[Gfoss] aprire sld con qgis

Salve a tutti,
sono un nuovo iscritto alla mailing list, e un nuovo utente qgis…

Come posso visualizzare .sld con qgis?
ho trasformato delle vestizioni .lyr (nate per esri) in sld, ma nn riesco cd aprirle con qgis.

grazie mille.

Ciao,

Come posso visualizzare .sld con qgis?
ho trasformato delle vestizioni .lyr (nate per esri) in sld, ma nn
riesco cd aprirle con qgis.

qgis-dev aka 1.8, di prossima uscita, supporta gli sld via il normale
"load style". Puoi installarlo usando osgeo4w se sei su Windows.

Ciao

-- Giovanni --

Problema inverso.
Ho preparato degli shp con QGIS e devo inviarli ad utenti (Regione) che
usano ArcGis.
Se gli invio anche il file SLD, riescono a vedere le vestizioni originali
che avevo imposto ai layer (riempimento, bordo, etichetta, ecc...) o si
perdono qualcosa?

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/aprire-sld-con-qgis-tp7578158p7591635.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.

IL formato SLD pur essendo uno standard ha avuto uno sviluppo molto sfortunato.

Ogni software che lo ha implementato ha pensato bene di interpretarlo a modo suo.
Anche qgis non e' sfuggito a questa regola comportamentale.
Per cui l' SLD di qgis non credo che sia letto da Arcgis, come pure l' SLD di arcgis non e' letto da qgis.

O meglio:
lo leggono, ma poi la meta' delle cose che ci stanno scritte non le capisce o le capisce male e quindi non ti ritrovi cio' che ti aspetti di vedere.

Ti va bene se conserva almeno i colori basici.
Le etichette direi che ci si possono scordare. Altre vestizioni piu' coplesse (retinature e tratteggi) non vegono assolutamente comprese.

Non e' colpa ne' di uno ne' dell'altro.
E' il formato SLD che era troppo vago nel descrivere certe cose, lasciando a ogni prodotto liberta' di intendere come descrivere cosa e come riprodurre cosa.

Per cui direi che a oggi il colloquio tra qgis e arcgis e' impossibile.
Forse se usi vestizioni molto semplici e banali senza trasparenze o cose complicate, puo' darsi che una sorta di mini dialetto a comune possa saltar fuori.

Felice di essere smentito.

A.

Il 01/03/2015 10:33, Marco ha scritto:

Problema inverso.
Ho preparato degli shp con QGIS e devo inviarli ad utenti (Regione) che
usano ArcGis.
Se gli invio anche il file SLD, riescono a vedere le vestizioni originali
che avevo imposto ai layer (riempimento, bordo, etichetta, ecc...) o si
perdono qualcosa?

--
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Grazie.
Sei stato "sconfortatamente" chiarissimo e schietto.
Buona domenica.

--
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On Sun, 01 Mar 2015 10:40:39 +0100, aperi2007 wrote:

IL formato SLD pur essendo uno standard ha avuto uno sviluppo molto
sfortunato.

Ogni software che lo ha implementato ha pensato bene di interpretarlo
a modo suo.
Anche qgis non e' sfuggito a questa regola comportamentale.
Per cui l' SLD di qgis non credo che sia letto da Arcgis, come pure
l' SLD di arcgis non e' letto da qgis.

O meglio:
lo leggono, ma poi la meta' delle cose che ci stanno scritte non le
capisce o le capisce male e quindi non ti ritrovi cio' che ti aspetti
di vedere.

On Sun, 1 Mar 2015 04:27:49 -0700 (MST), Marco wrote:

Grazie.
Sei stato "sconfortatamente" chiarissimo e schietto.

sostanzialmente concordo con quel che dice Andrea, ma credo che
sia utile un pizzico di approfondimento piu' mirato.

lo standard OGC Symbology Encoding di per se stesso non e'
affatto male; prevede un sacco di funzionalita', e' ragionevolmente
completo e specifica molto chiaramente come andrebbero fatte le
cose passo per passo e con abbondanti esempi concreti.

naturalmente come in qualsiasi specifica standard che mi sia
mai capitato di studiare ci sono alcune falle e qualche inconsistenza,
ma rispetto ad altri documenti analoghi direi che questo e' uno di
quelli piu' chiari e meno ambigui.
chi fosse eventualmente interessato ad approfondire puo' scaricarsi
(gratuitamente) la specifica ufficiale da questa URL:
http://portal.opengeospatial.org/files/?artifact_id=16700

per altro SLD/SE e' interamente basato su XML ed OGC offre un
ottimo servizio di pubblicazione di tutti gli schemi formali XSD,
per cui e' relativamente facile verificare in modo neutrale ed
oggettivo se uno stile utente e' totalmente adrerente allo
standard OGC oppure no.

ma allora perche' all'atto pratico lo standard non e' affatto
standard ?

la risposta e' tanto semplice quanto sconfortante: perche'
praticamente tutte le principali implementazioni (sia proprietarie
sia open source) si sono alacremente affannate ad introddurre
un sacco di tags fuori standard (vendor-specific options):
ovviamente tutte diverse e tutte incompatibili (appunto,
vendor-specific ... funzionano solo con quel determinato
applicativo e verranno sistematicamente ignorate da tutti
gli altri)

sicuramente dietro c'era la lodevole intenzione di fornire ai
propri utenti/clienti funzionalita' ancora piu' avanzate e
sofisticate.
ma cosi' il risultato finale e' che molti dei fogli di stile
che vengono spacciati per "SLD/SE" tutto sono meno che conformi
allo standard OGC ... ed infatti, a controprova, non passano
affatto una verifica formale di validita' rispetto agli schemi
XSD di riferimento pubblicati da OGC

concludendo: non basta appiccicarsi semplicemente addosso
un'etichetta per essere realmente standard.
spesso il rispetto rigoroso di uno standard puo' anche implicare
la rinuncia a qualche funzionalita' extra, ma in compenso dovrebbe
sempre assicurare una reale interoperabilita' universale, altimenti
che razza di standard sarebbe mai ?

in campo alimentare e' tassativamente proibito etichettare come
"parmigiano reggiano" un formaggio (magari altrettanto ottimo)
prodotto in lombardia; sono obbligato a chiamarlo "grana padano".
peccato che la stessa identica regoletta non si applichi anche
nel caso dei componenti software :smiley:

ciao Sandro

IL formato SLD pur essendo uno standard ha avuto uno sviluppo molto

sfortunato.

Ogni software che lo ha implementato ha pensato bene di interpretarlo
a modo suo.

Anche qgis non e' sfuggito a questa regola comportamentale.

Dunque, se ci sono colpe, sono da tutte le parti :frowning:
Uno standard per essere tale deve essere "coltivato".

Per cui l' SLD di qgis non credo che sia letto da Arcgis, come pure

l' SLD di arcgis non e' letto da qgis.

Forse, la vera "furbata" sarebbe quella di essere compatibili con Arcgis,
come è stato fatto per il formato SHP.

Inutile cercare di imporre qualcosa al SW proprietario. Meglio farne la
fotocopia.

Pensiamo a quello che è stato fatto con il formato qgs ovvero quello dei
progetti QGIS.

Qualcuno sa darmi una spiegazione plausibile al fatto che ogni nuova
versione abbia un formato leggermente diverso e leggermente incompatibile
col passato ?
Perchè ogni file QGS ha nella prima riga il numero di versione ? Questa
cosa mi ricorda tanto un certo CAD con la A davanti :frowning:

Ai posteri ...

Rob

Grazie Sandro,
come al solito molte delucidazioni utili.

Non ho mai approfondito troppo, ma qui si sta parlando dello stile che si ottiene in QGIS quando si salva uno stile in SLD o dell’xml di stile specifico di QGIS (qml)? Se l’export di uno stile da QGIS in SLD non rispetta gli schemi XSD di riferimento, è"solo" un problema di migliorarlo o c’è qualcosa che non può funzionare per come è fatto il qml? Non si potrebbero appunto, come dice Sandro, applicare delle semplificazioni nell’export da qml a sld in modo da avere sì una versione semplificata dello stile, ma pienamente compatibile con lo standard? Poi a dir la verità non sono sicuro che ESRI riuscirebbe a leggerlo (perché magari non è capace di usare lo standard SLD, non so…), ma in quel caso sarebbe un problema loro… Tra l’altro non mi risulta che ci sia una funzione di import/export da/verso SLD in ArcGIS, ma solo tramite plugin esterni… Ale

small.png

···

On 01/03/2015 13:26, a.furieri@lqt.it wrote:

ma cosi’ il risultato finale e’ che molti dei fogli di stile
che vengono spacciati per “SLD/SE” tutto sono meno che conformi
allo standard OGC … ed infatti, a controprova, non passano
affatto una verifica formale di validita’ rispetto agli schemi
XSD di riferimento pubblicati da OGC

concludendo: non basta appiccicarsi semplicemente addosso
un’etichetta per essere realmente standard.
spesso il rispetto rigoroso di uno standard puo’ anche implicare
la rinuncia a qualche funzionalita’ extra, ma in compenso dovrebbe
sempre assicurare una reale interoperabilita’ universale, altimenti
che razza di standard sarebbe mai ?

Alessandro Sarretta

skype/twitter: alesarrett
Web: ilsarrett.wordpress.com

Research information:

Il 01/03/2015 23:27, Alessandro Sarretta ha scritto:

Non si potrebbero appunto, come dice Sandro, applicare delle
semplificazioni nell'export da qml a sld in modo da avere sì una
versione semplificata dello stile, ma pienamente compatibile con lo
standard?

Questo e' quel che viene fatto in QGIS: si salva l'SLD, con gli stili
non supoportati dallo standard taggati come "vendor options": in questo
modo gli altri sw possono leggere quanto c'e' di standard, trascurando
le implementazioni di uno specifico software; questo e' fatto anche in
GeoServer etc.
Putroppo, come gia' notato, lo standard e' abbastanza povero rispetto a
quanto chiedono gli utenti, quindi con questo approccio riuscite ad
esportare solo vestizioni piuttosto semplici.
Saluti.

--
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
QGIS & PostGIS courses: http://www.faunalia.eu/training.html

Il 01/03/2015 18:24, Geo DrinX ha scritto:

Forse, la vera "furbata" sarebbe quella di essere compatibili con
Arcgis, come è stato fatto per il formato SHP.

purtroppo le specifiche di shp sono pubbliche, quelle degli stili a
quanto ne so no, quindi questa strada non e' percorribile.

Qualcuno sa darmi una spiegazione plausibile al fatto che ogni nuova
versione abbia un formato leggermente diverso e leggermente
incompatibile col passato ?
Perchè ogni file QGS ha nella prima riga il numero di versione ?

per due motivi:
* le vestizioni si arricchiscono (e di molto) da una versione a quella
successiva, quindi la semantica si deve fare piu' complessa
* talvolta ci sono dei bugs, per cui la sintassi di deve adattare.
Saluti.

--
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
QGIS & PostGIS courses: http://www.faunalia.eu/training.html

Ok Paolo,
grazie.
Però allora non dovrebbe esserci problema di incompatibilità dell’SLD, ma “solo” (tra virgolette) di semplificazione di stile.
Giusto?

Ale

small.png

···

On 02/03/2015 11:37, Paolo Cavallini wrote:

Il 01/03/2015 23:27, Alessandro Sarretta ha scritto:

Non si potrebbero appunto, come dice Sandro, applicare delle
semplificazioni nell'export da qml a sld in modo da avere sì una
versione semplificata dello stile, ma pienamente compatibile con lo
standard?

Questo e' quel che viene fatto in QGIS: si salva l'SLD, con gli stili
non supoportati dallo standard taggati come "vendor options": in questo
modo gli altri sw possono leggere quanto c'e' di standard, trascurando
le implementazioni di uno specifico software; questo e' fatto anche in
GeoServer etc.
Putroppo, come gia' notato, lo standard e' abbastanza povero rispetto a
quanto chiedono gli utenti, quindi con questo approccio riuscite ad
esportare solo vestizioni piuttosto semplici.
Saluti.

Alessandro Sarretta

skype/twitter: alesarrett
Web: ilsarrett.wordpress.com

Research information:

Il 02/03/2015 11:42, Alessandro Sarretta ha scritto:

Però allora non dovrebbe esserci problema di incompatibilità dell'SLD,
ma "solo" (tra virgolette) di semplificazione di stile.
Giusto?

Corretto; se non e' cosi', e' un bug.
Saluti.

--
Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
QGIS & PostGIS courses: http://www.faunalia.eu/training.html