[Gfoss] "SmartMaps"

Il dubbio però che mi viene è il seguente: prendere i dati liberi da una
mappa la cui forza sta proprio nella continuità territoriale,
scusa, ma la decantata continuita' territoriale cosa sarebbe? Se ci sono
degli errori o dei buchi (e ce ne sono, stanno calando sempre piu' ma ce ne
sono per la natura di OSM) la continuita' territoriale e quindi la forza
viene meno.... Viene meno PROPRIO LI' dove c'e' l'errore! La vera mancanza
di forza di OSM e' sempre stata l'omogeneita' del dato ovvero la mancanza
di "vera" continuita' territoriale. Via via che la base dati di raffina e
si migliora, il problema si riduce, ma rimane sempre un problema a monte
che e' quello della VALIDAZIONE del dato. Un progetto open come questo
avra' sempre un po' il fianco scoperto su questo aspetto, pur se i margini
di miglioramento sono ampi.
IMHO, e mi piacerebbe essere smentito.

Questa storia della validazione del dato che spunta periodicamente mi
toglie il sonno :slight_smile: mi ritrovo infatti ad usare spesso ad usare i dati OSM
anche in contesti per così dire ufficiali, non avere la garanzia della
correttezza del dato è per me quindi un problema. Al tempo stesso mi chiedo
( e me lo chiedo da un po' ) cosa vuol dire validare un dato geografico ?
ma soprattutto mi chiedo se anche avessi un budget illimitato da spendere
nell'acquisto di dati "DOC" quali sarebbero le mie opzioni:

- i vari vendor commerciali (Teleatlas/Navteq/...) mettono in chiaro in
qualsiasi contratto che i loro dati non sono garantiti ne geograficamente
ne temporalmente.
- Google neanche ci prova a fornire un dato corretto
- Le varie CTRN in teoria dovrebbero essere garantite ma lo sono a n anni
prima, quindi, oltre a contenere comunque errori, sono pure intrisecamente
inaffidabili perché non so cos'è successo in un determinato territorio nel
frattempo.

A questo punto mi chiedo se esiste davvero un dato geografico validato che
vada al di là di piccolissime porzioni di territorio.

Secondo me l'assunto che i dati pubblici sono migliori e vero perché così
ci sono più occhi a controllarli, altro modo per validare un dato
geografico non l'ho ancora trovato.

Ciao,

Stefano

Grazie Stefano

mi hai tolto le parole di bocca.

:slight_smile:

Roberto

···

Il giorno 13 gennaio 2014 11:39, Stefano Salvador <stefano.salvador@gmail.com> ha scritto:


Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
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Il dubbio però che mi viene è il seguente: prendere i dati liberi da una mappa la cui forza sta proprio nella continuità territoriale,

scusa, ma la decantata continuita’ territoriale cosa sarebbe? Se ci sono degli errori o dei buchi (e ce ne sono, stanno calando sempre piu’ ma ce ne sono per la natura di OSM) la continuita’ territoriale e quindi la forza viene meno… Viene meno PROPRIO LI’ dove c’e’ l’errore! La vera mancanza di forza di OSM e’ sempre stata l’omogeneita’ del dato ovvero la mancanza di “vera” continuita’ territoriale. Via via che la base dati di raffina e si migliora, il problema si riduce, ma rimane sempre un problema a monte che e’ quello della VALIDAZIONE del dato. Un progetto open come questo avra’ sempre un po’ il fianco scoperto su questo aspetto, pur se i margini di miglioramento sono ampi.
IMHO, e mi piacerebbe essere smentito.

Questa storia della validazione del dato che spunta periodicamente mi toglie il sonno :slight_smile: mi ritrovo infatti ad usare spesso ad usare i dati OSM anche in contesti per così dire ufficiali, non avere la garanzia della correttezza del dato è per me quindi un problema. Al tempo stesso mi chiedo ( e me lo chiedo da un po’ ) cosa vuol dire validare un dato geografico ? ma soprattutto mi chiedo se anche avessi un budget illimitato da spendere nell’acquisto di dati “DOC” quali sarebbero le mie opzioni:

  • i vari vendor commerciali (Teleatlas/Navteq/…) mettono in chiaro in qualsiasi contratto che i loro dati non sono garantiti ne geograficamente ne temporalmente.

  • Google neanche ci prova a fornire un dato corretto

  • Le varie CTRN in teoria dovrebbero essere garantite ma lo sono a n anni prima, quindi, oltre a contenere comunque errori, sono pure intrisecamente inaffidabili perché non so cos’è successo in un determinato territorio nel frattempo.

A questo punto mi chiedo se esiste davvero un dato geografico validato che vada al di là di piccolissime porzioni di territorio.

Secondo me l’assunto che i dati pubblici sono migliori e vero perché così ci sono più occhi a controllarli, altro modo per validare un dato geografico non l’ho ancora trovato.

Ciao,

Stefano

Il 13/01/2014 11:39, Stefano Salvador ha scritto:

Secondo me l'assunto che i dati pubblici sono migliori e vero perché
così ci sono più occhi a controllarli, altro modo per validare un dato
geografico non l'ho ancora trovato.

Applauso in piedi di 90 minuti :slight_smile:
Grande Stefano

Aggiungo comunque che il tema della qualità dei dati di OpenStreetMap
è un tema che la ricerca scientifica sta affrontando da tempo e con
ottimi risultati.
Di fatto, uno dei parametri più importanti, è quello della "Legge di Linus" ... che è poi quella della qualità del software libero.
Più occhi controllano un oggetto e prima i bug vengono risolti.

Dal mio punto vista è solo catalizzando l'attenzione su OpenStreetMap
che se ne aumenta la qualità.

Il giorno 13/gen/2014, alle ore 18:18, Maurizio Napolitano <napo@fbk.eu> ha scritto:

Aggiungo comunque che il tema della qualità dei dati di OpenStreetMap
è un tema che la ricerca scientifica sta affrontando da tempo e con
ottimi risultati.
Di fatto, uno dei parametri più importanti, è quello della "Legge di Linus" ... che è poi quella della qualità del software libero.
Più occhi controllano un oggetto e prima i bug vengono risolti.

Piu' che occhi per controllare (generici), servono procedure valide atte a "controllare bene" (Anche perche' riconoscere un bug, ovvero un malfunzionamento, di un software, non e' proprio uguale a riconoscere la buona o cattiva qualità di un dato, visto che la qualità dello stesso non saraà mai "assoluta", ma sempre relativa ad una determinata scala, od uso). Ad esempio, là dove i dati sono carenti, perche' magari ci sono delle strade che non sono state rilevate, o dove nessuno mai si e' addentrato ad inserire dati, bisogna scrivere "hic sunt leones" in modo da avvisare chi guarda che li ci sono delle potenziali carenze, e li' puntare l'attenzione.
Se si caricano dati da basi date terze, a scale e dettagli diversi, bisogna dare all'utente/osservatore/cittadino-verificatore gli strumenti per saperlo (che non si nasce verificatori solo per il fatto di poter guardare una cartina....), senno' uno potrebbe pensare che i monti del Veneto sono pieni di fiumi, fiumicelli e torrenti mentre quelli del Trentino non hanno neanche un fosso...

ciao
Marco

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples:
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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