Bravo Stefano,
basta leggere questi due documenti per capire che Roma Capitale ha trovato un modo per ridurre i costi a carico dei contribuenti e, contemporaneamente, incamerare risorse da reinvestire nel settore turistico. Mi sembra un approccio del tutto condivisibile e da approvare.
Diversa la questione “mappe Open Source”. Sarebbe forse utile sapere quanto spende il Comune di Roma per la creazione di queste mappe, e magari suggerire di lavorare con la comunità (o meglio supportandola) OSM. In questo modo otterrebbero doppio risultato: mappe aggiornate e disponibili in cartaceo o su dispositivo elettronico.
Imbastiamo la proposta o mi sono lanciato oltre l’ostacolo? Oppure la giriamo direttamente alla comunità OSM?
Carlo
···
Il 05/02/2014 14:40, Stefano Iacovella ha scritto:
Ciao,
Questo afferma il sito del Comune:
Questa credo sia la delibera:
Non mi pare di vedere oneri per il Comune.
Così ognuno si fa una sua idea e discutiamo non sui mi sembra ma su “fatti”
Buona giornata
Stefano
41.95581N 12.52854E
http://www.linkedin.com/in/stefanoiacovella
http://twitter.com/#!/Iacovellas
Il giorno 05 febbraio 2014 14:15, Francesco P. Lovergine <frankie@debian.org> ha scritto:
On Tue, Feb 04, 2014 at 05:29:46PM +0100, Stefano Iacovella wrote:
dalla lettura dell’articolo non mi pare che si paghi un milione di euro di
soldi pubblici."Una manna per le casse del Comune? Macché. Entreranno solo 225mila euro.
A guadagnarci un milione di euro, invece, sarà la società che si è
aggiudicata il bando triennale per la realizzazione delle mappe. "Il milione di euro proverrà dalla vendita delle mappe che saranno pagate da
cittadini, turisti etc
Il comune, per royalties, incasserà 225000 euro.A me sembra che vengano invece dati 1 milione di euro all’azienda per quello
che dici, con un ritorno di forse 225k ammesso e non concesso che qualcuno
acquisti tali mappe. Devo ancora vedere un bando pubblico per importi
del genere che si basa su vendite possibili/probabili/future
o aziende che si assumano in toto il rischio di impresa per tali importi.
Oltre al fatto che onestamente una brochure di questo tipo nel 2013 è
veramente anacronistica.Se avessero usato un decimo di quella cifra per pagare un piccolo
gruppo di mappatori per un periodo limitato con lo scopo di
arricchire OSM di informazioni per il turista di ogni genere,
avrebbero fatto un investimento.Così sono solo 1 milione di euro buttati nella spazzatura - la fine
che fanno tipicamente quelle mappe cartacee.–
Francesco P. Lovergine