[Gfoss] WMS Provincia di Ferrara

Si discute molto ultimamente di accesso al / libertà del dato e mi
preme segnalare a questa lista un esempio in cui mi sono appena
imbattuto per curiosità.

Mi sono registrato al WMS della provincia di Ferrara [1] ed al primo
log a video mi è comparso quanto segue:

--- --- ---

Benvenuto Marco Cerruti,

questo è il servizio cartografico web di consultazione, scarico
gratuito e vendita della Provincia di Ferrara. Il sito consente la
consultazione della cartografia di base e dei tematismi resi
disponibili da Provincia, Comuni ed Aziende Multiutilities che operano
sul territorio provinciale. Agli utenti "cittadino e professionista"
non è permessa - per motivi legali e di sicurezza - la consultazione
della banca dati cartografica e censuaria catastale e degli archivi:
gas, acquedotto, fognatura e reti elettriche. Lo scarico di
cartografia per gli utenti "cittadino e professionista" mette a
disposizione porzioni di territorio di dimensioni pari ad 1/25 di
elemento CTR (circa 540 x 660 metri), questi elementi sono scaricabili
in due formati: Formato immagine: gratuito Formato AutoCAD DWG: al
costo di 5 Euro per ogni porzione (per i soli professionisti)

Il tuo utente ha la possibilità di: acquistare porzioni di cartografia.

--- --- ---

Mi pare emergano alcune pesanti questioni:
- cartografia a pagamento
- formato DWG

A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun'altro in lista
conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
NON seguire.

M

[1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/

Marco Cerruti ha scritto:

Mi pare emergano alcune pesanti questioni:
- cartografia a pagamento
- formato DWG

A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun'altro in lista
conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
NON seguire.

[1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/

Ottimo! Per piacere segnalate casi positivi e negativi sul wiki, prob. su:
http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni
Ricordiamoci dell'antica proposta del premio GFOSS.it, per il soggetto
piu' e quello meno amichevole nei confronti del GFOSS...
Saluti.
pc
--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc

Ciao a tutti,

WMS in effetti è solo una "facciata". Il servizio infatti si appoggia
ad ArcIMS in versione "classica".
LA cosa grave è che "smanettando" un poco è possibile risalire all'url
del servizio, ed usando anche solo ArcExplorer si può fare "la
consultazione della banca dati cartografica e censuaria catastale e
degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e reti elettriche." (cito
dal sito).
Tralascio la url e non aggiungo altro.
Questo è il mio "esordio" in lista, ne approfitto quindi per salutare tutti!
Ciao,
Ivano

On 11/19/07, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> wrote:

Marco Cerruti ha scritto:
>
> Mi pare emergano alcune pesanti questioni:
> - cartografia a pagamento
> - formato DWG
>
> A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
> consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun'altro in lista
> conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
> non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
> registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
> Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
> NON seguire.
>
> [1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/

Ottimo! Per piacere segnalate casi positivi e negativi sul wiki, prob. su:
http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni
Ricordiamoci dell'antica proposta del premio GFOSS.it, per il soggetto
piu' e quello meno amichevole nei confronti del GFOSS...
Saluti.
pc
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Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc

Non saprei se sia cosi' grave, anche perche'
tutti i sistemi ArcIMS, se non sono esplicitamente chiusi all'accesso pubblico (ma e' abbastanza complicato poi gestirli), sono consultabili con dei clients
appositi , tra cui arcexplorer.
E' difficile ipotizzare che non lo sappiano, e quindi probabilmente, si tratta di una possibilita' voluta o quantomeno tollerata.

Andrea.

On Mon, 19 Nov 2007 19:01:23 +0100, Ivano Picco wrote:

Ciao a tutti,

WMS in effetti è solo una "facciata". Il servizio infatti si appoggia
ad ArcIMS in versione "classica".
LA cosa grave è che "smanettando" un poco è possibile risalire all'url
del servizio, ed usando anche solo ArcExplorer si può fare "la
consultazione della banca dati cartografica e censuaria catastale e
degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e reti elettriche." (cito
dal sito).
Tralascio la url e non aggiungo altro.
Questo è il mio "esordio" in lista, ne approfitto quindi per salutare tutti!
Ciao,
Ivano

On 11/19/07, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> wrote:

Marco Cerruti ha scritto:
>
> Mi pare emergano alcune pesanti questioni:
> - cartografia a pagamento
> - formato DWG
>
> A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
> consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun'altro in lista
> conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
> non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
> registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
> Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
> NON seguire.
>
> [1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/

Ottimo! Per piacere segnalate casi positivi e negativi sul wiki, prob. su:
http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni
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Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

Cito dal sito:
"Agli utenti "cittadino e professionista" non è permessa - per motivi
legali e di sicurezza - la consultazione della banca dati cartografica
e censuaria catastale e degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e
reti elettriche. "
Sottolineo che non è permessa per motivi legali e di sicurezza. Questo
è il requisito che il sistema informativo DEVE essere in grado di
soddisfare: Fruizione delle mappe con profilazione utente e policy di
sicurezza sull'accesso al dato.
In questo caso questo requisito esplicito non viene rispettato, se il
problema è ignoto o tollerato non può essere una scusante, semmai
un'aggravante.
Capisco che l'approccio tecnologico non consenta l'applicazione
semplice di regole di sicurezza (la sicurezza IT non è mai un problema
di facile risoluzione), ma questa è una scelta implementativa errata
rispetto alle caratteristiche che deve avere il sistema in esame.

Parlando più in generale: la sicurezza IT è un argomento spesso
sottovalutato, anche in ambiti, come il GIS, in cui il dato è di
fondamentale importanza, sia economica sia legale. Non è tollerabile
una situazione in cui un dato protetto per ragioni economiche (dato su
cui si fonda il business di un'azienda), legali o di sicurezza (come
categorie di informazioni sensibili) siano facilmente accessibili al
primo che capita. Evitare questo tipo di problemi richiede un
approccio sistematico alla sicurezza, che comprenda anche quei sistemi
che sono di pubblica fruibilità (tutti il sistema deve essere
protetto, non solo le parti "sensibili").

Nello specifico ci sono molti modi semplici per ovviare il problema:
1) cambiare il client di consultazione in modo che sfrutti un
approccio client-server a 3 livelli (con PHP come Ka-map o con Java o
... ) in cui sia il server a consultare il servizio di pubblicazione
immagine. Quest'ultimo non deve essere accessibile da internet ma solo
dai sistemi di gestione e dal server di cui sopra.
2) utilizzare un reverse-proxy per bloccare l'accesso diretto alle
informazioni da parte di client diversi dall' applicativo web o
utilizzare delle policy sull'application server per impedire la
consultazione ad utenti con referer diverso da quello dell'applicativo
web
3) legare la consultazione del servizio alla sessione utente
In ogni caso utilizzare diversi servizi a seconda della profilazione
del dato, e non un unico generico servizio sul quale poi si "profila"
spegnendo layer in TOC.

On 11/20/07, Andrea P. <cerebrogis@ipergeo.org> wrote:

Non saprei se sia cosi' grave, anche perche'
tutti i sistemi ArcIMS, se non sono esplicitamente chiusi all'accesso
pubblico (ma e' abbastanza complicato poi gestirli), sono consultabili con
dei clients
appositi , tra cui arcexplorer.
E' difficile ipotizzare che non lo sappiano, e quindi probabilmente, si
tratta di una possibilita' voluta o quantomeno tollerata.

Andrea.

On Mon, 19 Nov 2007 19:01:23 +0100, Ivano Picco wrote:

>Ciao a tutti,

>WMS in effetti è solo una "facciata". Il servizio infatti si appoggia
>ad ArcIMS in versione "classica".
>LA cosa grave è che "smanettando" un poco è possibile risalire all'url
>del servizio, ed usando anche solo ArcExplorer si può fare "la
>consultazione della banca dati cartografica e censuaria catastale e
>degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e reti elettriche." (cito
>dal sito).
>Tralascio la url e non aggiungo altro.
>Questo è il mio "esordio" in lista, ne approfitto quindi per salutare
tutti!
>Ciao,
>Ivano

>On 11/19/07, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> wrote:
>> Marco Cerruti ha scritto:
>> >
>> > Mi pare emergano alcune pesanti questioni:
>> > - cartografia a pagamento
>> > - formato DWG
>> >
>> > A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
>> > consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun'altro in lista
>> > conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
>> > non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
>> > registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
>> > Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
>> > NON seguire.
>> >
>> > [1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/
>>
>>
>> Ottimo! Per piacere segnalate casi positivi e negativi sul wiki, prob.
su:
>> http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni
>> Ricordiamoci dell'antica proposta del premio GFOSS.it, per il soggetto
>> piu' e quello meno amichevole nei confronti del GFOSS...
>> Saluti.
>> pc
>> --
>> Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc
>>
>>

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>274 iscritti al 9.11.2007
>Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
>I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
>le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

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Mi sembra che le policy di accesso e gli aspetti di sicurezza siano solo una delle questioni sollevate:

Cartografia a pagamento
Il territorio ferrarese (provincia) è di 263269 ettari (duecentosessantatremila e rotti).
Il costo di un tassello di 540x660 metri è di 5 euro; cioè 5 euro ogni 35,64 ettari.
Fate voi i conti.

Formato
Solo DWG.

Accessibiltà sito
Solo con Internet Explorer

WMS
… sta per?

pg

Il 20/11/07, Ivano Picco <ivano.picco@gmail.com> ha scritto:

Cito dal sito:
"Agli utenti “cittadino e professionista” non è permessa - per motivi
legali e di sicurezza - la consultazione della banca dati cartografica
e censuaria catastale e degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e
reti elettriche. "
Sottolineo che non è permessa per motivi legali e di sicurezza. Questo
è il requisito che il sistema informativo DEVE essere in grado di
soddisfare: Fruizione delle mappe con profilazione utente e policy di
sicurezza sull’accesso al dato.
In questo caso questo requisito esplicito non viene rispettato, se il
problema è ignoto o tollerato non può essere una scusante, semmai
un’aggravante.
Capisco che l’approccio tecnologico non consenta l’applicazione
semplice di regole di sicurezza (la sicurezza IT non è mai un problema
di facile risoluzione), ma questa è una scelta implementativa errata
rispetto alle caratteristiche che deve avere il sistema in esame.

Parlando più in generale: la sicurezza IT è un argomento spesso
sottovalutato, anche in ambiti, come il GIS, in cui il dato è di
fondamentale importanza, sia economica sia legale. Non è tollerabile
una situazione in cui un dato protetto per ragioni economiche (dato su
cui si fonda il business di un’azienda), legali o di sicurezza (come
categorie di informazioni sensibili) siano facilmente accessibili al
primo che capita. Evitare questo tipo di problemi richiede un
approccio sistematico alla sicurezza, che comprenda anche quei sistemi
che sono di pubblica fruibilità (tutti il sistema deve essere
protetto, non solo le parti “sensibili”).

Nello specifico ci sono molti modi semplici per ovviare il problema:

  1. cambiare il client di consultazione in modo che sfrutti un
    approccio client-server a 3 livelli (con PHP come Ka-map o con Java o
    … ) in cui sia il server a consultare il servizio di pubblicazione
    immagine. Quest’ultimo non deve essere accessibile da internet ma solo
    dai sistemi di gestione e dal server di cui sopra.
  2. utilizzare un reverse-proxy per bloccare l’accesso diretto alle
    informazioni da parte di client diversi dall’ applicativo web o
    utilizzare delle policy sull’application server per impedire la
    consultazione ad utenti con referer diverso da quello dell’applicativo
    web
  3. legare la consultazione del servizio alla sessione utente
    In ogni caso utilizzare diversi servizi a seconda della profilazione
    del dato, e non un unico generico servizio sul quale poi si “profila”
    spegnendo layer in TOC.

On 11/20/07, Andrea P. <cerebrogis@ipergeo.org> wrote:

Non saprei se sia cosi’ grave, anche perche’
tutti i sistemi ArcIMS, se non sono esplicitamente chiusi all’accesso
pubblico (ma e’ abbastanza complicato poi gestirli), sono consultabili con
dei clients
appositi , tra cui arcexplorer.
E’ difficile ipotizzare che non lo sappiano, e quindi probabilmente, si
tratta di una possibilita’ voluta o quantomeno tollerata.

Andrea.

On Mon, 19 Nov 2007 19:01:23 +0100, Ivano Picco wrote:

Ciao a tutti,

WMS in effetti è solo una “facciata”. Il servizio infatti si appoggia
ad ArcIMS in versione “classica”.
LA cosa grave è che “smanettando” un poco è possibile risalire all’url
del servizio, ed usando anche solo ArcExplorer si può fare “la
consultazione della banca dati cartografica e censuaria catastale e
degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e reti elettriche.” (cito
dal sito).
Tralascio la url e non aggiungo altro.
Questo è il mio “esordio” in lista, ne approfitto quindi per salutare
tutti!
Ciao,
Ivano

On 11/19/07, Paolo Cavallini < cavallini@faunalia.it> wrote:

Marco Cerruti ha scritto:

Mi pare emergano alcune pesanti questioni:

  • cartografia a pagamento
  • formato DWG

A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun’altro in lista
conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
NON seguire.

[1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/

Ottimo! Per piacere segnalate casi positivi e negativi sul wiki, prob.
su:
http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni
Ricordiamoci dell’antica proposta del premio GFOSS.it, per il soggetto
piu’ e quello meno amichevole nei confronti del GFOSS…
Saluti.
pc

Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc


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Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano@gmail.com

(“perchè la terra dei cachi è la terra dei cachi …!”)

Gli argomenti che citi sono tutti giusti,
ma gli approcci da te citati non sono sufficienti per garantire un sufficiente grado di sicurezza.

Se gli archivi sono cosi' sensibili, come pare siano in base a quello che dici,
l'unica strada e' passare attraverso la criptazione.
Il ricorso a una sessione utente , oppure l'isolamento attraverso un application-server sono roba da sicurezza di pbasso livello, troppo blanda per archivi
sensibili.

Infatti, non devi dimenticare che se il colloquio tra il cliente e il server avviene in http in chiaro, comprese eventali dati e mappe gif o jpeg che siano.

Mi spiego meglio:
le mappe che ricevi sul browser sono in chiaro e sono quindi intercettabili.
Se fai un discorso di sicurezza estrema non bastano delle misure di riconoscimento dell'utente, oppure misure che isolano la banca dati
dall'utenza, perche' quello che non riesci a isolare sono i risultati. La mappa che ricevi, quando consulti e' un jpeg con il tracciato della linea elettrica o della
linea del gas, ed essa passa in chiaro in http su internet e con un protocollo il TCP/IP che e' pure connection-less per cui non sai neanche da dove transita
il pacchetto, nel senso che non trattandosi di un collegamento punto-punto tra la casa del client e la casa del server, potrebbe passare anche da zone
dove il pacchetto tcp e' facilmente intercettabile .

Quindi ribadisco che non mi sembra una cosa cosi' grave il fatto che si vedano con un client arcexplorer.

Se sono archivi cosi' importanti semplicemente non andrebbero messi consultabili su internet in chiaro in http. E se proprio si deve, quantomeno si dovrebbe
ricorrere a un plugin che consenta di tenerle criptate, in modo da consentirne la visione solo a chi disponga di opportuno plugin e chiave di decodifica.

Andrea.

On Tue, 20 Nov 2007 09:45:52 +0100, Ivano Picco wrote:

Cito dal sito:
"Agli utenti "cittadino e professionista" non è permessa - per motivi
legali e di sicurezza - la consultazione della banca dati cartografica
e censuaria catastale e degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e
reti elettriche. "
Sottolineo che non è permessa per motivi legali e di sicurezza. Questo
è il requisito che il sistema informativo DEVE essere in grado di
soddisfare: Fruizione delle mappe con profilazione utente e policy di
sicurezza sull'accesso al dato.
In questo caso questo requisito esplicito non viene rispettato, se il
problema è ignoto o tollerato non può essere una scusante, semmai
un'aggravante.
Capisco che l'approccio tecnologico non consenta l'applicazione
semplice di regole di sicurezza (la sicurezza IT non è mai un problema
di facile risoluzione), ma questa è una scelta implementativa errata
rispetto alle caratteristiche che deve avere il sistema in esame.

Parlando più in generale: la sicurezza IT è un argomento spesso
sottovalutato, anche in ambiti, come il GIS, in cui il dato è di
fondamentale importanza, sia economica sia legale. Non è tollerabile
una situazione in cui un dato protetto per ragioni economiche (dato su
cui si fonda il business di un'azienda), legali o di sicurezza (come
categorie di informazioni sensibili) siano facilmente accessibili al
primo che capita. Evitare questo tipo di problemi richiede un
approccio sistematico alla sicurezza, che comprenda anche quei sistemi
che sono di pubblica fruibilità (tutti il sistema deve essere
protetto, non solo le parti "sensibili").

Nello specifico ci sono molti modi semplici per ovviare il problema:
1) cambiare il client di consultazione in modo che sfrutti un
approccio client-server a 3 livelli (con PHP come Ka-map o con Java o
... ) in cui sia il server a consultare il servizio di pubblicazione
immagine. Quest'ultimo non deve essere accessibile da internet ma solo
dai sistemi di gestione e dal server di cui sopra.
2) utilizzare un reverse-proxy per bloccare l'accesso diretto alle
informazioni da parte di client diversi dall' applicativo web o
utilizzare delle policy sull'application server per impedire la
consultazione ad utenti con referer diverso da quello dell'applicativo
web
3) legare la consultazione del servizio alla sessione utente
In ogni caso utilizzare diversi servizi a seconda della profilazione
del dato, e non un unico generico servizio sul quale poi si "profila"
spegnendo layer in TOC.

On 11/20/07, Andrea P. <cerebrogis@ipergeo.org> wrote:

Non saprei se sia cosi' grave, anche perche'
tutti i sistemi ArcIMS, se non sono esplicitamente chiusi all'accesso
pubblico (ma e' abbastanza complicato poi gestirli), sono consultabili con
dei clients
appositi , tra cui arcexplorer.
E' difficile ipotizzare che non lo sappiano, e quindi probabilmente, si
tratta di una possibilita' voluta o quantomeno tollerata.

Andrea.

On Mon, 19 Nov 2007 19:01:23 +0100, Ivano Picco wrote:

>Ciao a tutti,

>WMS in effetti è solo una "facciata". Il servizio infatti si appoggia
>ad ArcIMS in versione "classica".
>LA cosa grave è che "smanettando" un poco è possibile risalire all'url
>del servizio, ed usando anche solo ArcExplorer si può fare "la
>consultazione della banca dati cartografica e censuaria catastale e
>degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e reti elettriche." (cito
>dal sito).
>Tralascio la url e non aggiungo altro.
>Questo è il mio "esordio" in lista, ne approfitto quindi per salutare
tutti!
>Ciao,
>Ivano

>On 11/19/07, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> wrote:
>> Marco Cerruti ha scritto:
>> >
>> > Mi pare emergano alcune pesanti questioni:
>> > - cartografia a pagamento
>> > - formato DWG
>> >
>> > A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
>> > consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun'altro in lista
>> > conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
>> > non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
>> > registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
>> > Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
>> > NON seguire.
>> >
>> > [1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/
>>
>>
>> Ottimo! Per piacere segnalate casi positivi e negativi sul wiki, prob.
su:
>> http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni
>> Ricordiamoci dell'antica proposta del premio GFOSS.it, per il soggetto
>> piu' e quello meno amichevole nei confronti del GFOSS...
>> Saluti.
>> pc
>> --
>> Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc
>>
>>

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>I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
>le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

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le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

Non so se il servizio in oggetto possa essere considerato sensibile,
certo è che i possessori del dato vietano la diffusione pubblica di
una certa parte delle informazioni a certe categorie di utenti. Da qui
le soluzioni proposte per il caso specifico, che possono essere
blande, ma sempre meglio di niente (anzi sono più che sufficienti a
bloccare un accesso indiscriminato).

"il ricorso a una sessione utente , oppure l'isolamento attraverso un
application-server sono roba da sicurezza di basso livello, troppo blanda
per archivi sensibili."
Non sono d'accordo soprattutto per quel che riguarda l'architettura
multi-tier di una web application in cui il terzo livello non è la
base dati ma il motore di generazione mappe. Se poi questo è attestato
in rete interna e non accessibile da internet non devo preoccuparmi di
bachi di sicurezza in tutti e due gli strati software verso il dato,
ponendo maggior attenzione all'implementazione dell'applicazione web.
Sulla quale posso anche usare la crittazione, come dovrebbe farsi
quantomeno per la parte di autenticazione utente.
Che siano intercettabili è un discorso, anche se è complicato
intercettare una sessione utente a partire da una form di login ben
fatta (come tutti i web client di posta insegnano), qui invece si
parla di un dato pubblicato su internet, direttamente!

Questo è il motivo grave...

On 11/20/07, Andrea P. <cerebrogis@ipergeo.org> wrote:

Gli argomenti che citi sono tutti giusti,
ma gli approcci da te citati non sono sufficienti per garantire un
sufficiente grado di sicurezza.

Se gli archivi sono cosi' sensibili, come pare siano in base a quello che
dici,
l'unica strada e' passare attraverso la criptazione.
Il ricorso a una sessione utente , oppure l'isolamento attraverso un
application-server sono roba da sicurezza di pbasso livello, troppo blanda
per archivi
sensibili.

Infatti, non devi dimenticare che se il colloquio tra il cliente e il server
avviene in http in chiaro, comprese eventali dati e mappe gif o jpeg che
siano.

Mi spiego meglio:
le mappe che ricevi sul browser sono in chiaro e sono quindi intercettabili.
Se fai un discorso di sicurezza estrema non bastano delle misure di
riconoscimento dell'utente, oppure misure che isolano la banca dati
dall'utenza, perche' quello che non riesci a isolare sono i risultati. La
mappa che ricevi, quando consulti e' un jpeg con il tracciato della linea
elettrica o della
linea del gas, ed essa passa in chiaro in http su internet e con un
protocollo il TCP/IP che e' pure connection-less per cui non sai neanche da
dove transita
il pacchetto, nel senso che non trattandosi di un collegamento punto-punto
tra la casa del client e la casa del server, potrebbe passare anche da zone
dove il pacchetto tcp e' facilmente intercettabile .

Quindi ribadisco che non mi sembra una cosa cosi' grave il fatto che si
vedano con un client arcexplorer.

Se sono archivi cosi' importanti semplicemente non andrebbero messi
consultabili su internet in chiaro in http. E se proprio si deve, quantomeno
si dovrebbe
ricorrere a un plugin che consenta di tenerle criptate, in modo da
consentirne la visione solo a chi disponga di opportuno plugin e chiave di
decodifica.

Andrea.

On Tue, 20 Nov 2007 09:45:52 +0100, Ivano Picco wrote:

>Cito dal sito:
>"Agli utenti "cittadino e professionista" non è permessa - per motivi
>legali e di sicurezza - la consultazione della banca dati cartografica
>e censuaria catastale e degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e
>reti elettriche. "
>Sottolineo che non è permessa per motivi legali e di sicurezza. Questo
>è il requisito che il sistema informativo DEVE essere in grado di
>soddisfare: Fruizione delle mappe con profilazione utente e policy di
>sicurezza sull'accesso al dato.
>In questo caso questo requisito esplicito non viene rispettato, se il
>problema è ignoto o tollerato non può essere una scusante, semmai
>un'aggravante.
>Capisco che l'approccio tecnologico non consenta l'applicazione
>semplice di regole di sicurezza (la sicurezza IT non è mai un problema
>di facile risoluzione), ma questa è una scelta implementativa errata
>rispetto alle caratteristiche che deve avere il sistema in esame.

>Parlando più in generale: la sicurezza IT è un argomento spesso
>sottovalutato, anche in ambiti, come il GIS, in cui il dato è di
>fondamentale importanza, sia economica sia legale. Non è tollerabile
>una situazione in cui un dato protetto per ragioni economiche (dato su
>cui si fonda il business di un'azienda), legali o di sicurezza (come
>categorie di informazioni sensibili) siano facilmente accessibili al
>primo che capita. Evitare questo tipo di problemi richiede un
>approccio sistematico alla sicurezza, che comprenda anche quei sistemi
>che sono di pubblica fruibilità (tutti il sistema deve essere
>protetto, non solo le parti "sensibili").

>Nello specifico ci sono molti modi semplici per ovviare il problema:
>1) cambiare il client di consultazione in modo che sfrutti un
>approccio client-server a 3 livelli (con PHP come Ka-map o con Java o
>... ) in cui sia il server a consultare il servizio di pubblicazione
>immagine. Quest'ultimo non deve essere accessibile da internet ma solo
>dai sistemi di gestione e dal server di cui sopra.
>2) utilizzare un reverse-proxy per bloccare l'accesso diretto alle
>informazioni da parte di client diversi dall' applicativo web o
>utilizzare delle policy sull'application server per impedire la
>consultazione ad utenti con referer diverso da quello dell'applicativo
>web
>3) legare la consultazione del servizio alla sessione utente
>In ogni caso utilizzare diversi servizi a seconda della profilazione
>del dato, e non un unico generico servizio sul quale poi si "profila"
>spegnendo layer in TOC.

>On 11/20/07, Andrea P. <cerebrogis@ipergeo.org> wrote:
>> Non saprei se sia cosi' grave, anche perche'
>> tutti i sistemi ArcIMS, se non sono esplicitamente chiusi all'accesso
>> pubblico (ma e' abbastanza complicato poi gestirli), sono consultabili
con
>> dei clients
>> appositi , tra cui arcexplorer.
>> E' difficile ipotizzare che non lo sappiano, e quindi probabilmente, si
>> tratta di una possibilita' voluta o quantomeno tollerata.
>>
>> Andrea.
>>
>> On Mon, 19 Nov 2007 19:01:23 +0100, Ivano Picco wrote:
>>
>> >Ciao a tutti,
>>
>> >WMS in effetti è solo una "facciata". Il servizio infatti si appoggia
>> >ad ArcIMS in versione "classica".
>> >LA cosa grave è che "smanettando" un poco è possibile risalire all'url
>> >del servizio, ed usando anche solo ArcExplorer si può fare "la
>> >consultazione della banca dati cartografica e censuaria catastale e
>> >degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e reti elettriche." (cito
>> >dal sito).
>> >Tralascio la url e non aggiungo altro.
>> >Questo è il mio "esordio" in lista, ne approfitto quindi per salutare
>> tutti!
>> >Ciao,
>> >Ivano
>>
>> >On 11/19/07, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> wrote:
>> >> Marco Cerruti ha scritto:
>> >> >
>> >> > Mi pare emergano alcune pesanti questioni:
>> >> > - cartografia a pagamento
>> >> > - formato DWG
>> >> >
>> >> > A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
>> >> > consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun'altro in lista
>> >> > conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
>> >> > non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
>> >> > registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
>> >> > Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
>> >> > NON seguire.
>> >> >
>> >> > [1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/
>> >>
>> >>
>> >> Ottimo! Per piacere segnalate casi positivi e negativi sul wiki, prob.
>> su:
>> >> http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni
>> >> Ricordiamoci dell'antica proposta del premio GFOSS.it, per il soggetto
>> >> piu' e quello meno amichevole nei confronti del GFOSS...
>> >> Saluti.
>> >> pc
>> >> --
>> >> Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc
>> >>
>> >>
>>
>> >_______________________________________________
>> >Iscriviti all'associazione GFOSS.it:
http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
>> >Gfoss@faunalia.com
>> >http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
>> >274 iscritti al 9.11.2007
>> >Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
>> >I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
>> >le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
>>
>>
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>> Iscriviti all'associazione GFOSS.it:
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>> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
>> I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
>> le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
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Che siano intercettabili è un discorso, anche se è complicato
intercettare una sessione utente a partire da una form di login ben
fatta (come tutti i web client di posta insegnano), qui invece si
parla di un dato pubblicato su internet, direttamente!

Evidentemente mi sfugge qualcosa.....

Se usi arcexplorer per vederlo vuol dire che e' ArcIMS.

Arcims non pubblica il dato direttamente, ma, come tutti i sistemi gis che conosco, essi si collegano a una banca dati (anche shapefile)
che non e' di per se' su internet, genera una mappa e mette la mappa a disposizione del motore di pubblicazione che la veicola su internet tramite un server
web (apache o altro) su Internet.
(In realta' il flusso e' un po' piu' complesso, ma diciamo che sia cosi' per semplicita').

Per cui il dato non e' su Internet , ma e' proprio una applicazione come dici te.

Ciao,
Andrea.

On Tue, 20 Nov 2007 18:00:16 +0100, Ivano Picco wrote:

Non so se il servizio in oggetto possa essere considerato sensibile,
certo è che i possessori del dato vietano la diffusione pubblica di
una certa parte delle informazioni a certe categorie di utenti. Da qui
le soluzioni proposte per il caso specifico, che possono essere
blande, ma sempre meglio di niente (anzi sono più che sufficienti a
bloccare un accesso indiscriminato).

"il ricorso a una sessione utente , oppure l'isolamento attraverso un
application-server sono roba da sicurezza di basso livello, troppo blanda
per archivi sensibili."
Non sono d'accordo soprattutto per quel che riguarda l'architettura
multi-tier di una web application in cui il terzo livello non è la
base dati ma il motore di generazione mappe. Se poi questo è attestato
in rete interna e non accessibile da internet non devo preoccuparmi di
bachi di sicurezza in tutti e due gli strati software verso il dato,
ponendo maggior attenzione all'implementazione dell'applicazione web.
Sulla quale posso anche usare la crittazione, come dovrebbe farsi
quantomeno per la parte di autenticazione utente.
Che siano intercettabili è un discorso, anche se è complicato
intercettare una sessione utente a partire da una form di login ben
fatta (come tutti i web client di posta insegnano), qui invece si
parla di un dato pubblicato su internet, direttamente!

Questo è il motivo grave...

On 11/20/07, Andrea P. <cerebrogis@ipergeo.org> wrote:

Gli argomenti che citi sono tutti giusti,
ma gli approcci da te citati non sono sufficienti per garantire un
sufficiente grado di sicurezza.

Se gli archivi sono cosi' sensibili, come pare siano in base a quello che
dici,
l'unica strada e' passare attraverso la criptazione.
Il ricorso a una sessione utente , oppure l'isolamento attraverso un
application-server sono roba da sicurezza di pbasso livello, troppo blanda
per archivi
sensibili.

Infatti, non devi dimenticare che se il colloquio tra il cliente e il server
avviene in http in chiaro, comprese eventali dati e mappe gif o jpeg che
siano.

Mi spiego meglio:
le mappe che ricevi sul browser sono in chiaro e sono quindi intercettabili.
Se fai un discorso di sicurezza estrema non bastano delle misure di
riconoscimento dell'utente, oppure misure che isolano la banca dati
dall'utenza, perche' quello che non riesci a isolare sono i risultati. La
mappa che ricevi, quando consulti e' un jpeg con il tracciato della linea
elettrica o della
linea del gas, ed essa passa in chiaro in http su internet e con un
protocollo il TCP/IP che e' pure connection-less per cui non sai neanche da
dove transita
il pacchetto, nel senso che non trattandosi di un collegamento punto-punto
tra la casa del client e la casa del server, potrebbe passare anche da zone
dove il pacchetto tcp e' facilmente intercettabile .

Quindi ribadisco che non mi sembra una cosa cosi' grave il fatto che si
vedano con un client arcexplorer.

Se sono archivi cosi' importanti semplicemente non andrebbero messi
consultabili su internet in chiaro in http. E se proprio si deve, quantomeno
si dovrebbe
ricorrere a un plugin che consenta di tenerle criptate, in modo da
consentirne la visione solo a chi disponga di opportuno plugin e chiave di
decodifica.

Andrea.

On Tue, 20 Nov 2007 09:45:52 +0100, Ivano Picco wrote:

>Cito dal sito:
>"Agli utenti "cittadino e professionista" non è permessa - per motivi
>legali e di sicurezza - la consultazione della banca dati cartografica
>e censuaria catastale e degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e
>reti elettriche. "
>Sottolineo che non è permessa per motivi legali e di sicurezza. Questo
>è il requisito che il sistema informativo DEVE essere in grado di
>soddisfare: Fruizione delle mappe con profilazione utente e policy di
>sicurezza sull'accesso al dato.
>In questo caso questo requisito esplicito non viene rispettato, se il
>problema è ignoto o tollerato non può essere una scusante, semmai
>un'aggravante.
>Capisco che l'approccio tecnologico non consenta l'applicazione
>semplice di regole di sicurezza (la sicurezza IT non è mai un problema
>di facile risoluzione), ma questa è una scelta implementativa errata
>rispetto alle caratteristiche che deve avere il sistema in esame.

>Parlando più in generale: la sicurezza IT è un argomento spesso
>sottovalutato, anche in ambiti, come il GIS, in cui il dato è di
>fondamentale importanza, sia economica sia legale. Non è tollerabile
>una situazione in cui un dato protetto per ragioni economiche (dato su
>cui si fonda il business di un'azienda), legali o di sicurezza (come
>categorie di informazioni sensibili) siano facilmente accessibili al
>primo che capita. Evitare questo tipo di problemi richiede un
>approccio sistematico alla sicurezza, che comprenda anche quei sistemi
>che sono di pubblica fruibilità (tutti il sistema deve essere
>protetto, non solo le parti "sensibili").

>Nello specifico ci sono molti modi semplici per ovviare il problema:
>1) cambiare il client di consultazione in modo che sfrutti un
>approccio client-server a 3 livelli (con PHP come Ka-map o con Java o
>... ) in cui sia il server a consultare il servizio di pubblicazione
>immagine. Quest'ultimo non deve essere accessibile da internet ma solo
>dai sistemi di gestione e dal server di cui sopra.
>2) utilizzare un reverse-proxy per bloccare l'accesso diretto alle
>informazioni da parte di client diversi dall' applicativo web o
>utilizzare delle policy sull'application server per impedire la
>consultazione ad utenti con referer diverso da quello dell'applicativo
>web
>3) legare la consultazione del servizio alla sessione utente
>In ogni caso utilizzare diversi servizi a seconda della profilazione
>del dato, e non un unico generico servizio sul quale poi si "profila"
>spegnendo layer in TOC.

>On 11/20/07, Andrea P. <cerebrogis@ipergeo.org> wrote:
>> Non saprei se sia cosi' grave, anche perche'
>> tutti i sistemi ArcIMS, se non sono esplicitamente chiusi all'accesso
>> pubblico (ma e' abbastanza complicato poi gestirli), sono consultabili
con
>> dei clients
>> appositi , tra cui arcexplorer.
>> E' difficile ipotizzare che non lo sappiano, e quindi probabilmente, si
>> tratta di una possibilita' voluta o quantomeno tollerata.
>>
>> Andrea.
>>
>> On Mon, 19 Nov 2007 19:01:23 +0100, Ivano Picco wrote:
>>
>> >Ciao a tutti,
>>
>> >WMS in effetti è solo una "facciata". Il servizio infatti si appoggia
>> >ad ArcIMS in versione "classica".
>> >LA cosa grave è che "smanettando" un poco è possibile risalire all'url
>> >del servizio, ed usando anche solo ArcExplorer si può fare "la
>> >consultazione della banca dati cartografica e censuaria catastale e
>> >degli archivi: gas, acquedotto, fognatura e reti elettriche." (cito
>> >dal sito).
>> >Tralascio la url e non aggiungo altro.
>> >Questo è il mio "esordio" in lista, ne approfitto quindi per salutare
>> tutti!
>> >Ciao,
>> >Ivano
>>
>> >On 11/19/07, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> wrote:
>> >> Marco Cerruti ha scritto:
>> >> >
>> >> > Mi pare emergano alcune pesanti questioni:
>> >> > - cartografia a pagamento
>> >> > - formato DWG
>> >> >
>> >> > A queste si aggiunge il fatto che il servizio è WMS solo di nome e
>> >> > consultabile, mi pare, solo con MSIE. Magari qualcun'altro in lista
>> >> > conosce/usa questo servizio e può fornire maggiori informazioni, io
>> >> > non procedo oltre con le critiche anche perché ribadisco mi sono
>> >> > registrato per curiosità e non ho ancora approfondito il tutto.
>> >> > Personalmente mi sembra però davvero un buon esempio di quale strada
>> >> > NON seguire.
>> >> >
>> >> > [1] http://sit.geographics.it/WMS_Ferrara/
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>> >>
>> >> Ottimo! Per piacere segnalate casi positivi e negativi sul wiki, prob.
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>> >> Saluti.
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