[Gfoss] lezioni dal referendum

L'unica lezione che traggo da questo referendum è che una campagna di
disinformazione ben organizzata a favore o contro un qualunque tema a
caso, in un contesto favorevole, può produrre effetti inaspettati.

Da ciò dedurrei che il software libero non si diffonde perché cerchiamo di
convincere i potenziali utenti della sua utilità e efficacia, ovvero di
informarli. Proviamo a disingofmarli (a fin di bene) cercando di
convincerli che funziona male, magari la diffusione aumenta :slight_smile:

Iacopo

beh la disinformazione potrebbe essere dire alla gente di votare
contro la privatizzazione dell'acqua quando in realtà quel che la
legge voleva fare era una, mediocre a dir la verità, liberalizzazione
del mercato

Il 14 giugno 2011 16:20, <iacopo@controgeografie.net> ha scritto:

L'unica lezione che traggo da questo referendum è che una campagna di
disinformazione ben organizzata a favore o contro un qualunque tema a
caso, in un contesto favorevole, può produrre effetti inaspettati.

Da ciò dedurrei che il software libero non si diffonde perché cerchiamo di
convincere i potenziali utenti della sua utilità e efficacia, ovvero di
informarli. Proviamo a disingofmarli (a fin di bene) cercando di
convincerli che funziona male, magari la diffusione aumenta :slight_smile:

Iacopo

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On 6/14/11, Christian Bazzucchi <christian.bazzucchi@gmail.com> wrote:

beh la disinformazione potrebbe essere dire alla gente di votare
contro la privatizzazione dell'acqua quando in realtà quel che la

Sì è vero: la proprietà dell'acqua non è mai stata in pericolo ma non
credo che ci sia un fondamento giuridico per privatizzarla in toto.
Però il voto difende la disponibilità di un bene pubblico a un prezzo
accessibile a tutti, rifiuta la logica del profitto sul servizio di
distribuzione, possiamo dire che alucni comitati hanno operato una
semplificazione, ma non un disinformazione.
Anche sul Nucleare, certo tante semplificazioni, ma la disinformazione
semmai è stata fatta dal governo e nuclearisti che han sempre detto
che "il problema delle scorie è facilmente risolvibile" senza indicare
come si intende risolvere quello delle vecchie scorie che stiamo
smaltendo.

Oh intendiamoci, io sul nucleare non sono informato, mi va anche bene
avere una centrale vicino (in slovenia) purché non la gestiscano
"all'italiana".

amefad

Il giorno Tue, 14/06/2011 alle 17.28 +0200, Amedeo Fadini ha scritto:

Oh intendiamoci, io sul nucleare non sono informato, mi va anche bene
avere una centrale vicino (in slovenia) purché non la gestiscano
"all'italiana".

Ve la prendete se vi dico che siete completamente off-topic?

Intendiamoci: lo spunto iniziale "referendum sui beni comuni; il
software libero è un bene comune" mi è sembrato interessante. Ma forse
merita di essere discusso in un altro contesto.

Ciao,
steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

Il 14 giugno 2011 17:40, Stefano Costa <steko@iosa.it> ha scritto:

Il giorno Tue, 14/06/2011 alle 17.28 +0200, Amedeo Fadini ha scritto:

Oh intendiamoci, io sul nucleare non sono informato, mi va anche bene
avere una centrale vicino (in slovenia) purché non la gestiscano
"all'italiana".

Ve la prendete se vi dico che siete completamente off-topic?

Intendiamoci: lo spunto iniziale "referendum sui beni comuni; il
software libero è un bene comune" mi è sembrato interessante. Ma forse
merita di essere discusso in un altro contesto.

92 minuti di applausi (cit.)

Ciao
L.

--
Luca Casagrande
twitter: lucacasagrande

io penso che un bene comune possa essere tranquillamente gestito da
privati, molto meglio anzi che da un amminstrazione pubblica....
E I DATI MI COSANO :stuck_out_tongue:
cmq si, lo spunto era interessante, e i dati geografici andrebbero
tranquillamente resi disponibili come l'acqua... però poi non è che ci
cacciano tutti e fanno un servizio statale centralizzato di
distribuzione dei dati? ehehhehe

Il 14 giugno 2011 17:40, Stefano Costa <steko@iosa.it> ha scritto:

Il giorno Tue, 14/06/2011 alle 17.28 +0200, Amedeo Fadini ha scritto:

Oh intendiamoci, io sul nucleare non sono informato, mi va anche bene
avere una centrale vicino (in slovenia) purché non la gestiscano
"all'italiana".

Ve la prendete se vi dico che siete completamente off-topic?

Intendiamoci: lo spunto iniziale "referendum sui beni comuni; il
software libero è un bene comune" mi è sembrato interessante. Ma forse
merita di essere discusso in un altro contesto.

Ciao,
steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

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Oh intendiamoci, io sul nucleare non sono informato, mi va anche bene
avere una centrale vicino (in slovenia) purché non la gestiscano
“all’italiana”.

T’ (amefad) rid, con la gestione all’italiana!! eheheh!

Cmq con i prodotti FOSS al momento più che una disinformazione a fare male, è sopratutto una “ignoranza” da parte di chi invece dovrebbe conoscere un minimo lo strumento che fa tanto male.

Per esempio, non è possibile far vedere ad un tecnico informatico del comune, che lavora da 4 mesi su uno script in visual basic per far girare dei join tra dbf e arcZiz, 3 e dico 3 secondi di spatialite e Qgis e quello ti risponde: noooo…ma è vero? Mai sentito che esiste sta roba…eh…ma io ormai so fare con visualbasic del '93 non posso mettermi a studiare altro… noi dobbiamo pensare a fare le cose pratiche che servono tutti i giorni, non come fai te che cerchi di capire come diventeranno nel FUTURO!!..

Quindi che dire…io sono un forte sostenitore dell’arrivare al popolo, perchè se arrivi al popolo, allora hai beccato pure la società civile. Nel + sta anche il -. Quindi viva il mio babbo che spatacca con linux!!!

Come direbbe Cangini, il futuro sono i vecchi, che spirullano e poi ci imparano ai nipotini.
Quindi io faccio diventare linux addicted mio babbo e poi lui al nipote ci farà le lezioni di linux!!

Ciao

luca

Il 14/06/2011 17:48, Luca Mandolesi ha scritto:

Quindi che dire...io sono un forte sostenitore dell'arrivare al popolo, perchè se
arrivi al popolo, allora hai beccato pure la società civile. Nel + sta anche il -.

Ecco.
Quindi, la prossima domanda: come fare a potenziare la nostra comunicazione verso il
popolo? Secondo me la geografia interessa tutti, non solo un manipolo di specialisti.
Qualche anno fa il nostro responsabile della comunicazione, molto attivo (Andrea
'pibinko' Giacomelli) era riuscito a farci parlare alle radio e in mille altre
occasioni (e forse non l'avevamo capito tutti fino in fondo). Ora abbiamo perso lo
slancio, chi ci aiuta a ritrovarlo?
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Il giorno Tue, 14/06/2011 alle 19.45 +0200, Paolo Cavallini ha scritto:

Qualche anno fa il nostro responsabile della comunicazione, molto
attivo (Andrea 'pibinko' Giacomelli) era riuscito a farci parlare alle
radio e in mille altre occasioni (e forse non l'avevamo capito tutti
fino in fondo). Ora abbiamo perso lo slancio, chi ci aiuta a
ritrovarlo?

Forse iniziare ad avere di nuovo un responsabile della comunicazione
potrebbe essere un primo passo. Un volontario, si intende. Che però
dovrebbe avere accesso facile a rimborsi spese per telefonate e qualche
viaggio, IMHO. E magari ci renderemo conto che si può anche pagare
qualcuno per farlo, se è importante quanto lo sviluppo di software e la
disponibilità di dati.

Il mese scorso alla conferenza LAPSI mi hanno chiesto "qual'è la cosa
più importante da fare nell'Unione Europea per i dati pubblici?" e io ho
risposto "data literacy". Penso che senza quella i dati e il software
siano destinati a essere poco rilevanti nello sviluppo sociale ed
economico.

Ciao,
steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

Ciao steko,

Stefano Costa wrote:

Il mese scorso alla conferenza LAPSI mi hanno chiesto "qual'è la cosa
più importante da fare nell'Unione Europea per i dati pubblici?" e io ho
risposto "data literacy". Penso che senza quella i dati e il software
siano destinati a essere poco rilevanti nello sviluppo sociale ed
economico.

mi hai fatto pensare a "We don’t need data, we need stories":
http://bit.ly/kWXJ3G

Il post in question è un po' off-topic, ma anche quello fatto da Skobbler è
sforzo di uso e "ottimizzazione" della comunicazione.

Buona serata,

a

-----
Andrea Borruso

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mi hai fatto pensare a "We don’t need data, we need stories":
http://bit.ly/kWXJ3G

su questo posso dire "Io c'ero" :slight_smile:
Il discorso di Chris Osborne
Fantastico
Lo ha fatto sulla serie di video che ha prodotto ITO World (l'azienda per cui lavora)

Il post in question è un po' off-topic, ma anche quello fatto da Skobbler è
sforzo di uso e "ottimizzazione" della comunicazione.

IMHO: tutto il thread e' off topic :slight_smile:

Il giorno mar, 14/06/2011 alle 21.52 +0200, Maurizio Napolitano ha
scritto:

IMHO: tutto il thread e' off topic :slight_smile:

La discussione e' su come far sapere agli italiani che GFOSS e' un bene
comune, come strategia per la sua diffusione e consolidamento. I
referendum erano solo lo spunto di partenza.
A me non pare OT.
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

Il 06/15/2011 01:50 PM, Paolo Cavallini ha scritto:

Il giorno mar, 14/06/2011 alle 21.52 +0200, Maurizio Napolitano ha
scritto:

IMHO: tutto il thread e' off topic :slight_smile:

La discussione e' su come far sapere agli italiani che GFOSS e' un bene
comune, come strategia per la sua diffusione e consolidamento. I
referendum erano solo lo spunto di partenza.
A me non pare OT.

Alcune volte penso che alcune discussioni siamo piu' in generale su tematiche legate al software libero e/o comunque al movimento "open".
Discussioni che fanno diventare la "G" di GFOSS molto piu' piccola, che puo' anche sparire, assieme magari anche alle "S".

Vedo un insieme piu' grande di quello che e' il "GEO", argomenti che trovano spazio in molte altre ML orientate al software, ai contenuti ... alla conoscenza aperta.
ripeto: spatial is not special
Quindi mi sta bene la tua affermazione
"La discussione e' su come far sapere agli italiani che GFOSS e' un bene comune"
ma cambierei la frase
"La discussione e' su come far sapere agli italiani che il software libero e' un bene comune"

Ora pero' io sono uscito totalmente dal topic, ergo, mi fermo qui (o cambio topic).

Ciao

Il 15/06/2011 18:28, Maurizio Napolitano ha scritto:

ripeto: spatial is not special

per me spatial is *a bit* (but not too much) special:
- riguarda anche la gestione del territorio, quindi davvero tutti (anche l'eremita
montano)
- i dati (e quindi il loro status di bene pubblico) nel GIS hanno rilevanza maggiore
rispetto ad altri ambiti sw (i satelliti li mandano nello spazio per acquisire dati
GIS, mica testi)
- drenano una quantità di risorse comparativamente piu' alta

Quindi mi sta bene la tua affermazione
"La discussione e' su come far sapere agli italiani che GFOSS e' un bene comune"
ma cambierei la frase
"La discussione e' su come far sapere agli italiani che il software libero e' un bene
comune"

ovviamente siamo d'accordo (con le clausole di cui sopra): se vi ricordate, sono
stato fra i primi promotori della fusione con altre associazioni di software libero.
se la fusione non si e' concretizzata non e' perche' io non sia convinto di questo.
Saluti.
--
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc