[Gfoss] Festa della geografia

Ciao a tutti,
noto che la mia affermazione ha scatenato una discussione,
che probabilmente si sta allontanando da quello che era il mio intento.
Probabilmente il termine certificazione è stato usato da me erroneamente o
non è stato inserito in un contesto tale da giustificarne la presenza.
Quello che volevo intendere, ci riprovo, è che nelle pubbliche amministrazioni
per molti motivi sono state orientate nella maggior parte dei casi
ad utilizzare pacchetti “certificati”, forse meglio, più consolidati e testati,
come arcgis/arcview con arcsde/oracle o mdb ecc…
Dal momento che ho notato al convegno sulle banche dati della regione toscana
della Festa della Geografia un’apertura consistente verso il mondo del GIS Open Source,
vedi utilizzo diffuso da parte del LaMMa di strumenti come postrgresql+postgis mapserver pmapper,
quindi un apertura chiara verso il GFOSS server-side , ho pensato semplicemente, che forse per
incentivare una migrazione verso GFOSS nelle PA un passaggio intermedio potesse essere
quello di garantire una maggiore integrazione tra i prodotti server OS e i
desktop proprietari. La garanzia di interoperabilità è quella che intendevo come
“certificato”. L’idea, forse sbagliata, è che se dentro un comune c’è postgresql+postgis+mapserver
sarebbe più facile invogliare un test su prodotti desktop OS.

Spero di aver fatto un minimo di chiarezza in più…

Eugenio

probabilmente ho usato dei termini che hanno indotto giustamente
in

On Sat, Nov 15, 2008 at 11:25:08AM +0000, Eugenio Trumpy wrote:

Si,
c’eravamo,
ma la cosa degna di nota è che il vento forse sta cambiando…
Ho seguito il convegno sulle banchedati regionali sia giovedì che venerdì, molte sono su postgresql-postgis, e si fa largo uso di mapserver-pmapper (vedi LaMMa).
Chiacchierando in qua e in la sembra che uno dei freni sia che posgresql-postgis non sia certificato, forse è un percorso da perseguire per far si che ci sia una diffusione ancora maggiore…

Scusa, certificato da chi ?
PostGIS e’ certificato OGC…

–strk;


Visita il suo Spaces! Doretta ti “cerca”…

On Mon, Nov 17, 2008 at 11:03:17AM +0000, Eugenio Trumpy wrote:

Quello che volevo intendere, ci riprovo, è che nelle pubbliche amministrazioni
per molti motivi sono state orientate nella maggior parte dei casi
ad utilizzare pacchetti "certificati", forse meglio, più consolidati e testati,
come arcgis/arcview con arcsde/oracle o mdb ecc...

Scusa, ma continui a non rispondere alla domanda:
cosa intendi per "certificati" ? Certificati DA CHI ?

La garanzia di interoperabilità è quella che intendevo come
"certificato".
L'idea, forse sbagliata, è che se dentro un comune c'è postgresql+postgis+mapserver
sarebbe più facile invogliare un test su prodotti desktop OS.

Per certificare l'interoperabilita' il certificatore migliore
e' lo "standardization body" che maintiene a pubblica lo
standard, appunto, di interoperabilita'.

L'Open Geospatial Consortium [1] ha, appunto, dei test
di interoperabilita' che usa per dare o meno il certificato
ad un prodotto che voglia dirsi "OGC compliant".
Postgis ha ottenuto tale cerficicato nel 2006 [2]
(lo ricordo bene perche' ho lavorato io alla preparazione del
codice per il test...)

[1] http://www.opengeospatial.org/
[2] http://postgis.refractions.net/news/20060901/

--strk;

Condivido il disagio di Eugenio:
Saltuariamente, mi sono trovato a lavorare con la PA, o almeno a proporre
sistemi OS, e una delle mie lacune è stata il non saper rispondere bene
alla semplice domanda:
<< ci sono delle linee guida della PA che ci consigliano QUALI strumenti
adottare? Non vogliamo "sbagliare" acquisendo dei sistemi che potrebbero
essere poco o nulla supportati per la loro natura di OS - o comunque
"libera".>>

Di contro ci sono realtà in cui questi standard sono di fatto l'unica
soluzione accettata, conosco in particolare il SIT della Regione Abruzzo
dove l'ente locale che vuole pubblicare la propria cartografia DEVE farlo
secondo standard OGC.

Credo che nella PA l'utilizzo virtuoso dello strumento OS sia demandato
alla buona volontà del responsabile di turno, che deve fare un salto nel
buio accettando di dipendere dai professionisti del sw più che dalla
software house internazionale in cambio dell'evidente risparmio.

So, ma per "sentito dire", che esistono delle direttive CNIPA
sull'utilizzo di Sistemi OS ma non so se sono esplicitamente citati i ben
noti qgis+postgis+mapserver+pmapper+ ecc.
Qualcuno ha dei riferimenti? documentazione? direttive? legislazione?
qualcosa che può essere prodotto per sensibilizzare il "responsabile di
turno"?

saluti
            ............................pg

--
Pietro Giannini
Bytewise srl - Area GIS
41°50'38.58"N 12°29'13.39"E

On Lun, Novembre 17, 2008 12:03, Eugenio Trumpy wrote:

Ciao a tutti,
noto che la mia affermazione ha scatenato una discussione,
che probabilmente si sta allontanando da quello che era il mio intento.
Probabilmente il termine certificazione è stato usato da me erroneamente o
non è stato inserito in un contesto tale da giustificarne la presenza.
Quello che volevo intendere, ci riprovo, è che nelle pubbliche
amministrazioni
per molti motivi sono state orientate nella maggior parte dei casi
ad utilizzare pacchetti "certificati", forse meglio, più consolidati e
testati,
come arcgis/arcview con arcsde/oracle o mdb ecc...
Dal momento che ho notato al convegno sulle banche dati della regione
toscana
della Festa della Geografia un'apertura consistente verso il mondo del
GIS Open Source,
vedi utilizzo diffuso da parte del LaMMa di strumenti come
postrgresql+postgis mapserver pmapper,
quindi un apertura chiara verso il GFOSS server-side , ho pensato
semplicemente, che forse per
incentivare una migrazione verso GFOSS nelle PA un passaggio intermedio
potesse essere
quello di garantire una maggiore integrazione tra i prodotti server OS e i
desktop proprietari. La garanzia di interoperabilità è quella che
intendevo come
"certificato". L'idea, forse sbagliata, è che se dentro un comune c'è
postgresql+postgis+mapserver
sarebbe più facile invogliare un test su prodotti desktop OS.

Spero di aver fatto un minimo di chiarezza in più...

Eugenio

probabilmente ho usato dei termini che hanno indotto giustamente
in

On Sat, Nov 15, 2008 at 11:25:08AM +0000, Eugenio Trumpy wrote:
>
>
> Si,
> c'eravamo,
> ma la cosa degna di nota è che il vento forse sta cambiando...
> Ho seguito il convegno sulle banchedati regionali sia giovedì che
venerdì, molte sono su postgresql-postgis, e si fa largo uso di
mapserver-pmapper (vedi LaMMa).
> Chiacchierando in qua e in la sembra che uno dei freni sia che
posgresql-postgis non sia certificato, forse è un percorso da
perseguire per far si che ci sia una diffusione ancora maggiore...

Scusa, certificato da chi ?
PostGIS e' certificato OGC...

--strk;

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Condivido il disagio di Eugenio:
Saltuariamente, mi sono trovato a lavorare con la PA, o almeno a proporre
sistemi OS, e una delle mie lacune è stata il non saper rispondere bene
alla semplice domanda:
<< ci sono delle linee guida della PA che ci consigliano QUALI strumenti
adottare? Non vogliamo "sbagliare" acquisendo dei sistemi che potrebbero
essere poco o nulla supportati per la loro natura di OS - o comunque
"libera".>>

Per questo ci sono vari centri di competenza, tipicamente regionali.
Ma non dimentichiamo che le amministrazioni si guardano soprattutto l'un
l'altra, per cui le prime adozioni di SW libero, se fatte conoscere, sono
di solito il miglior veicolo per costruire una rete di credibilita'.
Anche per questo stiamo facendo il convegno del 28 pv.

Credo che nella PA l'utilizzo virtuoso dello strumento OS sia demandato
alla buona volontà del responsabile di turno, che deve fare un salto nel
buio accettando di dipendere dai professionisti del sw più che dalla
software house internazionale in cambio dell'evidente risparmio.

Non parliamo di salto nel buio, altrimenti vorrebbe dire che:
1. i dipendenti pubblici sono sistematicamente incapaci di valutare la
bonta' di una soluzione
2. le PPAA si forniscono esclusivamente dai piu' grossi venditori;
ambedue affermazioni false.
pc
--
Paolo Cavallini
http://faunalia.it/pc

Non parliamo di salto nel buio, altrimenti vorrebbe dire che:
1. i dipendenti pubblici sono sistematicamente incapaci di valutare la
bonta' di una soluzione
2. le PPAA si forniscono esclusivamente dai piu' grossi venditori;
ambedue affermazioni false.

Devo aver usato un'espressione colorita... non volevo intendere ne' il
punto 1. ne' il punto 2... e mi scuso con i dipendenti pubblici che ci
leggono se ho lasciato intendere qesto... :slight_smile:

Ho solo avuto l'impressione che nella scelta di una soluzione - certe
volte non sempre - il funzionario di una PA sia preoccupato della
possibilità che la sua scelta possa essere criticata e bocciata da una
autorità superiore, dai colleghi, dal successore in carica... Questa è una
preoccupazione più che legittima per chi ha delle responsabilità.

Prima di tutto chiedevo a chi ha più esperienza di me se questa
impressione è vera o falsa. Magari mi sbaglio.
E poi chiedevo qualche consiglio, per il futuro, per mitigare le
preoccupazioni del funzionario: legislazione, direttive, esempi.

Saluti .......................pg

--
Pietro Giannini
Bytewise srl - Area GIS
41°50'38.58"N 12°29'13.39"E