Ciao Andrea, ho letto solo ora la tua mail di ieri:
Di solito quelle a massimo ribasso si adottano nelle situazioni in cui
cio’ che va fatto è indicutibile assolutamente certo e senza una
componente progettuale
rilevante. Non è il nostro caso.
Non sarei proprio sicuro!
Al contrario, esistono molti casi (purtroppo) di gare in cui vince il massimo ribasso e la componente progettuale non esiste proprio.
Probabilmente non e’ il caso di Regione Toscana, ma sicuramente lo e’ quello di altre Regioni o Province che si appoggiano a societa’ in house che a loro volta realizzano gare per generici “servizi GIS” [1].
E lo e’ anche, a parer mio, quello di enti che realizzano direttamente (senza passare per societa’ in house) bandi di gara monumentali, a volte da svariati milioni di euro.
Vogliamo fare un elenco e pubblicarlo?
Il problema e’ che spesso, in questi casi, i capitolati tecnici non hanno assolutamente nulla di progettuale.
Spesso non hanno elementi di dettaglio sufficientemente dettagliati.
Spesso non hanno nemmeno indicazioni precise per capire “cosa serva realmente” all’ente, a quante persone, in quali processi amministrativi, …
Spesso, con “contrattoni” di questo tipo, prima di scrivere la prima linea di codice ci vogliono diverse riunioni con decine di persone (dell’ente) [2], la quali hanno posizioni diverse tra loro, con idee poco chiare, e con richieste contrastanti.
Spesso la direzione lavori e’ inadeguata, o a volte assente.
Spesso il linguaggio usato dai diversi attori (sviluppatori, responsabili progetto, utenti, …) e’ talmente diverso che si fatica a trovare la quadra.
Spesso e’ difficile far passare una tecnologia open perche’ “… qui da noi non abbiamo le competenze per …”.
Ciononostante, in questi “contrattoni” quadro viene richiesta comunque una progettazione, che significa tempo e persone non per sviluppare, ma per capire che cosa occorra.
E sempre piu’ spesso, questi “contrattoni” quadro prevedono tariffe che a volte toccano i 150euro/giorno (“all inclusive”, quindi comprensivi di tutti i costi di eventuale viaggio, trasferta, etc).
Ecco, secondo me il Problema con la “P” maiuscola sono i contratti di questo tipo … i “contrattoni” da svariati milioni e senza progettualita’ a monte.
Progettualita’ che, a parer mio, si puo’ realizzare solo con una corretta e trasparente collaborazione tra settore pubblico, settore privato, universita’ e organizzazioni no-profit, ma al di fuori di “contrattoni” quadro di cui sopra.
Sarebbe bello riuscire ad avere anche in Italia (o meglio in Europa?) qualcosa tipo questo: http://www.whitehouse.gov/innovationfellows
Sigh!
pg
[1] per chi non lo sapesse una di queste realta’ e’ CSI-Piemonte, che a livello operativo conta diversi supporter GFOSS e sta virando sempre piu’ al mondo open, mentre a livello politico/dirigenziale ha da poco messo in Cassa Integrazione a 0 ore circa 200 persone e bandisce garoni come questo (2011):
http://www.csipiemonte.it/cms/images/stories/files/forniture_gare/archivio-gare/2011/G11-14SE-AAA-avviso_appalto_aggiudicato_GUCE_inviato.pdf
[2] qualche anno fa, in una regione italiana di cui non faccio il nome, mi e’ capitato di partecipare a riunioni sul tema “metadati” (che notoriamente e’ un argomento dei piu’ noiosi) e avere di fronte circa 10 persone dell’ente, e discutere per ore di … label da usare nella webapp di consultazione … no comment!
Piergiorgio Cipriano
Il giorno 11 marzo 2013 20:42, Andrea Peri <aperi2007@gmail.com> ha scritto:
Purtroppo capisco che non sono riuscito a spiegarmi abbastanza bene.
Ehm, l’aver scritto la gara di appalto in modo corretto invece di
prendere il prezzo piu’ basso dal primo pollo che passa?
Questo non centra niente con l’obiettivo del mio discorso, ma pero’
penso che sia utile una precisazione.
Ci sono vari tipi di gare. Ci sono quelle basate sul prezzo piu’ basso
ma ci sono quelle basate sulla “offerta economicamente piu’
vantaggiosa”.
Di solito quelle a massimo ribasso si adottano nelle situazioni in cui
cio’ che va fatto è indicutibile assolutamente certo e senza una
componente progettuale
rilevante. Non è il nostro caso.
Il caso teorico che indicavo io (assolutamente di fantasia e senza
alcun riferimento a fatti e cose realmente esistiti) era di un
soggetto che è chiamato a progettare un sistema di complessita’
medio-alta proponendo lui la strada da seguire.
Ovvio che in una situazione di questo genere non si va certo a massimo ribasso.
In definitiva, usare software open source non garantisce di per se
niente soprattutto quando ci si affida a persone/aziende prive dei
requisiti e della esperienza
necessarie a garantire un corretto approccio alla comunità. Ma questo
non è colpa dell’open source è colpa:
-a- delle aziende che approfittano dei progetti Open Source come dei
parassiti senza partecipare in alcun modo allo sforzo (soldi, codice,
doc, support in ml, etc…)
-b- di chi scrive i bandi richiedendo Open Source senza fare un minimo
di attenzione a come poi il lavoro venga fatto ed ad un corretto suo
posizionamento verso i progetti e le rispettive community di
riferimento
Come dicevo non sono riuscito a spiegarmi e quindi ti ho confuso. ![:slight_smile: :slight_smile:](/images/emoji/twitter/slight_smile.png?v=12)
Io non facevo un caso esplicito di un lavoro che nasce gia’ basato su
software GFoss, ma piuttosto in cui viene selezionato con gara un
soggetto che poi dall’alto della sua competenza sapra’ lui discernere
la soluzione (commerciale o gfoss ) da usare.
Lo so’ che è uno scenario teorico e probabilmente non reale, ma serve
solo per arrivare aspiegare il concetto che una azienda sa’ trarre
profitto in ogni situazione e non sempre la semplice scelta di un
software GFoss da di per se’ garanzia al cliente e in determinate
condizioni (come nel caso che dici te quando il capitolato non è
scritto bene) puo’ addirittura nuocere.
Ovviamente non volevo assolutamente dire che non ci si deve fidare
delle ditte che lavorano con il software GFoss.
E comunque non volevo certo entrare nel discorso di come dovrebbe
essere fatto un capitolato di lavoro su software GFoss.
Saluti,
–
Andrea Peri
. . . . . . . . .
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http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
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