Posto qui appresso la mail che ho inviato a PCN e p.c. all’Osservatorio sull’OS del CNIPA per chiedere conto della situazione.
Vi terrò aggiornati.
Per tornare a bomba sull’ormai famigerato ArcIMS OGC WMS 1.0 Connector, sul sito ufficiale (?) parla chiaramente di un servizio server-side. Mi pare di capire dagli interventi di andybandy, iomeneandrei e Antonio F. (oltre che di tentativi fatti da me) che di fatto l’app di cui sopra non è implementata dal PCN e dunque non è possibile accedere ai servizi di web serving.
Come la mettiamo?
PB
---------- Forwarded message ----------
From: Pietro Blu Giandonato < pietroblu.giandonato@ecologia.puglia.it>
Date: 28-ago-2007 21.39
Subject: Servizi WMS e interoperabilità
To: “pcn@minambiente.it” < pcn@minambiente.it>
Cc: oss@cnipa.it
Egregi Signori,
utilizzo abitualmente il servizio di map service del PCN con ArcGIS, ma quando ho provato ad accedervi da altri GIS Open Source (QGIS, uDIG, ecc) non c’è stato verso di poterlo fare. Da quanto ho capito il serving dei dati del Portale avviene mediante ArcIMS e infatti da ArcGIS l’accesso avviene connettendosi tramite specifica interfaccia ArcIMS, non WMS. Questo però taglia fuori tutti gli utenti che non utilizzano software ESRI.
D’altro canto nella documentazione tecnica del PCN si fa continuo riferimento agli standard WMS, che è risaputo si tratta di specifiche “aperte” stabilite dall’Open GIS Consortium. Mi pare dunque un controsenso da un lato far riferimento a standard WMS, ma dall’altro di fatto rendere disponibili i dataset del portale solo ad utenti ESRI. Da un’attenta lettura delle linee guida all’uso del portale, si comprende comunque che il riferimento al servizio WMS è fatto esclusivamente nell’ambito della possibilità di usare map services “terzi”, e poter così caricare dataset da altri server (questi sì WMS compliant) nelle sessioni webgis del PCN.
A mio modesto avviso la disponibilità e l’accesso ai dati del Portale Cartografico Nazionale dovrebbe essere realmente garantita a tutti gli utenti, cercando di evitare di creare situazioni nelle quali gli utenti vengano di fatto obbligati ad usare un determinato software a scapito di altri. Faccio presente, e non sono certo il primo, che le applicazioni Open Source stanno conoscendo un grande successo e diffusione tra gli utenti di dati geografici, e il Ministero dovrebbe favorire questo stato di cose dando corso peraltro alla Direttiva 19/12/2003 [1] che il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha emanato proprio per far sì che " …le pubbliche amministrazioni debbano tener conto della offerta sul mercato di una nuova modalità di sviluppo e diffusione di programmi informatici, definita ‘open source’ o ‘a codice sorgente aperto’. L’inclusione di tale nuova tipologia d’offerta all’interno delle soluzioni tecniche tra cui scegliere, contribuisce ad ampliare la gamma delle opportunità e delle possibili soluzioni, in un quadro di equilibrio, di pluralismo e di aperta competizione. " (Art. 1).
Del resto, in seno al CNIPA è stato istituito un apposito Osservatorio dell’Open Source [2], che ci legge per conoscenza, al quale i cittadini e le PA possono rivolgersi per avere un punto di riferimento nel setttore e diradare dubbi e perplessità in merito all’uso e alla promozione di tali strumenti.
Alcuni utenti GIS, in altri ambiti di discussione, hanno fatto presente come esistano strumenti software che garantiscono la interoperabilità tra ArcIMS e applicazioni GIS non ESRI (es. ArcIMS OGC WMS 1.0 Connector [3]), ma a quanto pare il PCN non lo implementa.
E’ pacifico che il Ministero abbia piena facoltà di scegliere secondo propri criteri di opportunità e convenienza la soluzione tecnologica che ritiene più vantaggiosa, d’altro canto in qualità di soggetto pubblico che riveste un ruolo tecnico fondamentale per la comunità, questo non lo esime dal garantire a terzi la piena e totale interoperabilità dei servizi che offre. In poche parole, il PCN dovrebbe essere per lo meno WMS compliant, adottando tutti i necessari accorgimenti tecnologici del caso, che utilizzi ArcIMS o meno.
Per concludere, mi auguro che il Ministero dell’Ambiente vorrà dar corso ad ogni necessaria iniziativa per garantire in maniera trasparente ed efficace l’accesso in remoto (servizi di “web server”) al Portale Cartografico Nazionale seguendo gli standard di implementazione WMS/WFS dell’Open GIS Consortium [4].
In attesa di un positivo riscontro a questa mia, saluto cordialmente,
Pietro Blu Giandonato
[1] http://www.cnipa.gov.it/site/_files/os_Direttiva%20MIT%2019%20dicembre%202003_c.pdf
[2] http://www.osspa.cnipa.it/home/
[3] http://oceanesip.jpl.nasa.gov/esipde/ogc_whitepaper.htm
[4] http://www.opengis.org/techno/specs/00-028.pdf