[Gfoss] disintossicarsi da ECW: un'esperienza

Ciao a tutti,

entro nel dibattito ECW con la mia esperienza.

Tempo addietro infatti ho avuto lo stesso problema. Dopo averlo
espresso in lista l'infaticabile presidente se ne era uscito con tutta
una serie di benchmark molto chiarificatori da cui si evinceva che la
ricetta per ottenere le stesse (in realtà superiori) prestazioni
dell'ECW con strumenti open era la seguente:

- file TIFF
- opzioni GDAL: TILED=YES COMPRESS=JPEG QUALITY=75
- aggiungere piramidi

il prezzo sono dei file lievemente più grandi di circa il 30%.

Nel frattempo ho collaudato la ricetta su un server WMS (usando
Geoserver) convertendo le ortofoto a 50 cm di tutta la mia regione
(Friuli-Venezia Giulia) e devo dire che tutto funziona magnificamente,
riproezioni, stampa e quant'altro. La fatica in questo caso è
configurare opportunamente il server, attività peraltro necessaria
anche con ECW.

In definitiva quando mi capita un ECW la prima cosa che faccio è
convertirlo subito con la ricetta di cui sopra, pago quel 30% di
spazio disco in più con il vantaggio di un rendering più veloce e la
completa compatibilità con qualsiasi software.

Se ricordo bene il vantaggio che Rasterlite2 dovrebbe portare è quello
di sfruttare la capacità del buon vecchio jpeg di estrarre le overview
agli zoom "interi" (2, 4 e 8) quindi risparmando la creazione delle
piramidi ed arrivando in pari con lo spazio occupato.

Insomma dietro l'ECW sembra esserci anche molto marketing, perché i
vantaggi rispetto al buon vecchio (Geo)TIFF sono davvero ridotti.

L'unico problema in tutto ciò è che chi ha in casa una montagna di
file ECW deve faticare un po' nel trovare la libreria con cui
compilare gdal e poi prepararsi un po' di script per la conversione,
se un'ammistrazione pubblica o una ditta non ha le competenze per
farlo purtroppo si ritrova a dover pagare un professionista e quindi
se ne resta con il suo tossico formato proprietario.

Ciao,

Stefano

Il giorno Sun, 12/06/2011 alle 22.24 +0200, Stefano Salvador ha scritto:

L'unico problema in tutto ciò è che chi ha in casa una montagna di
file ECW deve faticare un po' nel trovare la libreria con cui
compilare gdal e poi prepararsi un po' di script per la conversione,
se un'ammistrazione pubblica o una ditta non ha le competenze per
farlo purtroppo si ritrova a dover pagare un professionista e quindi
se ne resta con il suo tossico formato proprietario.

Ciao Stefano,
vorrei commentare l'equazione "si paga → non si può fare" ‒ che peraltro
era emersa anche in altri interventi su questo tema.

Mi sembra una considerazione sbagliata. Se c'è un valore nel non dover
più avere a che fare con un formato proprietario, allora ha un senso
anche pagare per farlo. Il problema del ECW SDK non è di essere a
pagamento (se si vuole l'utilizzo server, file oltre 500 MB, etc.), ma
di essere proprietario.

Ciao,
steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

Ciao Stefano,
mi stai dicendo che, semplicemente tilizzando, e usando una compressione jpeg, il tuoi tiff hanno prestazioni di rendering paragonabili, se non superiori, agli ecw?
Mi sembrava che i vecchi thread dicessere il contrario… vado a ricercarli, ma intanto la tua “prova su strada” m’interessa più delle analisi teoriche.

giovanni

Il giorno 12 giugno 2011 22:24, Stefano Salvador <stefano.salvador@gmail.com> ha scritto:

Ciao a tutti,

entro nel dibattito ECW con la mia esperienza.

Tempo addietro infatti ho avuto lo stesso problema. Dopo averlo
espresso in lista l’infaticabile presidente se ne era uscito con tutta
una serie di benchmark molto chiarificatori da cui si evinceva che la
ricetta per ottenere le stesse (in realtà superiori) prestazioni
dell’ECW con strumenti open era la seguente:

  • file TIFF
  • opzioni GDAL: TILED=YES COMPRESS=JPEG QUALITY=75
  • aggiungere piramidi

il prezzo sono dei file lievemente più grandi di circa il 30%.

Nel frattempo ho collaudato la ricetta su un server WMS (usando
Geoserver) convertendo le ortofoto a 50 cm di tutta la mia regione
(Friuli-Venezia Giulia) e devo dire che tutto funziona magnificamente,
riproezioni, stampa e quant’altro. La fatica in questo caso è
configurare opportunamente il server, attività peraltro necessaria
anche con ECW.

In definitiva quando mi capita un ECW la prima cosa che faccio è
convertirlo subito con la ricetta di cui sopra, pago quel 30% di
spazio disco in più con il vantaggio di un rendering più veloce e la
completa compatibilità con qualsiasi software.

Se ricordo bene il vantaggio che Rasterlite2 dovrebbe portare è quello
di sfruttare la capacità del buon vecchio jpeg di estrarre le overview
agli zoom “interi” (2, 4 e 8) quindi risparmando la creazione delle
piramidi ed arrivando in pari con lo spazio occupato.

Insomma dietro l’ECW sembra esserci anche molto marketing, perché i
vantaggi rispetto al buon vecchio (Geo)TIFF sono davvero ridotti.

L’unico problema in tutto ciò è che chi ha in casa una montagna di
file ECW deve faticare un po’ nel trovare la libreria con cui
compilare gdal e poi prepararsi un po’ di script per la conversione,
se un’ammistrazione pubblica o una ditta non ha le competenze per
farlo purtroppo si ritrova a dover pagare un professionista e quindi
se ne resta con il suo tossico formato proprietario.

Ciao,

Stefano


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518 iscritti al 3.6.2011

gfoss-bounces@lists.gfoss.it scritti il 12/06/2011 22.24.29

> Ciao a tutti,

> entro nel dibattito ECW con la mia esperienza.

> Tempo addietro infatti ho avuto lo stesso problema. Dopo averlo
> espresso in lista l'infaticabile presidente se ne era uscito con tutta
> una serie di benchmark molto chiarificatori da cui si evinceva che la
> ricetta per ottenere le stesse (in realtà superiori) prestazioni
> dell'ECW con strumenti open era la seguente:

> [...]

Noi ci siamo "liberati" di ECW usando:

- WMS-C (con TileCache che si appoggia su un server WMS Mapserver) per quanto riguarda i raster per QGIS
- WMS con MapServer che legge i file TIFF

e nessun rimpianto :-)