[Gfoss] quale licenza per i dati geografici ?

Ciao a tutti,

in questo periodo forse potrei avere la possibilità di dire la mia su
quale licenza utilizzare per distribuire dei dati geografici, la
distribuzione di questi dati vorrebbe essere "libera" e volevo avere
un vostro parere su quali licenze sono da considerarsi tali,
soprattutto nell'ottica della libertà sia di chi usa i dati sia di chi
li ha prodotti.

Ho fatto una piccola indagine e sono perplesso:

- Public Domain: non è una licenza reciproca (io ti do tutto e tu non
hai nessun obbligo) e quindi non mi piace tanto.
- CC-BY-SA: in teoria tutela le opere dell'ingegno quindi non so
neanche se è valida per i dati geografici (che spesso sono solo
raccolte di dati fattuali)
- CC-BY-NC: la clausola "non commercial" la rende una licenza non libera ?
- ODbL: sulla carta la migliore, ma ancora nessuno lo usa ...

So che l'argomento è spinoso, considerate che la decisione non la
prendero io quindi il mio intento sarebbe quello di avere diverse
scelte in qualche modo accettabili.

Ciao,

Stefano

On Mon, Jun 07, 2010 at 05:28:50PM +0200, Stefano Salvador wrote:

- Public Domain
- CC-BY-SA
- CC-BY-NC
- ODbL

Mia personale opinione:

Se non hai paura della concorrenza scegli il Public Domain (o
meglio la CC0 [1] che in Italia dovrebbe funzionare meglio). In
questa categoria metterei l'ente pubblico che i dati geografici
li crea in proprio, è l'unico a farlo e non rischia di chiudere
per via della concorrenza.

Se invece hai concorrenza e parti svantaggiato (es. OpenStreetMap
contro TeleAtlas) la licenza "reciproca" ti protegge dall'essere
cannibalizzato. Quindi CC-By-SA oppure ODbL. La prima dice che
non si attaglia bene al dato geografico, ma fino ad ora ha
funzionato. La seconda è tutta da provare. Magari doppia licenza?

La licenza non commerciale non è libera, quindi non è un'opzione.

[1] http://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/

--
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy

Il 07 giugno 2010 16.45, Niccolo Rigacci <niccolo@rigacci.org> ha scritto:

On Mon, Jun 07, 2010 at 05:28:50PM +0200, Stefano Salvador wrote:

- Public Domain
- CC-BY-SA
- CC-BY-NC
- ODbL

Mia personale opinione:

Se non hai paura della concorrenza scegli il Public Domain (o
meglio la CC0 [1] che in Italia dovrebbe funzionare meglio). In
questa categoria metterei l'ente pubblico che i dati geografici
li crea in proprio, è l'unico a farlo e non rischia di chiudere
per via della concorrenza.

esiste anche la PPDL [0]

Niccolo Rigacci
Firenze - Italy

ciao
Luca

[0] http://www.opendatacommons.org/licenses/pddl/

Il 07 giugno 2010 16.28, Stefano Salvador <stefano.salvador@gmail.com>
ha scritto:

Ciao a tutti,

ciao stefano

- ODbL: sulla carta la migliore, ma ancora nessuno lo usa ...

sono d'accordo con te a quanto dice il formato umano [0]... proprio
ora ne stavo parlando con alessandro frigeri che è ospite qui a san
michele per qualche giorno.
Saremo arrivati alla conclusione che sarebbe una buona cosa far
tradurre ufficialmente il testo [1] da un avvocato non tanto per la
traduzione quanto per avere un commento sulla validità e solidità
legale

Ciao,

Stefano

ciao
Luca e Ale

[0] http://www.opendatacommons.org/licenses/odbl/summary/
[1] http://www.opendatacommons.org/licenses/odbl/1.0/

grazie per le indicazioni, tenterò di proporre una CC-BY-SA (la
mancanza di traduzione per la ODbL può essere un ostacolo
insormontabile). Proverò ad accennare anche alle varie Public Domain,
ma qui la vedo più dura.

La butto là: se qualcuno ferrato in materia se la sentisse di buttare
giù una paginetta sul wiki con un "howto licenza" sarebbe cosa
gradita. Qualcosa tipo: "Sei una PA o un'azienda e vuoi liberare i
tuoi dati ? ecco come fare".

Ciao,

Stefano

Il 08 giugno 2010 10.32, Stefano Salvador <stefano.salvador@gmail.com>
ha scritto:

grazie per le indicazioni, tenterò di proporre una CC-BY-SA (la
mancanza di traduzione per la ODbL può essere un ostacolo
insormontabile). Proverò ad accennare anche alle varie Public Domain,
ma qui la vedo più dura.

per la traduzione non è un problema legislativo (simone aliprandi mi
ha confermato che una licenza non dev'essere per forza tradotta per
esempio la GPL), come ho detto sarei molto interessato alla
traduzione, che ne pensate di fare una raccolta fondi? penso che
all'interno della mailing list ci possono essere diverse persone/enti
interessate

Ciao,

Stefano

ciao
Luca

On Tue, 8 Jun 2010 11:32:24 +0200, Stefano Salvador wrote

grazie per le indicazioni, tenterò di proporre una CC-BY-SA (la
mancanza di traduzione per la ODbL può essere un ostacolo
insormontabile). Proverò ad accennare anche alle varie Public Domain,
ma qui la vedo più dura.

La butto là : se qualcuno ferrato in materia se la sentisse di buttare
giù una paginetta sul wiki con un "howto licenza" sarebbe cosa
gradita. Qualcosa tipo: "Sei una PA o un'azienda e vuoi liberare i
tuoi dati ? ecco come fare".

Stefano,
questo è veramente un'ottimo suggerimento.

Del resto anche il Consiglio Direttivo si sta
attivamente muovendo in questa direzione:

a) il prossimo GFOSS-Day di Novembre sarÃ
   interamente dedicato all'approfondimento
   delle tematiche delle licenze per i dati
   geografici, anche e soprattutto in relazione
   alle scadenze imposte da INSPIRE

b) inoltre stiamo cercando di realizzare sinergie
   operative su questo terreno con Assoli, che ha
   un background giuridico molto più sofisticato
   di noi

Sicuramente molti tra coloro che frequentano questa
mailing-list sono interessati: e probabilmente
vogliono/possono portare un contributo attivo.

Vogliamo provare a costituire una sorta di
"gruppo di approfondimento tematico" ???
Potremmo iniziare a sentirci su IRC ...

ciao
Sandro

Leggo con interesse che ci sarà anche quest'anno il GFOSS Day a novembre. Si sa già dove e si può consultare il programma da qualche parte?
Ciao,

paolo

a) il prossimo GFOSS-Day di Novembre sarà
   interamente dedicato all'approfondimento
   delle tematiche delle licenze per i dati geografici, anche e soprattutto in relazione alle scadenze imposte da INSPIRE

b) inoltre stiamo cercando di realizzare sinergie
   operative su questo terreno con Assoli, che ha un background giuridico molto più sofisticato di noi

Sicuramente molti tra coloro che frequentano questa mailing-list sono interessati: e probabilmente
vogliono/possono portare un contributo attivo.

Vogliamo provare a costituire una sorta di
"gruppo di approfondimento tematico" ???
Potremmo iniziare a sentirci su IRC ...

ciao
Sandro

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Il giorno mar, 08/06/2010 alle 11.32 +0200, Stefano Salvador ha scritto:

La butto là: se qualcuno ferrato in materia se la sentisse di buttare
giù una paginetta sul wiki con un "howto licenza" sarebbe cosa
gradita. Qualcosa tipo: "Sei una PA o un'azienda e vuoi liberare i
tuoi dati ? ecco come fare".

L'ho già detto ma mi ripeto volentieri: perché sforzarci per fare una
cosa che è già stata fatta da persone competenti?

http://www.dati.piemonte.it/cms/blog/item/73-diritti-duso-per-la-condivisione-delle-informazioni-geografiche.html

Ciao,
steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

grazie Alessandro, mi dai buone notizie.

L'ho già detto ma mi ripeto volentieri: perché sforzarci per fare una
cosa che è già stata fatta da persone competenti?

Quello del Piemonte è sicuramente un esempio importante ma non copre
tutte le problematiche di licenza e in realtà la loro analisi sulla
CC-BY-SA è in parziale contrasto con quanto emerso dalle analisi fatte
da OSM: sembra che le licenze CC non siano adeguate per i dati
geografici. Poi c'è anche la sempre spinosa questione
dell'interoperabilità tra le (tante) licenze libere.

Non dico di reinventare la ruota, anzi, qualsiasi analisi deve partire
da quello che c'è già. IMHO penso che manchi qualcosa di specifico per
i dati geografici (che per molti aspetti sono peculiari) e per
l'Italia.

Ciao,

Stefano

Il 08 giugno 2010 11.38, Stefano Salvador <stefano.salvador@gmail.com>
ha scritto:

grazie Alessandro, mi dai buone notizie.

L'ho già detto ma mi ripeto volentieri: perché sforzarci per fare una
cosa che è già stata fatta da persone competenti?

Quello del Piemonte è sicuramente un esempio importante ma non copre
tutte le problematiche di licenza e in realtà la loro analisi sulla
CC-BY-SA è in parziale contrasto con quanto emerso dalle analisi fatte
da OSM: sembra che le licenze CC non siano adeguate per i dati
geografici. Poi c'è anche la sempre spinosa questione
dell'interoperabilità tra le (tante) licenze libere.

più che i dati geografici in se le cc non coprivano i database. la cc0
invece serve proprio per questo ed è la licenza che hanno utilizzato
in piemonte; la cc0 però è come dire public domain

Ciao,

Stefano

ciao
Luca