Ciao a tutti,
vi voglio proporre una questione che non so se sia comune anche in altre regioni.
Spero di non scrivere troppe inesattezze o stupidaggini...
In Veneto da qualche anno (non so la data precisa) è in vigore un accordo tra la Regione e Intergraph per la fornitura di una versione "personalizzata" di GeoMedia (GeoMedia Regione Veneto) alla Regione stessa e a tutti i comuni che ne facciano richiesta.
Qui c'è una presentazione del software,
http://www.regione.veneto.it/Temi+Istituzionali/e-government/L.R.+54+del+1988/SoftwareDistribuiti/geoapic.htm
nella quale si parla espressamente di "prodotto standard e aperto", ma non ho capito in che senso... e nella quale si sottolinea con forza l'utilizzo (credo esclusivo) in ambiente Windows.
La legge regionale a cui si fa riferimento è questa:
http://www.regione.veneto.it/Temi+Istituzionali/e-government/L.R.+54+del+1988/SoftwareDistribuiti/
nella quale si dice:
"Articolo 1 della Legge Regionale 8 novembre 1988, n. 54
1. La Regione, nell’ambito della propria azione di programmazione, favorisce la formazione di sistemi informativi omogenei nelle materie di competenza degli enti locali. A tale scopo, la Giunta regionale acquisisce programmi informatici (software) per la gestione di procedure tecniche e amministrative.
2. I pacchetti di programmi informatici sono ceduti senza alcun onere, agli enti locali che ne facciano richiesta e che si impegnino alla loro utilizzazione."
L'accordo con GeoMedia, di cui non ho assolutamente idea quale sia (se c'è) l'impegno finanziario da parte della regione, in pratica ha "stimolato" moltissimi comuni, immagino specialmente i più piccoli, a richiedere GeoMedia Regione Veneto alla regione e a utilizzarlo come principale software GIS, con la prerogativa principale della gratuità e del "patrocinio" della regione.
In questo modo i professionisti che lavorano per o con i comuni sono praticamente costretti ad acquistare GeoMedia per dialogare con i tecnici comunali.
Purtroppo anche i bandi di assegnazione degli incarichi hanno risentito di questo circolo vizioso che taglia completamente fuori qualsiasi approccio open source.
Infatti ad esempio il Comune di Montebelluna (TV) (http://www.farra.it/public/avviso_affidamento_redazione_pat%20.pdf) dice:
"Dovrà essere utilizzato il software GIS Intergraph GeoMedia distribuito dalla Regione Veneto.
...
Potranno essere valutate offerte che propongano soluzioni informatiche alternative, purché venga comunque garantita la possibilità di importare tutti i dati tematici originali nell’ambiente GIS regionale citato che è a disposizione del Comune; in tal caso dovrà essere fornita una dettagliata relazione che descriva l’impostazione del lavoro la struttura degli archivi."
Altri Comuni veneti (moltissimi, a quel poco che ne so) hanno utilizzato formule simili:
"Tutti gli elaborati cartografici relativi all’incarico dovranno essere rappresentabili sulla Carta Tecnica Regionale Numerica, nonché redatti con il software GIS Intergraph GeoMedia 6.0; gli archivi dovranno essere consegnati al Comune completi dei progetti di stampa con le grafie e i layout di impaginazione."
oppure un altro:
"Le tavole dovranno essere stampate con Geomedia rel.5.2 o successive sulla base dei layaut di stampa che saranno inclusi nei rispettivi "geoWorkopace". Gli elaborati normativi e tutti gli elaborati testuali, dovranno essere forniti nel formato Mocrosoft. Word (*.doc)."
(p.s. gli errori ortografici non sono miei, li ho riportati fedelmente :-))
Io non sono un grande esperto di normativa... ma tutto ciò è conforme e adeguato alle normative nazionali ed europee? E' tutto normale?
Come associazione Gfoss.it possiamo fare qualcosa, se non fosse almeno un po' di buona informazione? (sulla disponibilità di alternative open source, sulle buone pratiche di redazione di un bando, ecc.)
Oppure magari ho interpretato male io la questione e non c'è nessun problema...
ciao
Ale