[Gfoss] GeoPackage e OGC ... standards for who?

Molto interessante; mi pare che queste considerazioni (in particolare la questione
WMS 1.3 vs. 1.1.1) abbiano un impatto rilevante anche per INSPIRE: c'e' qualcuno che
ha preso in considerazione la cosa?
Saluti.

A me è capitato di rendermi conto che i test "cite" sono troppo laschi.

Diciamo che sono dei test minimalisti.

"Se non passi quelli sei proprio una schifezza".

In particolare i test "cite" non esplorano combinazioni particolari e
situazioni limite,
che poi sono quelle in cui saltano fuori le difformità intepretative
tra i vari prodotti.

Pero' non me ne farei un cruccio .

Infatti occorre anche tenere conto del contesto in cui essi si muovono.

Essi non sono come i test-case di postgis (ad esempio) in cui vi è una
continua evoluzione e vengono aggiunti sempre nuovi tests.

Non potrebbero esserlo.

Io mi sono dato questa spiegazione:

se evolvessero tali tests aggiungendovi sempre nuove casistiche per
rilevare incongruenze non previste nei test originali succederebbe che
prodotti (forse anche commerciali)
che prima passavano i test , potrebbero non passarli piu' e questo
creerebbe evidenti problemi.

Diciamo che il passaggio dei test cite non vuol dire che il server sia
scevro da errori, ne' vuol dire che essi siano assolutamente e
sicuramente compatibili con un qualsiasi client anche egli conforme
(in inglese "compliant") in base ai medesimi test cite.

Tornando alla questione che sottolinei:

Francamente dire che conviene restare sul wms 1.1.1 non mi trova molto daccordo.
Il formato WMS 1.3.0 introduce cose che l' 1.1.1 non ha e che comporta
un uso molto limitato e carente del sistema.

Una per tutti,
nel formato wms 1.1.1 non è prevista nella risposta "getcapabilities"
l'indicazione delle scale di soglia nelle varie impostazioni, ma
bensi' una ridicola "scaleHint" che è espressa in dpi e quindi ti
costringe a fare una stima pesata a braccio delle scale effettive con
l'ovvio risultato di non azzeccarla mai.

mentre invece nel WMS 1.3.0 viene risposto il denominatore della scala
metrica a cui scatta una soglia.

Questo ti permette di sapere a che scala è visibile un layer , a che
scala è disponibile un determinato stile, etc...

Se dipendesse da me io abolirei proprio i formati WMS ante 1.3.0 sono
troppo carenti su aspetti essenziali per permette il loro impiego in
maniera produttiva.

Andrea.

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Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù
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2013/3/2 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

se evolvessero tali tests aggiungendovi sempre nuove casistiche per
rilevare incongruenze non previste nei test originali succederebbe che
prodotti (forse anche commerciali)
che prima passavano i test , potrebbero non passarli piu’ e questo
creerebbe evidenti problemi.

A dire il vero, questo lo fanno di continuo.
I test hanno delle revisioni, e alcuni test ufficiali cambiano mediamente
una volta all’anno passando da r1 a r2, a r3, ecc.
Esiste anche un bug tracker (non ricordo l’indirizzo) in cui si possono
riportare problemi riguardanti i test e ottenerne correzione.

Ciao
Andrea

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Ing. Andrea Aime
@geowolf
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Grazie della segnalazione.
Non lo sapevo proprio.

Ma allora come viene gestita la conformità OGC ?

Deve essere verificata nuovamente a ogni rilascio di nuovi test o è
sufficiente che sia stata passata una volta ?

Andrea

Il 02 marzo 2013 15:52, Andrea Aime <andrea.aime@geo-solutions.it> ha scritto:

2013/3/2 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

se evolvessero tali tests aggiungendovi sempre nuove casistiche per
rilevare incongruenze non previste nei test originali succederebbe che
prodotti (forse anche commerciali)
che prima passavano i test , potrebbero non passarli piu' e questo
creerebbe evidenti problemi.

A dire il vero, questo lo fanno di continuo.
I test hanno delle revisioni, e alcuni test ufficiali cambiano mediamente
una volta all'anno passando da r1 a r2, a r3, ecc.
Esiste anche un bug tracker (non ricordo l'indirizzo) in cui si possono
riportare problemi riguardanti i test e ottenerne correzione.

Ciao
Andrea

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2013/3/2 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com>

Grazie della segnalazione.
Non lo sapevo proprio.

Ma allora come viene gestita la conformità OGC ?

Deve essere verificata nuovamente a ogni rilascio di nuovi test o è
sufficiente che sia stata passata una volta ?

Hmm… mi pare che basta passarlo una volta e pagare per ufficializzare il risultato
(non mi ricordo se si tratta di una cosa una tantum, o se quell’anno bisogna diventare
member) ma non sono sicuro, non l’ho mai gestita direttamente.

Ciao
Andrea

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Il 02/03/2013 18:10, Andrea Aime ha scritto:

2013/3/2 Andrea Peri <aperi2007@gmail.com
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Grazie della segnalazione. Non lo sapevo proprio.

Ma allora come viene gestita la conformità OGC ?

Deve essere verificata nuovamente a ogni rilascio di nuovi test o
è sufficiente che sia stata passata una volta ?

Hmm... mi pare che basta passarlo una volta e pagare per
ufficializzare il risultato (non mi ricordo se si tratta di una
cosa una tantum, o se quell'anno bisogna diventare member) ma non
sono sicuro, non l'ho mai gestita direttamente.

Ciao Andrea,
non ti voglio estorcere informazioni che hai chiaramente detto di non
avere direttamente, ma sono confuso. Nel post di Cameron si parla di
"sponsored tests" e mi pare di capire che chi svolge i test è pagato
per farlo, mentre qui tu descrivi una situazione opposta in cui per
finalizzare la procedura di certificazione della compliance è
l'implementatore che deve pagare? Ignoranza mia su come funziona OGC.

Ciao
steko
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+83HIAtAkP2e5MxI9ZdX5ZBuCOhHqXBBEtWGjsA/NW6NEaOg6QMRSCEgUXbsfhSe
7Ar0AE3iMzap+JgQZ8iToWw7yHF1ItSo00+/ksoc60SfXBXl7V6erVF1SBYDNUw5
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DFeN0kd33OSunICpNtt1LOYPjMQAAlT291212VgZIOaJ17EwANIOtGtpLm1EL60w
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=f8ns
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2013/3/2 Stefano Costa <steko@iosa.it>

Ciao Andrea,
non ti voglio estorcere informazioni che hai chiaramente detto di non
avere direttamente, ma sono confuso. Nel post di Cameron si parla di
“sponsored tests” e mi pare di capire che chi svolge i test è pagato
per farlo, mentre qui tu descrivi una situazione opposta in cui per
finalizzare la procedura di certificazione della compliance è
l’implementatore che deve pagare? Ignoranza mia su come funziona OGC.

Chi sviluppa i test OGC è pagato per farlo, assieme normalmente una o due
implementazioni dello standard che va a braccetto col test per… testare il
test mentre viene sviluppato.
Cameron con Lisasoft ha partecipato a OWS9 per sviluppare un test di
conformità WMS per i client WMS, e sta osservando quanto il test
sviluppato sia in stato in realtà limitato da mancanza di fondi (per svilupparlo
in maniera più estesa).

Diverso è il caso di chi vuole usare il test per verificare la conformità, e
ne vuole una dichiarazione ufficiale.
Fare girare il test è gratuito (sia il motore che i test sono open mi pare,
anche se non ricordo le licenze),
ma per la dichiarazione ufficiale di conformità mi pare si debba pagare

Ciao
Andrea

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On Sat, 02 Mar 2013 18:21:49 +0100, Stefano Costa wrote:

Ciao Andrea,
non ti voglio estorcere informazioni che hai chiaramente detto di non
avere direttamente, ma sono confuso. Nel post di Cameron si parla di
"sponsored tests" e mi pare di capire che chi svolge i test è pagato
per farlo, mentre qui tu descrivi una situazione opposta in cui per
finalizzare la procedura di certificazione della compliance è
l'implementatore che deve pagare? Ignoranza mia su come funziona OGC.

detta molto in soldoni:
- quasi tutti i tests sono pubblici, chiunque li puo' scaricare e puo' usarli
   liberamente per proprio conto come meglio crede; cosi' come chiunque puo'
   scaricare liberamente (e gratuitamente) i documenti tecnici con relativi
   allegati e tutti gli annessi e connessi.
   N.B.: questo contrasta lodevolmente con il modello di comportamento di
   altre autorita' di certificazione come ISO; per potere legggere uno standard
   ISO occorre sempre pagare in tutti i casi, non esistono eccezioni di sorta.
   spesso le specifiche OGC vengono criticate perche' sono "enormi"; ma se
   uno spulcia attentamente, finira' per scoprire che contengono al loro
   interno larghi stralci dei corrispettivi documenti ISO, e quindi consentono
   in questo modo di mantenere le informazioni liberamente accessibili per tutti.
- se i test di conformita' vengono "fatti in casa" allora non hanno nessun
   valore ufficiale; non puoi dichiarare in nessun caso "questo prodotto e'
   standard OGC" (anche se effettivamente lo e' de facto).
   al massimo puoi dire "questo prodotto si ispira agli standard OGC e cerca
   di rispettarli quanto piu' rigorosamente possibile"
- se invece vuoi appiccicare il bollino ufficiale "standard OGC" sul tuo
   prodotto, allora devi fornire una copia del tuo sw a OGC che procedera' ai
   tests del caso e rilascera' (in caso di pieno successo) la relativa
   certificazione, con conseguente diritto a fregiarsi del logo OGC.
- questa fase non e' gratis: si paga. le relative tariffe le trovi qua [1]
   il test di conformita' va ripetuto per ciascuna singola nuova versione che
   viene rilasciata; in ogni caso il diritto di esibire il logo "standard OGC"
   vale per un unico anno solare, dopo di che occorre pagare per un ulteriore
   rinnovo annuale, e cosi' via.
   piu' o meno le tariffe vanno dai 100 ai 7.000 USD/anno, e sono proporzionali
   al fatturato del produttore che chiede la registrazione; piu' o meno
   qualche centinaio di USD/anno per le aziende normali, qualche migliaio
   nel caso delle grandi multinazionali.

[1] http://www.opengeospatial.org/compliance#trademark

insomma, un conto e' cercare di rispettare fedelmente la sostanza degli
standards; tutt'altra cosa e' conseguire la certificazione ufficiale di
conformita' con conseguente diritto legale ad esporre i relativi loghi.
non e' tanto un problema di effetiva compatibilita' tecnica quanto
piuttosto di ufficialita' (e di promozione commerciale).

puoi verificare qua [2] la lista dei prodottti "ufficialmente conformi";
come puoi vedere, sono quasi tutti proprietari; se non erro, le uniche
due eccezioni free sono Deegree e GeoServer

[2] http://www.opengeospatial.org/resource/products/compliant

di norma quasi tutti i sw free / open source sono "conformi de facto",
ma non lo sono "de iure": ed infatti non espongono nessun logo OGC.

tutto questo non ha certo frenato l'ampia diffusione del sw free;
evidentemente in questo caso i clienti e gli utilizzatori si fidano a
prescindere da qualsiasi certificazione "col bollino"; l'aspetto
funzionale passa avanti a qualsiasi considerazione di tipo legalistico.

personalmente non mi pare che l'assenza di certificazioni "col bollino"
sia un fattore che sta limitando in qualche modo la diffusione del sw
libero; possiamo sopravvivere e prosperare felicemente anche senza :wink:

ciao Sandro

--
Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o
contenuti pericolosi da MailScanner, ed e'
risultato non infetto.

Il 02 marzo 2013 19:38, <a.furieri@lqt.it> ha scritto:

puoi verificare qua [2] la lista dei prodottti "ufficialmente conformi";
come puoi vedere, sono quasi tutti proprietari; se non erro, le uniche
due eccezioni free sono Deegree e GeoServer

[2] http://www.opengeospatial.org/resource/products/compliant

c'è anche pycsw....

ciao Sandro

--
ciao
Luca

http://gis.cri.fmach.it/delucchi/
www.lucadelu.org