[Opendata] bozza documento Bologna

ho cercato di integrare tutti i suggerimenti,
integrazioni e correzioni pervenute.

Direi che finalmente abbiamo la versione finale,
tenendo le dita incrociate :wink:
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.odt
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.pdf
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.xhtml

1) a questo punto sarebbe importante ed utile avere
  un riscontro "ufficiale" da parte delle Regione
  Emilia Romagna e di CSI Piemonte

2) visto che ormai abbiamo qualcosa di consolidato da
  fare circolare, invito chi di voi ha i contatti giusti
  ad iniziare a fare circolare la bozza tra altri Enti
  ed Associazioni potenzialmente interessate.

godetevi una buona domenica soleggiata,
Sandro

p.s.:
colgo l'occasione per ringraziare i molti che
si sono attivamente impegnati e che hanno
contribuito sia ad organizzare Bologna, sia
durante la stesura del documento.

ma ci tengo particolarmente a ringraziare
"con menzione d'onore speciale":
- Marica Landini (per tutto il lavoro organizzativo)
- Marco Ciurcina e Lorenzo Benussi (per i tesori
  di conoscenza giuridica ed economica che hanno
  inteso condividere con noi para-geografi)
- Maurizio Napolitano (il vero padre del documento:
  io mi sono semplicemente limitato a fare da
  levatrice ...)

Ottimo il documento, grazie a tutti quelli che hanno contribuito.
Vorrei solamente aggiungere un paio di considerazioni magari da tenere in considerazione per il futuro e per i prossimi passi:
- i servizi OGC sono ovviamente gli standard a cui fare riferimento in ambito geografico. Magari vediamo se un accenno a INSPIRE (che è e sarà una legge a cui gli enti dovranno adeguarsi ai vari livelli) può essere (o no) rassicurante per gli enti che saranno interessati a questo documento.
- è vero che grandi moli di dati possono essere "alleggeriti" in download dividendoli in sezioni, ma questo è vero soprattutto per "coperture cartografiche" intese nel senso classico del termine (immagini satellitari, CTR, ...). Nel caso di dati proveienti da sensori, serie temporali puntuali o da reti distribuite, più che una divisione in sezioni (abbastanza inutile), sarà sempre più necessario mettere a disposizione modalità di download con possibilità di "sezionamento" temporale, più che spaziale. In questo servizi (sempre OGC) come SOS - Sensor Observation Service (http://www.opengeospatial.org/standards/sos) saranno sempre più "di moda"
- cerchiamo di non far passare l'idea che i servizi OGC non permettono il download dei dati. A questo proposito, in che senso WFS o WCS non possono essere considerati esattamente identici al download? In INSPIRE i "servizi per lo scaricamento (download) dei dati" permettono (o meglio, permetteranno, quando saranno definiti :slight_smile: ) di "scaricare copie di set di dati territoriali o di una parte di essi e, ove fattibile, di accedervi direttamente".

Detto ciò, andiamo avanti così! :slight_smile:
Ale

On 05/08/2011 12:17 PM, a.furieri@lqt.it wrote:

ho cercato di integrare tutti i suggerimenti,
integrazioni e correzioni pervenute.

Direi che finalmente abbiamo la versione finale,
tenendo le dita incrociate :wink:
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.odt
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.pdf
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.xhtml

1) a questo punto sarebbe importante ed utile avere
   un riscontro "ufficiale" da parte delle Regione
   Emilia Romagna e di CSI Piemonte

2) visto che ormai abbiamo qualcosa di consolidato da
   fare circolare, invito chi di voi ha i contatti giusti
   ad iniziare a fare circolare la bozza tra altri Enti
   ed Associazioni potenzialmente interessate.

godetevi una buona domenica soleggiata,
Sandro

p.s.:
colgo l'occasione per ringraziare i molti che
si sono attivamente impegnati e che hanno
contribuito sia ad organizzare Bologna, sia
durante la stesura del documento.

ma ci tengo particolarmente a ringraziare
"con menzione d'onore speciale":
- Marica Landini (per tutto il lavoro organizzativo)
- Marco Ciurcina e Lorenzo Benussi (per i tesori
   di conoscenza giuridica ed economica che hanno
   inteso condividere con noi para-geografi)
- Maurizio Napolitano (il vero padre del documento:
   io mi sono semplicemente limitato a fare da
   levatrice ...)
_______________________________________________
Opendata mailing list
Opendata@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/opendata

On Sun, 08 May 2011 16:26:43 +0200, Alessandro Sarretta wrote

Ottimo il documento, grazie a tutti quelli che hanno contribuito.
... Magari vediamo se un accenno a INSPIRE (che è e
sarà una legge a cui gli enti dovranno adeguarsi ai vari livelli)
può essere (o no) rassicurante per gli enti che saranno interessati
a questo documento.

anche secondo un paragrafetto sintetico di tre o quattro
righe su INSPIRE ci starebbe decisamente bene.
anche con Napo ci eravamo già chiesti se p.es. non fosse
il caso di accennare anche ai metadata

magari, se qualche promettente giovin ricercatore del
JRC di Ispra che di INSPIRE se ne intende più di tutti
gli altri messi assieme se la sentisse di buttare giù
una taccia ..... capito mi hai :wink:

- è vero che grandi moli di dati possono essere "alleggeriti" in
download dividendoli in sezioni, ma questo è vero soprattutto per
"coperture cartografiche" intese nel senso classico del termine
(immagini satellitari, CTR, ...).

infatti: per ora ancora siamo all'ABC, proprio di quelle
stiamo parlando :slight_smile:

Nel caso di dati proveienti da sensori, serie temporali
puntuali o da reti distribuite, più che una divisione in
sezioni (abbastanza inutile), sarà sempre più
necessario mettere a disposizione modalità di download con
possibilità di "sezionamento" temporale, più che spaziale. In
questo servizi (sempre OGC) come SOS - Sensor Observation Service
(http://www.opengeospatial.org/standards/sos) saranno sempre più
"di moda" - cerchiamo di non far passare l'idea che i servizi OGC
non permettono il download dei dati.

sono perfettamente d'accordo con te: un questi ambiti
i servizi OGC sono sicuramente the best of the best

A questo proposito, in che senso WFS o WCS non possono essere
considerati esattamente identici al download?

hai mai provato in prima persona a scaricare 80GB di dati ?
io si, quando mi sono divertito con SRTM di USGS e/o
con Landsat.

se i dati sono in FTP e/o HTTP è una passeggiata: scrivi
uno shell script a forza di wget, e lo lanci a bassa
priorità . dopo due giorni ti trovi automaticamente tutti
i dati sul tuo HDD; facile come bere un bicchier d'acqua.

prova a fare la stessa cosa utilizzando un WMS/WFS/WCS;
scoprirai che la sintassi delle richieste è decisamente
più complicata (probabilmente ti dovrai scrivere qualcosa
in python che piloti il download o roba del genere), e
scoprirai anche che molti siti applicano (giustamente)
dei limiti 'ragionevoli' ma spesso non documentati.
p.es. se provi a richiedere un'intero layer 'full extent'
(con qualche milione di entità ), svariati siti WFS si
limiteranno a mandarti le prime 1000 0 5000 features prese
a caso, e poi considereranno la richiesta esaudita e
definitivamente terminata.

insomma, fare mass download via web services è un
massacro, fidati :slight_smile:

ciao Sandro

Buongiorno,
vi scrivo in qualità di funzionario del Servizio SITR della Regione Sardegna; attualmente esponiamo i dati geografici con una licenza libera e aperta che consente di utilizzare i dati gratuitamente, farne opere derivate e senza limitazione per usi commerciali, con la sola clausola di proibire la rivendita diretta dei dati da noi pubblicati [1].
Tuttavia la licenza che attualmente vige sui nostri dati è in una forma un pò particolare, ovvero è un testo da noi elaborato, in quanto proprio l'esigenza di sottolineare il divieto per gli utenti di poter rivendere i dati che pubblichiamo gratuitamente ci ha finora impedito di adottare una delle licenze comunemente adottata per i dati (varie CC, IODL, ecc).

Avendo però apprezzato molto il documento che è venuto fuori ultimamente dal lavoro dell'associazione, pensavo di poter pensare di adottare appunto una delle licenze suggerite nel documento, che hanno ovviamente il vantaggio di essere note alla comunità ed essere largamente riconosciute.
Le licenze che più si avvicinano alle nostre condizioni d'uso sono la ODBL, la CC By-sa e la IODL; tuttavia queste licenze soffrono a nostro parere di un difetto che attualmente ci impedisce di adottarne una , ed è il punto su cui vi chiederei supporto: mi sembra infatti che queste licenze consentano all'utente di poter rivendere il dato originale.

Ora, sebbene noi consentiamo l'uso anche commerciale dei dati, questo uso però deve essere inteso come un servizio o un'elaborazione fatta a partire dai nostri dati, ma non vogliamo consentire la vendita diretta dei nsotri dati. Vogliamo infatti garantire che TUTTI i cittadini possano accedere gratuitamente ai dati cha creato la regione sardegna, e perciò vogliamo evitare che qualcuno li prenda e li "chiuda" rivendendoli. Questa clausola non la ritrovo esplicitata in nessuna delle licenze che ho citato, o che sono suggerite nelle linee di datagov per le PA, ovvero nel documento GFOSS che sta per vedere la luce.

Potreste suggerirmi qualcosa, così che anche noi regione sardegna possiamo dotarci di una licenza universale o quasi?

Grazie mille

Luisa

[1]: http://www.sardegnageoportale.it/documenti/6_348_20110302100852.pdf

___________

Luisa Manigas
Regione Autonoma della Sardegna
Servizio sistema informativo territoriale regionale
Viale Trieste, 186
09123 Cagliari
Tel: +39 070 6068081
Fax: +39 070 6065813
email: lmanigas@regione.sardegna.it

----- Original Message ----- From: <a.furieri@lqt.it>
To: <opendata@lists.gfoss.it>
Sent: Sunday, May 08, 2011 12:17 PM
Subject: Re: [Opendata] bozza documento Bologna

ho cercato di integrare tutti i suggerimenti,
integrazioni e correzioni pervenute.

Direi che finalmente abbiamo la versione finale,
tenendo le dita incrociate :wink:
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.odt
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.pdf
http://www.gaia-gis.it/rousseau-v5.xhtml

1) a questo punto sarebbe importante ed utile avere
un riscontro "ufficiale" da parte delle Regione
Emilia Romagna e di CSI Piemonte

2) visto che ormai abbiamo qualcosa di consolidato da
fare circolare, invito chi di voi ha i contatti giusti
ad iniziare a fare circolare la bozza tra altri Enti
ed Associazioni potenzialmente interessate.

godetevi una buona domenica soleggiata,
Sandro

p.s.:
colgo l'occasione per ringraziare i molti che
si sono attivamente impegnati e che hanno
contribuito sia ad organizzare Bologna, sia
durante la stesura del documento.

ma ci tengo particolarmente a ringraziare
"con menzione d'onore speciale":
- Marica Landini (per tutto il lavoro organizzativo)
- Marco Ciurcina e Lorenzo Benussi (per i tesori
di conoscenza giuridica ed economica che hanno
inteso condividere con noi para-geografi)
- Maurizio Napolitano (il vero padre del documento:
io mi sono semplicemente limitato a fare da
levatrice ...)
_______________________________________________
Opendata mailing list
Opendata@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/opendata

On Thu, 12 May 2011 13:39:12 +0200, Luisa Manigas wrote

Ora, sebbene noi consentiamo l'uso anche commerciale dei dati,
questo uso però deve essere inteso come un servizio o
un'elaborazione fatta a partire dai nostri dati, ma non vogliamo
consentire la vendita diretta dei nsotri dati. Vogliamo infatti
garantire che TUTTI i cittadini possano accedere gratuitamente ai
dati cha creato la regione sardegna, e perciò vogliamo evitare che
qualcuno li prenda e li "chiuda" rivendendoli. Questa clausola non
la ritrovo esplicitata in nessuna delle licenze che ho citato, o che
sono suggerite nelle linee di datagov per le PA, ovvero nel
documento GFOSS che sta per vedere la luce.

carissima Luisa,

abbiamo valutato abbastanza approfonditamente
il problema che ci poni.
e siamo più o meno giunti che qualsiasi tipo
di clausola NC-like alla fine è controproducente.
N.B: è controproducente anche e soprattutto
nell'ottica interna della P.A.

cerco di riassumere brevemente il ragionamento:
- il confine tra "rivendere i servizi/elaborazioni
  derivati" e "vendere il dato tout-court" è
  giuridicamente infido, ambiguo ed abbastanza
  scivoloso: rischia di generare incertezza ed
  inutile contenzioso.

- una volta che la P.A. pone un vincolo, poi
  ovviamente è tenuta a vigilare sulle violazioni
  (e naturalmente lo deve fare "erga omnes"; non
  può certo limitarsi a perseguire caso per caso
  le violazioni più plateali)
  ma più vincoli imponi, più onerosa diventa la
  vigilanza. quindu alla fine:
  pochi vincoli = risparmo economico :wink:

- in ogni caso ha poco senso economico ipotizzare
  che un perfido speculatore riesca a rivendere
  a caro prezzo una risorsa facilmente (e notoriamente)
  disponibile a titolo completamente gratuito.
  teoricamente il rischio esiste, ma in un mercato
  libero ed aperto chi si avventurasse su questa
  strada finirebbe immediatamente fuori concorrenza,
  e quindi farebbe ben poca strada (e poco danno).

giusto a titolo di esempio: la versione iniziale
della IODL rilasciata dal Formez prevedeva una
clausola NC assai simile a quella adottata da
Regione Sardegna.
ma dopo più attenta riflessione anche il Formez
ha deciso che era preferibile eliminare qualsiasi
riferimento di questo tipo dalla IODL v1.0
(che infatti ora nella sua formulazione finale
è esattamente equivalente ad una CC-BY-SA)

ciao Sandro

Ora, sebbene noi consentiamo l'uso anche commerciale dei dati, questo
uso però deve essere inteso come un servizio o un'elaborazione fatta a
partire dai nostri dati, ma non vogliamo consentire la vendita diretta
dei nsotri dati. Vogliamo infatti garantire che TUTTI i cittadini
possano accedere gratuitamente ai dati cha creato la regione sardegna, e
perciò vogliamo evitare che qualcuno li prenda e li "chiuda"
rivendendoli. Questa clausola non la ritrovo esplicitata in nessuna
delle licenze che ho citato, o che sono suggerite nelle linee di datagov
per le PA, ovvero nel documento GFOSS che sta per vedere la luce.

Potreste suggerirmi qualcosa, così che anche noi regione sardegna
possiamo dotarci di una licenza universale o quasi?

Personalmente punterei sull'adozione della ODbL.
Capisco la paura della rivendita dei dati, ma se questi dati sono gratuiti dall'origine e c'e' informazione su questo, il mercato della rivendita dei dati si annulla da se'.
Forse il mio ragionamento e' un po' naif, ma nel caso del software libero funziona esattamente cosi', quindi non capisco perche' sui dati questo non possa accadere.

Una delle specificita' della ODbL e' la parte "keep open"
E' vero che questa si applica nel caso del DRM, ma e' anche vero' che da la garanzia che un servizio di elaborazione dei dati puo' essere a
pagamento, ma i dati - anche modificati - devono essere sempre disponibili gratuitamente.
Qui una sintesi
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_Database_License
Qui le maggiori informazioni
http://www.opendatacommons.org/licenses/odbl/
La licenza e' usata dal comune di Parigi e sara' presto adottata da OpenStreetMap

Personalmente comunque credo che per una P.A. adottare la ODbL sia un arma a doppio taglio: in quanto poi' c'e' il problema di seguire l'evoluzione dei dati.
Credo che convenga adottare questa licenza solo nei casi dei dati da cui ci si aspetta un ritorno.
Negli altri casi invece sono un sostenitore della CC0.

Grazie Maurizio e Sandro.
Abbiamo ponderato (solo noi funzionari per ora) su questo punto di vista, ovvero sul fatto che impedire la vendita diretta dei dati oltre che difficile da controllare pone dei problemi relativi alla definizione del confine tra vendita del dato originario e vendita dell'elaborazione fatta su di esso.
Effettivamente è vero, in un mondo in cui il mercato libero consente a tutti di avere le stesse opportunità (o quasi) in termini di acquisizione di un bene, la rivendita dei dati sarebbe molto limitata: voglio dire, un soggetto che spendesse dei soldi per comprare dei dati che la Regione offre gratuitamente non sarebbe giustificabile nè difendibile, visto che il geoportale da cui scaricare gratuitamente i dati è aperto a tutti.
Per cui forse sarebbe il caso di eliminare quella clausola; nei prossimi giorni sottoponiamo la questione ai nostri responsabili e vediamo se riusciamo a fare qualche passo in avanti.

Grazie per ora, vi terremo ovviamente aggiornati

Luisa

----- Original Message ----- From: "Maurizio Napolitano" <napo@fbk.eu>
To: <opendata@lists.gfoss.it>
Sent: Thursday, May 12, 2011 2:52 PM
Subject: Re: [Opendata] bozza documento Bologna

Ora, sebbene noi consentiamo l'uso anche commerciale dei dati, questo
uso però deve essere inteso come un servizio o un'elaborazione fatta a
partire dai nostri dati, ma non vogliamo consentire la vendita diretta
dei nsotri dati. Vogliamo infatti garantire che TUTTI i cittadini
possano accedere gratuitamente ai dati cha creato la regione sardegna, e
perciò vogliamo evitare che qualcuno li prenda e li "chiuda"
rivendendoli. Questa clausola non la ritrovo esplicitata in nessuna
delle licenze che ho citato, o che sono suggerite nelle linee di datagov
per le PA, ovvero nel documento GFOSS che sta per vedere la luce.

Potreste suggerirmi qualcosa, così che anche noi regione sardegna
possiamo dotarci di una licenza universale o quasi?

Personalmente punterei sull'adozione della ODbL.
Capisco la paura della rivendita dei dati, ma se questi dati sono gratuiti dall'origine e c'e' informazione su questo, il mercato della rivendita dei dati si annulla da se'.
Forse il mio ragionamento e' un po' naif, ma nel caso del software libero funziona esattamente cosi', quindi non capisco perche' sui dati questo non possa accadere.

Una delle specificita' della ODbL e' la parte "keep open"
E' vero che questa si applica nel caso del DRM, ma e' anche vero' che da la garanzia che un servizio di elaborazione dei dati puo' essere a
pagamento, ma i dati - anche modificati - devono essere sempre disponibili gratuitamente.
Qui una sintesi
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_Database_License
Qui le maggiori informazioni
http://www.opendatacommons.org/licenses/odbl/
La licenza e' usata dal comune di Parigi e sara' presto adottata da OpenStreetMap

Personalmente comunque credo che per una P.A. adottare la ODbL sia un arma a doppio taglio: in quanto poi' c'e' il problema di seguire l'evoluzione dei dati.
Credo che convenga adottare questa licenza solo nei casi dei dati da cui ci si aspetta un ritorno.
Negli altri casi invece sono un sostenitore della CC0.

_______________________________________________
Opendata mailing list
Opendata@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/opendata

ma dopo più attenta riflessione anche il Formez
ha deciso che era preferibile eliminare qualsiasi
riferimento di questo tipo dalla IODL v1.0
(che infatti ora nella sua formulazione finale
è esattamente equivalente ad una CC-BY-SA)

Concordo con quanto detto da Sandro.
Quanto a IODL e CC-BY-SA ho questa visione:

- IODL
positivo:
e' in lingua italiana e si rifa' alla normativa italiana
dichiara licenze compatibili

negativo:
non ha una lunga storia
puo' essere capita con difficolta' all'estero
il dichiarare le licenze compatibili puo' essere un problema qualora i documenti di riferimento si evolvono nel tempo

- CC-BY-SA
positivo:
molto diffusa

negativo:
difficilmente applicabile ai dati
si veda:
   - http://wiki.openstreetmap.org/wiki/ODbL/Why_CC_BY-SA_is_Unsuitable
   - http://opendatamanual.org/how-to-open-up-data/apply-an-open-license/what-legal-ip-rights-are-there-in-databases/

- ODbL
positivo:
pensata per dati e database
usata da comune di parigi e presto da OSM

negativo:
?

Il giorno gio, 12/05/2011 alle 15.09 +0200, Luisa Manigas ha scritto:

che spendesse dei soldi per comprare dei dati che la Regione offre
gratuitamente non sarebbe giustificabile nè difendibile, visto che il
geoportale da cui scaricare gratuitamente i dati è aperto a tutti.
Per cui forse sarebbe il caso di eliminare quella clausola; nei prossimi
giorni sottoponiamo la questione ai nostri responsabili e vediamo se
riusciamo a fare qualche passo in avanti.

io credo che la chiave sia proprio nell'informazione: se i dati sono
notoriamente liberi, ed alla cosa viene data adeguata pubblicita', il
mercato per i "furbetti" si riduce (ed i rischi per chi, nell'ente
pubblico, compra incautamente, aumentano).
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Il 05/12/2011 03:09 PM, Luisa Manigas ha scritto:

Grazie Maurizio e Sandro.
Abbiamo ponderato (solo noi funzionari per ora) su questo punto di
vista, ovvero sul fatto che impedire la vendita diretta dei dati oltre
che difficile da controllare pone dei problemi relativi alla definizione
del confine tra vendita del dato originario e vendita dell'elaborazione
fatta su di esso.
Effettivamente è vero, in un mondo in cui il mercato libero consente a
tutti di avere le stesse opportunità (o quasi) in termini di
acquisizione di un bene, la rivendita dei dati sarebbe molto limitata:
voglio dire, un soggetto che spendesse dei soldi per comprare dei dati
che la Regione offre gratuitamente non sarebbe giustificabile nè
difendibile, visto che il geoportale da cui scaricare gratuitamente i
dati è aperto a tutti.
Per cui forse sarebbe il caso di eliminare quella clausola; nei prossimi
giorni sottoponiamo la questione ai nostri responsabili e vediamo se
riusciamo a fare qualche passo in avanti.

GRANDE!

Credo che una campagna di informazione, appena rilasciata la nuova licenza, possa essere molto utile.
Con alcuni uffici della P.A. della mia provincia (Trento) stiamo ragionando anche su questioni legate alla diffusione delle informazioni.

Il giorno Thu, 12/05/2011 alle 15.09 +0200, Luisa Manigas ha scritto:

Effettivamente è vero, in un mondo in cui il mercato libero consente a
tutti di avere le stesse opportunità (o quasi) in termini di
acquisizione di un bene, la rivendita dei dati sarebbe molto limitata:
voglio dire, un soggetto che spendesse dei soldi per comprare dei dati
che la Regione offre gratuitamente non sarebbe giustificabile nè
difendibile, visto che il geoportale da cui scaricare gratuitamente i
dati è aperto a tutti.
Per cui forse sarebbe il caso di eliminare quella clausola; nei
prossimi giorni sottoponiamo la questione ai nostri responsabili e
vediamo se riusciamo a fare qualche passo in avanti.

Ciao Luisa,
aggiungo anche che la direttiva 2003/98/EC sul riutilizzo delle
informazioni del settore pubblico, recepita in Italia dal decreto
legislativo 24 gennaio 2006, n. 36, in materia di riutilizzo di
documenti nel settore pubblico, è rivolta al ri-uso commerciale di
questo tipo di dati.

http://ec.europa.eu/information_society/policy/psi/rules/ms/index_en.htm#italy

Grazie per i tuoi commenti e le tue riflessioni ‒ più ci ragioniamo
insieme e più questo documento acquisisce un valore forte e allargato.
Sarà interessante vedere se i dati geografici possono diventare
"contagiosi" e influenzare la disponibilità di altre categorie di dati
connessi e non.

Ciao
Stefano

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

Effettivamente consentire attività commerciali da parte di professionisti e imprese è (a mio parere) uno dei compiti della PA, perchè questo incrementa il prodotto interno di un paese, aumenta il gettito fiscale, crea posti di lavoro, fa "girare" l'economia, ecc, ovvero tutte cose che mi sembrano missions importanti per una PA.

La riserva che attualmente poniamo sulla rivendita diretta dei dati era nata dal fatto che volevamo evitare che grandi colossi che vivono ricavando utili dai dati geografici (grosse case editrici di guide, mappe, carte geografiche, atlanti, ecc) potessero avere a disposizione in maniera completamente gratuita la base cartografica... capisci cosa intendo, finchè si tratta di aiutare piccole imprese ben venga, ma fornire risorse di base a chi è già "grande" pone sempre un certo problema morale...
Per esempio con i nostri dati in shpfile completamente liberi, la stessa ESRI li potrebbe inserire completamente gratuitamente nei pacchetti di installazione dei software, in sostituzione di quei dati geografici riferiti agli USA che vengono forniti adesso e che a mio parere potrebbero essere sostituiti dai nostri perchè sarebbero di molto maggior interesse per gli utenti italiani dei vari prodotti ArcGIS.

Questo è giusto o sbagliato?
E' giusto se consideriamo che una PA deve fare gli interessi di tutti i cittadini (anche ESRI Italia paga le tasse) e forse meno giusto considerando in senso lato il criterio del de minimis a cui Stato e PA si devono adattare.

Luisa

----- Original Message ----- From: "Stefano Costa" <steko@iosa.it>
To: <opendata@lists.gfoss.it>
Sent: Thursday, May 12, 2011 4:23 PM
Subject: Re: [Opendata] bozza documento Bologna

_______________________________________________
Opendata mailing list
Opendata@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/opendata

Il giorno gio, 12/05/2011 alle 16.52 +0200, Luisa Manigas ha scritto:

Per esempio con i nostri dati in shpfile completamente liberi, la stessa
ESRI li potrebbe inserire completamente gratuitamente nei pacchetti di
installazione dei software, in sostituzione di quei dati geografici riferiti
agli USA che vengono forniti adesso e che a mio parere potrebbero essere
sostituiti dai nostri perchè sarebbero di molto maggior interesse per gli
utenti italiani dei vari prodotti ArcGIS.

Questo è giusto o sbagliato?

Forse e' giusto, perche', una volta tanto, mette tutte le aziende sullo
stesso piano, favorendo la concorrenza e lo sviluppo economico.
E' vero che inserire i dati sardi (ma anche piemontesi, emiliani,
toscani) favorirebbe i "grandi", ma pensate al fatto che *gli stessi*
dati potranno essere inclusi in qualsiasi sw, anche il piu' libero o il
piu' oscuro.

Comunque, scusate se insisto: mi pare pernicioso continuare questa
discussione, di assoluto interesse generale, su questa lista ristretta.
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Per esempio con i nostri dati in shpfile completamente liberi, la stessa
ESRI li potrebbe inserire completamente gratuitamente nei pacchetti di
installazione dei software, in sostituzione di quei dati geografici
riferiti agli USA che vengono forniti adesso e che a mio parere
potrebbero essere sostituiti dai nostri perchè sarebbero di molto
maggior interesse per gli utenti italiani dei vari prodotti ArcGIS.

Questo è giusto o sbagliato?
E' giusto se consideriamo che una PA deve fare gli interessi di tutti i
cittadini (anche ESRI Italia paga le tasse) e forse meno giusto
considerando in senso lato il criterio del de minimis a cui Stato e PA
si devono adattare.

A Bologna abbiamo discusso apertamente delle relazioni con i grandi vendor.
Su questo si e' anche ipotizzato il caso della CC plus.
http://wiki.creativecommons.org/CCPlus
ossia delle estensioni alle creative commons
(fra gli esempi cito Jamendo)
Non entro pero' nei dettagli e perche' devo studiare un po' la cosa e perche' siamo arrivati poi a valutazioni (ma qui mi aspetto un intervento di Sandro) di maggiore dettaglio sulle relazioni con i grandi vendor.

Rimango pero' fermamente dell'idea di quanto esposto nel paragone con il software libero dove il prezzo del prodotto praticamente si azzera
perche', dalla fonte, e' rilasciato come tale.

Se la vostra scelta continua ad essere quella di una licenza di tipo copyleft (mi riferisco in particolare alla questione "Share alike")
allora anche ESRI[1]dovra' ricordare la provenienza di quei
dati e continuare ad usare la stessa licenza.
Il mio dubbio e' e rimane sempre quando questi dati cominciano ad essere collegati con altri.
E' vero che la Sardegna e' un isola, ma penso comunque che una qualche categoria di dato geografico potrebbe ugualmente essere inclusa
(penso alla nautica).

[1]
ma ci sono soci GFOSS.it che lavorano per ESRI Italia?

Comunque, scusate se insisto: mi pare pernicioso continuare questa
discussione, di assoluto interesse generale, su questa lista ristretta.
Saluti.

IMHO: per assurdo questa lista e' meno ristretta che la ML pubblica
Non ho i nomi degli iscritti (e non e' un problema) ma quello che e' sicuro in questa lista ci sono molti soci gfoss.it (se non tutti) piu'
tutta una serie di funzionari della p.a. che sono interessati al tema
geo dati che non credo siano interessati agli argomenti che passano
nella ML pubblica (ed anche ad email come quella che sto scrivendo ora)

Se vogliamo portare la questione a livello di GFOSS.it allora potremmo
approfittare di queste discussioni per cominciare ad animare il forum
dedicato alla P.A.

Detto questo chiudo il flame e non disturbo piu'.