e la capacità d'uso dei dati) e degli strumenti, per
costruire dei percorsi di migrazione da quelle tecnologie, quei formati
proprietari che si dimostrano sempre più anacronistici, sempre più
strumenti di lobby che intendono legare e condizionare la PA, ma che (o
perchè profondamente radicati nell'uso quotidiano, o perchè ancora essi
soli consentono "facilmente" di fare certe cose - pensa solo ad Access)
ancora non possono essere abbandonati o sostituiti.

Sulla inelluttabilita' di qualsiasi cosa relativa all'informatica
ci andrei cauto. Sulla maggior parte delle cose oggi 'irrinunciabili'
nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato 20 anni fa. E le vie
dell'informatica sono lastricate dei cadaveri di prodotti e idee
main stream fino a qualche anno fa che oggi nessuno piu' ricorda
nemmeno.

--
Francesco P. Lovergine

Paolo Cavallini wrote:

In questa direzione va la proposta di fare il webgis del gfoss.it (che
purtroppo sta andando a rilento).

Ciao a tutti e buon anno!
In questo periodo sono preso con la conclusione del dottorato, però posso ritagliare un po' di tempo (diciamo un paio d'ore una sera alla settimana) per lavorare sul webGIS del gfoss.it.
Purtroppo, però, mi son perso le fasi iniziali e non so qual è la composizione del gruppo di lavoro.
A chi devo rivolgermi?
Grazie,
Ciao,
Diego

ciao Diego - grazie per la segnalazione di disponibilità (per un
momento avevo letto "un paio di ore a sera" :wink: )

il gruppo di lavoro attuale è tipo Wu Ming...una entità collettiva...

secondo me in massimo due puntate potresti aver chiuso il grosso del
lavoro rimanente per la "versione 1":

1- aggiungere coordinate mancanti ai siti elencati nella pagina del wiki

2- creare layer corrispondente.

il resto mi sembra che sia praticamente a posto.

un saluto

andrea, noto pibinko
http://pibinko.altervista.org

2008/1/7, Diego Magni <diego.magni@polimi.it>:

Paolo Cavallini wrote:

>In questa direzione va la proposta di fare il webgis del gfoss.it (che
>purtroppo sta andando a rilento).
>
>
Ciao a tutti e buon anno!
In questo periodo sono preso con la conclusione del dottorato, però
posso ritagliare un po' di tempo (diciamo un paio d'ore una sera alla
settimana) per lavorare sul webGIS del gfoss.it.
Purtroppo, però, mi son perso le fasi iniziali e non so qual è la
composizione del gruppo di lavoro.
A chi devo rivolgermi?
Grazie,
Ciao,
Diego

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Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

andrea giacomelli ha scritto:

ciao Diego - grazie per la segnalazione di disponibilità (per un
momento avevo letto "un paio di ore a sera" :wink: )

il gruppo di lavoro attuale è tipo Wu Ming...una entità collettiva...

secondo me in massimo due puntate potresti aver chiuso il grosso del
lavoro rimanente per la "versione 1":

1- aggiungere coordinate mancanti ai siti elencati nella pagina del wiki

2- creare layer corrispondente.

il resto mi sembra che sia praticamente a posto.

Grazie Diego per la disponibilita'.
In realta' la cosa e' a mio avviso un po' piu' complicata di cosi'.
Giovanni Allegri ha fatto un prototipo di modulo webgis per drupal, poi
Walter Lorenzetti ci ha rimesso le mani.
Secondo me dobbiamo arrivare a:
- mettere insieme gli utenti grass, qgis e altri (io ho trovato solo
mapbender, ce ne sono altri?). Un esempio e' qui:
http://aiki74.dyndns.org/cms/drupal/?q=node/4 (occhio: poca banda!)
- aggiungere gli iscritti a GFOSS.it, tramite il campo localita' che
abbiamo gia' in DB, correlato con i toponimi istat
- aggiungere un form per l'inserimento dei lavori realizzati in Italia
tramite strumenti GFOSS; questo e' piuttosto complicato, perche' da una
parte sarebbe bello avere tantissimi dati su ogni singolo lavoro,
dall'altra ci interessa avere un quadro generale esaustivo (quanti hanno
voglia di compilare un form con 30 campi?); inoltre ci sono problemi
tecnici (e' logico georiferire i lavori tramite i soliti toponimi istat,
ma non e' banale in drupal fare un form con l'autocompletamento).
Infine abbiamo deciso, in modo credo coerente con le finalita'
dell'associazione, di usare solo dati liberi, rinunciando quindi alle
rutilanze di google ecc.
Quindi come procedere? C'e' bisogno di aiuto, e di coordinare gli
sforzi. Non vorrei intasare la ML, quindi se volete ne faccio una ad
hoc, oppure usiamo il wiki? Si puo' partire da
http://wiki.gfoss.it/index.php/To_Do#Alta_priorit.C3.A0
pc
--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc