[Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

http://it.finance.yahoo.com/notizie/roma-pagamento-mappe-citta-113045747.html

Solo io trovo questa cosa vergognosa? È mai possibile che nel 2013
si paghi un milione di euro di soldi pubblici per una cosa del genere?

--
Francesco P. Lovergine

Ciao Francesco,

···

Il giorno 04 febbraio 2014 14:28, Francesco P. Lovergine <frankie@debian.org> ha scritto:

http://it.finance.yahoo.com/notizie/roma-pagamento-mappe-citta-113045747.html

Solo io trovo questa cosa vergognosa? È mai possibile che nel 2013
si paghi un milione di euro di soldi pubblici per una cosa del genere?

Gia’. Il mondo è andato avanti, dall’epoca della “Forma Urbis”.

Qualcuno faccia vedere a Marino che esiste OpenStreetMap.

Oppure, vada pure … a Marino (altra città vicino Roma :slight_smile:

Roberto


Francesco P. Lovergine


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Il giorno Tue, 4 Feb 2014 14:28:01 +0100
"Francesco P. Lovergine" <frankie@debian.org> ha scritto:

http://it.finance.yahoo.com/notizie/roma-pagamento-mappe-citta-113045747.html

Solo io trovo questa cosa vergognosa? È mai possibile che nel 2013
si paghi un milione di euro di soldi pubblici per una cosa del genere?

non so quanto sollievo ti dia la cosa però .... non sei il solo :frowning:

<OT>

credo purtroppo succeda tutti i giorni su altre cose più piccole: i
divieti di sosta, i semafori (abbiamo già visto), ecc... o più grandi:
le autostrade....

temo che un giorno dovremo prendere atto che i Salvo, famigerati
esattori siciliani, erano paradossalmente dei benefattori ... :frowning:

</OT>

ciao,
giuliano

Concordo sul problema evidenziato da Frankie,
mentre l'accostamento generico (poi su casi specifici magari si può discutere in dettaglio... magari non qui...) di riscossioni su divieti di sosta, semafori e autostrade al nome di mafiosi non mi piace per niente...
Scusate la risposta sull'OT, chiudo.
Ale

On 02/04/2014 02:49 PM, giulianc51 wrote:

<OT>

credo purtroppo succeda tutti i giorni su altre cose più piccole: i
divieti di sosta, i semafori (abbiamo già visto), ecc... o più grandi:
le autostrade....

temo che un giorno dovremo prendere atto che i Salvo, famigerati
esattori siciliani, erano paradossalmente dei benefattori ... :frowning:

</OT>

ciao,
giuliano

--
Alessandro Sarretta

e-mail: alessandro.sarretta@gmail.com
skype: alesarrett
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ORCID: http://orcid.org/0000-0002-1475-8686
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Il giorno Tue, 04 Feb 2014 15:03:44 +0100
Alessandro Sarretta <alessandro.sarretta@gmail.com> ha scritto:

Concordo sul problema evidenziato da Frankie,
mentre l'accostamento generico (poi su casi specifici magari si può
discutere in dettaglio... magari non qui...) di riscossioni su
divieti di sosta, semafori e autostrade al nome di mafiosi non mi
piace per niente...
Scusate la risposta sull'OT, chiudo.

ok, prendo atto e NON replico, anzi MI SCUSO se ho, per amore di
sintesi, turbato la sensibilità di altri;

sono sicuro che in una discussione pacata, che NON faccio quì, sarebbe
facile vedere il nesso; in ogni caso RINNOVO le scuse (per l'ultimo
caso mi sembrava invece evidente il paradosso :slight_smile:

Ale

ciao,
giuliano

mmmm... da siciliano, questo mi è sembrato un accostamente sarcastico (nei confronti dei divieti di sosta, ecc.). Non mi sento per niente offeso.

Il 04/02/2014 15:23, giulianc51 ha scritto:

Il giorno Tue, 04 Feb 2014 15:03:44 +0100
Alessandro Sarretta <alessandro.sarretta@gmail.com> ha scritto:

Concordo sul problema evidenziato da Frankie,
mentre l'accostamento generico (poi su casi specifici magari si può
discutere in dettaglio... magari non qui...) di riscossioni su
divieti di sosta, semafori e autostrade al nome di mafiosi non mi
piace per niente...
Scusate la risposta sull'OT, chiudo.

ok, prendo atto e NON replico, anzi MI SCUSO se ho, per amore di
sintesi, turbato la sensibilità di altri;

sono sicuro che in una discussione pacata, che NON faccio quì, sarebbe
facile vedere il nesso; in ogni caso RINNOVO le scuse (per l'ultimo
caso mi sembrava invece evidente il paradosso :slight_smile:

Ale

ciao,
giuliano

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Ciao Frankie,

dalla lettura dell’articolo non mi pare che si paghi un milione di euro di soldi pubblici.

"Una manna per le casse del Comune? Macché. Entreranno solo 225mila euro. A guadagnarci un milione di euro, invece, sarà la società che si è aggiudicata il bando triennale per la realizzazione delle mappe. "

Il milione di euro proverrà dalla vendita delle mappe che saranno pagate da cittadini, turisti etc

Il comune, per royalties, incasserà 225000 euro.

Non è specificato nell’articolo ma penso che l’azienda dovrà occuparsi di preparazione, stampa, diffusione, incasso e versamento al comune delle royalties.
Ovviamente possiamo discutere sull’importo riconosciuto come royalties per capire se sia appropriato o meno ma non mi pare che sia una ddebito diretto a fondi pubblici, o ho interpretato male il testo?

Ciao

Stefano

···

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http://www.linkedin.com/in/stefanoiacovella

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Il giorno 04 febbraio 2014 14:28, Francesco P. Lovergine <frankie@debian.org> ha scritto:

http://it.finance.yahoo.com/notizie/roma-pagamento-mappe-citta-113045747.html

Solo io trovo questa cosa vergognosa? È mai possibile che nel 2013
si paghi un milione di euro di soldi pubblici per una cosa del genere?


Francesco P. Lovergine


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2014-02-04 Francesco P. Lovergine <frankie@debian.org>:

http://it.finance.yahoo.com/notizie/roma-pagamento-mappe-citta-113045747.html

Solo io trovo questa cosa vergognosa? È mai possibile che nel 2013
si paghi un milione di euro di soldi pubblici per una cosa del genere?

No anch'io....
Qualcuno avrebbe voglia di preparare una bozza di lettere da mandare a
Marino facendogli prensente che ormai le mappe cartacee con gli
smartphone sono quasi morte

--
Francesco P. Lovergine

--
ciao
Luca

http://gis.cri.fmach.it/delucchi/
www.lucadelu.org

Il 05/02/2014 09:40, Luca Delucchi ha scritto:

Marino facendogli prensente che ormai le mappe cartacee con gli
smartphone sono quasi morte

no, qui sbagliate, basta andare in giro in una citta' turistia per rendersene conto.
saluti.

--
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
Corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.eu/training.html

Il giorno 05 febbraio 2014 10:15, Paolo Cavallini
<cavallini@faunalia.it>ha scritto:

no, qui sbagliate, basta andare in giro in una citta' turistia per
rendersene conto.
saluti.

Concordo al 100%, e poi da amante delle carte geografiche spero che quelle
materiali non scompariranno mai.
Mi rimane poi il dubbio espresso nel post precedente. Dove si evince che il
progetto prevede un esborso di un milione di euro per il Comune di Roma?

Stefano

---------------------------------------------------
41.95581N 12.52854E

http://www.linkedin.com/in/stefanoiacovella

http://twitter.com/#!/Iacovellas

Il cartaceo è preferibile per un turista straniero. Niente problemi di connessione, batterie, etc… E poi ci scrivi sopra.
:slight_smile:

Il 05/feb/2014 10:16 “Paolo Cavallini” <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

Il 05/02/2014 09:40, Luca Delucchi ha scritto:

Marino facendogli prensente che ormai le mappe cartacee con gli
smartphone sono quasi morte

no, qui sbagliate, basta andare in giro in una citta’ turistia per rendersene conto.
saluti.


Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
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Il giorno Wed, 5 Feb 2014 10:18:14 +0100
Stefano Iacovella <stefano.iacovella@gmail.com> ha scritto:

Il giorno 05 febbraio 2014 10:15, Paolo Cavallini
<cavallini@faunalia.it>ha scritto:

> ......
.....
Mi rimane poi il dubbio espresso nel post precedente. Dove si evince
che il progetto prevede un esborso di un milione di euro per il
Comune di Roma?

<OT>

quindi se un milione di euro passa dai cittadini a qualche furbacchione
con il beneplacito o addirittura la benedizione comunale SENZA
intaccare le casse comunali è tutto a posto ?

</OT>

Stefano

ciao,
giuliano

Il giorno 05/feb/2014, alle ore 09:40, Luca Delucchi <lucadeluge@gmail.com> ha scritto:

2014-02-04 Francesco P. Lovergine <frankie@debian.org>:

http://it.finance.yahoo.com/notizie/roma-pagamento-mappe-citta-113045747.html

Solo io trovo questa cosa vergognosa? È mai possibile che nel 2013
si paghi un milione di euro di soldi pubblici per una cosa del genere?

No anch'io....
Qualcuno avrebbe voglia di preparare una bozza di lettere da mandare a
Marino facendogli prensente che ormai le mappe cartacee con gli
smartphone sono quasi morte

Sta a vedere che adesso a fare i cartografi e gli editori di mappe cartacei, e a venderle a cifre "da latrocinio" (2 euro e 50 l'una) si diventa dei delinquenti peggio dei mafiosi già precedentemente citati.

Ragazzi miei, e poi non ditemi che in questa lista l'approccio "talebano" non serpeggia.

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

-------------------------------------------------------------------------------
GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples:
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

-------------------------------------------------------------------------------

Il giorno 05/feb/2014, alle ore 11:05, giulianc51 <giulianc51@gmail.com> ha scritto:

<OT>

quindi se un milione di euro passa dai cittadini a qualche furbacchione

ma chi è il furbacchione??? l'editore di carte? E per quale motivo sarebbe un furbacchione? perche' fa il suo lavoro???
Ma siamo matti? Ma che lavoro fate, voi? Io tra le altre cose faccio l'editore di carte e cerco di venderle, per campare, e non vedo cosa ci sia di male!

A me questi messaggi in lista danno ben piu' fastidio delle discussioni tecniche, piu' o meno lunghe e pesanti, che ci sono state in passato, e su cui qualcuno si e' lamentato, e ritengo che andrebbero censurati ben piu' di altri temi.

Siamo veramente OT, ma c'e' anche modo e modo di andare OT. Vien proprio voglia di disiscriversi dalla ML.

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

-------------------------------------------------------------------------------
GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

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http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
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http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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Il giorno 05 febbraio 2014 11:05, giulianc51 <giulianc51@gmail.com> ha
scritto:

quindi se un milione di euro passa dai cittadini a qualche furbacchione
con il beneplacito o addirittura la benedizione comunale SENZA
intaccare le casse comunali è tutto a posto ?

Mah! Se questo è il livello delle considerazioni poi non meravigliamoci se
l'open source non si riesce a far entrare nelle PA.
Io nell'articolo ho letto che il comune esternalizza un servizio, senza
aggavio di costi per la PA.
Una società provvederà alla preparazione, stampa diffusione e vendita.
Una mappa dovrebbe costare 2,5 euro. Non è che un milone di euro passa dai
cittadini alla società, tu sei liberissimo di non comperare la mappa.
Onestamente su queste basi mi pare una polemica pretestuosa.
Poi magari ci sono altri argomenti a discredito della decisione ma nel link
postato non sono riuscito a trovarli

Stefano

---------------------------------------------------
41.95581N 12.52854E

http://www.linkedin.com/in/stefanoiacovella

http://twitter.com/#!/Iacovellas

Il giorno 05 febbraio 2014 11:09, GEOgrafica <geografica@alice.it> ha
scritto:

Sta a vedere che adesso a fare i cartografi e gli editori di mappe
cartacei, e a venderle a cifre "da latrocinio" (2 euro e 50 l'una) si
diventa dei delinquenti peggio dei mafiosi già precedentemente citati.

Ragazzi miei, e poi non ditemi che in questa lista l'approccio "talebano"
non serpeggia.

Ah ecco, non sono solo io che mi stupisco!

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Il 05/02/2014 11:16, Stefano Iacovella ha scritto:

Mah! Se questo è il livello delle considerazioni poi non meravigliamoci se l'open
source non si riesce a far entrare nelle PA.

Salve.
Per piacere, ricordiamoci tutti che in questa lista ognuno scrive quello che ritiene
opportuno. Quindi non prendiamo affermazioni di una o piu' persone come "la posizione
dell'Open Source". Se una persona fa un'affermazione che non riteniamo corretta,
esistono gli strumenti dialettici per controbattere. Qui nessuno ha la verita' in
tasca, e le opinioni si formano dal confronto.
Detto questo, invito tutti a limitare gli argomenti fuori tema.
Grazie, e saluti.

--
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
Corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.eu/training.html

On Wed, Feb 05, 2014 at 10:18:14AM +0100, Stefano Iacovella wrote:

Il giorno 05 febbraio 2014 10:15, Paolo Cavallini
<cavallini@faunalia.it>ha scritto:

> no, qui sbagliate, basta andare in giro in una citta' turistia per
> rendersene conto.

Concordo al 100%, e poi da amante delle carte geografiche spero che quelle
materiali non scompariranno mai.

+1
Da solo in una citta' sconosciuta, col telefonino scarico, magari
nessuno in giro... la mappa cartacea e' fantastica. Se non riesci
a tornare a casa la usi pure come coperta :stuck_out_tongue:

--strk;

On Wed, 5 Feb 2014 11:16:19 +0100, Stefano Iacovella wrote:

Mah! Se questo è il livello delle considerazioni poi non
meravigliamoci se l'open source non si riesce a far entrare nelle PA.

Io nell'articolo ho letto che il comune esternalizza un servizio,
senza aggavio di costi per la PA.

Una società provvederà alla preparazione, stampa diffusione e
vendita.
Una mappa dovrebbe costare 2,5 euro. Non è che un milone di euro
passa dai cittadini alla società, tu sei liberissimo di non comperare
la mappa.

anche se questa discussione sta velocemente partendo per la
tangente, mi pare che si presta comunque bene per puntualizzare
un paio di principi basilari (che e' sempre utile ed opportuno).

piccola premessa da tenere sempre ben a mente:
Open Data / Open Source NON SIGNIFICA NECESSARIAMENTE GRATUITO :smiley:

[please: sottolineare sette volte con l'evidenziatore !!!!]

il punto di cui stiamo casomai discutendo e' la LIBERTA'; il
fatto che spesso si abbini a GRATUITA' e' una conseguenza direttamente
collegata, ma non e' affatto l'obbiettivo primario che piu' ci interessa.

ergo: libera circolazione delle informazioni, libera circolazione
della conoscenza, e soprattutto piena liberta' di condividere e
diffondere ulteriormente tutto questo know-how (dati + codice)
verso terzi senza ulteriori vincoli, se non quelli previsti dalle
licenze.

ma qualsiasi licenza Open (tanto dati quanto SW) lascia sempre la
porta aperta alla richiesta di un corrispetttivo economico, purche'
sia equo e commisurato ai reali costi di produzione materiale dei
supporti.

esempio: se tu vuoi i sorgenti di SpatiaLite, io posso offrirteli
gratuitamente in download perche' tenere in piedi un server mi
costa circa zero.
ma se tu insisti per averli su un CD o DVD inviato per posta, e
magari mi chiedi anche di stamparti su carta tutta la doc, allora
io posso legalmente chiederti il rimborso delle spese per i supporti,
spedizione etc: sono clausole esplicitamente previste p.es. dalla GPL,
cosi' come da moltissime altre licenze open.

ora, nel caso specifico, non stiamo parlando affatto di un dataset
digitale, che per sua stessa natura e' duplicabile all'infinito
a costi circa nulli.

qua parliamo di CARTINE STAMPATE: ergo, pare abbastanza ovvio che
esistono costi di produzione, tipografia, distribuzione, trasporto etc
che sono abbondantemente prevalenti, e per nulla trascurabili.
e non si capisce bene in base a quale principio i cittadini residenti
a roma dovrebbero auto-tassarsi per pagare questi costi che vanno ad
esclusivo beneficio dei turisti mordi-e-fuggi.

per altro, visto che una mappa cartacea e' presumibilmente destinata
a finire velocemente appallottolata per terra o in un cestino dei
rifiuti, non sarebbe poi male tenere d'occhio anche i costi indiretti
di natura ambientale (consumo di cellullosa, smaltimento rifiuti etc).
per quanto modesti, saranno pur sempre costi a carico del contribuente
romano: e non trovo affatto indecente che si cerchi di applicare una
sorta di "rivalsa" (equilibrata) nei confronti dei turisti, che sono
evidentemente i "beneficiari finali" dell'operazione.

naturalmente nulla vieta che un Comune decida di finanziare con i
soldi dei cittadini residenti qualche forma di incentivo per il
turismo: ma non e' certo un obbligo, e' casomai una scelta di
opportunita' da valutare caso per caso.

Onestamente su queste basi mi pare una polemica pretestuosa.

Poi magari ci sono altri argomenti a discredito della decisione ma nel
link postato non sono riuscito a trovarli

quello che a me personalmente non quadra in tutta questa operazione
e' il ruolo istituzionale assunto dal Comune.
se il comune volesse continuare ad offrire gratuitamente le cartine
come incentivo al turismo non ci vedrei proprio nulla di strano:
rientrebbe con tutta evidenza nei suoi poteri.

ma che invece il comune intervenga in prima persona in un processo che
a questo punto sembra avere assunto connotazioni esclusivamente commerciali
(creando poi di fatto una situazione di monopolio a beneficio di un unico
soggetto) lascia invece abbastanza stupiti.
ci porta alla mente vaghe reminescenze "sovietiche" di eccessiva ingerenza
della mano pubblica in problemi che potrebbe tranquillamente affrontare la
libera iniziativa dei privati.
non mi pare che nessuna legge imponga ai comuni di pubblicare cartografie
turistiche certificate col bollino.

se viceversa il comune avesse piuttosto deciso di pubblicare come Open Data
tutti i files digitali ed i datasets che sono sicuramente alla base di quelle
cartine avrebbe certamente operato in modo migliore e piu' trasparente:

- si sarebbe immediatamente sbarazzato dei costi tipografici e di
   distribuzione (con ovvia soddisfazione del cittadino contribuente)
- sarebbe riuscito ad assicurare la sopravvivenza di un ricco patrimonio
   di informazioni accumulato nel corso degli anni.
- avrebbe comunque consentito ad una pluralita' di operatori di
   intraprendere le proprie iniziative commerciali e/o promozionali
   in regime di libera concorrenza vera e genuina scongiurando
   cosi' qualsiasi tentazione monopolistica.
- e certamente avrebbe indirettamente favorito il riuso di quei
   datasets anche su media non cartacei di tipo innovativo (mobiles,
   smartphones, siti web etc).

insomma, personalmente non lo trovo scandaloso: ma sicuramente e'
un brutto segnale che va nella direzione sbagliata.
in epoca di Open Data non mi pare certo un esempio da imitare.

ciao Sandro

Sandro, hai avuto il tempo e la voglia di esprimere perfettamente quello che è anche il mio pensiero. Grazie!

giovanni

···

Il giorno 05 febbraio 2014 03:49, <a.furieri@lqt.it> ha scritto:

On Wed, 5 Feb 2014 11:16:19 +0100, Stefano Iacovella wrote:

Mah! Se questo è il livello delle considerazioni poi non
meravigliamoci se l’open source non si riesce a far entrare nelle PA.

Io nell’articolo ho letto che il comune esternalizza un servizio,
senza aggavio di costi per la PA.

Una società provvederà alla preparazione, stampa diffusione e
vendita.
Una mappa dovrebbe costare 2,5 euro. Non è che un milone di euro
passa dai cittadini alla società, tu sei liberissimo di non comperare
la mappa.

anche se questa discussione sta velocemente partendo per la
tangente, mi pare che si presta comunque bene per puntualizzare
un paio di principi basilari (che e’ sempre utile ed opportuno).

piccola premessa da tenere sempre ben a mente:
Open Data / Open Source NON SIGNIFICA NECESSARIAMENTE GRATUITO :smiley:

[please: sottolineare sette volte con l’evidenziatore !!!]

il punto di cui stiamo casomai discutendo e’ la LIBERTA’; il
fatto che spesso si abbini a GRATUITA’ e’ una conseguenza direttamente
collegata, ma non e’ affatto l’obbiettivo primario che piu’ ci interessa.

ergo: libera circolazione delle informazioni, libera circolazione
della conoscenza, e soprattutto piena liberta’ di condividere e
diffondere ulteriormente tutto questo know-how (dati + codice)
verso terzi senza ulteriori vincoli, se non quelli previsti dalle
licenze.

ma qualsiasi licenza Open (tanto dati quanto SW) lascia sempre la
porta aperta alla richiesta di un corrispetttivo economico, purche’
sia equo e commisurato ai reali costi di produzione materiale dei
supporti.

esempio: se tu vuoi i sorgenti di SpatiaLite, io posso offrirteli
gratuitamente in download perche’ tenere in piedi un server mi
costa circa zero.
ma se tu insisti per averli su un CD o DVD inviato per posta, e
magari mi chiedi anche di stamparti su carta tutta la doc, allora
io posso legalmente chiederti il rimborso delle spese per i supporti,
spedizione etc: sono clausole esplicitamente previste p.es. dalla GPL,
cosi’ come da moltissime altre licenze open.

ora, nel caso specifico, non stiamo parlando affatto di un dataset
digitale, che per sua stessa natura e’ duplicabile all’infinito
a costi circa nulli.

qua parliamo di CARTINE STAMPATE: ergo, pare abbastanza ovvio che
esistono costi di produzione, tipografia, distribuzione, trasporto etc
che sono abbondantemente prevalenti, e per nulla trascurabili.
e non si capisce bene in base a quale principio i cittadini residenti
a roma dovrebbero auto-tassarsi per pagare questi costi che vanno ad
esclusivo beneficio dei turisti mordi-e-fuggi.

per altro, visto che una mappa cartacea e’ presumibilmente destinata
a finire velocemente appallottolata per terra o in un cestino dei
rifiuti, non sarebbe poi male tenere d’occhio anche i costi indiretti
di natura ambientale (consumo di cellullosa, smaltimento rifiuti etc).
per quanto modesti, saranno pur sempre costi a carico del contribuente
romano: e non trovo affatto indecente che si cerchi di applicare una
sorta di “rivalsa” (equilibrata) nei confronti dei turisti, che sono
evidentemente i “beneficiari finali” dell’operazione.

naturalmente nulla vieta che un Comune decida di finanziare con i
soldi dei cittadini residenti qualche forma di incentivo per il
turismo: ma non e’ certo un obbligo, e’ casomai una scelta di
opportunita’ da valutare caso per caso.

Onestamente su queste basi mi pare una polemica pretestuosa.

Poi magari ci sono altri argomenti a discredito della decisione ma nel
link postato non sono riuscito a trovarli

quello che a me personalmente non quadra in tutta questa operazione
e’ il ruolo istituzionale assunto dal Comune.
se il comune volesse continuare ad offrire gratuitamente le cartine
come incentivo al turismo non ci vedrei proprio nulla di strano:
rientrebbe con tutta evidenza nei suoi poteri.

ma che invece il comune intervenga in prima persona in un processo che
a questo punto sembra avere assunto connotazioni esclusivamente commerciali
(creando poi di fatto una situazione di monopolio a beneficio di un unico
soggetto) lascia invece abbastanza stupiti.
ci porta alla mente vaghe reminescenze “sovietiche” di eccessiva ingerenza
della mano pubblica in problemi che potrebbe tranquillamente affrontare la
libera iniziativa dei privati.
non mi pare che nessuna legge imponga ai comuni di pubblicare cartografie
turistiche certificate col bollino.

se viceversa il comune avesse piuttosto deciso di pubblicare come Open Data
tutti i files digitali ed i datasets che sono sicuramente alla base di quelle
cartine avrebbe certamente operato in modo migliore e piu’ trasparente:

  • si sarebbe immediatamente sbarazzato dei costi tipografici e di
    distribuzione (con ovvia soddisfazione del cittadino contribuente)
  • sarebbe riuscito ad assicurare la sopravvivenza di un ricco patrimonio
    di informazioni accumulato nel corso degli anni.
  • avrebbe comunque consentito ad una pluralita’ di operatori di
    intraprendere le proprie iniziative commerciali e/o promozionali
    in regime di libera concorrenza vera e genuina scongiurando
    cosi’ qualsiasi tentazione monopolistica.
  • e certamente avrebbe indirettamente favorito il riuso di quei
    datasets anche su media non cartacei di tipo innovativo (mobiles,
    smartphones, siti web etc).

insomma, personalmente non lo trovo scandaloso: ma sicuramente e’
un brutto segnale che va nella direzione sbagliata.
in epoca di Open Data non mi pare certo un esempio da imitare.

ciao Sandro


Gfoss@lists.gfoss.it
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