[Gfoss] Georeferenziare ... come e con cosa?

Ciao Luca,
noi realizziamo i nostri fotomosaici di scavo con il metodo "Aramus", totalmente FLOSS, forse un po' macchinosa all'inizio, ma che da un risultato ottimo sia in termini di precisione che di equalizzazione dei colori delle singole fotografie. Utilizziamo i software GRASS, E-FOTO e GIMP.
il procedimento è totalmente descritto nella pagina:
http://wiki.uibk.ac.at/confluence/display/excavationtutor/creazione_fotomosaici
Il sito presenta una serie di tutorial scritti per studenti (con un linguaggio a volte esageratamente semplice). presto verrà migrato al seguente indirizzo: http://vai.uibk.ac.at/dadp/

il concetto è il seguente: con grass viene creato il modello contenente le marche di raddrizzamento prese con la stazione totale, con e-foto si raddrizzano le singole immagini sopra il modello e con GIMP si fa il collaggio dei dati prodotti in e-foto e si effettua la correzione dei colori. il risultato è un fotomosaico unico con il suo file di georeferenziazione. I test che abbiamo eseguito hanno dato risultati migliori rispetto a software proprietari come monobild o a soluzioni libere ma non FLOSS come RDF.
riguardo agli errori dipende molto da come sono prese le fotografie e dalle differenze altimetriche della superficie da documentare: in linea generale per ogni cambio di pendenza bisogna scattare una fotografiea con le sue quattro marche, altrimenti gli oggetti più vicini alla camera risultano più grossi del naturale. Per esempio una superficie muraria rasata andrà fotografata con le marche sulla superficie stessa, mentre gli strati sottostanti dovranno avere altre marche. riduce di molto l'errore l'altezza del punto di scatto.
spero ti possa essere utile.
ciao
alessandro

Molto utile, farà un esperimento di sicuro…
nel mio caso si tratta di pavimenti omogenei per quota e di cui dispongo di un’unica foto zenitale o di un fotomosaico già creato…

Mi piaceva solo capire se l’errore che ricevo da Qgis sia un errore mio oppure il sistema di cui dispone Qgis non è adatto a georeferenziare con precisioni subcentimetriche.

Grazie ancora!!!
Ciao

Luca

2010/7/20 Alessandro Bezzi <alessandro.bezzi@arc-team.com>

Ciao Luca,
noi realizziamo i nostri fotomosaici di scavo con il metodo “Aramus”, totalmente FLOSS, forse un po’ macchinosa all’inizio, ma che da un risultato ottimo sia in termini di precisione che di equalizzazione dei colori delle singole fotografie. Utilizziamo i software GRASS, E-FOTO e GIMP.
il procedimento è totalmente descritto nella pagina:
http://wiki.uibk.ac.at/confluence/display/excavationtutor/creazione_fotomosaici
Il sito presenta una serie di tutorial scritti per studenti (con un linguaggio a volte esageratamente semplice). presto verrà migrato al seguente indirizzo: http://vai.uibk.ac.at/dadp/

il concetto è il seguente: con grass viene creato il modello contenente le marche di raddrizzamento prese con la stazione totale, con e-foto si raddrizzano le singole immagini sopra il modello e con GIMP si fa il collaggio dei dati prodotti in e-foto e si effettua la correzione dei colori. il risultato è un fotomosaico unico con il suo file di georeferenziazione. I test che abbiamo eseguito hanno dato risultati migliori rispetto a software proprietari come monobild o a soluzioni libere ma non FLOSS come RDF.
riguardo agli errori dipende molto da come sono prese le fotografie e dalle differenze altimetriche della superficie da documentare: in linea generale per ogni cambio di pendenza bisogna scattare una fotografiea con le sue quattro marche, altrimenti gli oggetti più vicini alla camera risultano più grossi del naturale. Per esempio una superficie muraria rasata andrà fotografata con le marche sulla superficie stessa, mentre gli strati sottostanti dovranno avere altre marche. riduce di molto l’errore l’altezza del punto di scatto.
spero ti possa essere utile.
ciao
alessandro


Iscriviti all’associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
Gfoss@faunalia.it
http://lists.faunalia.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
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460 iscritti al 15.7.2010

Per caso e-foto è solo per linux?

2010/7/20 Luca Mandolesi <mandoluca@gmail.com>

Molto utile, farà un esperimento di sicuro…
nel mio caso si tratta di pavimenti omogenei per quota e di cui dispongo di un’unica foto zenitale o di un fotomosaico già creato…

Mi piaceva solo capire se l’errore che ricevo da Qgis sia un errore mio oppure il sistema di cui dispone Qgis non è adatto a georeferenziare con precisioni subcentimetriche.

Grazie ancora!!!
Ciao

Luca

2010/7/20 Alessandro Bezzi <alessandro.bezzi@arc-team.com>

Ciao Luca,
noi realizziamo i nostri fotomosaici di scavo con il metodo “Aramus”, totalmente FLOSS, forse un po’ macchinosa all’inizio, ma che da un risultato ottimo sia in termini di precisione che di equalizzazione dei colori delle singole fotografie. Utilizziamo i software GRASS, E-FOTO e GIMP.
il procedimento è totalmente descritto nella pagina:
http://wiki.uibk.ac.at/confluence/display/excavationtutor/creazione_fotomosaici
Il sito presenta una serie di tutorial scritti per studenti (con un linguaggio a volte esageratamente semplice). presto verrà migrato al seguente indirizzo: http://vai.uibk.ac.at/dadp/

il concetto è il seguente: con grass viene creato il modello contenente le marche di raddrizzamento prese con la stazione totale, con e-foto si raddrizzano le singole immagini sopra il modello e con GIMP si fa il collaggio dei dati prodotti in e-foto e si effettua la correzione dei colori. il risultato è un fotomosaico unico con il suo file di georeferenziazione. I test che abbiamo eseguito hanno dato risultati migliori rispetto a software proprietari come monobild o a soluzioni libere ma non FLOSS come RDF.
riguardo agli errori dipende molto da come sono prese le fotografie e dalle differenze altimetriche della superficie da documentare: in linea generale per ogni cambio di pendenza bisogna scattare una fotografiea con le sue quattro marche, altrimenti gli oggetti più vicini alla camera risultano più grossi del naturale. Per esempio una superficie muraria rasata andrà fotografata con le marche sulla superficie stessa, mentre gli strati sottostanti dovranno avere altre marche. riduce di molto l’errore l’altezza del punto di scatto.
spero ti possa essere utile.
ciao
alessandro


Iscriviti all’associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
Gfoss@faunalia.it
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