Ne vogliamo parlare?
Notizia di ieri (http://www.opengeospatial.org/pressroom/pressreleases/704):
The Open Geospatial Consortium, Inc. (OGC®) is pleased to announce that its membership has approved an abstract specification for the management of digital rights in the area of geospatial data and services. The Geospatial Digital Rights Management Reference Model (GeoDRM RM) (available at http://portal.opengeospatial.org/files/?artifact_id=17802 ), is Topic 18 of The OpenGIS® Abstract Specification.
The goal of the GeoDRM effort in the OGC is to make sure that a larger market has access to geospatial resources through a well understood and common mechanism that enables more than today’s “all or nothing” protection. A major motivation for this effort is the need to overcome the “ownership obstacle to data sharing” in spatial data infrastructure scenarios.
Da wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Digital_rights_management):
Con Digital Rights Management (DRM), il cui significato letterale è gestione dei diritti digitali, si intendono i sistemi tecnologici mediante i quali i titolari di diritti d’autore (e dei cosiddetti diritti connessi) possono esercitare ed amministrare tali diritti nell’ambiente digitale, grazie alla possibilità di rendere protetti, identificabili e tracciabili tutti gli usi in rete di materiali adeguatamente “marchiati”.
I file così prodotti portano con sé le diciture di copyright, e possono essere “arricchiti” con altre informazioni di vario tipo ad es. immagini,biografia degli autori, link ecc. L’accesso ai contenuti da parte degli utenti finali avviene secondo procedure di profilazione e autenticazione che permettono di distribuire i file richiesti nelle modalità previste dalla licenza sottoscritta dall’utente.
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p.s. come già scritto, ISO/TC211 ha in canna un New Work Item “GeoREL”, basato appunto sul doc OGC appena approvato (GeoDRM) e sullo standard ISO/IEC 21000-5 (mpeg).
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Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano@gmail.com