[Gfoss] OT ma non troppo, H2020

Lo scorso 11 dicembre sono partite le prime call Horizon2020 che per la comunità
R&D (scientifica, ma non solo, e dato il tenore delle call) significano qualcosa
di preciso e il prossimo path di lavoro per tanti nei prossimi anni.

Sarebbe interessante capire se esiste una sub-comunità GFOSS interessata a fare
massa critica su alcuni temi con la scelta precisa anche di strumenti e obiettivi
coerenti con lai nostra comunità, intorno a cui lavorare.

Una vecchia idea era ventilata in proposito, ma forse si potrebbe pensare
di concretizzare qualcosa di più preciso...

http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/master_calls.html

--
Francesco P. Lovergine

On Fri, Dec 20, 2013 at 11:48:18AM +0100, Carlo Cormio wrote:

Ciao Francesco,

anche io sarei interessato, come pensavi di procedere? Ci sono già
temi di interesse che hai individuato?

Ciao,

Carlo

La mia idea banalizzata: fare l'appello dei possibili partner, capendo:

- chi (ente, SME)
- area applicativa di esperienza e interesse (etichettarsi come gissaroli e
  punto serve a poco, quello lo considero uno skill orizzontale).
  Il settore è importante: geologi piuttosto che ecologi fa da spartiacque
  per le cordate, idem per archeologi ecc.
- eventuali potenziali stakeholders (quasi sempre enti, es. autorità di
  bacino, ecc.)

In soldoni si tratta di capire chi-cosa è possibile considerare per una
o più cordate. Ovviamente H2020 funziona a livello europeo, quindi le
partnership italiane sono una goccia nel mare. Ma almeno sapere che
tizio, caio e sempronio possono essere papabili perché si
parla la stessa lingua (in termini di FOSS) è una possibilità.
Se no tocca nuovamente trovarsi - mia esperienza - a che fare con
gente che

- capisce solo arcgis/envi/ecognition e poco pure quelli
- se mettono mano a software producono solo porcate inusabili
  ed inutili
- non sanno cosa sia una licenza d'uso
- non hanno idea della differenza fra software proprietario e free
  (basta che è gratis)

e così via affastellando esperienze da incubo...

Il 18/12/2013 13:40, Francesco P. Lovergine ha scritto:
>Lo scorso 11 dicembre sono partite le prime call Horizon2020 che per la comunità
>R&D (scientifica, ma non solo, e dato il tenore delle call) significano qualcosa
>di preciso e il prossimo path di lavoro per tanti nei prossimi anni.
>
>Sarebbe interessante capire se esiste una sub-comunità GFOSS interessata a fare
>massa critica su alcuni temi con la scelta precisa anche di strumenti e obiettivi
>coerenti con lai nostra comunità, intorno a cui lavorare.
>
>Una vecchia idea era ventilata in proposito, ma forse si potrebbe pensare
>di concretizzare qualcosa di più preciso...
>
>http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/master_calls.html
>

--
Francesco P. Lovergine

Altra "candidatura":

ente: Università di Bologna, DICAM - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei materiali
aree: Ingegneria Mineraria Ambientale, Geotermia (modellazione numerica), Geostatistica.
stakeholders: enti pubblici, multiutility (settore energtico).

Ciao,

Carlo

Il 20/12/2013 11:58, Francesco P. Lovergine ha scritto:

La mia idea banalizzata: fare l'appello dei possibili partner, capendo:

- chi (ente, SME)
- area applicativa di esperienza e interesse (etichettarsi come gissaroli e
   punto serve a poco, quello lo considero uno skill orizzontale).
   Il settore è importante: geologi piuttosto che ecologi fa da spartiacque
   per le cordate, idem per archeologi ecc.
- eventuali potenziali stakeholders (quasi sempre enti, es. autorità di
   bacino, ecc.)

In soldoni si tratta di capire chi-cosa è possibile considerare per una
o più cordate. Ovviamente H2020 funziona a livello europeo, quindi le
partnership italiane sono una goccia nel mare. Ma almeno sapere che
tizio, caio e sempronio possono essere papabili perché si
parla la stessa lingua (in termini di FOSS) è una possibilità.
Se no tocca nuovamente trovarsi - mia esperienza - a che fare con
gente che

- capisce solo arcgis/envi/ecognition e poco pure quelli
- se mettono mano a software producono solo porcate inusabili
   ed inutili
- non sanno cosa sia una licenza d'uso
- non hanno idea della differenza fra software proprietario e free
   (basta che è gratis)

e così via affastellando esperienze da incubo...

  • Faunalia IT, PT (SME)
  • QGIS development
  • eventualmente, area di competenza verticale: ambiente, zoologia.

Grazie.

“Francesco P. Lovergine” frankie@debian.org ha scritto:

On Fri, Dec 20, 2013 at 11:48:18AM +0100, Carlo Cormio wrote:

> Ciao Francesco,
> 
> anche io sarei interessato, come pensavi di procedere? Ci sono già
> temi di interesse che hai individuato?
> 
> Ciao,
> 
> Carlo

La mia idea banalizzata: fare l'appello dei possibili partner, capendo:

- chi (ente, SME)
- area applicativa di esperienza e interesse (etichettarsi come gissaroli e
punto serve a poco, quello lo considero uno skill orizzontale).
Il settore è importante: geologi piuttosto che ecologi fa da spartiacque
per le cordate, idem per archeologi ecc.
- eventuali potenziali stakeholders (quasi sempre enti, es. autorità di
bacino, ecc.)

In soldoni si tratta di capire chi-cosa è possibile considerare per una
o più cordate. Ovviamente H2020
funziona a livello europeo, quindi le
partnership italiane sono una goccia nel mare. Ma almeno sapere che
tizio, caio e sempronio possono essere papabili perché si
parla la stessa lingua (in termini di FOSS) è una possibilità.
Se no tocca nuovamente trovarsi - mia esperienza - a che fare con
gente che

- capisce solo arcgis/envi/ecognition e poco pure quelli
- se mettono mano a software producono solo porcate inusabili
ed inutili
- non sanno cosa sia una licenza d'uso
- non hanno idea della differenza fra software proprietario e free
(basta che è gratis)

e così via affastellando esperienze da incubo...

> Il 18/12/2013 13:40, Francesco P. Lovergine ha scritto:
> 
> > Lo scorso 11 dicembre sono partite le prime call Horizon2020 che per la comunità
> > R&D (scientifica, ma non solo, e dato il tenore delle call) significano qualcosa
> > di preciso e il prossimo path di lavoro per tanti nei prossimi anni.
> > 
> > Sarebbe interessante capire se esiste una sub-comunità GFOSS interessata a fare
> > massa critica su alcuni temi con la scelta precisa anche di strumenti e obiettivi
> > coerenti con lai nostra comunità, intorno a cui lavorare.
> > 
> > Una vecchia idea era ventilata in proposito, ma forse si potrebbe pensare
> > di concretizzare qualcosa di più preciso...
> > 
> > [http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/master_calls.html](http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/master_calls.html)

-- 
Francesco P. Lovergine

---

Gfoss@lists.gfoss.it
[http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss](http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss)
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione [GFOSS.it](http://GFOSS.it).
666 iscritti al 22.7.2013


http://faunalia.eu/

Pronti! Ci sono anch’io…

  • Tepco Srl SME IT
  • webgis, digitizing, basi territoriali
  • Urbanistica, Paesaggio, Protezione civile

Amefad

Il giorno domenica 22 dicembre 2013, Paolo Cavallini ha scritto:

  • Faunalia IT, PT (SME)
  • QGIS development
  • eventualmente, area di competenza verticale: ambiente, zoologia.

Grazie.

“Francesco P. Lovergine” frankie@debian.org ha scritto:

On Fri, Dec 20, 2013 at 11:48:18AM +0100, Carlo Cormio wrote:

> Ciao Francesco,
> 
> anche io sarei interessato, come pensavi di procedere? Ci sono già
> 
> temi di interesse che hai individuato?
> 
> Ciao,
> 
> Carlo

La mia idea banalizzata: fare l'appello dei possibili partner, capendo:

- chi (ente, SME)
- area applicativa di esperienza e interesse (etichettarsi come gissaroli e

punto serve a poco, quello lo considero uno skill orizzontale).
Il settore è importante: geologi piuttosto che ecologi fa da spartiacque
per le cordate, idem per archeologi ecc.
- eventuali potenziali stakeholders (quasi sempre enti, es. autorità di

bacino, ecc.)

In soldoni si tratta di capire chi-cosa è possibile considerare per una
o più cordate. Ovviamente
  H2020
funziona a livello europeo, quindi le
partnership italiane sono una goccia nel mare. Ma almeno sapere che
tizio, caio e sempronio possono essere papabili perché si
parla la stessa lingua (in termini di FOSS) è una possibilità.

Se no tocca nuovamente trovarsi - mia esperienza - a che fare con
gente che

- capisce solo arcgis/envi/ecognition e poco pure quelli
- se mettono mano a software producono solo porcate inusabili
ed inutili

- non sanno cosa sia una licenza d'uso
- non hanno idea della differenza fra software proprietario e free
(basta che è gratis)

e così via affastellando esperienze da incubo...

> Il 18/12/2013 13:40, Francesco P. Lovergine ha scritto:
> 
> > Lo scorso 11 dicembre sono partite le prime call Horizon2020 che per la comunità
> > R&D (scientifica, ma non solo, e dato il tenore delle call) significano qualcosa
> > 
> > di preciso e il prossimo path di lavoro per tanti nei prossimi anni.
> > 
> > Sarebbe interessante capire se esiste una sub-comunità GFOSS interessata a fare
> > massa critica su alcuni temi con la scelta precisa anche di strumenti e obiettivi
> > 
> > coerenti con lai nostra comunità, intorno a cui lavorare.
> > 
> > Una vecchia idea era ventilata in proposito, ma forse si potrebbe pensare
> > di concretizzare qualcosa di più preciso...
> > 
> > [http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/master_calls.html](http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/master_calls.html)

-- 
Francesco P. Lovergine

---

Gfoss@lists.gfoss.it
[http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss](http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss)

Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione [GFOSS.it](http://GFOSS.it).
666 iscritti al 22.7.2013


http://faunalia.eu/