Ciao a tutti,
il PCN si è finalmente degnato di rispondermi… ma ciò che dicono mi lascia basito!
Parlano di web serving effettuato da parte loro secondo standard assolutamente OGC (sic!).
Parlano di utilizzo di software open, senza fare alcuna menzione di “ferramnenta” ESRI (ri-sic!).
Delle due l’una: ci sono o ci fanno?!?
Giudicate voi.
PB
PS come ci muoviamo con la lettera aperta? notizie dalla comunità FGI o da altre? come la mandiamo, in maniera collegiale o no?
---------- Forwarded message ----------
From: PCN <PCN@minambiente.it>
Date: 6-set-2007 14.27
Subject: R: Servizi WMS e interoperabilità
To: Pietro Blu Giandonato < pietroblu.giandonato@ecologia.puglia.it>
Cc: oss@cnipa.it
Gentile utente,
nel recepire la sua segnalazione abbiamo indagato con l’intento di comprendere
dove nella documentazione pubblicata sul Portale Cartografico Nazionale possano essere state
inserite indicazioni “non particolarmente chiarificatrici”. Comunque, con la speranza di riuscire ad essere
più chiari, le riepilogo l’architettura del sistema del PCN.
Il PCN è stato realizzato con l’intento di costituire il catalogo dei dati territoriali, pubblicato su internet e disponibile
per tutte le tipologie di utente. Attraverso il PCN gli utenti possono conoscere l’intera disponibilità di dati di tipo
geo-topo-cartografico disponibili sull’intero territorio nazionale e fruirne attraverso il viewer disponibile sul Portale stesso.
Il Portale Cartografico Nazionale è costituito da una infrastruttura idonea, oltre ad altre funzionalità (produzione di dati interna, etc etc),
alla pubblicazione di tutte le sue banche dati in diversi formati.
Tra i servizi che vengono resi disponibili dall’infrastruttura vi sono quelli per l’interoperabilità in formato OGC Compliant (WMS/WFS).
Questi servizi sono fruibili unicamente nell’ambito del network di enti cooperanti (Sistema Cartografico Cooperante), ed insieme
al Portale Cartografico Nazionale costituiscono la NSDI Italiana.
La NSDI Italiana è implementata ed operativa secondo le specifiche della direttiva INSPIRE, dell’OGC Consortium e
per quel che attiene ai Metadati alle specifiche del CNIPA - Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali.
L’intera implementazione dei servizi per l’interoperabilità della NSDI è basata su soluzioni e middleware open source.
Per l’erogazione dei servizi per l’interoperabilità WMS e WFS di tutti gli Enti Centrali e locali, e per la pubblicazione web dai dati degli Enti Cooperanti
è stato adottato Mapserver. I viewer di pubblicazione dei servizi web degli Enti Locali sono basati tutti sullo sviluppo in PHP e l’integrati con Mapserver,
la consultazione dinamica del catalogo dei servizi disponibili nell’ambito del Sistema Cartografico Cooperante avviene utilizzando meccanismi di
imbustamento e cooperazione applicativa basata su openPDD, JBOSS, Tomcat, Java, i client web per la gestione, la pubblicazione e la validazione
del metadato è basata su PHP ed utilizza come RDBMS PostgreSQL, il geodatabase degli Enti Cooperanti è basato su PostgreSQL.
Si resta a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti.
Distinti saluti
Lo staff
Portale Cartografico Nazionale
Direzione Generale per la Difesa del Suolo
Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare
ROMA
Da: p.giandonato@gmail.com [mailto:p.giandonato@gmail.com ] Per conto di Pietro Blu Giandonato
Inviato: martedì 28 agosto 2007 21.39
A: PCN
Cc: oss@cnipa.it
Oggetto: Servizi WMS e interoperabilità
Egregi Signori,
utilizzo abitualmente il servizio di map service del PCN con ArcGIS, ma quando ho provato ad accedervi da altri GIS Open Source (QGIS, uDIG, ecc) non c’è stato verso di poterlo fare. Da quanto ho capito il serving dei dati del Portale avviene mediante ArcIMS e infatti da ArcGIS l’accesso avviene connettendosi tramite specifica interfaccia ArcIMS, non WMS. Questo però taglia fuori tutti gli utenti che non utilizzano software ESRI.
D’altro canto nella documentazione tecnica del PCN si fa continuo riferimento agli standard WMS, che è risaputo si tratta di specifiche “aperte” stabilite dall’Open GIS Consortium. Mi pare dunque un controsenso da un lato far riferimento a standard WMS, ma dall’altro di fatto rendere disponibili i dataset del portale solo ad utenti ESRI. Da un’attenta lettura delle linee guida all’uso del portale, si comprende comunque che il riferimento al servizio WMS è fatto esclusivamente nell’ambito della possibilità di usare map services “terzi”, e poter così caricare dataset da altri server (questi sì WMS compliant) nelle sessioni webgis del PCN.
A mio modesto avviso la disponibilità e l’accesso ai dati del Portale Cartografico Nazionale dovrebbe essere realmente garantita a tutti gli utenti, cercando di evitare di creare situazioni nelle quali gli utenti vengano di fatto obbligati ad usare un determinato software a scapito di altri. Faccio presente, e non sono certo il primo, che le applicazioni Open Source stanno conoscendo un grande successo e diffusione tra gli utenti di dati geografici, e il Ministero dovrebbe favorire questo stato di cose dando corso peraltro alla Direttiva 19/12/2003 [1] che il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha emanato proprio per far sì che " …le pubbliche amministrazioni debbano tener conto della offerta sul mercato di una nuova modalità di sviluppo e diffusione di programmi informatici, definita ‘open source’ o ‘a codice sorgente aperto’. L’inclusione di tale nuova tipologia d’offerta all’interno delle soluzioni tecniche tra cui scegliere, contribuisce ad ampliare la gamma delle opportunità e delle possibili soluzioni, in un quadro di equilibrio, di pluralismo e di aperta competizione. " (Art. 1).
Del resto, in seno al CNIPA è stato istituito un apposito Osservatorio dell’Open Source [2], che ci legge per conoscenza, al quale i cittadini e le PA possono rivolgersi per avere un punto di riferimento nel setttore e diradare dubbi e perplessità in merito all’uso e alla promozione di tali strumenti.
Alcuni utenti GIS, in altri ambiti di discussione, hanno fatto presente come esistano strumenti software che garantiscono la interoperabilità tra ArcIMS e applicazioni GIS non ESRI (es. ArcIMS OGC WMS 1.0 Connector [3]), ma a quanto pare il PCN non lo implementa.
E’ pacifico che il Ministero abbia piena facoltà di scegliere secondo propri criteri di opportunità e convenienza la soluzione tecnologica che ritiene più vantaggiosa, d’altro canto in qualità di soggetto pubblico che riveste un ruolo tecnico fondamentale per la comunità, questo non lo esime dal garantire a terzi la piena e totale interoperabilità dei servizi che offre. In poche parole, il PCN dovrebbe essere per lo meno WMS compliant, adottando tutti i necessari accorgimenti tecnologici del caso, che utilizzi ArcIMS o meno.
Per concludere, mi auguro che il Ministero dell’Ambiente vorrà dar corso ad ogni necessaria iniziativa per garantire in maniera trasparente ed efficace l’accesso in remoto (servizi di “web server”) al Portale Cartografico Nazionale seguendo gli standard di implementazione WMS/WFS dell’Open GIS Consortium [4].
In attesa di un positivo riscontro a questa mia, saluto cordialmente,
Pietro Blu Giandonato
[1] http://www.cnipa.gov.it/site/_files/os_Direttiva%20MIT%2019%20dicembre%202003_c.pdf
[2] http://www.osspa.cnipa.it/home/
[3] http://oceanesip.jpl.nasa.gov/esipde/ogc_whitepaper.htm
[4] http://www.opengis.org/techno/specs/00-028.pdf