stavo predisponendo una richiesta di chiarimenti (da privato cittadino)
ai tecnici estensori del PGT della mia città circa (da me) presunte
difformità e/o irregolarità nel Piano dei Servizi;
prima di inoltrare la richiesta mi chiedevo se opportuno dare credito,
nella lettera di richiesta, ai foss che ho usato nell'analisi (QGIS e
Spatialite) nella mia (forse banale) intenzione di dare un piccolo
tributo al software libero (i riceventi usano software proprietario e
la prenderanno come uno sgarbo
subito dopo però, da buon sofista, ho pensato che in caso di eventuali
errori nelle mie elaborazioni porterei discredito, anzichè credito, a
QGIS e Spatialite; considerato che si tratta di una cosa di poco conto
(lettera privata a tecnici privati) voi cosa fareste?
Per me è sempre corretto citare gli strumenti impiegati. Anche perché si
aiuta la replicabilità del risultato.
Specie se te per arrivare a le tue conclusioni hai svolto elaborazioni
spaziali.
Il 27 mag 2016 11:32, "giulianc51" <giulianc51@gmail.com> ha scritto:
ciao a tutti,
stavo predisponendo una richiesta di chiarimenti (da privato cittadino)
ai tecnici estensori del PGT della mia città circa (da me) presunte
difformità e/o irregolarità nel Piano dei Servizi;
prima di inoltrare la richiesta mi chiedevo se opportuno dare credito,
nella lettera di richiesta, ai foss che ho usato nell'analisi (QGIS e
Spatialite) nella mia (forse banale) intenzione di dare un piccolo
tributo al software libero (i riceventi usano software proprietario e
la prenderanno come uno sgarbo
subito dopo però, da buon sofista, ho pensato che in caso di eventuali
errori nelle mie elaborazioni porterei discredito, anzichè credito, a
QGIS e Spatialite; considerato che si tratta di una cosa di poco conto
(lettera privata a tecnici privati) voi cosa fareste?
grazie, ciao,
giuliano
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807 iscritti al 31/03/2016
Il giorno Fri, 27 May 2016 03:03:13 -0700 (MST)
Sieradz <antonio@amicocad.it> ha scritto:
ciao Antonio,
(chiedo scusa se ritorno sull'argomento)
/
giulianc51 wrote
> in caso di eventuali errori nelle mie elaborazioni porterei
> discredito, anzichè credito, a QGIS e Spatialite
/
Caro Giuliano, con questa linea di pensiero, sarebbe come dire che se
un idraulico mi allaga la casa, la colpa è della sua chiave inglese...
Il Gis è uno strumento, e come tale la responsabilità è unicamente
dell'operatore di codesto strumento, ossia tua...
hai perfettamente ragione, però è una valutazione che richiede un
minimo di onestà intellettuale ed un briciolo di buon senso;
l'esperienza mi ha insegnato che sono due merci rare..... ma forse è
solo l'età che mi ha incattivito
On Fri, 27 May 2016 03:03:13 -0700 (MST)
Sieradz <antonio@amicocad.it> wrote:
/
giulianc51 wrote
> in caso di eventuali errori nelle mie elaborazioni porterei discredito,
> anzichè credito, a QGIS e Spatialite
/
Caro Giuliano, con questa linea di pensiero, sarebbe come dire che se un
idraulico mi allaga la casa, la colpa è della sua chiave inglese...
Il Gis è uno strumento, e come tale la responsabilità è unicamente
dell'operatore di codesto strumento, ossia tua...
confermo. nel mio piccolo uso strumenti autocostruiti in python, anche definiti software, e script per eseguire varie procedure a cascata in Grass, per collaudare dati cartografici.
La rilevanza è notevole perché si tratta di contestare una fornitura all'appaltatore.
I risultati di queste analisi, almeno nelle prime fasi di test, sono sempre stati confrontati con i risultati ottenuti con altri metodi, non ultimo l'occhio umano, per quanto sia difficile, ad esempio, trovare manualmente due vertici non snappati a distanza di un centimetro.
In questi tempi stiamo migrando queste procedure in un ambiente unico che è spatialite come ambiente di memorizzazione dei dati ed esecuzione delle procedure di verifica, ed i risultati ancora sono diversi.
E' la prova che non è lo strumento il solo parametro che determina l'efficacia ed il raggiungimento del risultato.
Altro esempio: un collega, con il mio modesto supporto, sta eleborando un protocollo di eleborazione dati come uso suolo, databasetopografico ed altri dati della Regione Toscana, per definire il territorio urbano da quello estra urbano, sulla base delle indicazioni dell'ultima normativa sul piano paesaggistico.
Lo strumento è un ausilio, ma a monte c'è un'idea e ci sono dei risultati che si vogliono ottenere che "a senso" che sappiamo quali debbano essere. Avere in mano la situazione significa capire quando il software non ci da i risultati attesi.
Che differenza c'è nell'usare software, qualsiasi tipo di software, e la squadra ed il compasso?
La differenza è in chi li usa.
Un ingegnere che calcola una struttura in cemento armato con un Sap (per esempio) accetta la licenza d'uso e si addossa la responsabilità del risultato.
Quindi documentare documentare sempre e verificare il risultato con altri strumenti.
Facciamo della scienza, non vendiamo pere al mercato, con tutto il rispetto per i commercianti.
ciao
--
Marco Guiducci <marco.guiducci@regione.toscana.it>
Firenze, via di Novoli 26
055 4383194