>><i> E' per questo sono preferibili quei formati che abilitano il controllo
</i>>><i> con delle regole presenti intrinsecamente nel dato, ad es i formati
</i>>><i> basati su RDBMS come Postgis e Spatialite
</i>>
>forse mi sono perso qualcosa, ma Luca dice di avere editato i dati
>tramite QGIS direttamente in PostGIS quindi neanche gli RDBMS sono una
>garanzia assoluta.
>
>Ciao,
>
>Stefano
Certo che e’ possibile che una geometria diventi non valida dentro postgis.
E’ possibile in qualsiasi ambiente:
oracle, sde, shapefile,postgis e anche spatialite.
E’ una problematica che attiene alla rappresentazione del dato che nei computer e’ sempre in una aritmetica finita e non infinita.
A parole di parla di numeri reali, ma nella realta’ dei computers i numeri reali non sono , e quando effettui delle operazioni di taglio, ad esempio, introduci dei vertici che hanno dei leggerissimi (a livelli microscopici) spostamenti, che pero’ si moltiplicano per ogni singolo taglio che fai sulla medesima geometria questo effetto a cascata introduce delle somme di spostamenti che come effetto ultimo possono causare lo scavalcamento di un vertice rispetto a un altro e di conseguenza la nascita dei mitici fiocchetti.
Insomma questo succede in qualunque ambiente, postgis compreso.
Cambia solo l’entita dei microspostamenti che determinano questo effetto.
Nel geodatabase la griglia e’ variabile ma generalmente piu’ grossa rispetto a postgis, in postgis ha un certo grado di finezza (molto elevato), in oracle la grana e’ variabile e credo possa raggiungere sotto certe condizioni quella di postgis.
Ma ribadisco che anche postgis ha una griglia e quindi puo’ accedere anche li’.
Va aggiunto che alla nascita dei fiocchetti , oltre alla dimensione della griglia, concorre anche gli algoritmi impiegati nelle varie operazioni di taglio e cuci che i GIS compiono, e li’ pero’ mi fermo perche’ non so’ che algoritmi usano i vari strumenti.
In realta’ andrebbe poi chiarito che nel caso di postgis si dovrebbe in realta parlare di Geos , perche’ postgis usa Geos per tutte queste operazioni.
Come pure nel caso del geodatabase , in realta’ si dovrebbe parlare di arcview/arceditor perche’ e’ lui lo strumento che effettua realmente l’operazione.