[Gfoss] Georeferenziazione e fotoraddrizzamento... come poter capire differenze e modi corretti di applicazione

Allora, torno ad un vecchio problema dell’archeologia.

Al momento io faccio 2 tipi diversi di rilievo di quello che trovo scavando, mettiamo una stanza con 4 muri e un pavimento in mattoni:

  • disegno a mano su lucido;
  • fotografia con un’asta;

Preventivamente picchetto la zona con 4 o più punti, li batto con la stazione totale, li riporto su Qgis e li stampo in scala 1:20; ricalco la stampa segnandomi i punti sul lucido, e disegno o a mano, oppure ricalco la foto.

Domandone:

La ditta presso la quale ho acquistato il software per il fotoraddrizzamento mi dice che devo usare il loro programma perchè corregge gli errori dell’obiettivo della macchina fotografica, quindi non devo georeferenziare col georeferenziatore di Qgis altrimenti ho molti errori.

Ma se io georeferenzio una foto fatta con un’asta al terreno (chiamiamola zenitale…o meglio obliqua) usando in qgis il sistema thin plate spline, posso stare tranquillo?

Dove posso documentarmi su quale tipo di georeferenziazione sia migliore per il mio caso e che cosa sono la polinominale 1, 2, 3, la helmert…il tipo di ricampionamento da scegliere ecc ecc…insomma esiste un manualino online per capire cosa è meglio utilizzare, prima che un mattone romano mi diventi largo 2 metri?

Grazie

Luca

Luca,

Dove posso documentarmi su quale tipo di georeferenziazione sia migliore

per il mio caso e che cosa sono la polinominale 1, 2, 3, la helmert...il
tipo di ricampionamento da scegliere ecc ecc...insomma esiste un manualino
online per capire cosa è meglio utilizzare, prima che un mattone romano mi
diventi largo 2 metri?

Innanzitutto, si tratta di un pavimento (ovvero di una superficie piana),
vero ?

Poi, si tratta di una singola foto, zenitale ? Oppure obliqua ?

In entrambi i casi, comunque, si tratta di una proiezione prospettica e
quindi necessita di una
restituzione prospettica (vedi:
http://exporttocanoma.blogspot.it/2010/08/algoritmi-di-restituzione-prospettica.html)

Helmert risolve casi di omologia piana, anche se la sua applicazione
"sembra" un raddrizzamento prospettico
(a parte trovarsi progressioni delle distanze non prospettiche e quindi...
mattoni di due metri :slight_smile: ).
Per la "prospettiva inversa" occorre un programma che usi la SVD (Singular
Value Decomposition).

Hai provato ad utilizzare OSM-Bundler ?
Per usarlo devi scattare un sacco di foto, ma nel caso dell'archeologia si
ottengono ottimi risultati.

Spero di non averti... confuso troppo le idee...

Ciao

Roberto

2012/4/22 Geo DrinX <geodrinx@gmail.com>

Luca,

Dove posso documentarmi su quale tipo di georeferenziazione sia migliore

per il mio caso e che cosa sono la polinominale 1, 2, 3, la helmert...il
tipo di ricampionamento da scegliere ecc ecc...insomma esiste un manualino
online per capire cosa è meglio utilizzare, prima che un mattone romano mi
diventi largo 2 metri?

Innanzitutto, si tratta di un pavimento (ovvero di una superficie piana),
vero ?

Da un punto di vista interpretativo è un pavimento, ma è di terra e non è
di certo piatto. Ha sbalzi di quota tra 0 e 20 cm...tutto sconnesso.

Poi, si tratta di una singola foto, zenitale ? Oppure obliqua ?

La foto non è zenitale è obliqua, fatta con un'asta da imbianchino che
arriva a 4 metri sulla quale è fissata una macchina fotografica.

In entrambi i casi, comunque, si tratta di una proiezione prospettica e
quindi necessita di una
restituzione prospettica (vedi:
http://exporttocanoma.blogspot.it/2010/08/algoritmi-di-restituzione-prospettica.html)

Ok...

Helmert risolve casi di omologia piana, anche se la sua applicazione

"sembra" un raddrizzamento prospettico
(a parte trovarsi progressioni delle distanze non prospettiche e quindi...
mattoni di due metri :slight_smile: ).
Per la "prospettiva inversa" occorre un programma che usi la SVD (Singular
Value Decomposition).

Hai provato ad utilizzare OSM-Bundler ?

mm...proviamo un po'.

Per usarlo devi scattare un sacco di foto, ma nel caso dell'archeologia si
ottengono ottimi risultati.

Spero di non averti... confuso troppo le idee...

Diciamo che non c'è niente da confondere. So solo che moltissimi in
archeologia fanno foto con un'asta, "raddrizzano", ma poi quanto questo
processo sia corretto non saprei.

Di sicuro metto dei metrini a terra e su superfici di circa 4 m x 4 m, le
misure tornano con errori di 1-2 cm...che in archeologia però son pur
sempre un abisso.

Grazie intanto per i preziosi consigli e mi stupisco che non ci siano state
tante risposte: forse perchè l'argomento è altamente complesso o perchè non
è un problema quotidiano?

E soprattutto, che differenza c'è tra raddrizzare prospetticamente una foto
obliquia di un pavimento e georeferenziare una foto fatta da aereo?
Il problema non è lo stesso ma su scala più vasta?

Grazie e ciao

Luca