[Gfoss] DDL

mi hanno segnalato questo ddl...

DISEGNO DI LEGGE
d’iniziativa dei senatori DE ANGELIS, RUTELLI, BRUNO, CONTINI, Cristina DE
LUCA, GERMONTANI, MILANA, RUSSO, BAIO, DIGILIO, STRANO, MOLINARI, VALDITARA,
DEL VECCHIO, DI GIOVAN PAOLO, TOFANI, MUSSO, DI STEFANO, CARUSO e PALMIZIO

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 21 MARZO 2012

Delega al Governo per il riassetto delle strutture competenti in materia di
gestione e fruizione dell’informazione geografica digitale, nonche´ per il
piu`
razionale utilizzo della stessa al fine dello sviluppo dei servizi connessi

http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/280578.pdf

--
View this message in context: http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/DDL-tp7523527.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list mailing list archive at Nabble.com.

On Thu, 3 May 2012 06:00:13 -0700 (PDT), stefano campus wrote:

mi hanno segnalato questo ddl...
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/280578.pdf

visto che immagino che saranno ben pochi quelli disposti a
leggersi il testo del disegno di legge provo a farvi un
veloce riassuntino:

a) piu' o meno si tratta di una proposta che nasce nell'ambito
    dell'attuale maggioranza: il grosso dei firmatari appartiene
    al "terzo polo", ma ci sono anche alcuni esponenti del PD,
    del PDL e del gruppo misto.
b) in sostanza si tratta di un singolo articolo: se approvato
    darebbe la piu' ampia delega al Governo per legiferare entro
    sei mesi riordinando l'intero settore dell'informazione
    geografica digitale.

qualcosa di piu' si capisce leggendo la (lunghissima) premessa:
non si parla mai esplicitamente di Open Data, ma tutto ruota
attorno alla effettiva possibilita' di facilitare al massimo
la libera circolazione e la condivisione dell'informazione
geografica digitale.
vengono citati come "casi virtuosi" l'ISTAT, il PCN e tutte
quelle regioni che consentono in vari modi la libera consultazione
via web dei propri supporti cartografici.

uno degli obbiettivi primari del DDL e' favorire l'e-Government,
ma viene posto un forte accento anche sulla promozione dell'accesso
ai dati geografici per le aziende, in modo tale che possano
efficacemente servire come motore di sviluppo economico.

a livello normativo questa proposta si incardina fortemente su INSPIRE:
viene proposto un profondo riordino delle competenze amministrative,
assegnando a DigitPA un ruolo centrale di coordinamento su tutta
l'informazione geografica digitale.
viceversa pare decisamente destinato a ridimensionarsi il ruolo
del Ministero dell'Ambiente: secondo questa proposta verrebbe di
fatto estromesso da qualsiasi ruolo decisionale in ambito INSPIRE
e di gestione dell'informazione geografica, ribaltando completamente
quanto precedentemente disposto dal DL 32/2010.

ciao Sandro

--
Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o
contenuti pericolosi da MailScanner, ed e'
risultato non infetto.

On Thu, May 03, 2012 at 05:52:24PM +0200, a.furieri@lqt.it wrote:

a livello normativo questa proposta si incardina fortemente su INSPIRE:
viene proposto un profondo riordino delle competenze amministrative,
assegnando a DigitPA un ruolo centrale di coordinamento su tutta
l'informazione geografica digitale.
viceversa pare decisamente destinato a ridimensionarsi il ruolo
del Ministero dell'Ambiente: secondo questa proposta verrebbe di
fatto estromesso da qualsiasi ruolo decisionale in ambito INSPIRE
e di gestione dell'informazione geografica, ribaltando completamente
quanto precedentemente disposto dal DL 32/2010.

Tanto per aumentare la già notevole confusione che regna sovrana.
Invece di premiare chi ha già in piena autonomia mostrato capacità
di saper fare e muoversi nella giusta direzione, si provvede invece
a spostare la responsabilità in capo a organismi prettamente politici
(DigitPA è ex CNIPA o sbaglio?) che non hanno mai concretizzato un tubo.

PS: mi baso su quanto riassumi, non avendo letto il DDL, chiaramente.

--
Francesco P. Lovergine

On 11:42 Fri 04 May , Francesco P. Lovergine wrote:

(DigitPA è ex CNIPA o sbaglio?)

Non sbagli, ma il CNIPA era meglio, era più tecnico e meno politico.

Con passaggio da CNIPA a DigitPA è sparito l'Osservatorio Open Source e
il relativo forum.

Ciao,
  Marco

In AMFM abbiamo riservato uno slot della conferenza di Settembre all'approfondimento sul tema, visto che il Senatore De Angelis intervenne già alla conferenza di un paio d'anni fa per discutere della questione e proprio in seguito a quell'incontro si è fatto promotore di questa iniziativa. Non mi risulta tuttavia che l'associazione AMFM abbia contribuito alla stesura del documento, giusto per evitare fraintendimenti.

Personalmente sono molto curioso di vedere come evolverà la situazione, e non mi interessa fare scelte di campo a favore di MATTM, DigitPA o ISPRA. Come chiunque, auspico solo che si faccia chiarezza e che chi ha delle responsabilità se ne faccia carico ed operi al meglio per raggiungere gli obiettivi.

Credo che in questo momento DigitPA stia tuttavia facendo un buon lavoro con il Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali, considerate le forze che ha potuto mettere in campo (e avendole conosciute di persona, posso dire che sono tecnici volenterosi ed in gamba), e non dimentichiamo che loro sono attualmente il riferimento per l'Italia in ambito INSPIRE per il popolamento del catalogo che sarà fruibile tramite il nuovo GeoPortale Europeo di prossima pubblicazione.

Credo inoltre che qualsiasi iniziativa tesa a smuovere le acque possa essere utile, quanto meno per stimolare la discussione ed il confronto su questi temi così importanti, in un momento - non dimentichiamolo - finalmente più vivace per l'informazione geografica italiana visto che a marzo finalmente sono stati pubblicati i quattro importanti nuovi decreti (quelli sulle ortoimmagini, dbt, sistema geodetico e repertorio appunto [1]).

Massimo

[1] per approfondire suggerisco questo articolo http://www.kartoblog.it/2012/04/il-ritorno-della-legalita-sui-dati.html

Francesco P. Lovergine ha scritto:

Tanto per aumentare la già notevole confusione che regna sovrana.
Invece di premiare chi ha già in piena autonomia mostrato capacità
di saper fare e muoversi nella giusta direzione, si provvede invece
a spostare la responsabilità in capo a organismi prettamente politici
(DigitPA è ex CNIPA o sbaglio?) che non hanno mai concretizzato un tubo.

PS: mi baso su quanto riassumi, non avendo letto il DDL, chiaramente.

--

On Sat, 05 May 2012 11:25:25 +0200, Massimo Zotti wrote:

Credo inoltre che qualsiasi iniziativa tesa a smuovere le acque possa
essere utile, quanto meno per stimolare la discussione ed il confronto
su questi temi così importanti, in un momento - non dimentichiamolo -
finalmente più vivace per l'informazione geografica italiana visto che
a marzo finalmente sono stati pubblicati i quattro importanti nuovi
decreti (quelli sulle ortoimmagini, dbt, sistema geodetico e
repertorio appunto [1]).

Massimo

[1] per approfondire suggerisco questo articolo

http://www.kartoblog.it/2012/04/il-ritorno-della-legalita-sui-dati.html

Massimo,

grazie per il link veramente molto utile: in particolare, razzolando tra
i numerosi riferimenti, io mi sono andato a leggere questo:
http://www.digitpa.gov.it/sites/default/files/allegati_tec/Linee%20guida%20ortoimmagini_10k%20&%20dtm.pdf

giusto alcune osservazioni a botta calda:

- finalmente vengono definite in un documento formale una serie di
   valutazioni tecniche chiare, ben fatte e molto ben documentate
   (veramente ottimo ...)

- altrettanto positivo il fatto che finalmente i vari dati satellitari
   (SRTM, Aster, OrbView3, Ikonos etc) vengano ufficialmente citati in un
   documento della Repubblica Italiana.
   casomai suscita qualche perplessita' il fatto che Landsat non sia
   neppure mai citato di striscio ... veramente strano ... e' ben
   vero che Landsat ha una risoluzione spaziale poco spinta, ma
   rimane pur sempre una delle risorse di base fondamentali, o sbaglio ?

- noto comunque che (in linea di massima) il concetto di "licenza" e'
   affrontato in modo abbastanza disinvolto e con ben poca chiarezza.
   p.es. nel caso di SRTM di dice (correttamente) che i dati SRTM "finished"
   sono pubblicamente scaricabili dai siti USGS / NASA (verissimo)
   poi subito dopo si cita la versione SRTM CGIAR-CSI dicendo vagamante
   che anche questi sono pubblici ma richiedono l'obbligo della citazione
   della fonte: ma come ben sappiamo le cose non stanno affatto cosi',
   dato che le condizioni di licenza imposte dal CGIAR dicono chiaramente:
   "Users are prohibited from any commercial, non-free resale, or
    redistribution without explicit written permission from CIAT."
   Insomma, nel caso SRTM USGS/NASA abbiamo a che fare con genuini Open
   Data, nel caso CGIAR-CSI assolutamente no.
   Forse questo andava spiegato un po' meglio nel documento ... :wink:

- per quanto riguarda i formati si consiglia di usare ASCII GRID per
   tutti i vari DEM / DSM / DTM etc: e questo mi pare ottimo, visto che
   a tutti gli effetti e' un formato "aperto"

- poi pero' quando si parla di ortofoto e dintorni si mettono assieme
   indistintamente in un unico calderone GeoTIFF, TIFF e/o JPEG (con relativi
   WorldFile .TFW / .JGW), ECW e Jpeg2000
   evidentemente qua si fa molta confusione: GeoTIFF, TIFF+TFW e JPEG+JGW
   sono "formati aperti" genuini a tutti gli effetti.
   viceversa ECW e' un formato chiusissimo e supportato da un un unico
   produttore (btw, giusto per rimanere in ambito proprietario, MrSID dove e'
   sparito ? non viene neppure citato di striscio, alla faccia della par conditio).
   Jpeg2000 ... who knows ? certo che e' afflitto da un sacco di brevetti;
   e per inciso, per quanto mi risulta non esiste nessuna implementazione
   free/open che lo supporti decentemente :stuck_out_tongue:
   visto che il documento e' molto ben fatto e ricco di informazioni
   dettagliate sui pro e sui contro dei vari formati, forse una piccola
   riflessione anche sugli aspetti "formato aperto/ formato chiuso" era
   sicuramente opportuna.
   invece, purtroppo, non c'e' neppure una riga su questi aspetti, pur
   critici: se non altro per il botto di soldi che constano alcune licenze.
   in tempi di crisi economica, forse le P.A. dovrebbero tenere conto anche
   di questi aspetti quando esprime una valutazione tecnica cosi' articolata
   e riccamente dettagliata, no ?

ciao Sandro

--
Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o
contenuti pericolosi da MailScanner, ed e'
risultato non infetto.

C'è di positivo che, essendo il documento che tu hai citato un "allegato" al Decreto, tutte le osservazioni che GFOSS vorrà raccogliere potranno essere inoltrate al Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle Pubbliche Amministrazioni, appena sarà ri-costituito (quello precedente ha portato a termine il suo mandato).
La scelta di inserire tutte queste informazioni in un allegato tecnico, e non nel decreto stesso (com'era stato fatto invece per il 32/2010 che recepiva INSPIRE, ad esempio) ne consente la modifica in maniera molto più agile, non dovendo seguire tutto l'iter legislativo richiesto per la modifica di un decreto.

Saluti,
Massimo

P.S.: la volete smettere di attaccarmi sempre l'ECW ?!!! :))
(scherzo ovviamente!! Rispetto assoluto per le posizioni di GFOSS in merito).

a.furieri@lqt.it ha scritto:

On Sat, 05 May 2012 11:25:25 +0200, Massimo Zotti wrote:

Credo inoltre che qualsiasi iniziativa tesa a smuovere le acque possa
essere utile, quanto meno per stimolare la discussione ed il confronto
su questi temi così importanti, in un momento - non dimentichiamolo -
finalmente più vivace per l'informazione geografica italiana visto che
a marzo finalmente sono stati pubblicati i quattro importanti nuovi
decreti (quelli sulle ortoimmagini, dbt, sistema geodetico e
repertorio appunto [1]).

Massimo

[1] per approfondire suggerisco questo articolo

http://www.kartoblog.it/2012/04/il-ritorno-della-legalita-sui-dati.html

Massimo,

grazie per il link veramente molto utile: in particolare, razzolando tra
i numerosi riferimenti, io mi sono andato a leggere questo:
http://www.digitpa.gov.it/sites/default/files/allegati_tec/Linee%20guida%20ortoimmagini_10k%20&%20dtm.pdf

giusto alcune osservazioni a botta calda:

- finalmente vengono definite in un documento formale una serie di
  valutazioni tecniche chiare, ben fatte e molto ben documentate
  (veramente ottimo ...)

- altrettanto positivo il fatto che finalmente i vari dati satellitari
  (SRTM, Aster, OrbView3, Ikonos etc) vengano ufficialmente citati in un
  documento della Repubblica Italiana.
  casomai suscita qualche perplessita' il fatto che Landsat non sia
  neppure mai citato di striscio ... veramente strano ... e' ben
  vero che Landsat ha una risoluzione spaziale poco spinta, ma
  rimane pur sempre una delle risorse di base fondamentali, o sbaglio ?

- noto comunque che (in linea di massima) il concetto di "licenza" e'
  affrontato in modo abbastanza disinvolto e con ben poca chiarezza.
  p.es. nel caso di SRTM di dice (correttamente) che i dati SRTM "finished"
  sono pubblicamente scaricabili dai siti USGS / NASA (verissimo)
  poi subito dopo si cita la versione SRTM CGIAR-CSI dicendo vagamante
  che anche questi sono pubblici ma richiedono l'obbligo della citazione
  della fonte: ma come ben sappiamo le cose non stanno affatto cosi',
  dato che le condizioni di licenza imposte dal CGIAR dicono chiaramente:
  "Users are prohibited from any commercial, non-free resale, or
   redistribution without explicit written permission from CIAT."
  Insomma, nel caso SRTM USGS/NASA abbiamo a che fare con genuini Open
  Data, nel caso CGIAR-CSI assolutamente no.
  Forse questo andava spiegato un po' meglio nel documento ... :wink:

- per quanto riguarda i formati si consiglia di usare ASCII GRID per
  tutti i vari DEM / DSM / DTM etc: e questo mi pare ottimo, visto che
  a tutti gli effetti e' un formato "aperto"

- poi pero' quando si parla di ortofoto e dintorni si mettono assieme
  indistintamente in un unico calderone GeoTIFF, TIFF e/o JPEG (con relativi
  WorldFile .TFW / .JGW), ECW e Jpeg2000
  evidentemente qua si fa molta confusione: GeoTIFF, TIFF+TFW e JPEG+JGW
  sono "formati aperti" genuini a tutti gli effetti.
  viceversa ECW e' un formato chiusissimo e supportato da un un unico
  produttore (btw, giusto per rimanere in ambito proprietario, MrSID dove e'
  sparito ? non viene neppure citato di striscio, alla faccia della par conditio).
  Jpeg2000 ... who knows ? certo che e' afflitto da un sacco di brevetti;
  e per inciso, per quanto mi risulta non esiste nessuna implementazione
  free/open che lo supporti decentemente :stuck_out_tongue:
  visto che il documento e' molto ben fatto e ricco di informazioni
  dettagliate sui pro e sui contro dei vari formati, forse una piccola
  riflessione anche sugli aspetti "formato aperto/ formato chiuso" era
  sicuramente opportuna.
  invece, purtroppo, non c'e' neppure una riga su questi aspetti, pur
  critici: se non altro per il botto di soldi che constano alcune licenze.
  in tempi di crisi economica, forse le P.A. dovrebbero tenere conto anche
  di questi aspetti quando esprime una valutazione tecnica cosi' articolata
  e riccamente dettagliata, no ?

ciao Sandro