[Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

Scusa Francesco, ma non capisco come hai tirato fuori questa interpretazione, che a mio avviso è del tutto sbagliata.

A meno che tu per collettività non intenda il turista che compra la mappa, non mi pare che ci sia un coinvolgimento economico, almeno nello specifico, da parte di Roma Capitale.

Quanto ad un’impresa che si arricchisce perchè ha vinto un bando, siamo nella normalità. Poi possiamo essere d’accordo, e quindi attivarci, sull’opportunità di rendere più “open” questi contenuti. Ma ne vale la pena? Mi sembra che alternative alle mappe a pagamento di cui si discute ce ne siano a bizzeffe, pertanto se qualcuno decide di comprarla a 2,50 € “sono solo fattu suoi” (citando una nota reclame di un’altrettanto noto digestivo).

Quanto all’impresa che si arricchisce, non è vietato a nessuno (che io sappia) di realizzare mappe alternative e venderle o regalarle, quindi non vedo violazioni particolari dei diritti dei cittadini o della comunità più in generale.

Ciao,

Carlo

···

Il 05/02/2014 15:56, Francesco P. Lovergine ha scritto:

On Wed, Feb 05, 2014 at 02:22:59PM +0100, Francesco P. Lovergine wrote:

Sandro ti amo :) Hai colto esattamente il senso del mio intervento.
E comunque, non capisco da dove si evinca che la società in questione
incassi un milione sulle vendite. A me sembra che la società abbia
semplicemente vinto una gara per un milione di euro. E che al comune
bene che vada ritornino 225K di quell'investimento 'a perdere'. 
E dopo tre anni, quale sarebbe il valore aggiunto di tutto questo
can can? 

Ok, in base alla delibera correggo il tiro: la collettività spenderà
complessivamente 1mil di euro/anno a fronte di circa 225k/anno di 
ritorno massimo per il comune, che impiegherà poi quei soldi 
come meglio ritiene (per smaltire la monnezza derivante forse?).

Alla fine dei tre anni il risultato sarà una società privata un bel po'
più ricca (se - come penso - si sono fatti i conti giusti), un comune che 
incassa una goccia nel mare del passivo, e nessun ritorno in termini 
di dati pubblici, ma in compenso un gran bel carico di carta 
straccia, che dovrà essere smaltito dal comune.

Ottimo lavoro.

Il giorno 05 febbraio 2014 16:17, carlo cormio <carlocormio@hotmail.it> ha
scritto:

Quanto ad un'impresa che si arricchisce perchè ha vinto un bando, siamo
nella normalità. Poi possiamo essere d'accordo, e quindi attivarci,
sull'opportunità di rendere più "open" questi contenuti. Ma ne vale la
pena? Mi sembra che alternative alle mappe a pagamento di cui si discute ce
ne siano a bizzeffe, pertanto se qualcuno decide di comprarla a 2,50 EURO
"sono solo fattu suoi" (citando una nota reclame di un'altrettanto noto
digestivo).

Quanto all'impresa che si arricchisce, non è vietato a nessuno (che io
sappia) di realizzare mappe alternative e venderle o regalarle, quindi non
vedo violazioni particolari dei diritti dei cittadini o della comunità più
in generale.

Quello che ho capito io è che la società si è aggiudicata il diritto ad
essere il fornitore della cartografia ufficiale. Se il cittadino vuole
comperare la mappa nei punti autorizzati, infopoint et simili, del comune
troverà solo quella e il ricavato andrà alla società ed in piccola parte
all'amministrazione.
Non sono ad esempio riuscito a capire se la cartografia sarà prodotta a
partire da dati pubblici. Questo mi pare fondamentale per poter anche
impostare una richiesta di apertura dei dati.
Se i dati sono del Comune troverei giusto che gli stessi siano resi
disponibili in forma gratuita sul sito del comune.
Se invece la ditta, nella preparazione del materiale da vendere, è libera
di scegliere quali dati utilizzare la cosa è diversa.

Stefano

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