[Gfoss] aiuti

Salve.
Negli anni, centinaia di persone hanno trovato aiuti concreti per risolvere i loro
problemi GIS tramite la comunita' di questa mailing list (a proposito, siamo 427
iscritti ad oggi).
Io credo che sarebbe onesto, ed anche intelligente, se chi riceve aiuto desse anche
un contributo attivo al mantenimento ed al progresso dei gis liberi. Ad esempio, le
traduzioni italiane di molti programmi e relative documentazioni non esistono, o sono
incomplete: possibile che solo 4 o 5 persone (l'1%) abbiano contribuito a questo?
Possibile che le persone non si sentano abbastanza motivate, non percepiscano
l'importanza della cosa, si spaventino di fronte al compito, non sappiano cosa fare.
Oppure aspettano semplicemente che lo faccia qualcun altro al posto loro?
Mi interessano i vostri pareri e commenti.
Grazie.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Paolo Cavallini ha scritto:

Salve.
Negli anni, centinaia di persone hanno trovato aiuti concreti per risolvere i loro
problemi GIS tramite la comunita' di questa mailing list (a proposito, siamo 427
iscritti ad oggi).

free as in speach... :slight_smile:

Io credo che sarebbe onesto, ed anche intelligente, se chi riceve aiuto desse anche
un contributo attivo al mantenimento ed al progresso dei gis liberi. Ad esempio, le
traduzioni italiane di molti programmi e relative documentazioni non esistono, o sono
incomplete: possibile che solo 4 o 5 persone (l'1%) abbiano contribuito a questo?
Possibile che le persone non si sentano abbastanza motivate, non percepiscano
l'importanza della cosa, si spaventino di fronte al compito, non sappiano cosa fare.
Oppure aspettano semplicemente che lo faccia qualcun altro al posto loro?
Mi interessano i vostri pareri e commenti.
Grazie.

Paolo, sono d'accordo con le tue affermazioni: e' indiscutibile
l'importanza delle traduzioni, tutorial e quant'altro ai fini della
diffusione del software libero. E' anche vero che la traduzione della
documentazione di un intero desktop GIS e' generalmente vista come
un'attivita' marginale, spesso relegata agli utenti finali, pur essendo
di importanza strategica ai fini della sua crescita. Occorre ricordare
che tale attivita' puo' essere particolarmente onerosa in termini di
giornate/uomo e che la difficolta' nella traduzione aumenta qualora non
si conosce a fondo il software. E' indispensabile, pertanto, che sia
disponibile almeno un power user in grado di gestire e controllare la
qualita' dell'intero processo di traduzione. Tutto cio' si traduce
ovviamente in un lavoro di pari dignita' rispetto a quello degli
sviluppatori... Per ripagare i volontari del loro impegno, si potrebbe
incentivarli in qualche modo:
- magari si potrebbe alimentare un piccolo fondo apposito (analogamente
alla raccolta fondi per la risoluzione di bug) o, se possibile, accedere
a dei fondi comunitari tramite ad es. l'OSOR.eu oppure coinvolgendo
qualche PA particolarmente interessata;
- in alternativa, si potrebbe costituire una sorta di "banca del tempo"
con la quale offrire ai volontari l'opportunita' di svolgere delle
prestazioni professionali;
- oppure pagargli le spese di viaggio per partecipare ad un evento GFOSS;
- oppure regalargli un libro;
- ... a voi la fantasia! :slight_smile:
Se fosse cosi', sicuramente quell'1% potrebbe diventare un 10-20% ed
oltre. A quel punto, occorrerebbe addirittura selezionare i candidati
traduttori e indubbiamente ne guadagnarebbero tanto la qualita' del
prodotto finale, quanto la diffusione del relativo software.
Facendo parte di quell'1%, posso inoltre assicurare che una simile
esperienza puo' essere molto utile per allargare i propri orizzonti
umani e professionali: sia per approfondire o scoprire particolari
aspetti del sw in questione e sia per conoscere nuove persone con cui
condividere passioni ed interessi...

my two cents

ciao
Antonio

--
Antonio Falciano
http://www.linkedin.com/in/antoniofalciano

On Sat, 03 Oct 2009 08:48:05 +0200
Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> wrote:

Salve.
Negli anni, centinaia di persone hanno trovato aiuti concreti per
risolvere i loro problemi GIS tramite la comunita' di questa mailing
list (a proposito, siamo 427 iscritti ad oggi).
Io credo che sarebbe onesto, ed anche intelligente, se chi riceve
aiuto desse anche un contributo attivo al mantenimento ed al
progresso dei gis liberi.

colpito (e spero non affondato :-))) hai ragione!

temo ci sia qualche problema, ma poiche' non voglio avanzarlo
come una scusa, ti/vi chiedo di darmi indicazioni, anche in pvt, su come
procedere perche', pur seguendo da un po' la lista, non
saprei dove mettere mano;

posso impegnarmi, almeno per una prova, alla traduzione di qualcosa di
qgis o openjump;

se poi ci fosse qualche guru/tutor di riferimento per i dubbi, sarebbe
buona cosa;

ciao,
giuliano

Ciao Paolo, hai perfettamente ragione.
Io putroppo faccio parte di quel 99% che non ha ancora fatto nulla e mi sento onestamente un po’ in colpa.
Purtroppo il tempo è sempre tiranno per cui io personalmente faccio un po’ fatica a prendermi un impegno grosso da portare a termine.
Secondo me poi tante persone che si avvicinano al gis libero lo utilizzano solo marginalmente e devono solo risolvere problemi banali per andare avanti a usarlo solo al minimo delle potenzialità, per cui non hanno interesse a proseguire e a “condividire”.

Mauro


Mauro MOSSO - Consulenze faunistiche, ambientali e zootecniche
Via Inserra, 18 - 14020 CERRETO D’ASTI (AT)
Cell. +39 339 7944830 mauro.mosso@gmail.com

qua si sommano due aspetti

  1. la relazione tra un iscritto a una mailing list e lo scopo della mailing list

  2. le traduzioni - su questo rispondo sul thread di Antonio (e non collegherei i due punti)

sul punto 1:

Il giorno 03 ottobre 2009 08.48, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

Salve.
Negli anni, centinaia di persone hanno trovato aiuti concreti per risolvere i loro
problemi GIS tramite la comunita’ di questa mailing list (a proposito, siamo 427
iscritti ad oggi).
Io credo che sarebbe onesto, ed anche intelligente, se chi riceve aiuto desse anche
un contributo attivo al mantenimento ed al progresso dei gis liberi. Ad esempio, le
traduzioni italiane di molti programmi e relative documentazioni non esistono, o sono
incomplete: possibile che solo 4 o 5 persone (l’1%) abbiano contribuito a questo?

Possibile che le persone non si sentano abbastanza motivate, non percepiscano
l’importanza della cosa, si spaventino di fronte al compito, non sappiano cosa fare.
Oppure aspettano semplicemente che lo faccia qualcun altro al posto loro?
Mi interessano i vostri pareri e commenti.

credo che in un gruppo ci siano tutte queste componenti, ed essendo una mailing list aperta che tratta N temi, diventa difficile anche valutare percentuali ecc (lo dico avendo anche via via fatto diverse elaborazioni sulle dinamiche di questa mailing list).
ci possono anche essere persone iscritte alla mailing list, che nemmeno la leggono…

insomma: è un sistema piuttosto variegato!

Grazie.

Ciao
sono un neo iscritto.
Mi aggiro però nella mailing list di grass-gvsig-sextante,etc.

Credo che lo “sfogo” di cavallini sia sensato.

Per quanto riguarda la mia esperienza, la scarsa partecipazione
è imputabile alla scarsa competenza.
E me ne rammarico perchè trovo inconcepibile che nella mia università,
anche diciamo prestigiosa, non ci sia un corso in cui si parla di gis open.
Quindi il mio percorso da autodidatta mi porta ad avere come punto di riferimento la mailing list invece che un docente in carne ed ossa.
Spesso faccio domande, a volte vorrei farne ma mi trattengo
per evitare di intasare la mailing list con quesiti troppo banali.

Quello delle traduzioni mi sembra un buon modo per imparare qualcosa in più
e sdebitarsi nei confronti di chi con molta pazienza concede consigli.
Cosi mi sentirei in diritto anche di fare le domande più stupide :).

Paolo contattami in privato per darmi qualche indicazione in più

ciao

f.t.

Il giorno 04 ottobre 2009 13.04, andrea giacomelli <pibinko@gmail.com> ha scritto:

qua si sommano due aspetti

  1. la relazione tra un iscritto a una mailing list e lo scopo della mailing list

  2. le traduzioni - su questo rispondo sul thread di Antonio (e non collegherei i due punti)

sul punto 1:

Il giorno 03 ottobre 2009 08.48, Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it> ha scritto:

Salve.
Negli anni, centinaia di persone hanno trovato aiuti concreti per risolvere i loro
problemi GIS tramite la comunita’ di questa mailing list (a proposito, siamo 427
iscritti ad oggi).
Io credo che sarebbe onesto, ed anche intelligente, se chi riceve aiuto desse anche
un contributo attivo al mantenimento ed al progresso dei gis liberi. Ad esempio, le
traduzioni italiane di molti programmi e relative documentazioni non esistono, o sono
incomplete: possibile che solo 4 o 5 persone (l’1%) abbiano contribuito a questo?

Possibile che le persone non si sentano abbastanza motivate, non percepiscano
l’importanza della cosa, si spaventino di fronte al compito, non sappiano cosa fare.
Oppure aspettano semplicemente che lo faccia qualcun altro al posto loro?
Mi interessano i vostri pareri e commenti.

credo che in un gruppo ci siano tutte queste componenti, ed essendo una mailing list aperta che tratta N temi, diventa difficile anche valutare percentuali ecc (lo dico avendo anche via via fatto diverse elaborazioni sulle dinamiche di questa mailing list).
ci possono anche essere persone iscritte alla mailing list, che nemmeno la leggono…

insomma: è un sistema piuttosto variegato!

Grazie.


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