[Gfoss] ISTAT, 2008, Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle amministrazioni locali

Non ricordo se era già circolato un messaggio a proposito (in tal caso
scusate per la ripetizione).

A marzo ISTAT ha pubblicato il testo "Le tecnologie dell'informazione
e della comunicazione nelle amministrazioni locali" [1].

A proposito di GIS (pag. 3):
L'utilizzo di Sistemi Informativi Geografici (GIS) è diffuso nel 17,8
per cento dei Comuni italiani: si registrano quote generalmente più
contenute nel Mezzogiorno (9,8 per cento), mentre percentuali più
elevate si rilevano fra i comuni dell'Emilia-Romagna (48,5 per cento)
e della Toscana (45,1 per cento).
L'utilizzo di sistemi GIS è più frequente nelle Comunità montane (42,9
per cento dei casi), come pure nella maggior parte delle
amministrazioni regionali e provinciali.
Nel complesso, fra le amministrazioni locali è più diffuso l'utilizzo
di sistemi CAD (Computer Aided Design) di cui dispone il 44,2 per
cento dei Comuni (ben il 76,2 per cento dei comuni della Toscana e il
75,2 di quelli dell'Emilia-Romagna).
Le Regioni e le Province dispongono di sistemi CAD nella quasi
totalità dei casi; consistente appare anche la frequenza di utilizzo
nelle Comunità montane (58,9 per cento).
Anche per i lettori di carte elettroniche e per i sistemi GIS e CAD,
l'utilizzo da parte delle amministrazioni comunali risulta crescente
all'aumentare della loro dimensione demografica.

E per l'open source (pag. 5):
Il ricorso a soluzioni Open Source sembra essere una pratica ormai
abbastanza presente nelle amministrazioni locali, tanto che viene
adottata da tutte le Regioni e da oltre i tre quarti delle Province
(78,4 per cento) (Tavole 9a e 9b). Nel complesso, l'utilizzo di
soluzioni open source sono più frequenti fra le amministrazioni del
Nord-est. La maggior parte delle amministrazioni locali vi ricorre per
sistemi operativi su server (54,8 per cento), software di office
automation (49,3 per cento), posta elettronica (44,6 per cento) e
sicurezza informatica (39,9 per cento).

[1] http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20080307_00/testointegrale.pdf

pg

--

Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano@gmail.com

("perchè la terra dei cachi è la terra dei cachi ..!")

On 10:29 Sat 19 Jul , Piergiorgio Cipriano wrote:

A marzo ISTAT ha pubblicato il testo "Le tecnologie dell'informazione
e della comunicazione nelle amministrazioni locali" [1].

Se da un lato il dato può essere confortante, tuttavia mi
sembra che siamo ancora piuttosto lontani, soprattutto sul
lato desktop, dove la diffusione pare sia limitata a
openoffice e client di posta elettronica.
Anche in questo settore tuttavia il dato mi sembra
eccessivamente ottimista, mancano i dati relativi alla reale
diffusione all'interno di ogni singola amministrazione;
basta controllare le proprietà alcuni documenti in pdf per
vedere che molti uffici di amministrazioni che utilizzano sw
opensource in effetti utilizzano sw proprietario.

Una reale diffusione del sw opensource nella pa è
pesantemente ostacolata dalle amministrazioni centrali, che
continuano a fare i programmi per la trasmissione
(obbligatoria) di dati su access, excel e word (con codice
visual basic annesso), costringendo tutte le amministrazioni
locali ad utilizzare quei programmi.
Per fare alcuni esempi: autorità per i contratti pubblici,
inps, inail cpdel. Non c'è un applicativo sviluppato dalle
amministrazioni centrali dello stato che non richieda come
requisito un'applicazione microsoft.

Ciao,
   Marco

On Sat, 19 Jul 2008 12:40:43 +0200
Marco Curreli <marcocurreli@tiscali.it> wrote:

On 10:29 Sat 19 Jul , Piergiorgio Cipriano wrote:

[cut]

Una reale diffusione del sw opensource nella pa è
pesantemente ostacolata dalle amministrazioni centrali, che
continuano a fare i programmi per la trasmissione
(obbligatoria) di dati su access, excel e word (con codice
visual basic annesso), costringendo tutte le amministrazioni
locali ad utilizzare quei programmi.

io vedo una forte pressione anche nei confronti
dei privati: pensa a Pregeo e Docfa per le operazioni catastali
(sorvolando sulla "qualita" di detti sw);

Ciao,
   Marco

ciao,
giuliano