Questione interessante... Grazie a Marco per il riassunto direi che merita
un nuovo thread (scusate il top- posting per lasciare più contenuto).
Non so quanti esperti del tema ci siano in lista, dovrebbe esserci Diego
Magni che ha fatto a suo tempo delle ottime dispense:
http://geomatica.como.polimi.it/corsi/catasto/
Invito a leggere soprattutto la parte "storia del catasto" perché è errato
pensarlo come una struttura unitaria: le origini e le scelte tecnologiche
sono state fatte in epoca pre-unitaria. Tra l'altro in molte zone d'italia
il catasto è già in coordinate Gauss Boaga, ma questo non elimina un errore
anche pesante di sovrapposizione: si veda ad esempio il servizio WMS della
Regione Lombardia per i comuni a perimetro aperto (Provincia di Como e
Bergamo)
http://www.cartografia.servizirl.it/arcgis/rest/services/catasto/catastoRL/MapServer
(da usare in un GIS perché il visualizzatore del portale richiede flash
player)
Nella mia esperienza le professionalità che più contribuiscono alla
creazione e aggiornamento del Catasto sono Geometri topografi e usano poco
il GIS poiché lavorano in genere su ambiti molto ristretti.
Concordo con GeoDrinx che i sistemi di riferimento continui e globali male
si adattano al tipo di misurazioni richieste dal Catasto. A quanto ne so
ora l'aggiornamento del catasto è solo in formato digitale e probabilmente
consentirà di correggere progressivamente alcuni errori.
L'incorporazione dell'Agenzia del Territorio nell'Agenzia delle Entrate non
aiuta, ma meno ancora aiuta l'atteggiamento che i responsabili di questo
ente hanno sempre tenuto: io ho rappresentato l'associazione al tavolo di
lavoro sui Database Territoriali e il responsabile del settore territorio
era dispiaciuto che il dato catastale non entrasse a far parte delle
specifiche dei DBT perché a suo dire era il dato più accurato che esista,
gli errori di allineamento mostrati in quell'occasione video secondo lui
erano tutti di facile e rapida soluzione, aveva promesso (e sono quasi due
anni) che in breve i dati sarebbero stati rilasciati corretti sulle mappe
originali di impianto.
Che dite? Può interessare organizzare una giornata di studio apposita sul
tema GIS e Catasto? La situazione è molto diversa a seconda della regione,
ma se è un argomento sul quale vale la pena fare un viaggio possiamo
ragionarci sopra e invitare i responsabili.
Amedeo Fadini
Il 07/mar/2017 11:44 AM, "Marco Guiducci" <marco.guiducci@regione.toscana.it>
ha scritto:
On Mon, 6 Mar 2017 21:30:25 +0100
Ely Parker <elyparker1@gmail.com> wrote:> perchè è stato adottato cassini-soldner? non lo so , immagino che a quei
> tempi era piu pratico, ma forse visto che che non si è riuscito a
> soppiantare dopo 100 anni vuol dire che anche oggi ha delle praticità
>a quei tempi... ecco la risposta giusta è nella storia.
A quei tempi significa fine ottocento. La legge di istutuzione del Catasto
è la 3682 del 1886.
Hayford (1868-1925) era appena maggiorenne. Il suo ellissoide infatti è
definito "1924".
Bessel (1784-1846) invece aveva già lasciato la sua impronta nella storia
della geodesia e della topografia.
Le formule di Gauss c'erano, ma come è stato rammentato, sono formule per
una rappresentazione conforme, ed il loro calcolo, anche adesso (quello che
anche QGis fa ogni volta che fate un pan), sono sviluppi in serie che fino
a poche decine di anni fa si risolvevano con le tavole dei logaritmi.
Invece una delle rappresentazioni adottate in alcune parti d'italia per la
cartografia catastale, oltre ad essere equivalente, è anche estremamente
facile: la rappresentazione natuale di Sanson-Flamsteed.
Usata anche per la cartografia ufficiale italiana dal 1877 al 1942, è
detta anche policentrica. Il centro di proiezione, su Bessel, è il centro
di una sfera locale. Sulla sfera le formule sono banali.
La rappresentazione di Soldner è di poco più complessa e comunque è una
rappresentazione afilattica: in letteratura potete trovare le formule per
il calcolo dei moduli di deformazione lineare, angolare e superficiale.
Vi è da dire poi che il GPS ci ha fatto scordare che un sistema geodetico,
per essere utilizzato, deve essere "materializzato" sulla terra (ora lo è
nel cielo). Non è che il topografo esce di casa, schiocca le dita e ottiene
due belle striscie in terra: il suo meridiano ed il suo parallelo.
Esistono le rete geodetiche: quella del primo ordine, fino al quarto,
quella catastale...
Le grandi origini catastali di solito fanno parte della rete del primo o
secondo ordine IGM, quindi sono conosciute e non vi è nessun problema (Vedi
per esempio Siena, origine Torre del Mangia) nel convertire le coordinate.
L'inerzia di cambiamento, se vogliamo definirla così, sta nel fatto che
"rifare" una rete non è una sciocchezza. Non si tratta di applicare formule
più o meno precise.
Prova ne sia che il progetto IGM95 è durato degli anni. Ma è grazie ad
esso che adesso siamo in grado di passare da Roma40 (rete geodetica
iniziata fine ottocento) ai nuovi sistemi. I vertici di primo ordine sono
stati rimisurati tutti.
Diverso fu al momento di passare dalla proiezione naturale a quella di
Gauss-Boaga: cambio ellissoide e cambio proiezione. La scala della
cartografia assorbiva gli scostamenti, per cui non fu affatto ridisegnata,
ma furono solo calcolate le coordinate dei vertici dei fogli nel nuovo
sistema.
Oggi, che facciamo zoom 1:1 sul display, ci dimentichiamo di tutto questo,
pensando a linee adimensionali. Dovremmo iniziare a disegnare le linee in
spessore pari alla loro accuratezza. Allora i fiumi di parole che spesso si
leggono, si ridurrebero a miseri ruscelletti estivi.> non possiamo basarci su come sarebbe stato meglio se avessero fatto un
> altra cosagiusto. Ma diciamolo meglio: hanno fatto le scelte con la tecnologia che
avevano. Non possiamo pensare a degli sprovveduti;>
> mi dicono che le informazioni sulle origini si sono perse ma è
> verosimile? anche le grandi origini locali si sono perse?come detto sopra. Molte sono conosciute. Per le altre sono state fatte
campagne di acquisizione di punti in doppie coordinate
(catastale-nazionale) per calcolare i parametri di passaggio (attraverso la
soluzione di Di Filippo). Ma andrebbe bene anche calcolare "a ritroso" una
origine fittizia ed applicare le consuete formule di passaggio da cassini a
gauss.> quanto può costare all'agenzia del territorio ricensire le grandi
> origini e piccole orgini con gli strumenti attuali?è stato fatto. in teoria si possono scaricare i file in gauss-boaga.
> P.S.: comunque il topic iniziale era su altro
ma ogni tanto serve. L'importante è non fare come canta Silvestri: non
discutere di ciò che sai, su tutto il resto esprimi sempre un'opinione!
saluti