[Gfoss] info

Salve a tutti,
qualcuno è a conoscenza di documenti ufficiali in cui l’amministrazione pubblica viene spinta verso l’utilizzo di prodotti open source (soprattutto Qgis) per la gestione di materiale cartografico?

Grazie mille,
Marco


dott. Marco Zanieri
e-mail: marcozanieri@gmail.com

cartografia tematica
banche dati territoriali
sistemi informativi geografici
applicazioni GIS e webGIS

2011/11/11 marco zanieri <marcozanieri@gmail.com>:

Salve a tutti,
qualcuno è a conoscenza di documenti ufficiali in cui l'amministrazione
pubblica viene spinta verso l'utilizzo di prodotti open source (soprattutto
Qgis) per la gestione di materiale cartografico?

Un suggerimento:
http://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cartografia/Software/Plugin-QGIS

ciao
Markus

Il 12/11/2011 01:12, Markus Neteler ha scritto:

Un suggerimento:
http://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cartografia/Software/Plugin-QGIS

Grazie per il link, non sapevo di questa pagina.
Alcuni suggerimenti, per questa amministrazione e per le altre in condizioni simili:
- credo sia molto meglio aggiungere un repo custom (o aggiungerli ad uno dei repos di terze parti; eventualmente non ci sono problemi, credo, a fare un repo gfoss.it), in modo che l'installazione e soprattutto l'aggiornamento siano piu' facili
- penso che i plugin possano essere utili a molte amministrazioni: perche' non promuoverne esplicitamente l'uso?
- credo sia nell'interesse degli enti che usano un sw libero in modo strategico, come pare sia questo caso, di partecipare attivamente alla comunita', supportandone anche lo sviluppo di base.
Saluti da Zurigo (ora stiamo parlando dei miglioramenti nel QGIS-webclient).

--
Paolo Cavallini
See: http://www.faunalia.it/pc

Un suggerimento:
http://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cartografia/Software/Plugin-QGIS

Peccato (e lo dico doppiamente visto che vivo a Trento)
che i dati siano un opendata farlocco ...
Le condizioni d'uso ne vietano la vendita, ma permettono un uso professionale anche retribuito sulle analisi ... e se per questa analisi devo consegnare anche i dati?

Ciao,
La Regione Sardegna ha rilasciato un plug in per la visualizzazione dei suoi TMS (repository ufficiale qgis → TMS ras plug in.

http://www.sardegnageoportale.it/index.php?xsl=1598&s=151868&v=2&c=8767&t=1

Ciao
Michele

2011/11/11 marco zanieri <marcozanieri@gmail.com>

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Il 14/11/2011 09:08, Michele Beneventi ha scritto:

Ciao,
La Regione Sardegna ha rilasciato un plug in per la visualizzazione dei
suoi TMS (repository ufficiale qgis --> TMS ras plug in.

http://www.sardegnageoportale.it/index.php?xsl=1598&s=151868&v=2&c=8767&t=1
<http://www.sardegnageoportale.it/index.php?xsl=1598&s=151868&v=2&c=8767&t=1&gt;

... con la stessa licenza sui dati di cui si parlava

2011/11/12 Maurizio Napolitano <napo@fbk.eu>

Un suggerimento:
http://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cartografia/Software/Plugin-QGIS

Peccato (e lo dico doppiamente visto che vivo a Trento)
che i dati siano un opendata farlocco …
Le condizioni d’uso ne vietano la vendita, ma permettono un uso professionale anche retribuito sulle analisi … e se per questa analisi devo consegnare anche i dati?


i dati li puoi consegnare benissimo. Quell che non puoi fare è VENDERLI.

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Premessa:
la definizione di open data
http://opendefinition.org/okd/italiano/
al punto due dichiara
"La licenza non deve imporre alcuna limitazione alla vendita"
pertanto non si tratta di opendata.

Questo il testo
---------
1. i dati, in tutte le forme e i contenuti con cui vengono
distribuiti, sono di proprietà
del ente rilasciante, che ne mantiene tutti i diritti d'autore secondo le leggi
vigenti in materia;

2. l'utente è libero di riprodurre, distribuire, comunicare,
modificare ed esporre al
pubblico i dati;

3. è vietata la vendita dei dati a terzi;

4. deve essere sempre garantita la paternità dell'opera e in ogni riproduzione,
anche parziale dei dati, deve essere citata la fonte: “[ufficio
dell'ente rilasciante]”.
In caso di modifiche dovrà essere esplicitamente dichiarata
l'avvenuta modifica dei dati;

5. se si altera o si trasforma il dato, o se lo si usa per crearne un
altro, si può
distribuire il dato derivato solo corredandolo di queste stesse
condizioni d'uso;

6. i dati possono essere utilizzati per svolgere attività professionali basate
sull'elaborazione dei dati stessi; l'eventuale compenso monetario richiesto
dall'autore delle elaborazioni potrà essere riconosciuto solo a titolo di
pagamento del servizio di elaborazione del dato;

7.l 'ente rilasciante non è responsabile delle elaborazioni o modifiche
-------
I punti che non mi convincono sono il 3, 5 e 6

punto 3: vieta la vendita
ho già fatto la mia considerazione sopra, credo pero' che fare un paragone con il software libero possa aiutare di piu'.
Nella GPL non c'e' scritto che non si possa vendere il software, eppure non viene venduto.
Semplicemente perche' e' permessa la redistribuzione con lo stesso vincolo.
Pertanto, se i dati fossero gratuiti alla radice, il loro mercato sparirebbe.

punto 5: viene messo il vincolo di usare la stessa licenza sulle opere derivate.
Sappiamo che e' un sistema che funziona (nuovamente pensiamo al software libero e al meccanismo di copyleft).
Ho solo pero' un dubbio: si tratta di una licenza non standard, pertanto crea una sorta di "microcosmo" che mi riduce notevolmente il numero di dati aperti che posso aggregare e, tra l'altro solo del
relativo territorio.

punto 6: permette in lucro a fini professionali
temo possa essere ambiguo.
Vediamo ... mm
gruppo di studenti usano i dati, ne fanno una bella ricerca, qualcuno dice "Ehi! Partecipiamo ad un concorso per giovani ricercatori".
Vincono. Hanno fatto lucro per fini professionali?

A IGF ne ho parlato con un docente di giurisprudenza della Sardegna,
mi ha detto (ma spesso se ne e' parlato anche in questa ML) che in effetti c'e' qualcosa da sistemare e - meglio - se si va verso qualcosa di standard.
Mi confermava pero' che la questione e' nota.

In ogni caso mi rendo conto di essere un gran rompiballe, ma lo faccio
solo per punzecchiare e ricordare che c'e' qualcosa da correggere.
Quanto fatto dalla regione Sardegna in ottica di apertura e' comunque un qualcosa di pioneristico rispetto alla stra grande maggioranza delle realta' pubbliche.

x Michele:
curioso che quando eri a trento non ci siamo conosciuti

On Mon, 14 Nov 2011 10:41:55 +0100, Maurizio Napolitano wrote

punto 5: viene messo il vincolo di usare la stessa licenza
sulle opere derivate.
Sappiamo che e' un sistema che funziona (nuovamente pensiamo
al software libero e al meccanismo di copyleft).
Ho solo pero' un dubbio: si tratta di una licenza non
standard, pertanto crea una sorta di "microcosmo" che mi
riduce notevolmente il numero di dati aperti che posso
aggregare e, tra l'altro solo del relativo territorio.

IMHO questo e' l'argomento piu' forte che milita
a favore di una robusta standardizzazione delle
licenze dati.

quasi mai chi si accinge a fare un mash-up "geografico"
si limita a prendere dati da un'unica sorgente.
e' molto piu' probabile che si prenda un pezzetto dalla
regione, un altro dalla provincia, magari da un'altra
provincia ancora, da svariati comuni etc, ed infine
qualcosa "free" tipo OSM, NASA etc

ma se ciascun dataset ha una sua licenza "ad hoc",
alla fine ottengo un groviglio giuridico ingarbugliato,
che non consente di redistribuire liberamente il dato
finale (rielaborato e manipolato), cosi' come invece
sarebbe opportuno.
o per lo meno: diventa tutto dannatamente piu'
incasinato e di difficile interpretazione.

in cauda venenum: ormai l'italietta e' diventata
piccola e marginale.
dovremmo sforzarci tutti quanti di avere per lo meno
una prospettiva europea se non globale.
ma se si sceglie una licenza "atipica" e per di piu'
disponibile solo in lingua italiana, cosa fanno
"i foresti" ? si attaccano al tram :smiley:
invece scrivere "CC-BY" (o quel che sara') consente
immediatamente di avere (gratis) qualche zilione
di traduzioni (certificate e verificate) nelle lingue
piu' svariate: decisamente, un vantaggio non da poco.

Quanto fatto dalla regione Sardegna in ottica di
apertura e' comunque un qualcosa di pioneristico
rispetto alla stra grande maggioranza delle realta'
pubbliche.

e questo non ci stancheremo mai di ripeterlo fino
allo sfinimento: Regione Sardegna "santa subito",
per tutto quello che ha saputo fare quando il
panorama era incerto, confuso ed avverso.
ora pero' lo scenario si e' in qualche modo evoluto
in termini piu' favorevoli; e quindi sarebbe il caso
di riposizionarsi, p.es. uniformandosi alla linea
CC-0 / CC-BY / CC-BY-SA che hanno scelto le Regioni
Piemonte ed Emilia Romagna

ciao Sandro

CC-0 / CC-BY / CC-BY-SA che hanno scelto le Regioni
Piemonte ed Emilia Romagna

ti correggo
CC-0 e CC-BY :slight_smile:

Il 14/11/2011 11:33, a.furieri@lqt.it ha scritto:

IMHO questo e' l'argomento piu' forte che milita
a favore di una robusta standardizzazione delle
licenze dati.

D'accordissimo, saggissime parole del presidente: una sola licenza, eventualmente con piu' versioni per limitazioni specifiche, e che sia basata su standards internazionali.
Certo che JRC/INSPIRE potrebbe dare una mano su questo, no?
Saluti.

--
Paolo Cavallini
See: http://www.faunalia.it/pc