[Gfoss] Futuro dell'associazione

Ciao

In attesa che ci si possa vedere per una assemblea o un altra forma “organizzata” per discutere di cosa vuole e può essere l’associazione provo a scrivere qui qualche riflessione personale che potrebbe essere spunto per discuterne anche qui.

Il modello di associazione che piacerebbe a me, e che credo possa funzionare al meglio, è molto leggero e fluido.

Un associazione con uno statuto forte, che delinei nettamente quali sono i principi inderogabili e le linee guida che devono essere presenti in ogni attività che possa considerarsi come attività dell’associazione.

Una associazione con pochissime cariche e con molte attività da parte dei soci, una sorta di non-associazione :slight_smile:

Mi spiego meglio. Mi pare che molte persone, sia soci dell’associazione che orbitanti intorno, svolgano attività a favore del software geografico Open Source, o siano interessati a farlo.

Il modo migliore perchè questa attività vengano realizzate è l’organizzazione spontanea, dal basso. Il ruolo di GFOSS dovrebbe essere quello di collante, di aggregatore di iniziative, che possa dare risonanza e “ufficialità” alle attività dei singoli.

In questo modello io vedo un comitato ristretto, ovviamente eletto dai soci, di 3-5 persone il cui ruolo principale sia la “custodia” dello statuto e la garanzia che le attività svolte col bollino GFOSS non contrastino palesemente con i principi irrinunciabili dichiarati nello statuto. Fatto salvo questo massima libertà di azione a chiunque, perchè la pluralità di azioni e di diverse visioni può solo essere fonte di ricchezza e di crescita per tutta l’associazione.

Chiunque voglia svolgere un attività e fregiarla del bollino GFOSS dovrebbe semplicemente dichiararlo al comitato raccontando brevemente di cosa si tratta e dare “prova” che non contrasta con lo statuto. Ed il comitato dovrebbe “autorizzare” e dare risonanza.

Ovviamente il comitato deve essere una struttura estremamente agile e veloce, che possa dare risposte certe e rapide, deve quindi essere composto da persone che oltre alla competenza siano anche disponibili a dedicare una piccola (?) quota del loro tempo.

Ad esempio più di una volta ho letto qui in lista di azioni che qualcuno ha proposto all’associazione verso aziende/enti pubblici italiani ma a cui poi mi pare non vi sia stato seguito.

Se il socio invece diventa la parte attiva, e scrive di proprio pugno la comunicazione, il ruolo dell’associazione diventa soltanto quella di canale trasmissivo.

Ovviamente le mie considerazioni sono da esterno. Anche se sono utente di software Open Source, non solo geografici, da molti anni mi sono avvicinato all’associazione ma solo nell’ultimo anno seguo con più attenzione l’associazione.

Buona giornata

Stefano


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Il 22/04/2013 08:05, Stefano Iacovella ha scritto:

Ovviamente le mie considerazioni sono da esterno. Anche se sono utente di software
Open Source, non solo geografici, da molti anni mi sono avvicinato all'associazione
ma solo nell'ultimo anno seguo con più attenzione l'associazione.

Stefano, grazie per le tue riflessioni, che in generale condivido, e in effetti sono
state il modus operandi dell'associazione per vari anni.
Confide nell'impegno, anche dei "simpatizzanti" (o "fiancheggiatori esterni"), per
far ripartire il processo su queste basi. Invito quindi gli interessati ad
iscriversi, e a portare forze nuove nell'associazione.
Saluti.

- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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Ciao Stefano,

grazie per le tue riflessioni, in effetti la tua visione e` molto simile alla mia. Alcuni commenti inlines.

···

2013/4/22 Stefano Iacovella <stefano.iacovella@gmail.com>

[…]

Il modello di associazione che piacerebbe a me, e che credo possa funzionare al meglio, è molto leggero e fluido.

Un associazione con uno statuto forte, che delinei nettamente quali sono i principi inderogabili e le linee guida che devono essere presenti in ogni attività che possa considerarsi come attività dell’associazione.

Lo statuto attuale e forte nel definire i principi, che credo siano condivisi dalla maggior parte di coloro che scrivono in questa ML, ma non definisce le modalita pratiche di applicazione, che sono state demandate dallo statuto stesso ad una sorta di regolamento interno. Tale regolamento, estensione naturale dello statuto, non e mai stato scritto. Nel corso delle due ultime assemblee si era chiesto ai soci di partecipare alla stesura, il consiglio nella persona di Marica si era reso disponibile a coordinarne le attivita, dedicando il proprio tempo. Da quel che ne so, i soci non hanno poi partecipato, chiedo conferma a Marica, per cui l’attivita si e arenata (almeno ai tempi in cui ho lasciato il consiglio e l’associazione la situazione era questa).

Una associazione con pochissime cariche e con molte attività da parte dei soci, una sorta di non-associazione :slight_smile:

Mi spiego meglio. Mi pare che molte persone, sia soci dell’associazione che orbitanti intorno, svolgano attività a favore del software geografico Open Source, o siano interessati a farlo.

Il modo migliore perchè questa attività vengano realizzate è l’organizzazione spontanea, dal basso. Il ruolo di GFOSS dovrebbe essere quello di collante, di aggregatore di iniziative, che possa dare risonanza e “ufficialità” alle attività dei singoli.

Ottimo!!! fino ad ora purtroppo, i soci hanno partecipato poco pero` alla vita dell’associazione. L’ex-consiglio ha speso ore di riflessione per cercare di capire e combattere questo stato di cose, purtroppo, senza grossi risultati.

In questo modello io vedo un comitato ristretto, ovviamente eletto dai soci, di 3-5 persone il cui ruolo principale sia la “custodia” dello statuto e la garanzia che le attività svolte col bollino GFOSS non contrastino palesemente con i principi irrinunciabili dichiarati nello statuto. Fatto salvo questo massima libertà di azione a chiunque, perchè la pluralità di azioni e di diverse visioni può solo essere fonte di ricchezza e di crescita per tutta l’associazione.

Chiunque voglia svolgere un attività e fregiarla del bollino GFOSS dovrebbe semplicemente dichiararlo al comitato raccontando brevemente di cosa si tratta e dare “prova” che non contrasta con lo statuto. Ed il comitato dovrebbe “autorizzare” e dare risonanza.

Ovviamente il comitato deve essere una struttura estremamente agile e veloce, che possa dare risposte certe e rapide, deve quindi essere composto da persone che oltre alla competenza siano anche disponibili a dedicare una piccola (?) quota del loro tempo.

Vorrei ricordare che il consiglio e normalmente composto da persone che oltre all'associazione hanno un lavoro e possibilmente anche una vita sociale e privata, proprio come tutti gli altri soci. Quello che si e verificato fino ad ora e stato aspettarsi che il consiglio portasse avanti una serie di attivita proposte dai soci, senza che pero i soci stessi dedicassero il proprio tempo. In un mondo ideale, i consiglieri cosi come tutti i soci, dedicherebbero una quota, possibilmente costante, del proprio tempo, per portare avanti le attivita dell'associazione in cui si sentono coinvolti. Onestamente, mi pare piuttosto ipocrita l'atteggiamento di iscriversi all'associazione senza poi prendersi nemmeno il fastidio di leggere le email. L'associazione non ha bisogno del "sostegno economico" che deriva dalla modesta quota di 30 euro annuali, se poi i soci non discutono tutti assieme su come spendere quel, se pur modesto, budget. IMHO, non e un modo sano di far parte dell’associazione quello di pagare una quota annuale e poi mandare le email in /dev/null.

Ad esempio più di una volta ho letto qui in lista di azioni che qualcuno ha proposto all’associazione verso aziende/enti pubblici italiani ma a cui poi mi pare non vi sia stato seguito.

Non vi e` stato dato seguito da parte dei soci stessi.

Se il socio invece diventa la parte attiva, e scrive di proprio pugno la comunicazione, il ruolo dell’associazione diventa soltanto quella di canale trasmissivo.

Esatto!!!

Ovviamente le mie considerazioni sono da esterno. Anche se sono utente di software Open Source, non solo geografici, da molti anni mi sono avvicinato all’associazione ma solo nell’ultimo anno seguo con più attenzione l’associazione.

Grazie mille per le tue riflessioni e scusa se ho approfittato della tua email per esprimere qualcosa che avrei voluto dire da tempo, ma non avevo ancora formulato in parole. Per favore non prendete le mie riflessioni in un senso negativo e disilluso, ma possibilmente come base per ripartire senza ripetere gli errori commessi in passato. Non sto dicendo che l’ex-consiglio non ha la sua parte nella situazione attuale dell’associazione, ma piuttosto che ognuno ha le proprie responsabilita`, e che siano benvenute le nuove forze che portino una ventata di freschezza!

ciao madi

Best regards,

Margherita DI LEO
Postdoctoral Researcher

European Commission - DG JRC
Institute for Environment and Sustainability (IES)
Via Fermi, 2749
I-21027 Ispra (VA) - Italy - TP 261

Tel. +39 0332 78 3600
margherita.di-leo@jrc.ec.europa.eu

Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may not in any circumstance be regarded as stating an official position of the European Commission.

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Il 23/04/2013 10:11, Margherita Di Leo ha scritto:

Ottimo!!! fino ad ora purtroppo, i soci hanno partecipato poco pero` alla vita
dell'associazione. L'ex-consiglio ha speso ore di riflessione per cercare di capire e
combattere questo stato di cose, purtroppo, senza grossi risultati.

Su questo invito a non preoccuparsi troppo: in qualunque associazione il modello e'
90-9-1: il 90% non fa una cippa, 9% si interessa, 1% e' realmente attivo. Da questo
punto di vista, la nostra associazione e' migliore della media.

dell'associazione quello di pagare una quota annuale e poi mandare le email in /dev/null.

Su questo non siamo d'accordo: se una persona decide di far parte dell'associazione,
e paga la quota, e' di per se' cosa buona. Se poi ha anche tempo da dedicare, e'
anche meglio, ma nessuno la puo' forzare, ne' spingere. Al massimo, facilitare, cosa
che non e' stata evidentemente fatta a sufficienza (no polemica, semplice
constatazione). L'alternativa e' che uno non si iscriva neppure, il che e' male.

Chi ha voglia di fare, faccia. Siamo in tanti ad averne voglia, ripartiamo.
E chi ha voglia si iscriva, cosi' si riprende la parte operativa in mailing list soci.
Saluti.

- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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Ciao Paolo,

···

2013/4/23 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>

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Il 23/04/2013 10:11, Margherita Di Leo ha scritto:

Ottimo!!! fino ad ora purtroppo, i soci hanno partecipato poco pero` alla vita
dell’associazione. L’ex-consiglio ha speso ore di riflessione per cercare di capire e
combattere questo stato di cose, purtroppo, senza grossi risultati.

Su questo invito a non preoccuparsi troppo: in qualunque associazione il modello e’
90-9-1: il 90% non fa una cippa, 9% si interessa, 1% e’ realmente attivo. Da questo
punto di vista, la nostra associazione e’ migliore della media.

Vero. Forse pero dipende anche dal tipo di associazione.. se si parla di "non-associazione" come diceva Stefano, io mi immagino piuttosto il modello di una comunita. In una comunita e normale essere attivi per fare qualcosa, ognuno secondo le proprie possibilita, capacita, inclinazioni e aspettative personali.

dell’associazione quello di pagare una quota annuale e poi mandare le email in /dev/null.

Su questo non siamo d’accordo: se una persona decide di far parte dell’associazione,
e paga la quota, e’ di per se’ cosa buona. Se poi ha anche tempo da dedicare, e’
anche meglio, ma nessuno la puo’ forzare, ne’ spingere. Al massimo, facilitare, cosa
che non e’ stata evidentemente fatta a sufficienza (no polemica, semplice
constatazione). L’alternativa e’ che uno non si iscriva neppure, il che e’ male.

Questo personalmente non lo capisco. A cosa serve iscriversi senza partecipare? Forse in un’ottica di distinzione fra soci attivi e soci sostenitori. I primi pagano una quota normale, i secondi semplicemente dicono: io non partecipo a una cippa, ma almeno “sostengo economicamente” l’associazione, allora pago il doppio, il triplo, whatever… <\provocazione>

Chi ha voglia di fare, faccia. Siamo in tanti ad averne voglia, ripartiamo.
E chi ha voglia si iscriva, cosi’ si riprende la parte operativa in mailing list soci.

Spero che tu abbia ragione comunque, e spero di vedere qualcosa di nuovo. Personalmente, per il momento non mi sento di reiscrivermi, se il modello di associazione rimane quello 90-9-1, onestamente se devo scegliere se dedicare il mio tempo a mandare avanti una macchina associativa per se, o piuttosto usarlo per fare qualcosa di piu produttivo, preferisco quest’ultima opzione. Ma questa e` solo una considerazione personale.

Saluti
madi

Best regards,

Margherita DI LEO
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Il 23/04/2013 11:00, Margherita Di Leo ha scritto:

Questo personalmente non lo capisco. A cosa serve iscriversi senza partecipare?

associazione rimane quello 90-9-1, onestamente se devo scegliere se dedicare il mio
tempo a mandare avanti una macchina associativa per se`, o piuttosto usarlo per fare
qualcosa di piu` produttivo, preferisco quest'ultima opzione. Ma questa e` solo una
considerazione personale.

Appunto: nessuno puo' obbligare nessuno. Io credo che il tempo ed energie che metto
in GFOSS.it, e in questa comunita' aperta, siano ben spese, e contribuiscano ad un
mio obiettivo, che e' rendere il mondo un poco piu' libero e migliore per tutti.
Chi si iscrive sostiene l'associazione, anche se non puo' fare niente di diretto.
Secondo voi il WWF ha il suo peso, anche nelle politiche nazionali sull'ambiente,
perche' la maggioranza dei sui soci fa qualcosa? Oppure perche' fa azioni concrete,
ed ha un mucchio di soci che pagano solo la tessera, ma hanno il loro peso?
Poi, forse dovremmo staccare questa interessante discussione, per non tediare i
moltissimi non soci.
Saluti, e scusate l'intromissione non voluta.
- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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2013/4/23 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>

Secondo voi il WWF ha il suo peso, anche nelle politiche nazionali
sull'ambiente,
perche' la maggioranza dei sui soci fa qualcosa? Oppure perche' fa azioni
concrete,
ed ha un mucchio di soci che pagano solo la tessera, ma hanno il loro peso?

Il WWF non e` esattamente GFOSS.it, dato che la sua macchina associativa
viene portata avanti non certo su base volontaria ma con una spesa di quasi
12 milioni di dollari: [1] Ovviamente ci sono *anche* i volontari, che
fanno un ottimo lavoro.

Poi, forse dovremmo staccare questa interessante discussione, per non

tediare i
moltissimi non soci.

Agreed.

ciao madi

[1] http://worldwildlife.org/about/financials

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European Commission.

Ciao
io faccio parte pochino del 9% e vorrei fare una riflessione semplice dopo un po’ di esperienze sul campo.
Mi sono accorto che molte volte tanti interessati al mondo del GIS a cui consiglio vivamente di iscriversi a GFOSS o perlomeno di iscriversi alla lista per iniziare ad avvicinarsi a questo mondo sconosciuto ai più (parlo del settore beni culturali) molte volte sono intimoriti dal livello elevato di conoscenze di chi scrive. C’è come un timore reverenziale inizialmente, si ha paura di dire stupidaggini, di mettersi in gioco, di farsi le ossa, di sbagliare un pochino.

Non so se sarebbe bello pensare anche ad un’area GFOSS for beginners per avvicinare più persone.

E’ verissimo che se uno ha voglia di imparare deve metterci del suo, però è anche vero che è nell’interesse dell’associazione fare in modo che chi arriva non scappi terrorizzato.

Anche questo potrebbe essere uno spunto che si potrebbe sviluppare se fosse sentito da altri.
Che ne pensate?

Ciao
Luca

···

2013/4/23 Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it>

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Il 23/04/2013 11:00, Margherita Di Leo ha scritto:

Questo personalmente non lo capisco. A cosa serve iscriversi senza partecipare?

associazione rimane quello 90-9-1, onestamente se devo scegliere se dedicare il mio
tempo a mandare avanti una macchina associativa per se, o piuttosto usarlo per fare qualcosa di piu produttivo, preferisco quest’ultima opzione. Ma questa e` solo una
considerazione personale.

Appunto: nessuno puo’ obbligare nessuno. Io credo che il tempo ed energie che metto
in GFOSS.it, e in questa comunita’ aperta, siano ben spese, e contribuiscano ad un
mio obiettivo, che e’ rendere il mondo un poco piu’ libero e migliore per tutti.
Chi si iscrive sostiene l’associazione, anche se non puo’ fare niente di diretto.
Secondo voi il WWF ha il suo peso, anche nelle politiche nazionali sull’ambiente,
perche’ la maggioranza dei sui soci fa qualcosa? Oppure perche’ fa azioni concrete,
ed ha un mucchio di soci che pagano solo la tessera, ma hanno il loro peso?
Poi, forse dovremmo staccare questa interessante discussione, per non tediare i
moltissimi non soci.
Saluti, e scusate l’intromissione non voluta.


Paolo Cavallini - Faunalia
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Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e’ una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell’Associazione GFOSS.it.
638 iscritti al 28.2.2013

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Il 23/04/2013 11:33, Luca Mandolesi ha scritto:

Anche questo potrebbe essere uno spunto che si potrebbe sviluppare se fosse sentito
da altri.
Che ne pensate?

D'accordissimo.
Saluti.
- --
Paolo Cavallini - Faunalia
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Ciao Margherita,

grazie per la tua dettagliata risposta.

Il giorno 23 aprile 2013 10:11, Margherita Di Leo <diregola@gmail.com> ha
scritto:

Ciao Stefano,

grazie per le tue riflessioni, in effetti la tua visione e` molto simile
alla mia. Alcuni commenti inlines.

2013/4/22 Stefano Iacovella <stefano.iacovella@gmail.com>

[...]

Il modello di associazione che piacerebbe a me, e che credo possa

funzionare al meglio, è molto leggero e fluido.

Un associazione con uno statuto forte, che delinei nettamente quali sono
i principi inderogabili e le linee guida che devono essere presenti in ogni
attività che possa considerarsi come attività dell'associazione.

Lo statuto attuale e` forte nel definire i principi, che credo siano
condivisi dalla maggior parte di coloro che scrivono in questa ML, ma non
definisce le modalita` pratiche di applicazione, che sono state demandate
dallo statuto stesso ad una sorta di regolamento interno. Tale regolamento,
estensione naturale dello statuto, non e` mai stato scritto. Nel corso
delle due ultime assemblee si era chiesto ai soci di partecipare alla
stesura, il consiglio nella persona di Marica si era reso disponibile a
coordinarne le attivita`, dedicando il proprio tempo. Da quel che ne so, i
soci non hanno poi partecipato, chiedo conferma a Marica, per cui
l'attivita` si e` arenata (almeno ai tempi in cui ho lasciato il consiglio
e l'associazione la situazione era questa).

Uno statuto forte e chiaro mi pare un ottimo punto di partenza, in
genarle, anche sulla base di passate esperienze in altri ambiti, sono
convinto che le attività di gruppi ed associazioni su base volontaria
debbano fondarsi su principi ben definiti per eviatre di derivare verso una
totale anarchia.

Una associazione con pochissime cariche e con molte attività da parte

dei soci, una sorta di non-associazione :slight_smile:

Mi spiego meglio. Mi pare che molte persone, sia soci dell'associazione
che orbitanti intorno, svolgano attività a favore del software geografico
Open Source, o siano interessati a farlo.

Il modo migliore perchè questa attività vengano realizzate è
l'organizzazione spontanea, dal basso. Il ruolo di GFOSS dovrebbe essere
quello di collante, di aggregatore di iniziative, che possa dare risonanza
e "ufficialità" alle attività dei singoli.

Ottimo!!! fino ad ora purtroppo, i soci hanno partecipato poco pero` alla
vita dell'associazione. L'ex-consiglio ha speso ore di riflessione per
cercare di capire e combattere questo stato di cose, purtroppo, senza
grossi risultati.

Purtroppo credo sia difficile evitare. Come dici anche più avanti i soci,
qualunque ruolo abbianod entro l'associazione, sono eprsone con una vita
professionale e personale che richiede la maggior parte del loro tempo.
Proprio per ovviare a questo parlavo di "non-associazione".
Credo che alcune attività, che ciascuno di noi svolge nel proprio tempo
privato, ed a volte anche nel quotidiano lavorativo, possano essere
ricondotte ai temi GFOSS.
Se tutti questi piccoli rivoli si riconducono sotto una sola "bandiera" ed
un unica voce se ne incrementa il valore.
In questo io vedo un valore senza la necessità di richiedere più tempo alle
persone di quanto già facciano.

In questo modello io vedo un comitato ristretto, ovviamente eletto dai
soci, di 3-5 persone il cui ruolo principale sia la "custodia" dello
statuto e la garanzia che le attività svolte col bollino GFOSS non
contrastino palesemente con i principi irrinunciabili dichiarati nello
statuto. Fatto salvo questo massima libertà di azione a chiunque, perchè la
pluralità di azioni e di diverse visioni può solo essere fonte di ricchezza
e di crescita per tutta l'associazione.

Chiunque voglia svolgere un attività e fregiarla del bollino GFOSS
dovrebbe semplicemente dichiararlo al comitato raccontando brevemente di
cosa si tratta e dare "prova" che non contrasta con lo statuto. Ed il
comitato dovrebbe "autorizzare" e dare risonanza.

Ovviamente il comitato deve essere una struttura estremamente agile e
veloce, che possa dare risposte certe e rapide, deve quindi essere composto
da persone che oltre alla competenza siano anche disponibili a dedicare una
piccola (?) quota del loro tempo.

Vorrei ricordare che il consiglio e` normalmente composto da persone che
oltre all'associazione hanno un lavoro e possibilmente anche una vita
sociale e privata, proprio come tutti gli altri soci. Quello che si e`
verificato fino ad ora e` stato aspettarsi che il consiglio portasse avanti
una serie di attivita` proposte dai soci, senza che pero` i soci stessi
dedicassero il proprio tempo. In un mondo ideale, i consiglieri cosi` come
_tutti_ i soci, dedicherebbero una quota, possibilmente costante, del
proprio tempo, per portare avanti le attivita` dell'associazione in cui si
sentono coinvolti. Onestamente, mi pare piuttosto ipocrita l'atteggiamento
di iscriversi all'associazione senza poi prendersi nemmeno il fastidio di
leggere le email. L'associazione non ha bisogno del "sostegno economico"
che deriva dalla modesta quota di 30 euro annuali, se poi i soci non
discutono tutti assieme su come spendere quel, se pur modesto, budget.
IMHO, non e` un modo sano di far parte dell'associazione quello di pagare
una quota annuale e poi mandare le email in /dev/null.

Concordo sul fatto che essere soci significa essere parte attiva, e nel
modello di associazione che si sta delineando nella mia mente lo è ancora
di più.

Ad esempio più di una volta ho letto qui in lista di azioni che qualcuno
ha proposto all'associazione verso aziende/enti pubblici italiani ma a cui
poi mi pare non vi sia stato seguito.

Non vi e` stato dato seguito da parte dei soci stessi.

  Se il socio invece diventa la parte attiva, e scrive di proprio pugno
la comunicazione, il ruolo dell'associazione diventa soltanto quella di
canale trasmissivo.

Esatto!!!!

Ovviamente le mie considerazioni sono da esterno. Anche se sono utente
di software Open Source, non solo geografici, da molti anni mi sono
avvicinato all'associazione ma solo nell'ultimo anno seguo con più
attenzione l'associazione.

Grazie mille per le tue riflessioni e scusa se ho approfittato della tua
email per esprimere qualcosa che avrei voluto dire da tempo, ma non avevo
ancora formulato in parole. Per favore non prendete le mie riflessioni in
un senso negativo e disilluso, ma possibilmente come base per ripartire
senza ripetere gli errori commessi in passato. Non sto dicendo che
l'ex-consiglio non ha la sua parte nella situazione attuale
dell'associazione, ma piuttosto che ognuno ha le proprie responsabilita`, e
che siano benvenute le nuove forze che portino una ventata di freschezza!

Al contrario, le tue riflessioni a me paiono utilissime. E poichè, come
spesso accade nelle organizzazioni sociali, mi pare che ci siano in GFOSS
dei rancori o dei dissapori, vorrei definire in maneira assolutamente netta
che a me non interessa attribuire colpe o meriti.

E per chiudere con una battuta essere deinito come "forza nuova" mi fa
venire l'orticaria, magari cambiamo termine :smiley:

ciao madi

Ciao e grazie per lo scambio

Stefano

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Il giorno 23 aprile 2013 11:27, Margherita Di Leo <diregola@gmail.com> ha
scritto:

Poi, forse dovremmo staccare questa interessante discussione, per non

tediare i
moltissimi non soci.

Agreed.

ciao madi

Su questo dissento.
Se la discussione in questa lista deve limitarsi ai dettagli tecnici di
QGIS o Grass non ne vedo la utilità.
Per quello esistono già le liste specifiche.

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Il giorno 23 aprile 2013 11:33, Luca Mandolesi <mandoluca@gmail.com> ha
scritto:

Non so se sarebbe bello pensare anche ad un'area GFOSS for beginners per
avvicinare più persone.

E' verissimo che se uno ha voglia di imparare deve metterci del suo, però
è anche vero che è nell'interesse dell'associazione fare in modo che chi
arriva non scappi terrorizzato.

Anche questo potrebbe essere uno spunto che si potrebbe sviluppare se
fosse sentito da altri.
Che ne pensate?

Assolutamente d'accordo Luca
Pensare di promuovere l'uso del software Open senza aiutare chi vi si
avvicina per la prima volta sarebbe assurdo.

Stefano

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On Tue, 23 Apr 2013 18:22:41 +0200
Stefano Iacovella <stefano.iacovella@gmail.com> wrote:

Il giorno 23 aprile 2013 11:27, Margherita Di Leo
<diregola@gmail.com> ha scritto:

> > Poi, forse dovremmo staccare questa interessante discussione, per
> > non tediare i moltissimi non soci.
>
> Agreed.
>
> ciao madi
>

Su questo dissento.
Se la discussione in questa lista deve limitarsi ai dettagli tecnici
di QGIS o Grass non ne vedo la utilità.
Per quello esistono già le liste specifiche.

Sono d'accordo con Stefano.
Non credo che serva accentuare la differenza tra soci e non soci,
specialmente dato il momento critico e l'invito da più parti a portare
energie nuove all'associazione.

Sono anche d'accordo con chi sostiene che l'associazione avrebbe
beneficio ad avere una struttura più snella, che non dipenda dal CD per
prendere iniziativa. Chiaramente dipende dalle proposte dei soci, che
sono diminuite nel tempo, sia come numero sia come sostegno da parte
degli altri soci. Una cosa che ho osservato è che il discorso dei
gruppi di lavoro non ha mai veramente preso piede, forse siamo tutti
troppo occupati, o le nostre occupazioni non sono abbastanza in linea
con gli obiettivi dei gruppi da permetterci di dedicarci altro che il
tempo libero. Nessuna colpa per nessuno - ma se questo è il punto di
partenza, poniamoci obiettivi ragionevoli e nello stesso tempo
efficaci :slight_smile:

Una riflessione che sto facendo per me è che GFOSS.it, sia come gruppo
di appassionati, sia come associazione, mi è stata di grande aiuto nel
momento in cui ho iniziato a conoscere l'ambiente del GIS open source,
poi specializzandomi in uno o più software, ho partecipato maggiormente
alle attività di questi ultimi.

La mia idea è che GFOSS.it in generale potrebbe focalizzarsi proprio
sull'aiuto ai principianti di ogni provenienza (studenti,
professionisti, ...), cosa che può riuscirci piuttosto bene senza
sconvolgere statuti e scopi attuali. In questo sostengo l'idea di Luca
di alcune mail fa.

Saluti!

Anne
--
http://wiki.osgeo.org/wiki/User:Aghisla

Come possiamo attivare un sistema del genere che aiuti i beginners dal basso?
Una bella nursery sul sito? Una mailling list dedicata for dummies? Mi è venuto anche da pensare (e qui qualcuno inorridirà!!!) che molti mi chiedono di poter usare il GIS senza capire tanti meccanismi che ci stanno dietro…casomai se li studiano per conto proprio successivamente. Esempio banalissimo: proiezioni da usare…ai più che iniziano serve vedere i layer sovrapposti, senza doversi addentrare nel mondo degli srs…devono ovviamente sapere che la loro “ignoranza” potrebbe portare agli errori A, B, C…e se volessero supplire e approfondire l’argomento, allora iniziano a mettersi di impegno a studiare e a fare il passettino in più.

Io, siccome già lo faccio, sono mooolto disponibile alla diffusione per beginerrssss…visto che beginnerrsss lo sono da una vita.

Ciao
Luca

Non sono socio e, sia per questioni di lavoro che per via di alcuni
progetti già iniziati (e autofinanziati!) non sono in grado di fornire
aiuto, però anche a me piacerebbe continuare a seguire la discussione
su questa mailing list, più che altro per capire quali saranno le
nuove attività e i nuovi indirizzi dell'associazione e se sarà
possibile aiutare in futuro. Il sito dell'associazione è stato ed è
una risorsa preziosa; questa mailing list, a cui mi sono iscritto da
poco, mi sembra altrettanto utile per capire come si sta evolvendo il
settore dell'informazione geografica libera in Italia.

Saluti,

Diego

Il 24 aprile 2013 10:57, Anne Ghisla <a.ghisla@gmail.com> ha scritto:

On Tue, 23 Apr 2013 18:22:41 +0200
Stefano Iacovella <stefano.iacovella@gmail.com> wrote:

Il giorno 23 aprile 2013 11:27, Margherita Di Leo
<diregola@gmail.com> ha scritto:

> > Poi, forse dovremmo staccare questa interessante discussione, per
> > non tediare i moltissimi non soci.
>
> Agreed.
>
> ciao madi
>

Su questo dissento.
Se la discussione in questa lista deve limitarsi ai dettagli tecnici
di QGIS o Grass non ne vedo la utilità.
Per quello esistono già le liste specifiche.

Sono d'accordo con Stefano.
Non credo che serva accentuare la differenza tra soci e non soci,
specialmente dato il momento critico e l'invito da più parti a portare
energie nuove all'associazione.

Sono anche d'accordo con chi sostiene che l'associazione avrebbe
beneficio ad avere una struttura più snella, che non dipenda dal CD per
prendere iniziativa. Chiaramente dipende dalle proposte dei soci, che
sono diminuite nel tempo, sia come numero sia come sostegno da parte
degli altri soci. Una cosa che ho osservato è che il discorso dei
gruppi di lavoro non ha mai veramente preso piede, forse siamo tutti
troppo occupati, o le nostre occupazioni non sono abbastanza in linea
con gli obiettivi dei gruppi da permetterci di dedicarci altro che il
tempo libero. Nessuna colpa per nessuno - ma se questo è il punto di
partenza, poniamoci obiettivi ragionevoli e nello stesso tempo
efficaci :slight_smile:

Una riflessione che sto facendo per me è che GFOSS.it, sia come gruppo
di appassionati, sia come associazione, mi è stata di grande aiuto nel
momento in cui ho iniziato a conoscere l'ambiente del GIS open source,
poi specializzandomi in uno o più software, ho partecipato maggiormente
alle attività di questi ultimi.

La mia idea è che GFOSS.it in generale potrebbe focalizzarsi proprio
sull'aiuto ai principianti di ogni provenienza (studenti,
professionisti, ...), cosa che può riuscirci piuttosto bene senza
sconvolgere statuti e scopi attuali. In questo sostengo l'idea di Luca
di alcune mail fa.

Saluti!

Anne
--
http://wiki.osgeo.org/wiki/User:Aghisla

_______________________________________________
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
638 iscritti al 28.2.2013

Salve,

scusate se faccio una domanda oziosa, ma mi mancano alcuni particolari:

E' scaduto il mandato della presidenza GFoss ? Devo supporre di sì.

In caso affermativo, mi sorge una seconda domanda:

Cosa manca per poter eleggere un nuovo ( oppure lo stesso, che ultimamente va molto di moda ) presidente ?

E' forse per questo motivo che stiamo discutendo sui massimi sistemi ?

:wink:

Simpaticamente

Roberto

Inviato da iPhone

Il giorno 24/apr/2013, alle ore 12:28, Luca Mandolesi <mandoluca@gmail.com> ha scritto:

Come possiamo attivare un sistema del genere che aiuti i beginners dal basso?
Una bella nursery sul sito? Una mailling list dedicata for dummies? Mi è venuto anche da pensare (e qui qualcuno inorridirà!!!) che molti mi chiedono di poter usare il GIS senza capire tanti meccanismi che ci stanno dietro...casomai se li studiano per conto proprio successivamente. Esempio banalissimo: proiezioni da usare...ai più che iniziano serve vedere i layer sovrapposti, senza doversi addentrare nel mondo degli srs...devono ovviamente sapere che la loro "ignoranza" potrebbe portare agli errori A, B, C...e se volessero supplire e approfondire l'argomento, allora iniziano a mettersi di impegno a studiare e a fare il passettino in più.

Io, siccome già lo faccio, sono mooolto disponibile alla diffusione per beginerrssss....visto che beginnerrsss lo sono da una vita.

Ciao
Luca
_______________________________________________
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
638 iscritti al 28.2.2013

2013/4/24 Geodrinx <geodrinx@gmail.com>

Salve,

Ciao Roberto,

scusate se faccio una domanda oziosa, ma mi mancano alcuni particolari:

E' scaduto il mandato della presidenza GFoss ? Devo supporre di sì.

L'associazione GFOSS.it si trova nella necessità di rinnovare il Consiglio

Direttivo (il presidente ne è diretta espressione) non perchè sia giunto a
scadenza naturale ma perché in occasione dell'assemblea di Genova il
consiglio ha rassegnato le proprie dimissioni. restano in carica solo per
gli "affari correnti" (ergo: ci si può tranquillamente iscrivere!).

Da febbraio in qua stiamo discutendo in lista soci e tra di noi su come e
quando convocare uan assemblea ordinaria per le nuove elezioni. Come dici
tu non ci sono grossi problemi a eleggere un nuovo Consiglio direttivo,
basta trovare i candidati :wink:

Prima di procedere all'assemblea però molti (a cominciare dai consiglieri
dimissionari) vorrebbero migliorere l'apporto dei soci alla vita
associativa e tra le altre cose c'è il desiderio chiarire le relazioni tra
l'associazione GFOSS.it e la più ampia comunità GFOSS italiana.

Amefad

Il giorno 24/apr/2013 14:44, “Geodrinx” <geodrinx@gmail.com> ha scritto:

Salve,

Ciao

scusate se faccio una domanda oziosa, ma mi mancano alcuni particolari:

E’ scaduto il mandato della presidenza GFoss ? Devo supporre di sì.

No,il direttivo si è dimesso in blocco a causa di alcune visioni contrastanti con alcuni soci, in primis la gestione del dominio gfoss.it, di questa mailing-list e del server su cui sono mantenuti i servizi dell’associazione (tra cui questa mailing-list)

In caso affermativo, mi sorge una seconda domanda:

Cosa manca per poter eleggere un nuovo ( oppure lo stesso, che ultimamente va molto di moda ) presidente ?

Manca che venga proposta una data da almeno un numero di soci,ma credo che il motivo reale è che manchi qualcuno disposto a cercare di risolvere i problemi sopra citati (il precedente consiglio ha dedicato circa un anno ma alla fine non essendo riuscito a risolvere neanche uno dei problemi ha pensato bene di dimettersi)

Per chi non lo sapesse facevo parte dell’ex consiglio e sono veramente rammaricato di vedere l’Associazione in questo stato.

Quello sopra è il mio punto di vista, più oggettivo possibile.

Simpaticamente

Roberto


ciao
Luca

http://gis.cri.fmach.it/delucchi/
www.lucadelu.org

Il giorno mer, 24/04/2013 alle 12.28 +0200, Luca Mandolesi ha scritto:

Come possiamo attivare un sistema del genere che aiuti i beginners dal
basso?
Una bella nursery sul sito?

Mi pare una idea positiva (anche se non saprei come potrebbe essere
organizzata). Mi capita spesso di dover aiutare studenti di architettura
a muovere i primi passi e avere un luogo dove ricevere qualche dritta
per iniziare a districarsi con qgis (e anche con il suo manuale che per
un completo principiante non è del tutto friendly) serve per superare
quella barriera, anche psicologica, che fa da spartiacque. Buttarsi
subito nella lista utenti di qgis per un principiante è francamente
troppo.

Iacopo

Buona sera a tutti,

sto seguendo questa discussione con interesse, e seguo gfoss.it da
diverso tempo, pur non essendone iscritto.

Anch'io penso che chi si iscrive ad una associazione debba in qualche
modo dedicarci un pezzettino del proprio tempo; se uno vuole
contribuire solo economicamente lo può fare lo stesso con piccole
donazioni, non è necessario che si iscriva.

Avevo una mezza intenzione di iscrivermi ma, a parte il pochissimo
contributo che potrei dare, non mi è ancora chiaro quali siano gli
scopi dell'associazione, a parte le dichiarazioni di principio
contenute nello statuto. Dalle diverse discussioni in lista - sui temi
più vari - traspaiono interpretazioni dei principi molto eterogenee e
spesso piuttosto estensive. Ma questa è solo un'impressione, perciò
sto ancora un po' a guardare.

Un'altra remora è stata l'adesione dell'associazione alla campagna di Assoli
"caro candidato", iniziativa che non condivido manco per niente.

Per il momento è tutto,

Ciao,
  Marco