[Gfoss] gpl, lgpl e bsd

In questi giorni, dovendo scrivere un paragrafo introduttivo della
tesi dedicato al free software e l'os, mi sono riletto un po' di
licenze. In particolare GPL, LGPL e BSD.

Ho bisogno di un chiarimento: Grass (ad es.) è rilasicato con licenza
GPL. Se un'azienda commerciale di sw GIS volesse includere, parte o
tutto, Grass all'interno di un proprio prodotto (es. un'interfaccia
grafica, o un server GIS), è tenuta a rilasciare tutto il codice come
GPL, anche quello sviluppato in proprio e non direttamente su Grass?
Leggendo la LGPL, si dice che il codice sorgente dev'essere rilasciato
soltanto per quelle parti che interagiscano direttamente con
l'originario OS (es. librerie d'interfaccia)... ne deduco che la GPL
invece obblighi a rilasciare tutto il codice come GPL. Sbaglio?

Giovanni

2008/2/29 G. Allegri <giohappy@gmail.com>:

In questi giorni, dovendo scrivere un paragrafo introduttivo della
tesi dedicato al free software e l'os, mi sono riletto un po' di
licenze. In particolare GPL, LGPL e BSD.

Ho bisogno di un chiarimento: Grass (ad es.) è rilasicato con licenza
GPL. Se un'azienda commerciale di sw GIS volesse includere, parte o
tutto, Grass all'interno di un proprio prodotto (es. un'interfaccia
grafica, o un server GIS), è tenuta a rilasciare tutto il codice come
GPL, anche quello sviluppato in proprio e non direttamente su Grass?
Leggendo la LGPL, si dice che il codice sorgente dev'essere rilasciato
soltanto per quelle parti che interagiscano direttamente con
l'originario OS (es. librerie d'interfaccia)... ne deduco che la GPL
invece obblighi a rilasciare tutto il codice come GPL. Sbaglio?

Non vorrei dire una cavolata ma se non mi ricordo male è così;
comunque attendi risposte da persone con più esperienza

Giovanni

Luca

2008/2/29 G. Allegri <giohappy@gmail.com>:
> Ho bisogno di un chiarimento: Grass (ad es.) è rilasicato con licenza
> GPL. Se un'azienda commerciale di sw GIS volesse includere, parte o
> tutto, Grass all'interno di un proprio prodotto (es. un'interfaccia
> grafica, o un server GIS), è tenuta a rilasciare tutto il codice come
> GPL, anche quello sviluppato in proprio e non direttamente su Grass?

Per quanto ne so io, si. Se basi il tuo lavoro su di un prodotto
coperto da GPL, allora stai producendo un "prodotto derivato"
che deve essere comunque rilasciato sotto GPL.

> Leggendo la LGPL, si dice che il codice sorgente dev'essere rilasciato
> soltanto per quelle parti che interagiscano direttamente con
> l'originario OS (es. librerie d'interfaccia)... ne deduco che la GPL
> invece obblighi a rilasciare tutto il codice come GPL. Sbaglio?

La LGPL copre specificamente le librerie [e solo quelle]; quindi
p.es. tu sviluppi un tuo sw proprietario che usa ZLIB per comprimere zip;
ok, lo puoi fare perchè zlib è LGPL [anzi, è ancora più permissiva]
e quindi la licenza OS non si estende al tuo lavoro.
Ma se il materiale di partenza è coperto dalla GPL,
questa è "infettiva", e si tira dietro automaticamente
qualsiasi "lavoro derivato"

ciao Sandro Furieri

Devo ammettere che finora pensavo che GPL avesse le caratteristiche
che in verità sono di LGPL...
Un problema concreto:

Vorrei proporre ad un'azienda, che produce solo soluzioni
proprietarie, di sfruttare alcune funzionalità di geoprocessing di
Grass all'interno di un loro prodotto client-server, sviluppato con
software proprietario. L'unico vincolo sarebbe il rilascio del
sorgente del codice OS usato e, possibilmente, l'uso di una quota del
capitale prodotto per la sponsorizzazione dello sviluppo di Grass..
Da quanto detto questo dunque non è possibile...

Capisco che GPL è una licenza purista secondo GNU, però credo, in
tutta sincerità, che limiti un po' troppo potenziali sinergie e
collaborazioni.

A questo punto però mi chiedo fino a quanto sia infettiva la GPL.
Immaginando i servizi OGC, anche un prodotto che sfrutti servizi del
genere distribuiti con sw GPL, dovrebbe essere GPL?!!

Aggiungo una nota sulla "coerenza" GPL. Se un software proprietario
non può includere codice GPL, perché un software GPL può agganciarsi a
librerie non-free? Vedi ad es. Grass con OpenDWG.

Giovanni

2008/2/29, a.furieri@lqt.it <a.furieri@lqt.it>:

> 2008/2/29 G. Allegri <giohappy@gmail.com>:

> > Ho bisogno di un chiarimento: Grass (ad es.) è rilasicato con licenza
> > GPL. Se un'azienda commerciale di sw GIS volesse includere, parte o
> > tutto, Grass all'interno di un proprio prodotto (es. un'interfaccia
> > grafica, o un server GIS), è tenuta a rilasciare tutto il codice come
> > GPL, anche quello sviluppato in proprio e non direttamente su Grass?

Per quanto ne so io, si. Se basi il tuo lavoro su di un prodotto
coperto da GPL, allora stai producendo un "prodotto derivato"
che deve essere comunque rilasciato sotto GPL.

> > Leggendo la LGPL, si dice che il codice sorgente dev'essere rilasciato
> > soltanto per quelle parti che interagiscano direttamente con
> > l'originario OS (es. librerie d'interfaccia)... ne deduco che la GPL
> > invece obblighi a rilasciare tutto il codice come GPL. Sbaglio?

La LGPL copre specificamente le librerie [e solo quelle]; quindi
p.es. tu sviluppi un tuo sw proprietario che usa ZLIB per comprimere zip;
ok, lo puoi fare perchè zlib è LGPL [anzi, è ancora più permissiva]
e quindi la licenza OS non si estende al tuo lavoro.
Ma se il materiale di partenza è coperto dalla GPL,
questa è "infettiva", e si tira dietro automaticamente
qualsiasi "lavoro derivato"

ciao Sandro Furieri

G. Allegri ha scritto:

Devo ammettere che finora pensavo che GPL avesse le caratteristiche
che in verità sono di LGPL...
Un problema concreto:

Vorrei proporre ad un'azienda, che produce solo soluzioni
proprietarie, di sfruttare alcune funzionalità di geoprocessing di
Grass all'interno di un loro prodotto client-server, sviluppato con
software proprietario. L'unico vincolo sarebbe il rilascio del
sorgente del codice OS usato e, possibilmente, l'uso di una quota del
capitale prodotto per la sponsorizzazione dello sviluppo di Grass..
Da quanto detto questo dunque non è possibile...

Capisco che GPL è una licenza purista secondo GNU, però credo, in
tutta sincerità, che limiti un po' troppo potenziali sinergie e
collaborazioni.

A questo punto però mi chiedo fino a quanto sia infettiva la GPL.
Immaginando i servizi OGC, anche un prodotto che sfrutti servizi del
genere distribuiti con sw GPL, dovrebbe essere GPL?!!

No. A quanto ne so io devi linkare il codice GPL per rendere applicabile la licenza. Mi sa che la licenza non si applica nemmeno se tu fai chiamate a linea di comando, ma non ne sono certo... ci vorrebbe
qualcuno con più esperienza di me per dirtelo.

Esistono anche licenze GPL con eccezioni, per esempio Java è sotto
GPL con classpath exception, che di fatto la rende molto simile
a LGPL, ovvero puoi scrivere applicazioni commerciali usando
Java e la sua libreria senza dover rilasciare i sorgenti.

Ciao
Andrea

On Fri, Feb 29, 2008 at 06:47:52PM +0100, G. Allegri wrote:

Devo ammettere che finora pensavo che GPL avesse le caratteristiche
che in verità sono di LGPL...
Un problema concreto:

Vorrei proporre ad un'azienda, che produce solo soluzioni
proprietarie, di sfruttare alcune funzionalità di geoprocessing di
Grass all'interno di un loro prodotto client-server, sviluppato con
software proprietario. L'unico vincolo sarebbe il rilascio del
sorgente del codice OS usato e, possibilmente, l'uso di una quota del
capitale prodotto per la sponsorizzazione dello sviluppo di Grass..
Da quanto detto questo dunque non è possibile...

Capisco che GPL è una licenza purista secondo GNU, però credo, in
tutta sincerità, che limiti un po' troppo potenziali sinergie e
collaborazioni.

Sinergie e collaborazioni? Io lo chiamo furto di codice. Se vuoi usare
strumenti proprietari accomodati ad usare gli strumenti proprietari
pagando quanto occorre per i relativi SDK e lavorando nel mondo
proprietario e basta.
Beninteso sviluppare uno script che usa i comandi Grass e'
tranquillamente possibile, diversamente nessuno potrebbe usare
un tool GNU come make o gcc ad esempio per fare alcunche' di
proprietario. Si tratta di cose ben diverse.

A questo punto però mi chiedo fino a quanto sia infettiva la GPL.
Immaginando i servizi OGC, anche un prodotto che sfrutti servizi del
genere distribuiti con sw GPL, dovrebbe essere GPL?!!

No.

Aggiungo una nota sulla "coerenza" GPL. Se un software proprietario
non può includere codice GPL, perché un software GPL può agganciarsi a
librerie non-free? Vedi ad es. Grass con OpenDWG.

Infatti il risultato e' un aborto dal punto di vista della licenza,
vedi caso ECW per la licenza o OpenDWG che di per se' e' gia' frutto
di reverse engineering e quindi illegale in diversi paesi.

--
Francesco P. Lovergine

Francesco P. Lovergine ha scritto:

Sinergie e collaborazioni? Io lo chiamo furto di codice.

La GPL serve appunto a proteggere chi investe in codice libero dai ladri
di codice (cosa che non avviene per le licenze BSD-like, tanto che
Microsoft, per fare un esempio, ha preso la parte di gestione di TCP/IP
di BSD e l'ha infilata in Windows XP).
Non per farmi pubblicita' (tanto non ci guadagno niente!), ma avete
letto l'articolo di Simone Piccardi e mio su MondoGIS a proposito delle
licenze?
pc
--
Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc

Rispetto il vostro pensiero... Comunque credo che GPL, seppure
tutelando da grosse macchine di mercato come Microsoft, ecc., possa
essere un vincolo troppo forte per una piccola sw-farm o il singolo
sviluppatore, che producono codice ad-hoc per i singoli clienti.

Un esempio reale: mi è stato chiesto di creare una piccola interfaccia
a delle funzioni di geoprocessing (in grass), che poi servirà anche
per un client web. Il cliente vuole che l'interfaccia che lui paga non
venga rilasciata pubblicamente... Solita domanda: perdo il cliente? Se
sì, allora penso che la maggior parte dei clienti attuali siano da
perdere!
Alla fine preferisco LGPL... tengo il cliente e con parte dei proventi
posso reinvestire in Grass.

Può apparire un obrorio da un punto di fista della filosofia
free-software, ma allora abdichiamo ad una buona fetta di richieste e
mercato.

Ovviamente sono riflessioni del tutto ipotetiche: la licenza Grass è
GPL, e non discuto...

Buon weekend, e scusate le mie derive liberiste! :slight_smile:
Giovanni

On Sat, Mar 01, 2008 at 06:31:32PM +0100, G. Allegri wrote:

Un esempio reale: mi è stato chiesto di creare una piccola interfaccia
a delle funzioni di geoprocessing (in grass), che poi servirà anche
per un client web. Il cliente vuole che l'interfaccia che lui paga non
venga rilasciata pubblicamente... Solita domanda: perdo il cliente? Se
sì, allora penso che la maggior parte dei clienti attuali siano da
perdere!

Qui mi sa che un chiarimento e' d'obbligo.

Se io - consulente o sw farm - sviluppo un prodotto basato su prodotto
di terzi che e' GPL, lo do al cliente compreso di codice sorgente (e se
sviluppo in PHP, Perl o Python diciamo che viene automatico se non uso
un obfuscator) - e punto - sono perfettamente in regola. Non c'e' nessun
'obbligo di rilascio pubblico'. Non sta scritto da nessuna parte che
devo andare su internet e pubblicare i sorgenti, allo stesso modo in cui
non c'e' scritto da nessuna parte che il cliente non debba pagare lo
sviluppo. Le aziende grosse lo fanno perche' sarebbe non pratico e
anti-economico per loro fare una distribuzione dei sorgenti ad personam
per un prodotto a centinia di migliaia o milioni di terze parti (per es.
TomTom).

Poi del codice il cliente puo' fare quello che gli pare, compreso
metterlo su internet su SF o meno. Sono cazzacci suoi. Io ho
'distribuito' a una sola entita' e dato il sorgente. Benintesto, il
cliente non ha alcuna esclusiva su quel codice, come non ce l'ho io se
non per quanto e' relativo al copyright delle mie parti. Se poi il
cliente prende quel codice e lo da a terzi, deve accompagnarlo ai
sorgenti e nota di copyright, altrimenti commette un abuso. Se io
d'altro canto voglio darlo a un altro cliente e far pagare a questi un
ulteriore servizio di customizzazione o anche parte dei costi di
sviluppo originale o mantenimento, il primo cliente non puo' farci
niente. E sono di nuovo in regola. Se il primo cliente non e' contento
del mio lavoro, prende quel codice lo da ad altri e ci fa tirare fuori
qualcosa di meglio. Se io lo vengo a sapere sono in diritto di chiedere
a terzi il codice migliorato e a quel punto il nuovo codice avra' tre
copyright holders e io potro' usare il codice migliorato o decidere che
non mi garba. Il nuovo codice mi sara' dato in disponibilita' da una
terza parte, generalmente il primo cliente o il nuovo programmatore che
sono entrambi obbligati (in quanto possessori di codice derivato)

E alla via cosi'...

Nello sviluppare codice custom per il web non ho ancora
trovato alcuno che abbia problemi nel lavorare in tal modo.

In definitiva e' importante notare l'uso del verbo 'potere' e non
'dovere' nella licenza per quanto riguarda la distribuzione a terzi :slight_smile:

http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html
(non ha valore legale in italiano)

Nello specifico del cliente di cui si parlava si noti:

"Puoi creare, eseguire e propagare programmi coperti da questa Licenza
che tu non distribuisci, senza alcuna condizione fino a quando la tua
Licenza rimane valida. Puoi distribuire opere coperte da questa Licenza
ad altri al solo scopo di ottenere che essi facciano delle modifiche al
programma esclusivamente per te, o che ti forniscano dei servizi per
l'esecuzione di queste opere, ammesso che tu rispetti i termini di
questa Licenza nel distribuire tutto il materiale per il quale non
detieni il copyright. Coloro i quali creano o eseguono per conto tuo un
programma coperto da questa Licenza lo fanno esclusivamente in tua vece,
sotto la tua direzione e il tuo controllo, in maniera tale che sia
proibito a costoro effettuare copie di materiale di cui detieni il
copyright al di fuori della relazione che intrattengono nei tuoi
confronti"

Quindi il cliente puo' importi il SUO copyright sul codice che TU
sviluppi senza che poi tu possa distribuire niente perche' il copyright
holder non lo permette, in quanto non distribuisce a terzi alcunche'
e quindi nemmeno tu potrai farlo. Di fatto il prodotto rimane GPL
ma e' CHIUSO per quanto riguarda le parti di cui il cliente detiene
il copyright.

--
Francesco P. Lovergine

Grazie Francesco per l'ampio chiarimento.

Quindi il cliente puo' importi il SUO copyright sul codice che TU
sviluppi senza che poi tu possa distribuire niente perche' il copyright
holder non lo permette, in quanto non distribuisce a terzi alcunche'
e quindi nemmeno tu potrai farlo. Di fatto il prodotto rimane GPL
ma e' CHIUSO per quanto riguarda le parti di cui il cliente detiene
il copyright.

Devo ammettere che le licenze, per uno come me non molto abituato alle
contorsioni dei termini giuridici, non sono semplicissime da
interpretare!

Ma dunque la GPL non comporta un'automatica libertà di distribuire (da
chiunque a chiunque) codice derivato, o integrato, con software già
GPL, ma piuttosto è vincolata alla volontà di distribuire da parte del
detentore del prodotto intellettuale. Giusto?

Insomma, l'infettività GPL è comunque sottoposta alla volontà ultima
dell'autore di codice. Se anche, per vie non pubbliche, venissi a
disporre di codice GPL, non è detto quindi che possa distribuirlo
indistintamente...

Bene bene. Quante cose s'imparano! :slight_smile:

Giovanni

On Sun, Mar 02, 2008 at 11:33:51AM +0100, G. Allegri wrote:

Grazie Francesco per l'ampio chiarimento.

> Quindi il cliente puo' importi il SUO copyright sul codice che TU
> sviluppi senza che poi tu possa distribuire niente perche' il copyright
> holder non lo permette, in quanto non distribuisce a terzi alcunche'
> e quindi nemmeno tu potrai farlo. Di fatto il prodotto rimane GPL
> ma e' CHIUSO per quanto riguarda le parti di cui il cliente detiene
> il copyright.

Devo ammettere che le licenze, per uno come me non molto abituato alle
contorsioni dei termini giuridici, non sono semplicissime da
interpretare!

Ma dunque la GPL non comporta un'automatica libertà di distribuire (da
chiunque a chiunque) codice derivato, o integrato, con software già
GPL, ma piuttosto è vincolata alla volontà di distribuire da parte del
detentore del prodotto intellettuale. Giusto?

Giusto: liberta' in ordine a quanto e' sotto MIO copyright,
obbligo invece in ordine a quanto e' sotto copyright di altri che abbiano
rilasciato a terzi. La licenza scatta quando si distribuisce a terzi
non quando si utilizza/modifica per proprio conto. Se io sono un
contractor e il risultato non e' sotto mio copyright automaticamente
non c'e' distribuzione. E tuttavia chi e' proprietario del copyright
e' soggetto a GPL nel momento in cui distribuisce, e quindi comunque
come contractor lavoro in modo etico e salvaguardo il mio prodotto
e quello dei terzi su cui mi sono basato.

--
Francesco P. Lovergine

Ciao Giovanni, ciao tutti......
per rinfescare un po' le basi software libero (chiarendo bene dove
stanno le differenze con l'open source) direi che possa essere utile
questa piacevole lettura:
http://www.copyleft-italia.it/compendio/

oltre ovviamente al lavoro di paolo e simone già citato...

ciao

Il giorno dom, 02/03/2008 alle 13.21 +0100, Francesco P. Lovergine ha
scritto:

On Sun, Mar 02, 2008 at 11:33:51AM +0100, G. Allegri wrote:
> Grazie Francesco per l'ampio chiarimento.
>
> > Quindi il cliente puo' importi il SUO copyright sul codice che TU
> > sviluppi senza che poi tu possa distribuire niente perche' il copyright
> > holder non lo permette, in quanto non distribuisce a terzi alcunche'
> > e quindi nemmeno tu potrai farlo. Di fatto il prodotto rimane GPL
> > ma e' CHIUSO per quanto riguarda le parti di cui il cliente detiene
> > il copyright.
>
> Devo ammettere che le licenze, per uno come me non molto abituato alle
> contorsioni dei termini giuridici, non sono semplicissime da
> interpretare!
>
> Ma dunque la GPL non comporta un'automatica libertà di distribuire (da
> chiunque a chiunque) codice derivato, o integrato, con software già
> GPL, ma piuttosto è vincolata alla volontà di distribuire da parte del
> detentore del prodotto intellettuale. Giusto?
>

Giusto: liberta' in ordine a quanto e' sotto MIO copyright,
obbligo invece in ordine a quanto e' sotto copyright di altri che abbiano
rilasciato a terzi. La licenza scatta quando si distribuisce a terzi
non quando si utilizza/modifica per proprio conto. Se io sono un
contractor e il risultato non e' sotto mio copyright automaticamente
non c'e' distribuzione. E tuttavia chi e' proprietario del copyright
e' soggetto a GPL nel momento in cui distribuisce, e quindi comunque
come contractor lavoro in modo etico e salvaguardo il mio prodotto
e quello dei terzi su cui mi sono basato.

--
Ti prego di cercare di non inviarmi files .doc, .xls, .ppt, .dwg.
Preferisco formati liberi.
Please try to avoid to send me .doc, .xls, .ppt, .dwg files.
I prefer free formats.
http://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_format

Ivan Marchesini
Department of Civil and Environmental Engineering
University of Perugia
Via G. Duranti 93/a
06125
Perugia (Italy)
Socio fondatore GFOSS "Geospatial Free and Open Source Software" http://www.gfoss.it
e-mail: marchesini@unipg.it
        ivan.marchesini@gmail.com
tel: +39(0)755853760
fax (university): +39(0)755853756
fax (home): +39(0)5782830887
jabber: geoivan73@jabber.org

Grazie Ivan. Non ne ero a conoscenza... ottimo materiale!

Ciao

2008/3/2, ivan marchesini <marchesini@unipg.it>:

Ciao Giovanni, ciao tutti......
per rinfescare un po' le basi software libero (chiarendo bene dove
stanno le differenze con l'open source) direi che possa essere utile
questa piacevole lettura:
http://www.copyleft-italia.it/compendio/

oltre ovviamente al lavoro di paolo e simone già citato...

ciao

Il giorno dom, 02/03/2008 alle 13.21 +0100, Francesco P. Lovergine ha
scritto:

> On Sun, Mar 02, 2008 at 11:33:51AM +0100, G. Allegri wrote:
> > Grazie Francesco per l'ampio chiarimento.
> >
> > > Quindi il cliente puo' importi il SUO copyright sul codice che TU
> > > sviluppi senza che poi tu possa distribuire niente perche' il copyright
> > > holder non lo permette, in quanto non distribuisce a terzi alcunche'
> > > e quindi nemmeno tu potrai farlo. Di fatto il prodotto rimane GPL
> > > ma e' CHIUSO per quanto riguarda le parti di cui il cliente detiene
> > > il copyright.
> >
> > Devo ammettere che le licenze, per uno come me non molto abituato alle
> > contorsioni dei termini giuridici, non sono semplicissime da
> > interpretare!
> >
> > Ma dunque la GPL non comporta un'automatica libertà di distribuire (da
> > chiunque a chiunque) codice derivato, o integrato, con software già
> > GPL, ma piuttosto è vincolata alla volontà di distribuire da parte del
> > detentore del prodotto intellettuale. Giusto?
> >
>
> Giusto: liberta' in ordine a quanto e' sotto MIO copyright,
> obbligo invece in ordine a quanto e' sotto copyright di altri che abbiano
> rilasciato a terzi. La licenza scatta quando si distribuisce a terzi
> non quando si utilizza/modifica per proprio conto. Se io sono un
> contractor e il risultato non e' sotto mio copyright automaticamente
> non c'e' distribuzione. E tuttavia chi e' proprietario del copyright
> e' soggetto a GPL nel momento in cui distribuisce, e quindi comunque
> come contractor lavoro in modo etico e salvaguardo il mio prodotto
> e quello dei terzi su cui mi sono basato.
>
--

Ti prego di cercare di non inviarmi files .doc, .xls, .ppt, .dwg.
Preferisco formati liberi.
Please try to avoid to send me .doc, .xls, .ppt, .dwg files.
I prefer free formats.
http://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto
http://en.wikipedia.org/wiki/Open_format

Ivan Marchesini
Department of Civil and Environmental Engineering
University of Perugia
Via G. Duranti 93/a
06125
Perugia (Italy)
Socio fondatore GFOSS "Geospatial Free and Open Source Software" http://www.gfoss.it
e-mail: marchesini@unipg.it

        ivan.marchesini@gmail.com
tel: +39(0)755853760
fax (university): +39(0)755853756
fax (home): +39(0)5782830887
jabber: geoivan73@jabber.org

_______________________________________________
Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
Gfoss@faunalia.com
http://www.faunalia.com/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.

On Sat, Mar 01, 2008 at 06:31:32PM +0100, G. Allegri wrote:

Un esempio reale: mi è stato chiesto di creare una piccola interfaccia
a delle funzioni di geoprocessing (in grass), che poi servirà anche
per un client web. Il cliente vuole che l'interfaccia che lui paga non
venga rilasciata pubblicamente...

Solita domanda: perdo il cliente? Se
sì, allora penso che la maggior parte dei clienti attuali siano da
perdere!

Una domanda: chi e' il detentore dei diritti di copia dei lavori
che fate ? Che diritti avete vui sul prodotto del vostro lavoro ?

Alla fine preferisco LGPL... tengo il cliente e con parte dei proventi
posso reinvestire in Grass.

Ci sono precedenti ?
Lo chiedo perche' ho avuto a che fare sia con progetti LGPL che GPL
e non ho avuto nessuno evidenza di differenze significative nella
quantita' di contributi (sia economici che tecnologici) legati al
tipo di licenza. O almeno, se ci sono stati contributi economici
si sono fermati prima di arrivare a chi il codice lo sviluppa.

Può apparire un obrorio da un punto di fista della filosofia
free-software, ma allora abdichiamo ad una buona fetta di richieste e
mercato.

Il mercato siamo noi.
http://www.mestierediscrivere.com/testi/Tesi.htm

Una fetta (buona?) di noi e' incastrata nella convinzione che "per come
stanno le cose" il proprio successo si basi sull'insuccesso degli altri.
Altre fette credono nella possibilita' di cambiare le cose.

--strk;

Il cliente è una piccola sw-farm che ha un contratto con un soggetto
pubblico, per lo sviluppo di alcuni strumenti geoinformatici.
Mi hanno chiesto una consulenza per valutare l'opportunità di
integrare una loro soluzione proprietaria, con alcune funzionalità di
sw OS.
Loro vogliono mantenere chiuso la loro parte di codice, anche per
poterlo rivendere ad altri soggetti. Mi chiedevano se questo fosse
compatibile con le licenze free.

Nell'incertezza sugli aspetti legali della cosa, preferiscono
sostenere il costo di un sw proprietario, sul quale ritengono sia più
consolidata la definizione del contratto di licenza.

Tutto qua.

Non sono a conoscenza di precedenti sugli effetti di GPL e LPGL ai
fini del reinvestimento in sviluppo. La mia era una disquisizione
sulle potenzialità...

Ciao

On Sun, Mar 02, 2008 at 10:04:30PM +0100, G. Allegri wrote:

Il cliente è una piccola sw-farm che ha un contratto con un soggetto
pubblico, per lo sviluppo di alcuni strumenti geoinformatici.
Mi hanno chiesto una consulenza per valutare l'opportunità di
integrare una loro soluzione proprietaria, con alcune funzionalità di
sw OS.
Loro vogliono mantenere chiuso la loro parte di codice, anche per
poterlo rivendere ad altri soggetti. Mi chiedevano se questo fosse
compatibile con le licenze free.

E' compatibile con alcune licenze, ma per fortuna non con tutte.
I soggetti pubblici dovrebbero pretendere di avere i sorgenti degli
strumenti che usano, e di avere il diritto di condividerli con altri.
Senza questi presupposti (diritto di modifica e redistribuzione) non
si puo' effettivamente applicare il concetto di "riuso" che si cerca
di introdurre nella PA.
E' da notare che la rivendita ad altre PA degli stessi prodotti
(copiabili per natura) significa una maggiore spesa pubblica, che
in ultima istanza significa maggior costo per TUTTI NOI.

Quel che voglio dire e' che la tua domanda "che faccio, perdo il cliente?"
se la dovrebbe chiedere la piccola sw-farm tua cliente, nel momento in cui
i soggetti pubblici rifiutino di comprare soluzioni proprietarie.

Nell'incertezza sugli aspetti legali della cosa, preferiscono
sostenere il costo di un sw proprietario, sul quale ritengono sia più
consolidata la definizione del contratto di licenza.

Il costo dovrebbe sostenerlo la sw-farm e riversarlo sul cliente finale.
In questo modo il cliente finale (il soggetto pubblico) potra' fare una
valutazione piu' coscente dei propri fornitori.
Alla fine il cliente siamo noi...

--strk;

salve a tutti
sto cercando di capire come funziona la GPL
vorrei riprendere questa vecchia discussione sulla licenza GPL
in particolare vorrei sapere se vendendo al cliente un prodotto gpl con
aggiunta una funziona richiesta dal cliente stesso, posso ritenere il tutto
sotto gpl

leggendo quanto detto da Francesco P. mi sorgono diversi dubbi e domande....
vedi note sotto
grazie
emanuele masiero

Francesco P. Lovergine-3 wrote:

On Sat, Mar 01, 2008 at 06:31:32PM +0100, G. Allegri wrote:

Un esempio reale: mi è stato chiesto di creare una piccola interfaccia
a delle funzioni di geoprocessing (in grass), che poi servirà anche
per un client web. Il cliente vuole che l'interfaccia che lui paga non
venga rilasciata pubblicamente... Solita domanda: perdo il cliente? Se
sì, allora penso che la maggior parte dei clienti attuali siano da
perdere!

Qui mi sa che un chiarimento e' d'obbligo.

Se io - consulente o sw farm - sviluppo un prodotto basato su prodotto
di terzi che e' GPL, lo do al cliente compreso di codice sorgente (e se
sviluppo in PHP, Perl o Python diciamo che viene automatico se non uso
un obfuscator) - e punto - sono perfettamente in regola. Non c'e' nessun
'obbligo di rilascio pubblico'. Non sta scritto da nessuna parte che
devo andare su internet e pubblicare i sorgenti, allo stesso modo in cui
non c'e' scritto da nessuna parte che il cliente non debba pagare lo
sviluppo. Le aziende grosse lo fanno perche' sarebbe non pratico e
anti-economico per loro fare una distribuzione dei sorgenti ad personam
per un prodotto a centinia di migliaia o milioni di terze parti (per es.
TomTom).

Poi del codice il cliente puo' fare quello che gli pare, compreso
metterlo su internet su SF o meno. Sono cazzacci suoi. Io ho
'distribuito' a una sola entita' e dato il sorgente. Benintesto, il
cliente non ha alcuna esclusiva su quel codice, come non ce l'ho io se
non per quanto e' relativo al copyright delle mie parti.

----------------------
in cosa consiste l'esclusiva del codice relativo al copyright delle mie
parti?
----------------------

Se poi il cliente prende quel codice e lo da a terzi, deve
accompagnarlo ai
sorgenti e nota di copyright, altrimenti commette un abuso. Se io
d'altro canto voglio darlo a un altro cliente e far pagare a questi un
ulteriore servizio di customizzazione o anche parte dei costi di
sviluppo originale o mantenimento, il primo cliente non puo' farci
niente. E sono di nuovo in regola. Se il primo cliente non e' contento
del mio lavoro, prende quel codice lo da ad altri e ci fa tirare fuori
qualcosa di meglio. Se io lo vengo a sapere sono in diritto di chiedere
a terzi il codice migliorato e a quel punto il nuovo codice avra' tre
copyright holders e io potro' usare il codice migliorato o decidere che
non mi garba.

----------------------
non capisco come sia obbligato il primo cliente a consegnarmi il codice
personalizzato da un terzo
questo passaggio mi sembra in contrasto con l'ultima parte del discorso di
Francesco P
in cui si dice che il cliente può imporre il SUO copyright
o meglio non riesco a capire la differenza, qualcuno sa spiegarmi?
grazie
----------------------

Il nuovo codice mi sara' dato in disponibilita' da una
terza parte, generalmente il primo cliente o il nuovo programmatore che
sono entrambi obbligati (in quanto possessori di codice derivato)

E alla via cosi'...

Nello sviluppare codice custom per il web non ho ancora
trovato alcuno che abbia problemi nel lavorare in tal modo.

In definitiva e' importante notare l'uso del verbo 'potere' e non
'dovere' nella licenza per quanto riguarda la distribuzione a terzi :slight_smile:

http://katolaz.homeunix.net/gplv3/gplv3-it-final.html
(non ha valore legale in italiano)

Nello specifico del cliente di cui si parlava si noti:

"Puoi creare, eseguire e propagare programmi coperti da questa Licenza
che tu non distribuisci, senza alcuna condizione fino a quando la tua
Licenza rimane valida. Puoi distribuire opere coperte da questa Licenza
ad altri al solo scopo di ottenere che essi facciano delle modifiche al
programma esclusivamente per te, o che ti forniscano dei servizi per
l'esecuzione di queste opere, ammesso che tu rispetti i termini di
questa Licenza nel distribuire tutto il materiale per il quale non
detieni il copyright. Coloro i quali creano o eseguono per conto tuo un
programma coperto da questa Licenza lo fanno esclusivamente in tua vece,
sotto la tua direzione e il tuo controllo, in maniera tale che sia
proibito a costoro effettuare copie di materiale di cui detieni il
copyright al di fuori della relazione che intrattengono nei tuoi
confronti"

Quindi il cliente puo' importi il SUO copyright sul codice che TU
sviluppi senza che poi tu possa distribuire niente perche' il copyright
holder non lo permette, in quanto non distribuisce a terzi alcunche'
e quindi nemmeno tu potrai farlo. Di fatto il prodotto rimane GPL
ma e' CHIUSO per quanto riguarda le parti di cui il cliente detiene
il copyright.

--
Francesco P. Lovergine

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I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
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Ciao Emanuele.
A qualsiasi cosa tu sviluppi impegando codice sotto licenza GPL puoi
allegare esclusivamente la stessa licenza. E ' il concetto di
"infettività" della GPL.
Il copyright, che significa tra l'altro l'opzione di distribuire il
codice, resta in mano al cliente che ha pagato lo sviluppo.
Lui è libero di decidere di non ridistribuire il codice, e in tal caso
anche tu sei vincolato a non ridistribuirlo. Ma nel caso decidesse di
farlo, il codice diventa di dominio pubblico e vincolato alla licenza
GPL, da cui seguono tutte le libertà individuate da Francesco.

La frase:

"Se io d'altro canto voglio darlo a un altro cliente e far pagare a
questi un ulteriore servizio di customizzazione o anche parte dei
costi di sviluppo originale o mantenimento, il primo cliente non
puo' farci niente",

non mi trova molto concorde. Se il cliente decide di non distribuire
il codice in quanto detentore del copyright, io non posso lasciare ad
altri la libertà di distribuire del codice derivato dallo stesso,
altrimenti "subappalto" il copyright ad un altro cliente, il quale può
decidere di distribuire, danneggiando il copyroght del primo. Sbaglio?

Qualcuno corregga o integri se trovasse inesattezze.

Giovanni

2008/9/7 Emanuele Masiero <emanuele.masiero@gmail.com>:

salve a tutti
sto cercando di capire come funziona la GPL
vorrei riprendere questa vecchia discussione sulla licenza GPL
in particolare vorrei sapere se vendendo al cliente un prodotto gpl con
aggiunta una funziona richiesta dal cliente stesso, posso ritenere il tutto
sotto gpl

leggendo quanto detto da Francesco P. mi sorgono diversi dubbi e domande....
vedi note sotto
grazie
emanuele masiero

Francesco P. Lovergine-3 wrote:

On Sat, Mar 01, 2008 at 06:31:32PM +0100, G. Allegri wrote:

Un esempio reale: mi è stato chiesto di creare una piccola interfaccia
a delle funzioni di geoprocessing (in grass), che poi servirà anche
per un client web. Il cliente vuole che l'interfaccia che lui paga non
venga rilasciata pubblicamente... Solita domanda: perdo il cliente? Se
sì, allora penso che la maggior parte dei clienti attuali siano da
perdere!

Qui mi sa che un chiarimento e' d'obbligo.

Se io - consulente o sw farm - sviluppo un prodotto basato su prodotto
di terzi che e' GPL, lo do al cliente compreso di codice sorgente (e se
sviluppo in PHP, Perl o Python diciamo che viene automatico se non uso
un obfuscator) - e punto - sono perfettamente in regola. Non c'e' nessun
'obbligo di rilascio pubblico'. Non sta scritto da nessuna parte che
devo andare su internet e pubblicare i sorgenti, allo stesso modo in cui
non c'e' scritto da nessuna parte che il cliente non debba pagare lo
sviluppo. Le aziende grosse lo fanno perche' sarebbe non pratico e
anti-economico per loro fare una distribuzione dei sorgenti ad personam
per un prodotto a centinia di migliaia o milioni di terze parti (per es.
TomTom).

Poi del codice il cliente puo' fare quello che gli pare, compreso
metterlo su internet su SF o meno. Sono cazzacci suoi. Io ho
'distribuito' a una sola entita' e dato il sorgente. Benintesto, il
cliente non ha alcuna esclusiva su quel codice, come non ce l'ho io se
non per quanto e' relativo al copyright delle mie parti.

----------------------
in cosa consiste l'esclusiva del codice relativo al copyright delle mie
parti?
----------------------

Se poi il cliente prende quel codice e lo da a terzi, deve
accompagnarlo ai
sorgenti e nota di copyright, altrimenti commette un abuso. Se io
d'altro canto voglio darlo a un altro cliente e far pagare a questi un
ulteriore servizio di customizzazione o anche parte dei costi di
sviluppo originale o mantenimento, il primo cliente non puo' farci
niente. E sono di nuovo in regola. Se il primo cliente non e' contento
del mio lavoro, prende quel codice lo da ad altri e ci fa tirare fuori
qualcosa di meglio. Se io lo vengo a sapere sono in diritto di chiedere
a terzi il codice migliorato e a quel punto il nuovo codice avra' tre
copyright holders e io potro' usare il codice migliorato o decidere che
non mi garba.

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non capisco come sia obbligato il primo cliente a consegnarmi il codice
personalizzato da un terzo
questo passaggio mi sembra in contrasto con l'ultima parte del discorso di
Francesco P
in cui si dice che il cliente può imporre il SUO copyright
o meglio non riesco a capire la differenza, qualcuno sa spiegarmi?
grazie
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Il nuovo codice mi sara' dato in disponibilita' da una
terza parte, generalmente il primo cliente o il nuovo programmatore che
sono entrambi obbligati (in quanto possessori di codice derivato)

E alla via cosi'...

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In definitiva e' importante notare l'uso del verbo 'potere' e non
'dovere' nella licenza per quanto riguarda la distribuzione a terzi :slight_smile:

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(non ha valore legale in italiano)

Nello specifico del cliente di cui si parlava si noti:

"Puoi creare, eseguire e propagare programmi coperti da questa Licenza
che tu non distribuisci, senza alcuna condizione fino a quando la tua
Licenza rimane valida. Puoi distribuire opere coperte da questa Licenza
ad altri al solo scopo di ottenere che essi facciano delle modifiche al
programma esclusivamente per te, o che ti forniscano dei servizi per
l'esecuzione di queste opere, ammesso che tu rispetti i termini di
questa Licenza nel distribuire tutto il materiale per il quale non
detieni il copyright. Coloro i quali creano o eseguono per conto tuo un
programma coperto da questa Licenza lo fanno esclusivamente in tua vece,
sotto la tua direzione e il tuo controllo, in maniera tale che sia
proibito a costoro effettuare copie di materiale di cui detieni il
copyright al di fuori della relazione che intrattengono nei tuoi
confronti"

Quindi il cliente puo' importi il SUO copyright sul codice che TU
sviluppi senza che poi tu possa distribuire niente perche' il copyright
holder non lo permette, in quanto non distribuisce a terzi alcunche'
e quindi nemmeno tu potrai farlo. Di fatto il prodotto rimane GPL
ma e' CHIUSO per quanto riguarda le parti di cui il cliente detiene
il copyright.

--
Francesco P. Lovergine

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On Sun, Sep 07, 2008 at 05:31:27AM -0700, Emanuele Masiero wrote:

salve a tutti
sto cercando di capire come funziona la GPL
vorrei riprendere questa vecchia discussione sulla licenza GPL
in particolare vorrei sapere se vendendo al cliente un prodotto gpl con
aggiunta una funziona richiesta dal cliente stesso, posso ritenere il tutto
sotto gpl

Non solo puoi ma devi proprio per come e' fatta GPL.

leggendo quanto detto da Francesco P. mi sorgono diversi dubbi e domande....
vedi note sotto
grazie
emanuele masiero

Fra le righe ...

Francesco P. Lovergine-3 wrote:
>
> On Sat, Mar 01, 2008 at 06:31:32PM +0100, G. Allegri wrote:
>> Un esempio reale: mi è stato chiesto di creare una piccola interfaccia
>> a delle funzioni di geoprocessing (in grass), che poi servirà anche
>> per un client web. Il cliente vuole che l'interfaccia che lui paga non
>> venga rilasciata pubblicamente... Solita domanda: perdo il cliente? Se
>> sì, allora penso che la maggior parte dei clienti attuali siano da
>> perdere!
>
> Qui mi sa che un chiarimento e' d'obbligo.
>
> Se io - consulente o sw farm - sviluppo un prodotto basato su prodotto
> di terzi che e' GPL, lo do al cliente compreso di codice sorgente (e se
> sviluppo in PHP, Perl o Python diciamo che viene automatico se non uso
> un obfuscator) - e punto - sono perfettamente in regola. Non c'e' nessun
> 'obbligo di rilascio pubblico'. Non sta scritto da nessuna parte che
> devo andare su internet e pubblicare i sorgenti, allo stesso modo in cui
> non c'e' scritto da nessuna parte che il cliente non debba pagare lo
> sviluppo. Le aziende grosse lo fanno perche' sarebbe non pratico e
> anti-economico per loro fare una distribuzione dei sorgenti ad personam
> per un prodotto a centinia di migliaia o milioni di terze parti (per es.
> TomTom).
>
> Poi del codice il cliente puo' fare quello che gli pare, compreso
> metterlo su internet su SF o meno. Sono cazzacci suoi. Io ho
> 'distribuito' a una sola entita' e dato il sorgente. Benintesto, il
> cliente non ha alcuna esclusiva su quel codice, come non ce l'ho io se
> non per quanto e' relativo al copyright delle mie parti.
>
>
> ----------------------
> in cosa consiste l'esclusiva del codice relativo al copyright delle mie
> parti?

Sul pezzo di codice _mio_ sono anche libero di cambiare la licenza ad esempio
perche' il diritto d'autore lo consente. Naturalmente se la nuova licenza
non e' compatibile GPL, non potro' linkarlo a tutto il resto. Ugualmente,
se qualcuno - avvalendosi di GPL - modifica e ridistribuisce il mio codice
con parti sue, la nuova licenza non e' retroattiva e lui e' libero
di farlo perche' glielo consente la vecchia. Inoltre da quel momento
il copyright e' parte mio (il vecchio codice) e parte suo (le sue modifiche)
e quel codice rimane GPL a meno che io e lui non ci mettiamo d'accordo
per modificare la licenza (sempre non retroattivamente). Chiaramente in un
progetto con molti partecipanti ben presto diventa proibitivo modificare
la licenza e il tutto rimane GPL sine die.
Questo e' il motivo per cui diversi preferiscono imporre il traseferimento
del copyright quando ci sono molti contributori esterni: mantenere potere
di vita e morte sul software. Ecco perche' molti preferiscono ad esempio
non contribuire a mysql :wink:

> ----------------------
>
> Se poi il cliente prende quel codice e lo da a terzi, deve
> accompagnarlo ai
> sorgenti e nota di copyright, altrimenti commette un abuso. Se io
> d'altro canto voglio darlo a un altro cliente e far pagare a questi un
> ulteriore servizio di customizzazione o anche parte dei costi di
> sviluppo originale o mantenimento, il primo cliente non puo' farci
> niente. E sono di nuovo in regola. Se il primo cliente non e' contento
> del mio lavoro, prende quel codice lo da ad altri e ci fa tirare fuori
> qualcosa di meglio. Se io lo vengo a sapere sono in diritto di chiedere
> a terzi il codice migliorato e a quel punto il nuovo codice avra' tre
> copyright holders e io potro' usare il codice migliorato o decidere che
> non mi garba.
>
> ----------------------
> non capisco come sia obbligato il primo cliente a consegnarmi il codice
> personalizzato da un terzo
> questo passaggio mi sembra in contrasto con l'ultima parte del discorso di
> Francesco P
> in cui si dice che il cliente può imporre il SUO copyright
> o meglio non riesco a capire la differenza, qualcuno sa spiegarmi?
> grazie

Il motivo e' che chiunque distribuisce software GPL e' tenuto a distribuire
anche i sorgenti. Se dal terzo riesco a ottenere (sua sponte) il codice binario, dovro'
ricevere anche i sorgenti. Il terzo non ha bisogno di chiedere niente al cliente
originale per farlo, perche' GPL glielo consentee il codice l'ha ottenuto
correttamente.
Stiamo parlando di una situazione limite comunque,
cioe' il caso in cui il sw non viene distribuito su internet ma on-demand: in
questo caso la cosa importante e' che chi riceve il sw riceva anche i sorgenti.
Il resto credo sia chiaro, in definitiva e' sempre importante valutare
non solo qual e' la licenza, ma anche chi detiene il copyright, perche'
indipendetemente dalla licenza e' il proprietario del software medesimo.
Se il proprietario lo rende liberamente disponibile a chiunque non ci sono
problemi. Se invece - anche con GPL - se lo tiene nel cassetto, chiunque
venga fortuitamente in possesso di quel codice - o lo ruba - commette un illecito
se lo usa/modifica/ri-distribuisce, nonostante GPL ...

--
Francesco P. Lovergine

On Sun, Sep 07, 2008 at 03:02:10PM +0200, G. Allegri wrote:

La frase:

"Se io d'altro canto voglio darlo a un altro cliente e far pagare a
questi un ulteriore servizio di customizzazione o anche parte dei
costi di sviluppo originale o mantenimento, il primo cliente non
puo' farci niente",

non mi trova molto concorde. Se il cliente decide di non distribuire
il codice in quanto detentore del copyright, io non posso lasciare ad
altri la libertà di distribuire del codice derivato dallo stesso,
altrimenti "subappalto" il copyright ad un altro cliente, il quale può
decidere di distribuire, danneggiando il copyroght del primo. Sbaglio?

Qualcuno corregga o integri se trovasse inesattezze.

Se il cliente e' detentore del copyright hai perfettamente ragione, io
parlavo del caso in cui il cliente paga, ma il copyright ce l'ho ancora
io. Se il copyright l'ho trasferito al cliente, chiaramente mi sono
tagliato le palle da solo :slight_smile:

--
Francesco P. Lovergine