[Gfoss] derby dell'appennino

posso sicuramente confermare che "big G" è
poco affidabile sul posizionamento di precisione
delle ortofoto.

quando qualche anno addietro lavoravo per
l'Osservatorio Trasporti di R.Toscana era
emerso dalle prime prove con GoogleTransit
che in qualche modo c'era una "situazione
a mosaico".
mi spiego meglio: p.es. a Pisa e Siena i
percorsi degli autobus cadevano esattamente
nella sede stradale su ortofoto.
invece ad Firenze e Livorno si notavano
dei grossi disallineamenti.
la cosa era particolarmente evidente su
Firenze città , visto che tutti i bus
"guadavano" l'arno preciso a metà tra
due ponti :smiley:

dopo che segnalammo il problema a "big G"
firenze andò magicamente a posto: ma Grosseto,
Arezzo etc rimasero disallineate come prima.

e questo testimonia come certamente lavorano
"a scacchiera", e ciascun quadratino ha le proprie
regole locali di riproiezione.

quindi non stupisce affatto scoprire che (come
mostrano le figure di Andrea) esistono dei margini
di contatto in cui la sovrapposizione va liberamente
a spasso.

considerazione finale: avevo capito che il problema
riguardava i sistemi delle Regioni Toscana ed
Emilia Romagna.
che c'entra Google Maps ?
mi sono perso un passaggio ?

ciao Sandro

2011/10/4 <a.furieri@lqt.it>:

posso sicuramente confermare che "big G" è
poco affidabile sul posizionamento di precisione
delle ortofoto.

ciao

sicuramente fraintendo sia te che Andrea: ma stiamo parlando di
imprecisioni dovute al fatto di sovrapporre nostri dati locali (o
presi da altri servizi) con le immagini di Google (ma anche
OpenStreetMap/Bing/Yahoo ecc), o di discrepanze tra gauss boaga ed
utm?

Perche', nel primo caso credo che questo sia dovuto al fatto che
questi servizi, per ovvi motivi (devono rappresentare l'intero globo
terrestre), proiettano tali immagini su un sistema sferico (mercatore)
[0].
A quel punto il proiettare i nostri dati sull'immagine in 900913 - la
proiezione usata da Google et al, 900913 in 1337 speak [1] -, o il
riproiettare l'immagine da 900913 al sistema sul quale abbiamo i dati,
genera per forza di cose delle imperfezioni.

Nel secondo caso invece, non essendoci una formula esatta che converte
da utm a gauss boaga e viceversa, l'unico modo di avere risultati
quasi perfetti e' quello di applicare le costanti di transito piu'
prossime all'area che stiamo rappresentando.

Ma probabilmente ho solo perso il filo della discussione oppure e' ora
di andare a casa :slight_smile:

P

[0] http://docs.openlayers.org/library/spherical_mercator.html
[1] http://crschmidt.net/blog/archives/243/google-projection-900913/

--
Paolo Corti
Geospatial software developer
web: http://www.paolocorti.net
twitter: @capooti

2011/10/4 <a.furieri@lqt.it>:

posso sicuramente confermare che "big G" è
poco affidabile sul posizionamento di precisione
delle ortofoto.

La prima domanda da fare sarebbe: Google sta veramente
usando un algoritmo di ortorettificazione satellitare?
(che è ben diverso della ortorettificazione di foto aereo)
In terreno montagnoso fa una differenza.

ciao
Markus

On Tue, 4 Oct 2011 20:26:24 +0200, Markus Neteler wrote

La prima domanda da fare sarebbe: Google sta veramente
usando un algoritmo di ortorettificazione satellitare?

io credo che il problema sia di origine differente,
molto più terra terra:
Google in pratica usa un "mosaico" di materiali diversi
ed anche abbastanza poco omogenei.
in qualche zona c'è una copertura ad alta risoluzione,
qualche altra zona ha una copertura a bassa risoluzione etc.

a certe scale (ma non ad altre) si notano dei vistosi
margini e/o tasselli con improvvisi salti di colore;
evidentemente, sono proprio le zone in cui avviene
una sovrapposizione tra due materiali di differente
origine.

e presumibilmente, ogni tassello ha i suoi propri
parametri di posizionamento: che spesso "saltano"
in modo assurdo anche nel giro di pochi Km.

se volete un ottimo esempio:
- posizionatevi su perugia / attivate le ortofoto
- seguite la superstrada SS3 verso Spoleto

sia a perugia che a spoleto la sovrapposizione
tra grafo stradale ed ortofoto è buona.
invece a foligno e spello (a metà percorso) si riscontra
a colpo d'occhio un disallineamento grossolano e
generalizzato.

ergo, credo proprio che si possa escludere qualsiasi
ipotesi sugli algoritmi etc: evidentemente è un
problema di posizionamento dei singoli tasselli
per piccole zone.
ciao Sandro

On Tue, Oct 04, 2011 at 08:54:09PM +0200, a.furieri@lqt.it wrote:

io credo che il problema sia di origine differente,
molto più terra terra:
Google in pratica usa un "mosaico" di materiali diversi
ed anche abbastanza poco omogenei.
in qualche zona c'è una copertura ad alta risoluzione,
qualche altra zona ha una copertura a bassa risoluzione etc.

a certe scale (ma non ad altre) si notano dei vistosi
margini e/o tasselli con improvvisi salti di colore;
evidentemente, sono proprio le zone in cui avviene
una sovrapposizione tra due materiali di differente
origine.

e presumibilmente, ogni tassello ha i suoi propri
parametri di posizionamento: che spesso "saltano"
in modo assurdo anche nel giro di pochi Km.

se volete un ottimo esempio:
- posizionatevi su perugia / attivate le ortofoto
- seguite la superstrada SS3 verso Spoleto

sia a perugia che a spoleto la sovrapposizione
tra grafo stradale ed ortofoto è buona.
invece a foligno e spello (a metà percorso) si riscontra
a colpo d'occhio un disallineamento grossolano e
generalizzato.

ergo, credo proprio che si possa escludere qualsiasi
ipotesi sugli algoritmi etc: evidentemente è un
problema di posizionamento dei singoli tasselli
per piccole zone.

Personalmente mi sento di confermare, a parte il fatto
che non si tratta di ortofoto, ma di immagini satellitari
(quindi con geometria di acquisizione parecchio diversa).
In realta' tutti i vendor forniscono tra i propri prodotti
immagini ortorettificate con DEM medio e non credo che
il signor G si sogni di usare qualcosa di diverso da
tale prodotto pre-processato. Questo perché poi gli
tocca fare comunque un bel lavoro pesante di mosaicatura
e registrazione delle immagini - operazioni che non sempre
vanno per la quale, soprattutto quando si deve passare
per diverse risoluzioni. I DEM a precisione spinta necessari
alla ortorettifica di precisione non sono sempre disponibili,
quindi si accontentano di 'stirare' e registrare fra loro
le immagini usando dei GCP semi-automatici. Il risultato è
che a seconda delle zone appunto il risultato ha qualità
piuttosto variabile. Salvo aggiustamenti on-demand e nei
limiti di quel che si riesce a fare.

Cheers

--
Francesco P. Lovergine