[Gfoss] gis-media-publishing

il termine gis-media-publishing e' frutto del mio industry watching,
identifica una categoria "carente" di software che ha la capacita'
di integrare porzioni o moduli prettamente gis con porzioni o
sistemi di pubblicazione di media piu' o meno convenzionali

le scalette possibili per un intervento,
con htrex, le abbiamo immaginate cosi':

(versione futuristica)

- premesse (nuovi paradigmi di comunicazione affermati)
- applicazioni pratiche (wikipedia, blog_aggregators, peer_to_peer)
- ambiti di applicazione dei gis
- scenari d'uso di sistemi di gis media publishing
- implementazioni di software libero (istanze / community)

(versione stato dell' arte)

- aggregazione tradizionale di contenuti multimediali
- i sistemi gis convenzionali (orientamento all' analisi)
- sistemi di comunicazione territoriale (un nuovo paradigma)
   - limiti delle piattaforme attuali di visualizzazione (java / flash)
   - accessibilita' (interfacce) e interoperabilita' (data repository)
- progetti e moduli di software libero coinvolti nelle nostre esperienze
- conclusioni (...)

bisogna considerare che noi (sal, htrex, strk) non siamo di estrazione gis,
proveniamo da settori tecnologici differenti e abbiamo lavorato assieme
per definire e costruire un framework applicativo per la pubblicazione
di mappe in rete. (http://simm-dev.keybit.net)

capisco, paolo, sia il fattore "accredito" sia il fattore "target audience".
i piccoli mondi di cui parli si espandono proprio attravero lo scambio
e la circolarita' delle informazioni e con l' arricchimento rappresentato
dalle diverse specializzazioni in campo.

che ne pensate?

--sal;

P.S.> la scaletta era gia' pronta il 6 maggio, non abbiamo ritenuto
opportuno interferire con il metodo coordinativo in atto
Lo postiamo comunque perche' avremmo piacere di confrontarci
sul tema in oggetto

Dunque, premetto che di questo ci capisco poco.
Per come l'ho pensato io, il workshop dovrebbe presentare progetti compiuti,
diffusi e replicabili piuttosto che insights su futuri sviluppi. Per cui,
ogni intervento lo vedevo centrato su un'applicazione specifica (grass, qgis,
postgis ecc; naturalmente, fa eccezione l'introduzione (problema ancora
aperto) e le conclusioni), piu' che
L'idea e' dire:
- esiste il freeGIS
- funziona
- lo potete adottare anche voi, nelle vostre strutture, da domani.
Lascerei considerazioni piu' generali e piu' futuribili alla discussione
finale.
Ma naturalmente e' la comunita' che decide. Cosa ne pensano gli altri?
Voi pensavate ad uno slide show o a una live demo?
A presto.
pc

At 13:12, mercoledì 18 maggio 2005, sal has probably written:

il termine gis-media-publishing e' frutto del mio industry watching,
identifica una categoria "carente" di software che ha la capacita'
di integrare porzioni o moduli prettamente gis con porzioni o
sistemi di pubblicazione di media piu' o meno convenzionali

le scalette possibili per un intervento,
con htrex, le abbiamo immaginate cosi':

(versione futuristica)

- premesse (nuovi paradigmi di comunicazione affermati)
- applicazioni pratiche (wikipedia, blog_aggregators, peer_to_peer)
- ambiti di applicazione dei gis
- scenari d'uso di sistemi di gis media publishing
- implementazioni di software libero (istanze / community)

(versione stato dell' arte)

- aggregazione tradizionale di contenuti multimediali
- i sistemi gis convenzionali (orientamento all' analisi)
- sistemi di comunicazione territoriale (un nuovo paradigma)
   - limiti delle piattaforme attuali di visualizzazione (java / flash)
   - accessibilita' (interfacce) e interoperabilita' (data repository)
- progetti e moduli di software libero coinvolti nelle nostre esperienze
- conclusioni (...)

bisogna considerare che noi (sal, htrex, strk) non siamo di estrazione gis,
proveniamo da settori tecnologici differenti e abbiamo lavorato assieme
per definire e costruire un framework applicativo per la pubblicazione
di mappe in rete. (http://simm-dev.keybit.net)

capisco, paolo, sia il fattore "accredito" sia il fattore "target
audience". i piccoli mondi di cui parli si espandono proprio attravero lo
scambio e la circolarita' delle informazioni e con l' arricchimento
rappresentato dalle diverse specializzazioni in campo.

che ne pensate?

--sal;

P.S.> la scaletta era gia' pronta il 6 maggio, non abbiamo ritenuto
opportuno interferire con il metodo coordinativo in atto
Lo postiamo comunque perche' avremmo piacere di confrontarci
sul tema in oggetto

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Gfoss mailing list
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss

--
Paolo Cavallini
cavallini@faunalia.it www.faunalia.it www.faunalia.com
Piazza Garibaldi 5 - 56025 Pontedera (PI), Italy Tel: (+39)348-3801953

(versione futuristica)

- premesse (nuovi paradigmi di comunicazione affermati)
- applicazioni pratiche (wikipedia, blog_aggregators, peer_to_peer)
- ambiti di applicazione dei gis
- scenari d'uso di sistemi di gis media publishing
- implementazioni di software libero (istanze / community)

Personalmente (ma poi potete anche fucilarmi) ritengo questa cosa
interessante ma non adattata al workshop.
Secondo me si tratta piu' di vedere "GIS Media Publishing la lavoro"

(versione stato dell' arte)

- aggregazione tradizionale di contenuti multimediali
- i sistemi gis convenzionali (orientamento all' analisi)
- sistemi di comunicazione territoriale (un nuovo paradigma)
   - limiti delle piattaforme attuali di visualizzazione (java / flash)
   - accessibilita' (interfacce) e interoperabilita' (data repository)
- progetti e moduli di software libero coinvolti nelle nostre esperienze
- conclusioni (...)

Questa mi sembra interessante anche se la metterei piu' pratica, una
cosa come:

- "YAWG - Yes Another Web GIS": le motivazioni di questo progetto e il
nuovo paradigma
- dal "produttore al consumatore", ovvero: dal setup alla fruizione su
  web
- "Dati dati e ancora dati": interoperabiita' con altri formati e
sorgenti dati
(- cosa abbiamo usato)
- "GIS Media Publishing non si ferma qui": sviluppi futuri
- "A noi ci piace il software libero": perche' e' GPL

Ammetto di essere molto interessato ai discorsi introduttivi che
avete menzionato ... anzi ... vi propongo di scrivere un articolo
assieme.
Bisogna prendere pero' in considerazione in pubblico:
persone che conoscono i gis e webgis, che usano sistemi proprietari,
che cercano di capire quanto risparmiano con il software open
source (come lo chiamano loro), che hanno paura del total cost of
ownership, che non guardano in faccia nessuno se il dato viene salvato
in un file binario di cui le specifiche le conosce solo lo sviluppatore
che hanno sepolto l'altro ieri.
Bisogna convincerli che il software libero e' di qualita' con i fatti
e far capire loro che lo sviluppo aperto non fa altro che trarre
maggiori benefici ad un prodotto.
GIS Media Publishing e' software libero (question: dove trovo i
sorgenti?) per scelta (?) di Keybit.
Secondo me il pubblico si interessa molto di piu' al software libero
e a GIS Media Publishing dopo averlo visto in azione (e gia' parla
da solo), dopo aver visto con quale facilita' si configura, dopo
aver capito che e' software di qualita' perche' gli sviluppatori
credono in quel sistema di sviluppo.

Ora fuggo ... mi aspettano in palestra

PS: scusate la ridondanza
PS2: non ho ancora trovato i fondi per venire a Roma e il 26
mi hanno gia' infilato una riunione ... :frowning:

On Wed, May 18, 2005 at 05:35:46PM +0200, Paolo Cavallini wrote:

Dunque, premetto che di questo ci capisco poco.
Per come l'ho pensato io, il workshop dovrebbe presentare progetti compiuti,
diffusi e replicabili piuttosto che insights su futuri sviluppi. Per cui,
ogni intervento lo vedevo centrato su un'applicazione specifica (grass, qgis,
postgis ecc; naturalmente, fa eccezione l'introduzione (problema ancora
aperto) e le conclusioni), piu' che
L'idea e' dire:
- esiste il freeGIS
- funziona
- lo potete adottare anche voi, nelle vostre strutture, da domani.

Per come la vedo io la cosa importante da dire e':
- esiste il software libero
- e' di tutti
- l'unione fa la forza e la qualita'
- da domani potete contribuire anche voi a renderlo migliore

--strk;

Lascerei considerazioni piu' generali e piu' futuribili alla discussione
finale.
Ma naturalmente e' la comunita' che decide. Cosa ne pensano gli altri?
Voi pensavate ad uno slide show o a una live demo?
A presto.
pc

At 13:12, mercoledì 18 maggio 2005, sal has probably written:
> il termine gis-media-publishing e' frutto del mio industry watching,
> identifica una categoria "carente" di software che ha la capacita'
> di integrare porzioni o moduli prettamente gis con porzioni o
> sistemi di pubblicazione di media piu' o meno convenzionali
>
> le scalette possibili per un intervento,
> con htrex, le abbiamo immaginate cosi':
>
> (versione futuristica)
>
> - premesse (nuovi paradigmi di comunicazione affermati)
> - applicazioni pratiche (wikipedia, blog_aggregators, peer_to_peer)
> - ambiti di applicazione dei gis
> - scenari d'uso di sistemi di gis media publishing
> - implementazioni di software libero (istanze / community)
>
>
> (versione stato dell' arte)
>
> - aggregazione tradizionale di contenuti multimediali
> - i sistemi gis convenzionali (orientamento all' analisi)
> - sistemi di comunicazione territoriale (un nuovo paradigma)
> - limiti delle piattaforme attuali di visualizzazione (java / flash)
> - accessibilita' (interfacce) e interoperabilita' (data repository)
> - progetti e moduli di software libero coinvolti nelle nostre esperienze
> - conclusioni (...)
>
>
> bisogna considerare che noi (sal, htrex, strk) non siamo di estrazione gis,
> proveniamo da settori tecnologici differenti e abbiamo lavorato assieme
> per definire e costruire un framework applicativo per la pubblicazione
> di mappe in rete. (http://simm-dev.keybit.net)
>
> capisco, paolo, sia il fattore "accredito" sia il fattore "target
> audience". i piccoli mondi di cui parli si espandono proprio attravero lo
> scambio e la circolarita' delle informazioni e con l' arricchimento
> rappresentato dalle diverse specializzazioni in campo.
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>
> che ne pensate?
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> P.S.> la scaletta era gia' pronta il 6 maggio, non abbiamo ritenuto
> opportuno interferire con il metodo coordinativo in atto
> Lo postiamo comunque perche' avremmo piacere di confrontarci
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D'accordissimo sui principi, ma sarei davvero molto sorpreso se il pubblico
presente fosse interessato a queste argomentazioni (conoscete qualche
responsabile di SIT provinciali o regionali? prova a parlarci, e eccetto casi
isolati le loro priorita' sono ben altre.). Se vogliamo che i gis liberi
abbiano una base di utenti piu' larga (io lo voglio), dobbiamo batterci anche
(soprattutto) sul piano della funzionalita'.
pc
At 19:25, mercoledì 18 maggio 2005, strk has probably written:

Per come la vedo io la cosa importante da dire e':
- esiste il software libero
- e' di tutti
- l'unione fa la forza e la qualita'
- da domani potete contribuire anche voi a renderlo migliore

--strk;

--
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On Wed, May 18, 2005 at 07:33:35PM +0200, Paolo Cavallini wrote:

D'accordissimo sui principi, ma sarei davvero molto sorpreso se il pubblico
presente fosse interessato a queste argomentazioni (conoscete qualche
responsabile di SIT provinciali o regionali? prova a parlarci, e eccetto casi
isolati le loro priorita' sono ben altre.). Se vogliamo che i gis liberi
abbiano una base di utenti piu' larga (io lo voglio), dobbiamo batterci anche
(soprattutto) sul piano della funzionalita'.
pc

I responsabili di SIT provinciali o regionali sono funzionari pubblici ?
Non ci sono forse direttive europee sull'uso di software libero ?
Non ci sono bandi sul "riuso" ? Credo che questo "vento di cambiamento"
non derivi esclusivamente da una valutazione di "qualita'" ma anche
di "etica" e di "opportunita'" di sviluppo.

Quanti soldi escono dalle casse dello stato per andare in quelle
di industrie del software ? Quante di queste industrie del software
sono straniere ? "Usare" il software libero riduce le spese, ma
"investirci" crea valore per tutti, e non credo di essere il solo
ad avvertire la carenza/assenza in Italia di ricerca e sviluppo
tecnologico (la "fuga di cervelli" la dice lunga sul problema).

Mi auguro che non avremo a che fare con una platea di persone ottuse.
Credo nell'intelligenza e nella sensibilita' umana.

--strk;

At 19:25, mercoledì 18 maggio 2005, strk has probably written:
> Per come la vedo io la cosa importante da dire e':
> - esiste il software libero
> - e' di tutti
> - l'unione fa la forza e la qualita'
> - da domani potete contribuire anche voi a renderlo migliore
>
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Io invece, per esperienza e formazione (di etologo/zoologo), so che la maggior
parte degi animali (anche quelli non ottusi) scelgono la strada piu' comoda.
Quelli come noi, che affrontano difficolta' e scomodita' sono comunque una
minoranza.
pc
At 19:41, mercoledì 18 maggio 2005, strk has probably written:

I responsabili di SIT provinciali o regionali sono funzionari pubblici ?
Non ci sono forse direttive europee sull'uso di software libero ?
Non ci sono bandi sul "riuso" ? Credo che questo "vento di cambiamento"
non derivi esclusivamente da una valutazione di "qualita'" ma anche
di "etica" e di "opportunita'" di sviluppo.

Quanti soldi escono dalle casse dello stato per andare in quelle
di industrie del software ? Quante di queste industrie del software
sono straniere ? "Usare" il software libero riduce le spese, ma
"investirci" crea valore per tutti, e non credo di essere il solo
ad avvertire la carenza/assenza in Italia di ricerca e sviluppo
tecnologico (la "fuga di cervelli" la dice lunga sul problema).

Mi auguro che non avremo a che fare con una platea di persone ottuse.
Credo nell'intelligenza e nella sensibilita' umana.

--strk;

--
Paolo Cavallini
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Scusate per la scarsa collaborazione in questa situazione, ma sono
tuttora bloccato da un paio di nuovi progetti che sembra abbiano
bisogno di un sacrificio umano (il mio) per partire.

Le questioni di principio sono importanti, ma in questo evento ci sono
tanti risultati evidenti da mostrare ed io sinceramente userei il
tempo per interessare nuovi soggetti con capacita' decisionale o di
sviluppo sw o comunque con responsabilita' di raccolta dei dati.

La maturita' di MapServer, GEOS, GRASS, le prospettive di QGIS, quanto
ha gia' fatto DMSolutions (sw libero generato da progetti finanziati
da soldi pubblici)

http://www.dmsolutions.ca/technology/chameleon.html

Nel nostro piccolo, in Italia, mercoledi' dal Forum PA abbiamo portato
a casa un paio di premi (targa e menzione d'onore), tutto con sw open source:

http://www.forumpa.it/forumpa2005/regionando/stampa.php?id=123&chiave=776A57CB
http://www.forumpa.it/forumpa2005/regionando/stampa.php?id=97&chiave=5FD31029

Se guardate l'ultimo MondoGIS, TerritoriumOnLine si e' fatta una
marchetta micidiale soprattutto con MapAccel, toolkit di estensione
MapServer.

A me sembra una situazione con ottime possibilita'. Spero riusciate a
mostrare features esistenti ed accattivanti per i nostri amici delle PA.
Non sono cattivi, e' che li disegnano cosi'.

-- cesare

On Wed, May 18, 2005 at 07:41:47PM +0200, strk wrote:

On Wed, May 18, 2005 at 07:33:35PM +0200, Paolo Cavallini wrote:
> D'accordissimo sui principi, ma sarei davvero molto sorpreso se il pubblico
> presente fosse interessato a queste argomentazioni (conoscete qualche
> responsabile di SIT provinciali o regionali? prova a parlarci, e eccetto casi
> isolati le loro priorita' sono ben altre.). Se vogliamo che i gis liberi
> abbiano una base di utenti piu' larga (io lo voglio), dobbiamo batterci anche
> (soprattutto) sul piano della funzionalita'.
> pc

I responsabili di SIT provinciali o regionali sono funzionari pubblici ?
Non ci sono forse direttive europee sull'uso di software libero ?
Non ci sono bandi sul "riuso" ? Credo che questo "vento di cambiamento"
non derivi esclusivamente da una valutazione di "qualita'" ma anche
di "etica" e di "opportunita'" di sviluppo.

Quanti soldi escono dalle casse dello stato per andare in quelle
di industrie del software ? Quante di queste industrie del software
sono straniere ? "Usare" il software libero riduce le spese, ma
"investirci" crea valore per tutti, e non credo di essere il solo
ad avvertire la carenza/assenza in Italia di ricerca e sviluppo
tecnologico (la "fuga di cervelli" la dice lunga sul problema).

Mi auguro che non avremo a che fare con una platea di persone ottuse.
Credo nell'intelligenza e nella sensibilita' umana.

--strk;

> At 19:25, mercoledì 18 maggio 2005, strk has probably written:
> > Per come la vedo io la cosa importante da dire e':
> > - esiste il software libero
> > - e' di tutti
> > - l'unione fa la forza e la qualita'
> > - da domani potete contribuire anche voi a renderlo migliore
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Complimenti per i premi!
E grazie per le sagge parole.
pc

At 20:19, mercoledì 18 maggio 2005, Cesare Furlanello has probably written:

Scusate per la scarsa collaborazione in questa situazione, ma sono
tuttora bloccato da un paio di nuovi progetti che sembra abbiano
bisogno di un sacrificio umano (il mio) per partire.

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