Forse non tutti sanno che la nuova versione di Inkscape (0.46 su Ubuntu Hardy) importa direttamente i file PDF. Questo è un grosso aiuto alla realizzazione di mappe di buona qualità. In particolare ho fatto alcuni test e mi sono accorto che:
- I pdf esportati da Ar*Gis, una volta diviso il gruppo unitario iniziale, si trasforma in una serie di sottili righe in cui sono fusi vettori e raster e quindi risulta, ahime, praticamente immodificabile;
- I pdf esportati da GVSig vengono suddivisi in strisce più o meno ampie, anche in questo caso tali strisce non sono ulteriormente scomponibili in vari elementi (es. poligoni, cartografia, simboli puntuali ecc ecc)
- I pdf esportati con QGis...rullo di tamburi....vengono scomposti esattamente come dovrebbe essere, ovvero i raster con i raster, i poligoni divengono singoli elementi chiusi, le linee e i punti diventano singoli elementi. Questo fatto apre una grande possibilità di personalizzazione dei retini, dei tratteggi e dei simboli puntuali e dunque si possono realizzare mappe molto belle.
Credo sarebbe interessante vedere una convergenza tra il MapComposer di QGis e Inkscape, in modo da migliorare al massimo quella che sembra essere una esigenza di molti utenti anche stagionati nonché uno dei maggiori ostacoli all'adozione di questo software per chi, vedendoli per la prima volta, ne vorrebbe fare un uso basilare.
In effetti l'editing manuale in Inkscape si può fare agevolmente su mappe relativamente piccole (diciamo fino al formato a3 con un numero modesto di elementi) ma per mappe molto estese e/o con un gran numero di feature la modifica di singoli oggetti o la ricerca visiva di elementi omologhi da modificare in gruppo può divenire estenuante.
Saluti.