[Gfoss] Digest di Gfoss, Volume 84, Numero 47

On 06/30/2012 09:06 AM, gfoss-request@lists.gfoss.it wrote:

OT: Cioè? L'Arc-Team non è famoso su Gfoss.it? Dopo tutto lo
scassamento di Naponiello!!! AHhaha!
Viva gli archeologiGFOSSARI...
Scusate è colpa di Caronte.
Ciao
Luca
   

Maledetto...me la pagherai :wink:
Effettivamente devo dire che ho "scassato" abbastanza ma quel poco che so lo devo a questa lista!
Negli ultimi tempi ho un po' "latitato" e faccio un "mea culpa" pubblico per non aver informato la lista dei progetti che stiamo portando avanti con Arc-Team (motivo per cui non siamo "famosi" su Gfoss!). Tengo a precisare che la nostra assenza è dovuta essenzialmente a motivi di tempo: come la maggior parte degli archeologiGFOSSARI - Luca può confermare - di giorno siamo in cantiere e di notte siamo a scrivere codice!!!
Con molti della lista siamo in contatto più o meno diretto (Luca Mandolesi, Maurizio Napolitano, Markus Netteler ...) così come con altri programmatori "open" (Pierre Moulon, Michael Barton, Benjamin Ducke ...).
A questo punto credo sia giusto fare una brevissima presentazione, almeno per chiarire per cosa sta il famigerato suffisso "arc".
Arc-Team è una ditta di archeologia fondata nel 2005 da Alessandro e Luca Bezzi, e da Rupert Gietl; quest'anno la ditta si è allargata inserendo 3 nuovi soci: Giuseppe Naponiello (io), Silvia Rezza e Kati Fiestmantl.
Fin dall'inizio abbiamo lavorato con software libero, avviando una serie di sperimentazioni per migliorare il lavoro di documentazione archeologica.
Uno dei nostri primi progetti è stata la creazione di una distribuzione per l'archeologia che, con molta fantasia, abbiamo chiamato ArcheOS. Dopo i primi discutibili risultati, grazie al prezioso aiuto di Fabrizio Furnari, abbiamo creato una solida distro basata su Debian Squeeze. ArcheOS è stata scaricata da moltissimi archeologi, architetti e geologi, da diversi enti di ricerca un po' in tutto il mondo e anche da qualche ente pubblico (ad esempio il comune di Fosdinovo...forse perché il sindaco è un archeologo!!!). Dopo un po' è nata, in maniera del tutto spontanea, una comunità di utenti e di sviluppatori (con due mailing list differenti) che ci aiutano nelle fasi di testing, nella pacchettizzazione dei software e nella gestione della "grafica" (icone, sfondi ecc.).
Dal 2006 collaboriamo in pianta stabile con l'università di Innsbruck, dipartimento di archeologia del Vicino Oriente, durante le loro missioni in Armenia e in Georgia. Con loro abbiamo sviluppato un metodo di documentazione e divulgazione dei dati di scavo basato totalmente su software libero: e-foto + grass + gimp + openjump + postgresql/postgis + geoserver + openlayers; metodo che utilizziamo anche per i nostri cantieri qui in Italia.
Dal 2009 collaboriamo con l'Università di Lund (Niccolò Dell'Unto), con loro abbiamo sperimentato l'uso della structure from motion in archeologia ed è diventata parte integrante della documentazione che consegnamo in Soprintendenza.
Alessandro Bezzi, a tal proposito, ha scritto una semplice interfaccia in python (ppt-gui) per utilizzare in maniera intuitiva bundler + pmvs2.
Sempre Alessandro ha scritto un'interfaccia per "Stippler", software per il disegno automatico dei reperti archeologici.
Recentemente è iniziata una collaborazione con Cicero de Moraes, un bravissimo modellatore blender brasiliano (utente ArcheOS), sullo sviluppo di una tecnica (ovviamente "open") per la ricostruzione facciale in ambito forense (io sono un archeologo con una formazione da antropologo fisico, e Silvia Rezza, l'altra nuova socia, è laureata in paleopatologia).
Parallelamente stiamo lavorando sul fronte geodatabase e webgis (campo di cui mi occupo direttamente io). Oltre ai "classici" webgis, stiamo lavorando (da poco) sullo sviluppo di un webgis 3d (basato su un db 3d), utilizzando le librerie openGL.
Dopo aver sviluppato webgis sia per Università (Pisa, Padova) che per la Soprintendenza di Trento, da circa un anno sto lavorando con la Soprintendenza del Friuli allo sviluppo di un software per la gestione via web delle pratiche territoriali. Quest'ultimo è un progetto, a mio avviso, molto importante al quale hanno aderito altre 2 Soprintendenze (Veneto e Lombardia). E' importante sotto diversi punti di vista, intanto perché una P.A. come la Soprintendenza archeologica, si è fatta promotrice di un progetto che va nell'ottica della condivisione dei dati e della trasparenza del lavoro dei funzionari, ma anche perché si sta lavorando alla creazione di un protocollo di lavoro "comune" da condividere con enti quali Comuni e Università e soprattutto nella definizione di "standard" nella consegna dei dati da parte delle ditte archeologiche o dei concessionari di scavo (cosa per noi archeologi molto importante).
Per finire vi segnalo un blog "Ator" [0], forse l'unico canale che riusciamo a tenere abbastanza aggiornato!!!!

Le cose da dire sono tante e purtroppo non ho il dono della sintesi, mi fermo qui sperando di non essere stato troppo confusionario :wink:

Mi scuso per la lunga mail e soprattutto mi scuso per non averla scritta prima :wink:

Buon lavoro a tutti

-beppe-

[0] http://arc-team-open-research.blogspot.it/

Il 09/07/2012 22:07, Giuseppe Naponiello ha scritto:

Maledetto...me la pagherai :wink:

Le cose da dire sono tante e purtroppo non ho il dono della sintesi, mi fermo qui
sperando di non essere stato troppo confusionario :wink:

Grazie mille, era un peccato che tutto questo lavoro non venisse alla luce del sole :wink:
Ho letto bene openGL, o intendevi webGL?
A presto, e continuate ad aggiornarci!
--
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
Full contact details at www.faunalia.eu/pc
Nuovi corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.it/calendario

Il 09/07/2012 22:07, Giuseppe Naponiello ha scritto:

Dopo aver sviluppato webgis sia per Università (Pisa, Padova) che per la Soprintendenza di Trento, da circa un anno sto lavorando con la >Soprintendenza del Friuli allo sviluppo di un software per la gestione via web delle pratiche territoriali. Quest'ultimo è un progetto, a mio >avviso, molto importante al quale hanno aderito altre 2 Soprintendenze (Veneto e Lombardia). E' importante sotto diversi punti di vista, >intanto perché una P.A. come la Soprintendenza archeologica, si è fatta promotrice di un progetto che va nell'ottica della condivisione dei >dati e della trasparenza del lavoro dei funzionari, ma anche perché si sta lavorando alla creazione di un protocollo di lavoro "comune" da >condividere con enti quali Comuni e Università e soprattutto nella definizione di "standard" nella consegna dei dati da parte delle ditte >archeologiche o dei concessionari di scavo (cosa per noi archeologi molto importante).

Si può chiarire questo punto Giuseppe?

Hai dei documenti o delle convenzioni che indichino di quale natura
sia il rapporto che intercorre tra te, Arc_Team e Soprintendenza (Ben
2!!) per lo sviluppo di software foss...

Te lo chiedo perchè in Emilia Romagna continuiamo (noi come ditta
adArte snc e come pyArchInit Team) ci cntinuano a dire che non possono
avere rapporti con noi perchè tramite l'opensource e con lo sviluppo
di pyArchInit (abbiamo chiesto di essere monitorati durante lo
sviluppo...non di essere pagati...) creeremmo un monopolio. Inoltre
non possiamo sperimentare i software gfoss con dati della
Soprintendenza..dovremmo chiedere i permessi... Chissà come fanno a
Pisa con il progetto Mappa...

Mi piacerebbe sapere inoltre cosa ne pensano Marica Landini e
Francesco Marucci, che se non sbaglio lavorano in Regione E-R e con i
quali mi sarebbe piaciuto portare un discorso anche a livello di
Soprintendenza.

Se si potesse avere dei riferimenti delle convenzioni delle altre
Soprint da presentare anche in Emilia Romagna sarebbe proprio un passo
avanti...e io diventerò RICCHISSIMO!!! AHHAHA! Scusate...è il caldo..e
il nervoso da attesa..come ha detto Furieri a Roma per l'ArcheoFOSS:
"conoscendo la Soprintendenza, aspettiamo almeno 18 anni prima di
avere una risposta..."

Ciao
Luca

Il 09/07/2012 16:27, Luca Mandolesi ha scritto:

Te lo chiedo perchè in Emilia Romagna continuiamo (noi come ditta
adArte snc e come pyArchInit Team) ci cntinuano a dire che non possono
avere rapporti con noi perchè tramite l'opensource e con lo sviluppo
di pyArchInit (abbiamo chiesto di essere monitorati durante lo
sviluppo...non di essere pagati...) creeremmo un monopolio.

Questo sarebbe vero se non rilasciaste i sorgenti; se sono pubblici, il monopolio non
esiste, perche' ovviamente chiunque può prendere il vostro codice, migliorarlo,
forkarlo ecc.
Ma, toglimi una curiosita': secondo loro il problema del monopolio non si pone, nel
caso del software proprietario?
Saluti.
--
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
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Nuovi corsi QGIS e PostGIS: http://www.faunalia.it/calendario

On Mon, 9 Jul 2012 16:27:21 +0200, Luca Mandolesi wrote:

Te lo chiedo perchè in Emilia Romagna continuiamo (noi come ditta
adArte snc e come pyArchInit Team) ci cntinuano a dire che non possono
avere rapporti con noi perchè tramite l'opensource e con lo sviluppo
di pyArchInit (abbiamo chiesto di essere monitorati durante lo
sviluppo...non di essere pagati...) creeremmo un monopolio.

questa va assolutamente incorniciata ed esposta in qualche Museo
con la debita pompa per l'imperitura memoria dei posteri :smiley:

se e' Open Source, per definizione deve essere messo liberamente
a disposizione di qualsiasi essere umano vivente sul pianeta,
senza che sia possibile alcuna discriminazione di sorta
(sessuale, religiosa, razziale, politica etc).
almeno, questo dicono unanimemente tutte quante le licenze
riconosciute valide dalla OSI.

altrimenti, perche' mai si chiamerebbe "sw libero" ???

quindi di fatto incentivare e sostenere lo sviluppo Open Source
e' l'unico meccanismo noto che consenta a qualsiasi Pubblica
Amministrazione di evitare che gli investimenti di denaro pubblico
(ma anche un semplice appoggio morale) vadano a favorire situazioni
di monopolio e/o di oligopolio.

con palmare evidenza, e' vero esattamente l'opposto: favorendo lo
sviluppo Open Source si pongono solide e robuste barriere legali
che garantiscono che il software prodotto sotto l'egida della
Pubblica Amministraizone restera' eternamente nella libera
disponibilita' di chicchessia, in qualsivoglia punto del globo.

sostenere il contrario pare quanto meno stravagante, e va sicuramente
contro il senso comune (olre a cozzare contro l'interpretazione
largamente prevalente in sede internazionale).

altro che "creare un monopolio"; l'open source e' l'unica medicina
che combatte i monopoli alla radice :wink:

ciao Sandro

--
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